Moleskine

[Lord K]

Come qualcuno mi ha spesso suggerito, scrivo. Qualcuno sostiene che avrei molte cose, da dire. Qualcuno sostiene che sia semplicemente un cretino.

In ogni caso, qui andrò a ruota liberà, tratterò questo topic come il mio moleskine piccolo (lo so che viene considerato un oggetto "radical chic", ma chi considera un oggetto "radical chic" non ho intezione di prenderlo in considerazione).

Quindi, probabilmente, lo riempirò di citazioni e riflessioni assolutamente inconcludenti ed aneddoti assurdi (avete presente i serial TV demenzil-drammatici? ecco, la mia vita ci assomiglia abbastanza).

Odori, immagini, suoni e tutte le riflessioni che mi ispireranno verranno, in base alla voglia, trascritte.

Comincerò citando DFW:

La vostra preoccupazione per ciò che gli altri pensano di voi scompare una volta che capite quanto di rado pensano a voi.

[Lord K]

L'amore è l'infinito abbassato al livello dei barboncini, e ci ho la mia dignità, io!

Céline.

Tutte le volte che leggo qualcosa di Céline mi rimbalza in testa un frase: "le grandi promesse muoiono sole".

Cambiando radicalmente argomento, c'è qualcosa che non va, nel modo di comunicare delle adolescenti, è tutto un fiorire di eccessivi entusiasmi.

Per esempio: "ti amo" non è una forma di saluto. Neanche "ti voglio bene", dovrebbe esserlo, ma "ti amo" è ancora più grave.

Per non parlare di "bacio". "Bacio" designa una specifica azione. Ci siamo mai baciati? NO. E allora, insopportabile bimbaminkia, perché usi espressioni come "bacio"?

Neanche i punti esclamativi vanno gettati così ed ho la sensazione che questa puntualizzazione andrebbe fatta più spesso, nell'epoca degli sm e di msn: per esempio, mettiamo che ti chieda un'informazione, tu me la dia ed io ti ringrazi. La risposta giusta è "prego". Una parola inventata apposta. "Grazie". "Prego". Morta lì.

Si può usare anche il "di nulla", per dare poca importanza al favore fatto, che potrebbe anche essere interpretato come "per te, è uno sforzo ben più che accettabile".

In ogni caso, il "nulla" non andrebbe mai accompagnato con un "!".

"Nulla!" potrebbe voler dire varie cose, se il destinatario è un soggetto che tende già di suo alla paranoia, si chiederà:

- vuol dire qualcosa o viene messo a caso?

e, nel primo caso, è un semplice rafforzativo generico del "nulla" oppure va interpretato come un qualcosa che completa e cambia il senso della parola a cui si affianca? E, in questo caso, sarà un segnale di amicizia o di interesse d'atro genere?

Brutta roba, la paranoia.

[Lord K]

Non gioire dei successi, talvolta facilita la gestione delle sconfitte...

[Lord K]

Non bisogna vivere preda degli umori, bisognerebbe prendere delle decisioni ed attenercisi.

Però, qualche volta, aiutano.

Mia zia era solita (ora è un po' che non le sento dire questa frase) "in generale, la prima volta che qualcuno ti ferisce, è colpa sua; dalla seconda in poi, è colpa tua".

Amare qualcuno, amarla profondamente, significa dare un bonus per un numero di ferite illimitate, come se il solo privilegio di amare (e, qualche volta, di sentirsi amati), non allontanarsi, non proteggersi, non corazzarsi.

E non va bene, fare male a sè stessi, specialmente senza giusta causa, non è solo una scelta eticamente poco valida, è da imbecilli.

Quindi, gli umori (che, molto più spesso di quanto si creda, vengono scatenati da altri) possono essere utili alla salvaguardia della propria salute mentale. Per esempio, se, odiando di colpo la propria cleptomania, ci si taglia una mano, può essere utile. Ovviamente, è una metafora.

[Ospite katsumoto]

bella la frase di tua zia. concordo!

[Lord K]

bella la frase di tua zia. concordo!

è la mia zia preferita:)

[Minerva]

bella la frase di tua zia. concordo!

Quoto!

[Lord K]

2 cose:

Ora, ripensando ad una discussione (dove discussione è un gradevole eufemismo per "siamo quasi arrivati alle mani") odierna ed ad una vecchia puntata di House (sono così, le mie citazioni vanno da Rostand ad House, ho la cultura disordinata tipica dei pigri e degli uomini dalle facili passioni, forse perché rientro in entrambe le categorie) mi sono reso conto di una cosa ed andrò qui ad esporla.

Il dialogo in house (in realtà una battuta di cuddy) era così:

- Io gioco a rendere infelice te e tu giochi a rendere infelice me, ma io ho un vantaggio: tu sei già infelice.

Il mio dialogo, invece, era così (era già iniziato da un po', eravamo quasi alla fine) [il tutto urlato e decisamente meno fine, nell'espesizione]:

- stai attento!

- sono grosso ed ho rimesso al loro posto str... più grossi e str... di te, non mi spaventi troppo.

- non dicevo dal punto di vista fisico.

- ah, vuoi farmi star male? beh, io ho un vantaggio, perché sto già male, so di cosa si tratta, so di saperci convivere e, peraltro, non credo che tu possa peggiorare significativamente il mio stato, visto come sto ora.

Da ciò, credo, si evince che parlare di cose che non si conoscono per pura via di logica (come hanno fatto gli autori di House), spesso porta a grossolani errori.

Passando all'altro argomento, stanotte ho dormito 3 ore, ne consegue che, quando mi sono sdraiato al buio con "The great gig in the sky" al massimo volume, nel giro di breve, sono scivolato in uno stato di incoscienza.

Però, sul limite tra sonno e veglia, forse influenzato dalla canzone, ho avuto la sensazione si arrivare ad un'illuminazione sulla morte (argomento che, secondo me, una volta illuminato da un'illuminazione straordinaria, è come se spiegasse tutto il resto), potete chiamarlo vocazione, zen o come preferite.

In ogni caso, svegliandomi poco tempo dopo, non l'ho più ritrovata. Come una canzone che, una volta ascoltata, lascia delle tracce in noi, ma che non conosciamo e non siamo in grado di riprodurre...

P.S.

Minnie: ho letto il tuo PM, ma ho preferito approfittare della mia momentanea vena letteraria (paroloni) e buttare giù il post, così da potermi andare a legger tutto con calma.

P.P.S.

Per chi (?!) fosse interessato, ho passato la teoria con 0 errori.

[Lord K]

Breve trattazione sull'antica tattica del silenzio astioso.

Si definisce "silenzio astioso" un tattica usata soprattutto dagli uomini, soprattutto giovani, soprattutto rispetto alle ragazze.

Mia nonna usa spesso l'espressione "ti tolgo il saluto".

Il silenzio astioso è un tecnica che ha la stessa idea di fondo, tu mi ferisci (anche senza accorgertene) ed io, per risposta, non ti parlo. O meglio, se mi parli posso anche risponderti sbrigativamente (o decidere di ritirare la rappresaglia), ma non ti parlo per primo.

Il silenzio astioso è sostanzialmente inutile. No, è dannoso. In generale, se si ricorre al silenzio astioso, si ha quantomeno un certo interesse verso chi ne sarà "vittima". Altrettanto spesso, se si ricorre al silenzio astioso, è perché questa "vittima" non ha capito (o ha capito e non le interessa), l'interesse del "silenzioso".

Quindi, spesso, il "silenzio astioso" viene semplicemente ignorato. Il che, oltre ad essere distruttivo per l'ego, è anche molto, molto spiacevole. Voglio dire, se sei il tipo di persona che ricorre al "silenzio astioso", che il tuo "silenzio astioso" venga semplicemente ignorato è almeno tanto doloroso quanto ciò che ti ha indotto a decidere di attuarlo.

Fine sproloquio.

[Lord K]

Grandiosa giornata. Sono di buon umore.

No. Mentivo. Tutti mentono, quasi sempre.

La parte positiva della condizione umana è che vi si possono individuare delle costanti.

La morte è una. Ecco, il mio rapporto con la morte è complesso. Di base, sarei fieramente anti-morte. Ma, non potendola eliminare, sono un pro-morte. Non è un "saltare sul carro del vincitore". È una cosa diversa. Esemplificandola in altra maniera, io eviterei proprio di andarci, a Samarcanda, ma, dovendoci andare, tanto vale farlo spronando a sangue un "figlio del lampo".

Il mio modo d'esprimermi è molto autoreferenziale, mi dispiace. Sto mentendo anche ora. Non sull'autoreferenzialità. Sul dispiacere. Non mi dispiace.

In ogni caso, questo è il mio rapporto con la morte. A titolo di cronaca, non sto facendo "un'apologia del suicidio", come sono stato recentemente accusato d'aver fatto.

Avrei altre cose da dire. Sono stanco ed annoiato per esprimerle al meglio. Quindi, non stasera.

[freetrader]

che bello... una persona che pensa... e soprattutto che riflette su delle non-banalità... è sempre più raro trovare persone come te..

domanda: come fa un misantropo come te a non avere ideologie antidemocratiche?

[Lord K]

Sono innamorato di lei? Mah, forse sì. Più si che no, comunque. Magari, però, no. È solo l'unica persona che abbia lasciato avvicinare tanto da potermi un po' capire. È molto bella, non si discute. Anche intelligente. Ed è una versione "filtrata" di me, per molti aspetti. È come se avessimo molti demoni, in comune. Solo che i miei sono più grossi, molto più grossi. Grossi abbastanza che, combattendoli, faccio del male anche a chi mi sta intorno.

Sono un uomo complicato. Anche strano. Sono più che complicato e molto più che strano. Sono contorto e border line. Forse così rendo meglio l'idea. Sono anche sincero... più che altro, sono un amante della verità. La qual cosa, comunque, non esclude la menzogna. Sono anche un gran bugiardo, se è per questo. Credo sia frutto di una vaga paranoia, analizzo ogni punto debole di una bugia mentre la costruisco e, anche improvvisando, non me la cavo male. Lei, invece, è fondamentalmente incapace di mentire, soprattutto sotto pressione. È ciò che separa un grande bugiardo da uno mediocre, saper mentire sotto pressione ed apparire comunque credibile.

Stavo parlando di lei. Che è la persona che amo di più al mondo. Sarebbe stupido dire cose tipo "darei la vita, per lei". Io darei la vita quasi per qualsiasi cosa, è da quando avevo 7 anni che sogno di buttarmi su un qualche proiettile e salvare qualcuno (pochi amici, molti libri; infanzia triste). Io, con lei, vivrei. Non è solo "una donna per cui morire e per cui uccidere", è una donna "per la quale vivere", con la quale vivere. Dice di aver bisogno di essere guidata. È vero, ma sarebbe una cosa che posso fare. La cosa interessante è che lei mi fa stare meglio. È buona parte di ciò che mi tiene legato al mondo, la mia fondamentale ancora. Ama l'arte ed ama leggere. Ed ha un ragazzo nordico con un nome francamente ridicolo con cui "sta bene". Che sarebbe una gran cosa, pare. Se non ho capito male (ne abbiam parlato) sono anche due tipi abbastanza diversi, non fosse che si vedono pochissimo, si sarebbero già mollati da tempo, credo.

Non voglio stare con lei. È l'unica cosa di cui sono assolutamente certo. "Amare" significa "volere il meglio per qualcuno" ed io, amante della verità fino a risultare spietato anche con me stesso, so di non essere "il meglio" per nessuno al mondo, sono un bastardo tendente al misantropo, pigro e tormentato, distruttivo fino all'autodistruzione ed egocentrico e cronicamente annoiato. Sono il tipo di persona che lascia una ragazza dicendo "tu sei perfetta [...], ma io mi annoio", il fatto positivo è che mi rendo conto dei miei limiti ed ho abbastanza volontà da darmi delle regole.

Avrei, come sempre, altre cose da dire, ma non ho abbastanza voglia di scriverle come dio comanda e, quindi, me le terrò per me ancora per un po'.

Chiuderei con nei suoi occhi, vedo quell'urgenza che ben conosco.

Potrebbero sembrare paranoie adolescenziali, preferirei, sinceramente, credere che lo siano, ma così non è.

P.S.

grazie, free

[Plutinus]

Mi sottoscrivo e leggerò successivamente, son sommerso dai parenti.

A presto.

[freetrader]

La cosa si fa drammatica. Mi rivedo nelle tue parole.

[Plutinus]

Gli altri utilizzatori dei moleskine sono autorizzati a riportare qualcosa ?

In caso lo tolgo.

Sfocano la mia presenza, facendola dileguare, affievolire.. fino a renderla evanescente. Le voci echeggiano trascurate nei pensieri, il calore mi sottrae all'ambiente e mi trasporta, riempie d'affetto l'immaginare mio.

Risulta un'indole inderogabile; il frastuono rende il silenzioso ticchettio dell'orologio un piacevole gioco, mi rapisce, stabilisce le regole di e su se stesso. Comanda, guida; tento d'abbandonarlo ma non v'è riscontro. L'ignoro ma torna sempre più prepotente, mi fissa. Lo nascondo, sotto il tappeto di semplici intuizioni ma riemerge, si sporge, vive.

<Andrea, ma che stai facendo ?>

Tutto svanisce: pareti parlanti, legno severo, fuoco amato. Svestiti dai panni accoglienti, confortanti, li vedo nudi e muti non han più nulla da dirmi, stanno lì, resi inerti ed asociali dalle banali parole.

[freetrader]

Approfitto di questo spazio per consigliare un libro sia a Plutinus che a Lord K.

Un giorno questo dolore ti sarà utile - Peter Cameron

http://www.ibs.it/code/9788845921810/cameron-peter/giorno-questo-dolore

La lettura scorre in modo piacevole e per ora (ho letto 70 pagine, mi è stato regalato oggi) ho riscontrato un qualcosa di biografico che me lo sta facendo entrare nel cuore.

[freetrader]

Approfitto di questo spazio per consigliare un libro sia a Plutinus che a Lord K.

Un giorno questo dolore ti sarà utile - Peter Cameron

http://www.ibs.it/code/9788845921810/cameron-peter/giorno-questo-dolore

La lettura scorre in modo piacevole e per ora (ho letto 70 pagine, mi è stato regalato oggi) ho riscontrato un qualcosa di biografico che me lo sta facendo entrare nel cuore.

Dello stesso autore consiglio anche 'Quella sera dorata' (2006), 318 pagg. che si leggono in un paio di giorni.

[zumpawe]

Gli altri utilizzatori dei moleskine sono autorizzati a riportare qualcosa ?

In caso lo tolgo.

Sfocano la mia presenza, facendola dileguare, affievolire.. fino a renderla evanescente. Le voci echeggiano trascurate nei pensieri, il calore mi sottrae all'ambiente e mi trasporta, riempie d'affetto l'immaginare mio.

Risulta un'indole inderogabile; il frastuono rende il silenzioso ticchettio dell'orologio un piacevole gioco, mi rapisce, stabilisce le regole di e su se stesso. Comanda, guida; tento d'abbandonarlo ma non v'è riscontro. L'ignoro ma torna sempre più prepotente, mi fissa. Lo nascondo, sotto il tappeto di semplici intuizioni ma riemerge, si sporge, vive.

<Andrea, ma che stai facendo ?>

Tutto svanisce: pareti parlanti, legno severo, fuoco amato. Svestiti dai panni accoglienti, confortanti, li vedo nudi e muti non han più nulla da dirmi, stanno lì, resi inerti ed asociali dalle banali parole.

[Lord K]

Rieccolo di ritorno da Londra [sorvoliamo sull'umore, ho passato gli ultimi 4 giorni a desiderare di tornarmene a casa ed ora vorrei solo ributtare tutto in valigia ed andarmene]. Ringrazio Free per il link (che ora andrò ad esplorare) e Plut per le parole (è scontato che ci possiate scrivere anche voi )

Ora, passiamo al post post-vacanza che avrà meno capo e coda del solito (sì, avete ragione, qualsiasi cosa stiate pensando).

Molto velocemente:

- ho visto la national gallery. Wow. Ad un certo punto credo d aver lasciato delle tracce di bava in giro e, avendo poco tempo, ho fatto in tempo a vedermi solo dal 1700 al 1900.

- ho rivalutato Turner, ci dovrò tornar sopra.

- il tizio nordico col nome ridicolo è nella stessa città in cui sono io, il che, ovviamente, rende poco probabile che lei ed io si esca insieme.

- ieri notte l'ho sognata.

- il tempo è il dramma fondamentale della vita di ogni uomo e, anche, la sola salvezza. Questo per dire che so che passerà.

- a proposito di libri, sto leggendo "Infinite Jest", di David Foster Wallace. Quell'uomo era un genio. Riporterò (a memoria) la breve descrizione che ne fa il TIME nella sezione "morti nel 2008". «Una delle luci fondamentali della sua generazione di scrittori, ha analizzato i problemi esistenziali della vita del 21 secolo in intelligenti e divertenti romanzi, saggi e racconti. Il suo grande campo di studio fu la distanza esistenziale che separa una persona dall'altra; una distanza che ha passato la vita a cercar di superare con le parole». Amo quell'uomo, Infinite Jest è assolutamente geniale, mi chiedo, in tutta sincerità, come possa qualcuno dire che è "troppo lungo, noioso".

- mi annoio

- il mio complesso regalo pare che le abbia fatto venire "le lacrime agli occhi"

[Plutinus]

[freetrader]

Aggiungo Infinite jest alla lista dei libri da leggere.

che regalo le hai fatto? (forse è scritto in un post precedente e me lo sono perso..)

[Lord K]

Aggiungo Infinite jest alla lista dei libri da leggere.

che regalo le hai fatto? (forse è scritto in un post precedente e me lo sono perso..)

No, non l'ho scritto e temo che neanche lo scriverò. Una cosa piuttosto complessa, comunque, e piuttosto impegnativa (non sono un amante dell'"impacchetamento"), con una paginata fitta di helvetica 11 chiusa a ceralacca per spiegarlo. Il fatto è che sono piuttosto ricettivo, mi capita di cogliere un desiderio e fare un regalo senza ricorrenza piuttosto spesso, ma col le scadenze, sono in difficoltà. Quindi è venuta fuori una cosa meravigliosamente complessa. Erano, essenzialmente, due libri ed un ciondolo, ma tutti pieni di significati sottintesi.

[Plutinus]

Ogni giorno che passa è un suicidio sprecato.

[Plutinus]

Scusate, ma io questo topic, come il mio taccuino, lo considero una pagina bianca dove sputare il mio sangue nero, non volermene lord.

http://it.youtube.com/watch?v=vQVeaIHWWck

[Lord K]

Per Ludovico, qui c'è sempre, ovviamente, posto.

[Lord K]

Penso che qualsiasi uomo che sia in grado di far apparire su un viso di donna un'espressione come quella della kidman (ovviamente, senza che la donna in questione stia recitando), sia un uomo fortunato.

Non è molto come post di giornata, lo so, ma non avevo voglia e pensavo questa cosa.

[freetrader]

Visto che siamo in tema di citazioni.

« La gente deve essere presa a piccole dosi. »

(Ralph Waldo Emerson)

« Escluso qualche pezzo di fica, se l'umanità intera dovesse sparire all'istante sarei felice come una lumaca. Dopotutto è la gente che mi ha reso infelice. »

(Charles "Hank" Bukowski)

[Plutinus]

http://it.youtube.com/watch?v=x4KanZJOPRk&feature=related

Buona serata

[freetrader]

In generale, a me i bambini non piacciono. Tuttavia devo ammettere che il fatto di poter stare accanto a loro ed ignorarli completamente è meraviglioso.

[Minerva]

In generale, a me i bambini non piacciono. Tuttavia devo ammettere che il fatto di poter stare accanto a loro ed ignorarli completamente è meraviglioso.

:P

Concordo fino al primo punto.

Da lì in poi, dissento...perché spesso si deve faticare, per ignorarli!