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L'angolo della poesia


cimyosx

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Conosco da anni Tagore...meravigiloso poeta!! :lol:

se non lo conosci ti consiglio Pedro Salinas - La voz a ti debida (La voce a te dovuta) raccolta superba! :)

[/b]

grazie, seguiro' il tuo consiglio :)

Veramente un'angolo notevole del forum... Complimenti Cimyosx!

E a tutti quelli che vi hanno partecipato!

[/b]

grazie, fa piacere... a volte la poesia è un po' dimenticata, lasciata da parte... :lol:

Meno Vodka, amico, meno Vodka...

Carpe diem, quam minimum credula postero!

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Oggi una poesia di un autore più "tradizionale"...è stata la prima poesia che ho dovuto imparare a memoria a scuola...

Autunno

Vincenzo Cardarelli

Autunno. Già lo sentimmo venire

nel vento d'agosto,

nelle pioggie di settembre

torrenziali e piangenti

e un brivido percorse la terra

che ora, nuda e triste,

accoglie un sole smarrito.

Ora passa e declina,

in quest'autunno che incede

con lentezza indicibile,

il miglior tempo della nostra vita

e lungamente ci dice addio.

Meno Vodka, amico, meno Vodka...

Carpe diem, quam minimum credula postero!

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Questa mi piace molto, mi ricorda qualcuno...

Canzone dell'amante

William Butler Yeats

L'uccello sospira per desiderio d'aria,

Il pensiero per non so qual luogo,

Per il grembo il seme sospira.

Ora scende un medesimo riposo

Sulla mente, sul nido,

Sulle cosce sforzate.

Meno Vodka, amico, meno Vodka...

Carpe diem, quam minimum credula postero!

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Oggi andiamo sul classico, che più classico non si puo'... ma ogni tanto fa bene, no?

Il Cinque Maggio

Alessandro Manzoni

Ei fu. Siccome immobile,

dato il mortal sospiro,

stette la spoglia immemore

orba di tanto spiro,

così percossa, attonita

la terra al nunzio sta,

muta pensando all'ultima

ora dell'uom fatale;

né sa quando una simile

orma di pie' mortale

la sua cruenta polvere

a calpestar verrà.

Lui folgorante in solio

vide il mio genio e tacque;

quando, con vece assidua,

cadde, risorse e giacque,

di mille voci al sònito

mista la sua non ha:

vergin di servo encomio

e di codardo oltraggio,

sorge or commosso al sùbito

sparir di tanto raggio;

e scioglie all'urna un cantico

che forse non morrà.

Dall'Alpi alle Piramidi,

dal Manzanarre al Reno,

di quel securo il fulmine

tenea dietro al baleno;

scoppiò da Scilla al Tanai,

dall'uno all'altro mar.

Fu vera gloria? Ai posteri

l'ardua sentenza: nui

chiniam la fronte al Massimo

Fattor, che volle in lui

del creator suo spirito

più vasta orma stampar.

La procellosa e trepida

gioia d'un gran disegno,

l'ansia d'un cor che indocile

serve, pensando al regno;

e il giunge, e tiene un premio

ch'era follia sperar;

tutto ei provò: la gloria

maggior dopo il periglio,

la fuga e la vittoria,

la reggia e il tristo esiglio;

due volte nella polvere,

due volte sull'altar.

Ei si nomò: due secoli,

l'un contro l'altro armato,

sommessi a lui si volsero,

come aspettando il fato;

ei fe' silenzio, ed arbitro

s'assise in mezzo a lor.

E sparve, e i dì nell'ozio

chiuse in sì breve sponda,

segno d'immensa invidia

e di pietà profonda,

d'inestinguibil odio

e d'indomato amor.

Come sul capo al naufrago

l'onda s'avvolve e pesa,

l'onda su cui del misero,

alta pur dianzi e tesa,

scorrea la vista a scernere

prode remote invan;

tal su quell'alma il cumulo

delle memorie scese.

Oh quante volte ai posteri

narrar se stesso imprese,

e sull'eterne pagine

cadde la stanca man!

Oh quante volte, al tacito

morir d'un giorno inerte,

chinati i rai fulminei,

le braccia al sen conserte,

stette, e dei dì che furono

l'assalse il sovvenir!

E ripensò le mobili

tende, e i percossi valli,

e il lampo de' manipoli,

e l'onda dei cavalli,

e il concitato imperio

e il celere ubbidir.

Ahi! forse a tanto strazio

cadde lo spirto anelo,

e disperò; ma valida

venne una man dal cielo,

e in più spirabil aere

pietosa il trasportò;

e l'avviò, pei floridi

sentier della speranza,

ai campi eterni, al premio

che i desideri avanza,

dov'è silenzio e tenebre

la gloria che passò.

Bella Immortal! benefica

Fede ai trionfi avvezza!

Scrivi ancor questo, allegrati;

ché più superba altezza

al disonor del Gòlgota

giammai non si chinò.

Tu dalle stanche ceneri

sperdi ogni ria parola:

il Dio che atterra e suscita,

che affanna e che consola,

sulla deserta coltrice

accanto a lui posò.

Meno Vodka, amico, meno Vodka...

Carpe diem, quam minimum credula postero!

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3/4 di questa poesia la ricordo a memoria dalle elementari!!! :P non l'ho mai scordata!! :?

[/b]

figurati che la mia maestra non ci sentiva praticamente più, quindi non avendo studiato la poesia a memoria, bastava biascicare qualche cosa di semi-comprensibile... ahhhh, che bei tempi... :wink:

Meno Vodka, amico, meno Vodka...

Carpe diem, quam minimum credula postero!

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Silenzio

Edgar Lee Masters

Ho conosciuto il silenzio

delle stelle e del mare,

il silenzio dei boschi prima che

sorga il vento di primavera.

Il silenzio di un grande amore,

il silenzio di una profonda pace dell'anima

Il silenzio tra padre e figlio

e il silenzio dei vecchi carichi di saggezza

Meno Vodka, amico, meno Vodka...

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Oggi andiamo sul classico, che più classico non si puo'... ma ogni tanto fa bene, no?

Il Cinque Maggio

Alessandro Manzoni

Ei fu. Siccome immobile,

dato il mortal sospiro,

stette la spoglia immemore

orba di tanto spiro,

così percossa, attonita

la terra al nunzio sta,

muta pensando all'ultima

ora dell'uom fatale;

né sa quando una simile

orma di pie' mortale

la sua cruenta polvere

a calpestar verrà.

Lui folgorante in solio

vide il mio genio e tacque;

quando, con vece assidua,

cadde, risorse e giacque,

di mille voci al sònito

mista la sua non ha:

vergin di servo encomio

e di codardo oltraggio,

sorge or commosso al sùbito

sparir di tanto raggio;

e scioglie all'urna un cantico

che forse non morrà.

Dall'Alpi alle Piramidi,

dal Manzanarre al Reno,

di quel securo il fulmine

tenea dietro al baleno;

scoppiò da Scilla al Tanai,

dall'uno all'altro mar.

Fu vera gloria? Ai posteri

l'ardua sentenza: nui

chiniam la fronte al Massimo

Fattor, che volle in lui

del creator suo spirito

più vasta orma stampar.

La procellosa e trepida

gioia d'un gran disegno,

l'ansia d'un cor che indocile

serve, pensando al regno;

e il giunge, e tiene un premio

ch'era follia sperar;

tutto ei provò: la gloria

maggior dopo il periglio,

la fuga e la vittoria,

la reggia e il tristo esiglio;

due volte nella polvere,

due volte sull'altar.

Ei si nomò: due secoli,

l'un contro l'altro armato,

sommessi a lui si volsero,

come aspettando il fato;

ei fe' silenzio, ed arbitro

s'assise in mezzo a lor.

E sparve, e i dì nell'ozio

chiuse in sì breve sponda,

segno d'immensa invidia

e di pietà profonda,

d'inestinguibil odio

e d'indomato amor.

Come sul capo al naufrago

l'onda s'avvolve e pesa,

l'onda su cui del misero,

alta pur dianzi e tesa,

scorrea la vista a scernere

prode remote invan;

tal su quell'alma il cumulo

delle memorie scese.

Oh quante volte ai posteri

narrar se stesso imprese,

e sull'eterne pagine

cadde la stanca man!

Oh quante volte, al tacito

morir d'un giorno inerte,

chinati i rai fulminei,

le braccia al sen conserte,

stette, e dei dì che furono

l'assalse il sovvenir!

E ripensò le mobili

tende, e i percossi valli,

e il lampo de' manipoli,

e l'onda dei cavalli,

e il concitato imperio

e il celere ubbidir.

Ahi! forse a tanto strazio

cadde lo spirto anelo,

e disperò; ma valida

venne una man dal cielo,

e in più spirabil aere

pietosa il trasportò;

e l'avviò, pei floridi

sentier della speranza,

ai campi eterni, al premio

che i desideri avanza,

dov'è silenzio e tenebre

la gloria che passò.

Bella Immortal! benefica

Fede ai trionfi avvezza!

Scrivi ancor questo, allegrati;

ché più superba altezza

al disonor del Gòlgota

giammai non si chinò.

Tu dalle stanche ceneri

sperdi ogni ria parola:

il Dio che atterra e suscita,

che affanna e che consola,

sulla deserta coltrice

accanto a lui posò.

[/b]

La so ancora tutta a Memoria dalle Elementari :P

Grande Manzoni!!! :amore:

(P.S. NO, NON FU VERA GLORIA, dannato Traditore che ci regala alla Francia :P )

Se non volete rimanere inioranti ordinate subito "Parola di Erl", il nuovo Dizionario della Lingua italiana!.

Lo trovate solo qui!!! D'ACCOOORDOOO?

E se non lo acquistate subito vi verrà scagliata addosso la Maledizione universale del famoso Maestro di Vita Do Impotençao

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Siamo uomini o caporali?

Antonio de Curtis

Io divido l'umanità in due categorie di persone:

gli uomini ed i caporali. Quella degli uomini è la maggioranza;

quella dei caporali, per fortuna, la minoranza.

Gli uomini sono quelli costretti a lavorare come bestie

tutta la vita, nell'ombra di un'esistenza misera.

I caporali sfruttano, offendono, maltrattano, sono esseri

invasati dalla loro bramosia di guadagno.

Li troviamo sempre a galla, sempre al posto di comando,

spesso senza avere l'autorità, l'abilità e l'intelligenza per

farlo, ma con la sola bravura delle loro facce di bronzo,

pronti a vessare l'uomo qualunque.

Meno Vodka, amico, meno Vodka...

Carpe diem, quam minimum credula postero!

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Siamo uomini o caporali?

Antonio de Curtis

Io divido l'umanità in due categorie di persone:

gli uomini ed i caporali. Quella degli uomini è la maggioranza;

quella dei caporali, per fortuna, la minoranza.

Gli uomini sono quelli costretti a lavorare come bestie

tutta la vita, nell'ombra di un'esistenza misera.

I caporali sfruttano, offendono, maltrattano, sono esseri

invasati dalla loro bramosia di guadagno.

Li troviamo sempre a galla, sempre al posto di comando,

spesso senza avere l'autorità, l'abilità e l'intelligenza per

farlo, ma con la sola bravura delle loro facce di bronzo,

pronti a vessare l'uomo qualunque.

[/b]

Bella lì... è proprio grande, l'avevo dimenticata da qualche parte!

:baby:

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Passer, deliciae meae puellae,

quicum ludere, quem in sinu tenere,

cui primum digitum dare appetenti

et acris solet incitare morsus

cum desiderio meo nitenti

carum nescio quid lubet iocari,

credo ut, cum gravis acquiescet ador,

sit solaciolum sui doloris,

tecum ludere sicut ipsa possem

et tristis animi levare curas!

Catullo

Se non volete rimanere inioranti ordinate subito "Parola di Erl", il nuovo Dizionario della Lingua italiana!.

Lo trovate solo qui!!! D'ACCOOORDOOO?

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Meir Wieseltier

Da Lettere, in Lontano dall'alzabandiera, p. 69

«Questo mondo è pieno di tumuli

e di resti di palazzi sepolti. Di piccole

finestre delicate piene di terra.

Non sono i sogni

a tradirci, prima ancora

siamo noi a tradire loro, a svegliarci

travestiti da pratici mostri, ricchi di senno.»

Meno Vodka, amico, meno Vodka...

Carpe diem, quam minimum credula postero!

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Più lo leggo e più mi piace il tuo blog… :shock:

[mode "orgasmic"=ON]Harry-ti-presento-Sally.jpg[/mode]

Whipping Different…

 

E devo confessare che

In genere sono attratta dalla tristezza

La solitudine non mi è sconosciuta, ma

L'amore ha cercato di darmi il benvenuto

Ma la mia anima si è ritirata

Colpevole di lussuria e di peccato

L'amore ha cercato di catturarmi

Queste sono le mie labbra

Ma sussurrano tristezza

Questa è la mia voce, ma mente

So come ridere

Ma non conosco la felicità

 

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Più lo leggo e più mi piace il tuo blog… :shock:

[/b]

grazie :gira:

Ecco la poesia di oggi:

Ti ho sognata

Nazim Hikmet

Ti ho sognata

mi sei apparsa sopra i rami

passando vicino alla luna

tra una nuvola e l'altra

andavi, e io ti seguivo

ti fermavi e io mi fermavo,

mi fermavo, e tu ti fermavi,

mi guardavi e io ti guardavo

ti guardavo e tu mi guardavi

poi tutto è finito.

Meno Vodka, amico, meno Vodka...

Carpe diem, quam minimum credula postero!

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Ancora una poesia del grandissimo Pablo Neruda....

Perchè tu possa ascoltarmi (Venti poesie d’amore…, V)

Pablo Neruda

Perchè tu possa ascoltarmi

le mie parole

si fanno sottili, a volte,

come impronte di gabbiani sulla spiaggia.

Collana, sonaglio ebbro

per le tue mani dolci come l'uva.

E le vedo ormai lontane le mie parole.

Più che mie sono tue.

Come edera crescono aggrappate al mio dolore antico.

Così si aggrappano alle pareti umide.

E' tua la colpa di questo gioco cruento.

Stanno fuggendo dalla mia buia tana.

Tutto lo riempi tu, tutto lo riempi.

Prima di te hanno popolato la solitudine che occupi,

e più di te sono abituate alla mia tristezza.

Ora voglio che dicano ciò che io voglio dirti

perchè tu le ascolti come voglio essere ascoltato.

Il vento dell'angoscia può ancora travolgerle.

Tempeste di sogni possono talora abbatterle.

Puoi sentire altre voci nella mia voce dolente.

Pianto di antiche bocche, sangue di antiche suppliche.

Amami, compagna. Non mi lasciare. Seguimi.

Seguimi, compagna, su quest'onda di angoscia.

Ma del tuo amore si vanno tingendo le mie parole.

Tutto ti prendi tu, tutto.

E io le intreccio tutte in una collana infinita

per le tue mani bianche, dolci come l'uva.

Meno Vodka, amico, meno Vodka...

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Oggi ho scoperto un nuovo poeta :D

Copio la versione in inglese perchè le traduzioni in rete non mi soddisfano.

Some say that love's a little boy,

And some say it's a bird,

Some say it makes the world go round,

And some say that's absurd,

And when I asked the man next door,

Who looked as if he knew,

His wife got very cross indeed,

And said it wouldn't do.

Does it look like a pair of pyjamas,

Or the ham at a temperance hotel?

Does its odour remind one of llamas,

Or has it a conforting smell?

Is it prickly to touch as a hedge is,

Or soft as heiderdown fluff?

Is it sharp or quite smooth at the edges?

O tell me the truth about love.

Our history books refer to it

In cryptic little notes,

It's quite a common topic on

The Transatlantic boats;

I've found the subject mentioned in

Accounts of suicides,

And even seen it scribbled on

The back of railway-guides.

Does it howl like a hungry Alsatian,

Or boom like a military band?

Could one give a first-rate imitation

On a saw or a Steinway Grand?

Is its singing at parties a riot?

Does it only like Classical stuff?

Will it stop when one wants to be quiet?

O tell me the truth about love.

Does it howl like a hungry Alsatian,

Or boom like a military band?

Could one give a first-rate imitation

On a saw or a Steinway Grand?

Is its singing at parties a riot?

Does it only like Classical stuff?

Will it stop when one wants to be quiet?

O tell me the truth about love.

I looked inside the summer-house,

It wasn't ever there,

I tried the Thames at Maidenhead,

And Brighton's bracing air,

I don't know what the blackbird sang,

Or what the tulip said;

But it wasn't in the chickenrun,

Or underneath the bed.

Can it pull extraordinary faces?

Is it usually sick on a swing?

Does it spend all its time at the races,

Or fiddling with pieces of string?

Has its views of its own about money?

Does it think Patriotism enough?

Are its stories vulgar but funny?

O tell me the truth about love.

When it comes, will it come without warning,

Just as I'm picking my nose?

Will it knock on my door in the morning,

Or tread in the bus on my toes?

Will it come like a change in the weather?

Will its greeting be courteous or rough?

Will it alter my life altogether?

O tell me the truth about love.

(Wystan Hugh Auden)[/b]

:angioletto:

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Adoro le poesie di Auden!! :angioletto:

credo questa qui sotto sia quella che l'ha reso famoso un pò a tutti, viene infatti recitata in Quattro matrimoni e un funerale!

Fermate tutti gli orologi, isolate il telefono

fate tacere il cane con un osso succulento.

Chiudete i pianoforti e tra un rullio smorzato,

portate fuori il feretro. Si accostino i dolenti.

Incrocino aeroplani, lamentosi, lassù

e scrivano sul cielo il messaggio: Lui è morto.

Allacciate nastri di crespo al collo bianco dei piccioni.

I vigili si mettano guanti di tela nera.

Lui era il mio nord, il mio sud, il mio est e ovest,

la mia settimana di lavoro e il mio riposo la domenica,

il mio mezzodì, la mezzanotte, la mia lingua, il mio canto.

Pensavo che l'amore fosse eterno e avevo torto.

Non servono più le stelle, spegnetele anche tutte,

imballate la luna, smontate pure il sole,

svuotatemi l'oceano e sradicate il bosco

perché ormai più nulla può giovare.

Flickr

Quando il discepolo è pronto, Quelo appare.

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Dante Alighieri

Divina Commedia

Canto 34

Lo duca e io per quel cammino ascoso

intrammo a ritornar nel chiaro mondo;

e sanza cura aver d'alcun riposo,

salimmo sù, el primo e io secondo,

tanto ch'i' vidi de le cose belle

che porta 'l ciel, per un pertugio tondo.

E quindi uscimmo a riveder le stelle.

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Oggi un autore che adoro:

Desiderio

Federico Garcia Lorca

Solo il tuo cuore ardente

e niente più.

Il mio paradiso un campo

senza usignolo

né lire,

con un fiume discreto

e una fontanella.

Senza lo sprone del vento

sopra le fronde

né la stella che vuole

essere foglia.

Una grandissima luce

che fosse

lucciola

di un'altra,

in un campo di

sguardi viziosi.

Un riposo chiaro

e lì i nostri baci,

nèi sonori

dell'eco,

si aprirebbero molto lontano.

Il tuo cuore ardente,

niente più.

Meno Vodka, amico, meno Vodka...

Carpe diem, quam minimum credula postero!

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Catullo

Carme LI

Mi sembra simile ad un dio,

anzi, se è lecito, superiore agli dei,

colui che, seduto a te di fronte, a lungo

ti guarda e ti ascolta,

mentre dolcemente gli sorridi; a me infelice

questo toglie completamente i sensi; perché non appena

ti vedo, o Lesbia, non mi resta più

un filo di voce,

la lingua s'inceppa, sottile per le membra

serpeggia una fiamma, rimbombano le orecchie

per un suono interno, su entrambi gli occhi

cala la notte.

Meno Vodka, amico, meno Vodka...

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Ecco il testo di una canzone famosissima, cantata da tanti in tante lingue, ma che resterà nella storia nella versione cantata da Marlene Dietrich. Questa canzone (in realtà una poesia scritta da un soldato tedesco durante la prima guerra mondiale che venne messa in musica) è diventata l'inno "ufficioso" dei soldati della seconda guerra mondiale; è incredibile, ma sia nelle caserme tedesche che in quelle francesi che in quelle americane si ascoltava questa canzone, tradotta ed adattata nelle varie lingue.

Ebbene si, la poesia (e la musica) è più forte dell'odio, della forza, della guerra, della morte.

In questo sito vi sono dei link per ascoltarla (non so se funzionano). Se il link funziona, scegliete l'interpretazione di Marlene Dietrich...

Lili Marleen

Hans Leip

1. Vor der Kaserne

Vor dem großen Tor

Stand eine Laterne

Und steht sie noch davor

So woll'n wir uns da wieder seh'n

Bei der Laterne wollen wir steh'n

|: Wie einst Lili Marleen. :|

2. Unsere beide Schatten

Sah'n wie einer aus

Daß wir so lieb uns hatten

Das sah man gleich daraus

Und alle Leute soll'n es seh'n

Wenn wir bei der Laterne steh'n

|: Wie einst Lili Marleen. :|

3. Schon rief der Posten,

Sie blasen Zapfenstreich

Das kann drei Tage kosten

Kam'rad, ich komm sogleich

Da sagten wir auf Wiedersehen

Wie gerne wollt ich mit dir geh'n

|: Mit dir Lili Marleen. :|

4. Deine Schritte kennt sie,

Deinen zieren Gang

Alle Abend brennt sie,

Doch mich vergaß sie lang

Und sollte mir ein Leids gescheh'n

Wer wird bei der Laterne stehen

|: Mit dir Lili Marleen? :|

5. Aus dem stillen Raume,

Aus der Erde Grund

Hebt mich wie im Traume

Dein verliebter Mund

Wenn sich die späten Nebel drehn

Werd' ich bei der Laterne steh'n

|: Wie einst Lili Marleen. :|

-----------------------------------------------------

Questa è la versione italiana (non è una traduzione, ma il testo è stato praticamente riscritto...) cantata da Milly e Meme Bianchi, nel 1942-43, magari la riconoscete:

Tutte le sere

sotto quel fanal

presso la caserma

ti stavo ad aspettar.

Anche stasera aspetterò,

e tutto il mondo scorderò

|: con te Lili Marleen :|

O trombettier

stasera non suonar,

una volta ancora

la voglio salutar.

Addio piccina, dolce amor,

ti porterò per sempre in cor

|: con me Lili Marleen :|

Prendi una rosa

da tener sul cuor

legala col filo

dei tuoi capelli d'or.

Forse domani piangerai,

ma dopo tu sorriderai.

|: A chi Lili Marleen? :|

Quando nel fango

debbo camminar

sotto il mio bottino

mi sento vacillar.

Che cosa mai sarà di me?

Ma poi sorrido e penso a te

|: a te Lili Marleen :|

Se chiudo gli occhi

il viso tuo m'appar

come quella sera

nel cerchio del fanal.

Tutte le notti sogno allor

di ritornar, di riposar,

|: con te Lili Marleen :|

Oggi ho scoperto un nuovo poeta :fischio:

Copio la versione in inglese perchè le traduzioni in rete non mi soddisfano.

:fischio:

[/b]

grandissimo Auden!

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  • 2 settimane dopo...
cimy m ae' nato tuo figlio??? :fiorelino:

:)

sto facendo avanti e indietro dall'ospedale, ma non ne vuole sapere di venire in questo pazzo pazzo mondo...

in ogni caso, i migliori si fanno sempre attendere, no??? :apple:

ogni volta che posso mi collego sul tuo blog per vedere come te la passi, mi sembra che tu stia vivendo una bella esperienza! Divertiti e fanne tesoro, mi raccomando :ghghgh:

bacioni

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Piazza Armerina di Maria Grazia Nigi

Racconta un’antichissima

leggenda siciliana

portata su dal mare.

Donna Armerina piange

come una fontana,

il suo padrone giramondo

è andato via.

Senza terra l’ha lasciata.

Donna Armerina arranca

lungo la strada.

Scioglie i capelli neri,

ali di vento

dentro la nottata.

Straccia la veste bianca,

toglie la chiave d’oro

nascosta dentro il seno.

La getta dentro il pozzo

che è segreto,

dove la luna dorme rispecchiata.

Guarda l’ultimo cielo

pieno d’ombre, poi si nasconde,

è disperata!

Intanto dentro la casa bruna,

fatta di spine,

le sue sorelle maghe,

preparano frittelle di sventura.

Donna Armerina

le mangerà più d’una…

Come una musica celeste

passano in volo mille anni,

assieme alle colombe, ai draghi,

e i gelsi.

Quando d’un tratto soffia

un forte vento,

e un grido di potenza

spacca la terra cruda…

Sotto la buca nuda,

avanza e suda

la lucentezza dell’avorio.

Cintura delle mura

che prende forma sotto il sole,

come un castello magico

che s’ingrandisce lungo

la pianura.

Dice la storia,

ormai tornata a galla

perchè sia raccontata..

Prima che diventasse roccia,

che diventasse pietra rosa.

Cantico di corallo,

ricamo della natura.

Piazza Armerina era una donna,

era una fiamma

era la storia di una creatura.

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visto che vado di fretta, oggi ne posto una piccola piccola, ma molto bella...

Holde Lili, warst so lang

- Goethe -

Holde Lili, warst so lang

All mein Lust und all mein Sang;

Bist, ach, nun mein Schmerz, und doch

All mein Sang bist du noch.

------------ traduzione ----------------------

Cara Lili, sei stata a lungo

Cara Lilli, sei stata a lungo

tutta la gioia, tutto il mio canto;

adesso, ahimè, sei tutto il mio dolore, eppure

sei tutto il mio canto ancora.

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