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Al momento vedo che in 121 hanno cliccato: sì, ne approfitto per porre una domanda, così la discussione in questo thread può ampliarsi anche un po'.

Ho sempre sentito dire che chi ha veramente fede in Dio sente una voce dentro a sé.

"Sento una voce" "Una voce mi chiama" pare essere il vero punto di svolta tra chi dice di credere in Dio e chi effettivamente si compenetra in esso.

Gentilmente, qualcuno può illustrare con semplici parole questa dinamica?

:(

In effetti può sembrare qualcosa vicino alla schizofrenia, e molti psicologi parlano pure di "dialogo interiore".

Io ho passato anni di lotta, prima di cedere.

Uno dei punti di maggiore "pressione" mi capitò a Roma.

Decisi di visitare le catacombe di San Pancrazio, e nel momento in cui mi mossi per andare alla fermate dell'autobus mi venne detto che non potevo andarci.

Dopo qualche minuto di riflessione, decisi che ci sarei andato lo stesso.

Pensai fra me e me: "Ma pensa te, smettila di farti delle pippe mentali. Adesso una persona non può andare a visitare delle catacombe. Ci vanno migliaia di turisti ogni anno, e non ci posso andare io. Non se ne parla neanche!"

Così salii sull'autobus, in direzione delle catacombe.

Non sapendo quale fosse esattamente la fermata, ad un certo punto domandai all'autista, ed eccoti saltare su una signora anziana:

"Perchè vuai andare alla catacombe?"

"Per vederle!"

"Tu sei battezzato?"

"No!"

Per farla breve, sono finito in casa della signora, che era convinta che il Signore l'avesse messa sulla mia strada per fermarmi, e per farmi battezzare così che lei si potesse salvare.

Mi offrii da bere e da mangiare, chiacchierammo un po', e decisi di assecondarla. Mi sembrava un po' fuori dai coppi.

Alla fine alle catacombe non ci sono andato, con la mia voce interiore che nel retrocranio mi diceva: "Che t'avevo detto! non ci potevi andare."

Devo ammettere di essere rimasto piuttosto frastornato, e di averci messo qualche mese per riprendermi (e non battezzarmi).

Pur non credendo nell'esistenza di qualsiasi cosa che non fosse scientificamente provabile, a quei tempi ero contemporaneamente convinto che le cose difficilmente capitassero per caso.

ecce sto ad ostium et pulso

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Ora credo :fiorellino:

Era solo un esempio capitato a fagiolo, non voleva certo cercare di convertire nessuno, di come le conversioni (o ritorni) siano tutt'altro che carnevalate come qualcuno vorrebbe far apparire qui dentro con voci dall'alto e altre puttanate. Con questo non dico che in alcuni casi non vi siano invece realmente, ma sono estremamente rari e di solito chi le sente poi viene fatto santo...

Comunque... vista la nuova direzione del topic io metterei bene in chiaro un punto in particolare, i cristiani non credono semplicemente in un DIo, che tutti ormai sembrano costruirsi a piacere, credono in Gesù Cristo, risorto.

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Era solo un esempio capitato a fagiolo, non voleva certo cercare di convertire nessuno, di come le conversioni (o ritorni) siano tutt'altro che carnevalate come qualcuno vorrebbe far apparire qui dentro con voci dall'alto e altre puttanate. Con questo non dico che in alcuni casi non vi siano invece realmente, ma sono estremamente rari e di solito chi le sente poi viene fatto santo...

Comunque... vista la nuova direzione del topic io metterei bene in chiaro un punto in particolare, i cristiani non credono semplicemente in un DIo, che tutti ormai sembrano costruirsi a piacere, credono in Gesù Cristo, risorto.

Premesso che chiunque può raggiungere il più alto livello di spiritualità con i metodi che meglio crede, purchè non siano lesivi nei confronti degli altri, io non condivido in toto il deismo delle religioni perchè per quanto mi riguarda lodare un Dio mi fa sentire come un fan di un"super-me stesso"

A tal proposito, tela senti di rispondere dunque alla mia provocazione di 6 ere fa, oppure mi posterai una nuova favoletta? :fiorellino:

"Il vero problema delle citazioni in Internet è che non puoi mai sapere se sono autentiche" Oscar Wilde

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Ah ma il mio discorso prescinde dall'autenticità: se io venero un ferro da stiro, ma sono coerente con me stesso e con il credo e i precetti che dico di sposare, la felicità che scaturisce dalla mia fede non può essere criticata, perchè è positiva e non reca danno.

Io non critico la forma, io critico le cause dietro alle quali un uomo è spinto a credere in un Dio che è uguale a lui, ma semplicemente infallibile: per me è molto più difficile e "originale" credere in un ferro da stiro, i super eroi ci affascinano da quando siamo piccoli, il Dio odierno non è molto differente ad essi

Tutto ciò non ha nulla a che fare con il verbo autentico di Gesù di Nazareth, che reputo un illuminato, io parlo della concezione di Dio che si ha da 10-15 secoli a questa parte

"Il vero problema delle citazioni in Internet è che non puoi mai sapere se sono autentiche" Oscar Wilde

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Certo, è più facile credere che gli uomini di millenni fa abbiano creato o diffuso per chi crede una religione con a capo un uomo/dio. Per questo preferisco i deisti che credono in un dio indifferente alle vicende umane.

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Al momento vedo che in 121 hanno cliccato: sì, ne approfitto per porre una domanda, così la discussione in questo thread può ampliarsi anche un po'.

Ho sempre sentito dire che chi ha veramente fede in Dio sente una voce dentro a sé.

"Sento una voce" "Una voce mi chiama" pare essere il vero punto di svolta tra chi dice di credere in Dio e chi effettivamente si compenetra in esso.

Gentilmente, qualcuno può illustrare con semplici parole questa dinamica?

:D

Mai ricevuto nemmeno un SMS da Dio, figurarsi la voce.

Magari sentire una cosa simile, MAGARI!

"Colui che non ha visto il calar della notte, non giuri di inoltrarsi nelle tenebre." Elrond

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il problema è che se gli esseri umani non fossero i suoi prediletti, la nostra infinita presunzione non sarebbe soddisfatta, e non saremmo attratti da qualcosa che non ci soddisfa.

se la religione rendesse le forme di vita equivalenti andrebbe troppo contro natura (in senso evoluzionistico), infatti sarebbe un bel problema etico nutrirsi (vegetali o animali che siano) .

Quindi noi siamo stati creati a sua immagine e somiglianza, meno problemi per tutti.

...e allora sentii la poesia piu' bella del mondo "Maria porta il vino che c'e' un parente dall'america"

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Provo a farlo Berterius, anche se fino ad adesso mi sono limitato a leggervi e non intervenire per miei limiti di tempo.

Lo strumento privilegiato con cui Dio, il Dio di Abramo e di Mosè, il Dio cristiano è la Bibbia, Sua parola.

Il dialogo con Lui avviene tramite la lettura, la meditazione, la preghiera di questa Parola. E' il modo più antico e collaudato di preghiera e di dialogo che oggi, noi credenti abbiamo un po' perso.

E' la cosiddetta Lectio Divina. E' attraverso la Sua parola scritta che il Signore dialoga con te e parla alla tua vita. Per me è così ogni singolo giorno. E il dialogo può essere talvolta semplicissimo e coinvolgente, talvolta più oscuro e fatto di silenzi, esattamente come capita fra di noi.

Gesù stesso ha dato dimostrazione di pregare attraverso le Scritture, che lo anticipavano e parlavano di Lui.

Spero di esser stato chiaro.:D

Fraternamente, Pietro

Che bella cosa la fede, magari ad averla. Ma non hai mai l'impressione di trovarti da solo come uno stupido a leggere un libro? Non ti voglio offendere sia chiaro, parlo di quello che sento io eh :P

Edit: sarò io a vederla nera, ma me ne sono successe talmente tante da affermare che i problemi si riducono a tre categorie:

1) Dio se ne frega di quello che ci succede;

2) Gli sto veramente sulle scatole;

3) Qualcuno mi ha fatto una fattura

Io non me lo spiego altrimenti...

"Colui che non ha visto il calar della notte, non giuri di inoltrarsi nelle tenebre." Elrond

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Che bella cosa la fede, magari ad averla. Ma non hai mai l'impressione di trovarti da solo come uno stupido a leggere un libro? Non ti voglio offendere sia chiaro, parlo di quello che sento io eh :ghghgh:

Tranquillo, nessuna offesa.

Semplicemente non mi sento stupido perchè quel che leggo mi parla di me, della mia vita. E' in primo luogo lui che "legge" me.

Vedere che ogni giorno c'è una parola per me mi ha sempre stupito e meravigliato.

Spero di averti risposto in modo adeguato.;)

L'Amore costa. Una perla rara a buon prezzo non è una perla. È una patacca.

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Mai ricevuto nemmeno un SMS da Dio, figurarsi la voce.

Magari sentire una cosa simile, MAGARI!

Sembra quasi una citazione da "Zoolander" :ghghgh:

Come và Asterion? ;)

Guarda, pur avendo attraversato periodi difficili nella mia esistenza e avendo perduto persone a me molto care, non ho mai creduto in Dio e non me lo sono mai sentito mancare.

Forse perché (pur avendo i piedi ben per terra) non ho mai avuto problemi nell'astrarmi dal reale, succeda quel che deve succedere tutt'intorno.

Vedo però che TU cerchi Dio in questo periodo, è palese. Abbi pazienza, il lutto è ancora troppo vicino, riuscirai a cercarlo meglio quando sarai più "calmo".

I grandi cambiamenti (quelli che durano) si compiono nella calma.

Forse ora un padre spirituale potrebbe aiutarti, alcuni sono veramente persone illuminate.

"In this place where time stands still it seems like everything is moving"

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Normale cercare un salvagente quando la nave affonda, certo.

Ma non è della ricerca di parlo: invidio molto le persone che hanno vera fede, credo sia iù facile affrontare e sopportare le "onde" che la vita ti manda contro.

"Colui che non ha visto il calar della notte, non giuri di inoltrarsi nelle tenebre." Elrond

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Normale cercare un salvagente quando la nave affonda, certo.

Ma non è della ricerca di parlo: invidio molto le persone che hanno vera fede, credo sia iù facile affrontare e sopportare le "onde" che la vita ti manda contro.

Sacra Bibbia: AT | I libri poetici e Sapienziali | Qoèlet

2Vanità delle vanità, dice Qoèlet,

vanità delle vanità, tutto è vanità.

3Quale utilità ricava l'uomo da tutto l'affanno

per cui fatica sotto il sole?

PS: solitamente chi cerca la fede già la possiede.

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Io, per educazione familiare, sono stato spinto a credere, nel senso che sono battesimato, comunionato e cresimato, tuttavia lo considero un cammino "passivo" alla Fede, non autentico e per giunta interrotto durante gli anni in conseguenza alla creazione della mia morale personale

Stavo dunque cercando la Fede o essa era a me imposta? (per altro pacificamente, ma a quei tempi davo per assodato l'esistenza di Dio, ma era più che altro un insegnamento che una vocazione interiore, un qualcosa in cui credevo)

"Il vero problema delle citazioni in Internet è che non puoi mai sapere se sono autentiche" Oscar Wilde

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Io, per educazione familiare, sono stato spinto a credere, nel senso che sono battesimato, comunionato e cresimato, tuttavia lo considero un cammino "passivo" alla Fede, non autentico e per giunta interrotto durante gli anni in conseguenza alla creazione della mia morale personale

Stavo dunque cercando la Fede o essa era a me imposta? (per altro pacificamente, ma a quei tempi davo per assodato l'esistenza di Dio, ma era più che altro un insegnamento che una vocazione interiore, un qualcosa in cui credevo)

Normale che sei spinto a credere in qualcosa, come tutti noi. I genitori ti insegnano i valori in cui credono, tra cui anche quelli religiosi. Quando cresci poi li valuti con il tuo cervello, ma è sempre utile esperienza.

"Colui che non ha visto il calar della notte, non giuri di inoltrarsi nelle tenebre." Elrond

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Non credo sia tanto utile, ritengo un atteggiamento migliore lasciare il bambino libero da ogni impegno che non può capire. Quando sarà in grado di capire gli sarà spiegato tutto e sceglierà la sua strada.

Guarda tu se io ora mi debbo sbattezzare perchè i miei hanno fatto una scelta al posto mio.

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Non credo sia tanto utile, ritengo un atteggiamento migliore lasciare il bambino libero da ogni impegno che non può capire. Quando sarà in grado di capire gli sarà spiegato tutto e sceglierà la sua strada.

Guarda tu se io ora mi debbo sbattezzare perchè i miei hanno fatto una scelta al posto mio.

Secondo me il fatto che i genitori "impongano" la propria filosofia ai figli è la cosa più sana del mondo, purchè, come sempre, questa filosofia non possa portare il figlio a ledere la quiete altrui e purchè sia impartita al figlio in maniera assennata: se mio figlio diventasse per sua volontà cattolico, non avrei niente contro di lui, esattamente come se diventasse musulmano, arancione o buddhista, non la penserei come lui ma non gli imporrei mai il mio ateismo, MAI, di certo glielo esporrei e glielo proporrei, ma come io sono cambiato, anche lui potrebbe cambiare

Inoltre, è diffusa questa credenza secondo cui un ateo che è stato in precedenza battesimato o che cmq sia in qualche modo insignito di una particolare liturgia cattolica, debba poi "sbattesimarsi" o annullare detto rito: io sono battesimato, cresimato e comunionato e non ho la minima intenzione, ne ora ne mai, di sbattesimarmi, scomunionarmi o scresimarmi, darei semplicemente un potere a questi riti, con i quali non ho mai avuto niente a che fare. Se mi hanno bagnato la testa da neonato significa che mi hanno bagnato la testa da neonato, non che sono entrato nelle grinfie di Dio, sarebbe incoerente da parte mia sbattesimarsi. Ovviamente IMHO

"Il vero problema delle citazioni in Internet è che non puoi mai sapere se sono autentiche" Oscar Wilde

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Io non sono battezzato, e non ringrazierò mai abbastanza i miei genitori che non mi hanno indottrinato religiosamente, permettendomi, in caso, di fare la scelta che piu preferisco ^^

..chi avrà il coraggio di perdersi la via troverà..
 

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Forte, ho riportato in parità i "NO"! Cmq no, non credo. anche se sarebbe più corretto dire che sono agnostico...comunque sebbene la razionalità porti a dire che "non mi posso esprimere al riguardo", mi sento maggiormente portato a dire che non c'è proprio nulla di divino in questo mondo!

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comunionato

:ghghgh:

:ghghgh:

In effetti hai perfettamente ragione. Uno che si sbattezza in fondo potrebbe considerare il battesimo come una realtà effettiva.

Ma credo sia più una ragione di puntiglio, ovvero la necessità di "togliere forza" alla Chiesa facendo depennare il proprio nome dal Registro delle Anime della parrocchia, non rientrando più così nel novero dei cattolici.

ecce sto ad ostium et pulso

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Ah ma il mio discorso prescinde dall'autenticità: se io venero un ferro da stiro, ma sono coerente con me stesso e con il credo e i precetti che dico di sposare, la felicità che scaturisce dalla mia fede non può essere criticata, perchè è positiva e non reca danno.

Io non critico la forma, io critico le cause dietro alle quali un uomo è spinto a credere in un Dio che è uguale a lui, ma semplicemente infallibile: per me è molto più difficile e "originale" credere in un ferro da stiro, i super eroi ci affascinano da quando siamo piccoli, il Dio odierno non è molto differente ad essi

Tutto ciò non ha nulla a che fare con il verbo autentico di Gesù di Nazareth, che reputo un illuminato, io parlo della concezione di Dio che si ha da 10-15 secoli a questa parte

Ma, questo sottointende che sei in possesso della corretta interpretazione delle parole e degli insegnamenti di Gesù?

Qual è il punto di svolta avvenuto 10-15 secoli fa (un lasso di tempo sufficientemente ampio) che ti porta a dire che si è abbandonato il vero insegnamento?

Ed a proposito di danno, esiste uno stile di vita che non arreca danno? e come si potrebbe definire il concetto di danno?

ecce sto ad ostium et pulso

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Secondo me il fatto che i genitori "impongano" la propria filosofia ai figli è la cosa più sana del mondo, purchè, come sempre, questa filosofia non possa portare il figlio a ledere la quiete altrui e purchè sia impartita al figlio in maniera assennata: se mio figlio diventasse per sua volontà cattolico, non avrei niente contro di lui, esattamente come se diventasse musulmano, arancione o buddhista, non la penserei come lui ma non gli imporrei mai il mio ateismo, MAI, di certo glielo esporrei e glielo proporrei, ma come io sono cambiato, anche lui potrebbe cambiare

Anch'io non gli imporrei il mio ateismo, ma dove c'è scritto che bisogna nascere cattolici e poi, magari cambiare idea. Con che diritto io genitore cattolico faccio questa scelta per mio figlio ?

Molti mi rispondono che il genitore credente vuole far entrare il proprio figlio all'interno della propria religione perchè, volendogli bene vuole concedergli la salvezza dal peccato originale. Ok, ma io aspetterei comunque, se si battezza a 18 anni non vedo che problema ci sia, anzi, sarebbe uno dei rarissimi casi ad essere una celebrazione seria e non una farsa.

Inoltre, è diffusa questa credenza secondo cui un ateo che è stato in precedenza battesimato o che cmq sia in qualche modo insignito di una particolare liturgia cattolica, debba poi "sbattesimarsi" o annullare detto rito: io sono battesimato, cresimato e comunionato e non ho la minima intenzione, ne ora ne mai, di sbattesimarmi, scomunionarmi o scresimarmi, darei semplicemente un potere a questi riti, con i quali non ho mai avuto niente a che fare. Se mi hanno bagnato la testa da neonato significa che mi hanno bagnato la testa da neonato, non che sono entrato nelle grinfie di Dio, sarebbe incoerente da parte mia sbattesimarsi. Ovviamente IMHO

Non la chiamerei credenza. Anche per me il battesimo non è altro che una bagnata di capo e la comunione una mangiata di ostia però intendo comunque sbattezzarmi per una questione di principio. Io essendo ateo non voglio avere nulla a che fare con la chiesa cattolica e con nessun'altra istituzione religioniosa. Quando si fanno le statistiche dei credenti io non voglio apparire all'interno dei loro registri.

Vorrei vedere un cattolico che viene segnato tra gli annali dei musulmani se non si incavolerebbe.

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Ma, questo sottointende che sei in possesso della corretta interpretazione delle parole e degli insegnamenti di Gesù?

Qual è il punto di svolta avvenuto 10-15 secoli fa (un lasso di tempo sufficientemente ampio) che ti porta a dire che si è abbandonato il vero insegnamento?

Ed a proposito di danno, esiste uno stile di vita che non arreca danno? e come si potrebbe definire il concetto di danno?

Il punto di svolta si chiama Concilio di Nicea del 20 Maggio 325 d.C diretto da Costantino I: è da questa data che inizia la progressiva burocratizzazione della parola di Gesù, che noi oggi non possiamo assolutamente dire di conoscere come vera e autentica nella sua totalità. Successivamente ci furono miriadi di nuove assemblee che fissarono altre miriadi di paletti di ufficializzazione burocratica di riti e liturgie varie, fino ad arrivare ad oggi.

Per quanto riguarda il danno, era un modo per fissare i parametri entro i quali la propria felicità personale e soprattutto spirituale non possa considerarsi legittima se contrasta direttamente e in maniera sconsiderata con ciò che altri considerano la propria spiritualità, ma finchè ognuno, nel suo orticello, crede in ciò che vuole ed è felice e vive bene con se e con gli altri, chi sono io per chiamarlo miscredente o credulone? La felicità è un punto di vista, nessuno ha il miglior punto di vista

@ Plutinus > Non si può essere neutrali nella vita, si spingerà sempre il prossimo a condividere con noi la nostra visione del mondo, però si può essere imparziali, proponendo il punto di vista ma attenendosi al libero arbitrio del prossimo, e cioè non proponendo coem assoluto il nostro punto di vista.....Riguardo alla questione che non vuoi avere niente a che fare con la Chiesa per fini statistici, capisco in Islanda dove gli atei superano i Cattolici, ma qui è una battaglia persa in partenza :ghghgh:

"Il vero problema delle citazioni in Internet è che non puoi mai sapere se sono autentiche" Oscar Wilde

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