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L'Italia e l'Arte del razzismo: commenti e pareri.


qwertykkk

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Purtroppo l'ignoranza è fondamentale nel fomentare il razzismo: ad un ragionamento puramente logico risulta limpido che ogni singola persona e diversa dall'altra e in quanto tale non può essere definita "negra" "terrona" o "ebrea" utilizzando questi termini come definizioni di caratteri, pregi o difetti.

Gli ebrei sono perseguitati da migliaia di anni, negli ultimi duemila, quelli a noi più vicini, è stata la chiesa a trasformarli nel male: sono coloro che hanno ucciso cristo. E la cosa divertente è che è stata la chiesa stessa a fare in modo che la loro ricchezza diventasse proverbiale; vi siete chiesti perchè siano così ricchi? semplice, la chiesa li costringeva a fare un lavoro odiato da tutti, per renderli ancora più spregevoli agli occhi di tutti: gli usurai (Il Mercante di Venezia docet).

Il razzismo nasce dall'ignoranza, che a sua volta genera paura che a sua volta genera violenza; la paura è la più grande arma in mano ai politici, ai demagoghi, ai fomentatori e ai dittatori. Lo vediamo chiaramente ai giorni nostri (quello che sto per scrivere può sembrare politico, ma è solo per fare un esempio, non voglio dare giudizi): durante le ultime elezioni politiche si è fatto un gran parlare di sicurezza: qualcuno di voi ha sentito i dati reali dei reati in Italia? sono diminuiti negli ultimi anni. ma l'informazione ha creato la paura, catalizzata da taluni verso i Rom, piuttosto che altri immigrati, arrivando a creare un clima di tensione che non può certo giovare a uno stato che si trova nella condizione di dover diventare, volente o meno, cosmopolita e al centro di grandi flussi migratori, arrivando a episodi come quello del ragazzo di Milano ucciso a sprangate.

Non voglio entrare nel merito se avesse rubato o meno, se fosse un bravo ragazzo o meno, ma se la pena deve essere proporzionata al danno cosa bisognerebbe fare ai vari Tanzi e Cragnotti che hanno mandato sul lastrico migliaia di persone se per un pacchetto di biscotti si uccide a sprangate? centra forse il razzismo? io non credo che se quello fosse stato un ragazzo bianco sarebbe successa la stessa cosa.

"Se Dio esiste spero abbia una scusa valida"

Clear eyes, full heart...cant lose!!

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concordo con te zardo.

ti vedo preparato e lucido e ti chiedo: come mai erano deportati i egitto e ci volle mosè per liberarli? mi sembra tutto molto antecedente alla cristianità.

«Per un vero fotografo una storia non è un indirizzo a cui recarsi con delle macchine sofisticate e i filtri giusti. Una storia vuol dire leggere, studiare, prepararsi. Fotografare vuol dire cercare nelle cose quel che uno ha capito con la testa. La grande foto è l’immagine di un’idea.» Tiziano Terzani

www.stefanodruetta.com

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Ho letto tutto il thread... vorrei esprimere il mio parere personale in merito.

La frase espressa non mi sembra razzista, ma solo un atteggiamento di chiusura, che però può comunque influire sulla corretta valutazione del soggetto. (resta da vedere l'effettiva preparazione, e l'effettivo distacco nella valutazione stessa)

Riguardo il razzismo...

Noi siamo ciò che impariamo, e se il nostro maestro più grande è la TV, le conseguenze si possono prevedere con incredibile facilità.

Io poi faccio un ragionamento un po' freddo (in tutti i sensi) riguardo alcuni aspetti della convivenza di culture eterogenee:

Molti sciatori odiano gli snowboarder, lì non si tratta di intolleranza dovuta alla TV, lì c'è un vero e proprio problema di traiettorie e di capacità:

uno snowboarder (come me) in genere è autodidatta, spesso è anche un po' indisciplinato, e soprattutto può improvvisamente cambiare direzione senza nemmeno dover muovere il corpo, quello che si ottiene è un fastidio oggettivo causato agli sciatori.

Eppure dobbiamo condividere la pista.

Molti extracomunitari hanno un modo di vivere che causa un fastidio oggettivo ad alcune persone, così come molti religiosi hanno un modo di comportarsi che può causare fastidio.

In quei casi non si tratta di razzismo, ma di difficoltà (o svogliatezza) nel celare il fastidio causato dal convivere in una situazione scomoda.

poi andrebbe valutato il fattore egoismo, su vari livelli, ma ora non posso...

mi andava di aggiungere questo spunto di riflessione.

Sharino.

Quando credi in qualcosa non la puoi capire fino in fondo perché non sei obiettivo.

Trent'anni passati ad analizzare tutto senza credere a niente ti fanno capire la maggior parte delle cose, ti fanno vedere quello che gli altri non vedono, ma quello che ti travolge è una presa di coscienza davvero devastante:

Era meglio credere.

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concordo con te zardo.

ti vedo preparato e lucido e ti chiedo: come mai erano deportati i egitto e ci volle mosè per liberarli? mi sembra tutto molto antecedente alla cristianità.

Ammetto di non essere particolarmente ferrato e rischio di dire una c*****a pazzesca, ma tu stai parlando della storia o della Bibbia?

in ogni caso è normale che un popolo che migra venga sottomesso da un cultura e una civiltà molto avanzata come quella egiziana.

Teniamo conto inoltre della incredibile valenza strategica della zona, anche nell'antichità; anche i babilonesi invasero l'odierna israele, anche perchè si tratta di un ottimo sbocco sul mare!

Non credo si possa parlare di un popolo perseguitato perchè di religione ebrea, quanto di una serie di concause, ma ti ripeto io non sono uno storico, non posso risponderti con sicurezza a questa domanda.

La cristianità ha dato un'altro valore alla "persecuzione" ebraica, che da militare politica è diventata morale religiosa, ovviamente questo imho

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Ho letto tutto il thread... vorrei esprimere il mio parere personale in merito.

La frase espressa non mi sembra razzista, ma solo un atteggiamento di chiusura, che però può comunque influire sulla corretta valutazione del soggetto. (resta da vedere l'effettiva preparazione, e l'effettivo distacco nella valutazione stessa)

Riguardo il razzismo...

Noi siamo ciò che impariamo, e se il nostro maestro più grande è la TV, le conseguenze si possono prevedere con incredibile facilità.

Io poi faccio un ragionamento un po' freddo (in tutti i sensi) riguardo alcuni aspetti della convivenza di culture eterogenee:

Molti sciatori odiano gli snowboarder, lì non si tratta di intolleranza dovuta alla TV, lì c'è un vero e proprio problema di traiettorie e di capacità:

uno snowboarder (come me) in genere è autodidatta, spesso è anche un po' indisciplinato, e soprattutto può improvvisamente cambiare direzione senza nemmeno dover muovere il corpo, quello che si ottiene è un fastidio oggettivo causato agli sciatori.

Eppure dobbiamo condividere la pista.

Molti extracomunitari hanno un modo di vivere che causa un fastidio oggettivo ad alcune persone, così come molti religiosi hanno un modo di comportarsi che può causare fastidio.

In quei casi non si tratta di razzismo, ma di difficoltà (o svogliatezza) nel celare il fastidio causato dal convivere in una situazione scomoda.

poi andrebbe valutato il fattore egoismo, su vari livelli, ma ora non posso...

mi andava di aggiungere questo spunto di riflessione.

Sharino.

Potrei rispondere continuando con l'esempio sull'ignoranza: se tu imparassi ad andare bene con lo snowboard, saresti in grado di non farti insultare dagli sciatori, che pure spesso partono prevenuti (io sono uno snowboarder); se gli sciatori si impegnassero a capire perchè lo snowboarder si muove in un certo modo magari vedrebbero gli stessi in maniera diversa; vedi come anche qui l'ignoranza è causa di "razzismo"?

Che fastidio può arrecarti uno che prega nella sua chiesa, qualunque essa sia?

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Potrei rispondere continuando con l'esempio sull'ignoranza: se tu imparassi ad andare bene con lo snowboard, saresti in grado di non farti insultare dagli sciatori,

Ma non risolverebbe il problema, perché per ogni snowboarder che impara a non dare fastidio, ce ne sono altri 10 che non hanno ancora imparato/non vogliono imparare.

Una donna occidentale non ha problemi a vestire scollata, portala in qualche paesino islamico e vedi se non si rivolta l'intera comunità.

Non lo fa apposta, eppure crea disagio nella sua semplice e genuina diversità culturale.

Ci sono etnie per le quali lavarsi è un optional: tutto ok ma sul pulman dai fastidio

Idem noi con i nostri modi, in giappone, risulteremmo gravemente maleducati in molte occasioni.

Che fastidio può arrecarti uno che prega nella sua chiesa, qualunque essa sia?

Nessuno.

Mi crea fastidio quando si mette culo all'aria per strada insieme ad altri 300, e io devo passare. Più in generale mi crea fastidio chiunque metta la propria opinione davanti al rispetto per gli altri.

Più di tutto mi danno fastidio (anzi rabbia) tutti i tipi di fondamentalismo.

Ovviamente convivo col mio fastidio, appunto perché fa parte dei sacrifici che si fanno in onore della pacifica convivenza multietnica.

Col mio post volevo solo avanzare l'ipotesi di un razzismo "parallelo" che non viene inculcato ma che si manifesta naturalmente a causa di una difficoltà oggettiva di convivenza.

é follia pensare che ogni singolo essere umano possa adattarsi senza sacrifici ad un altro modo di essere e di vivere, e viceversa che una comunità possa accettare senza sforzi un elemento o un gruppo con una diversa cultura.

Per alcuni è facile, per altri è uno sforzo che si fa volentieri, per alcuni è un fastidio insopportabile, ma resta (credo) comunque un "lavoro" che non tutti possono capire.

Il razzismo fa schifo, ma per affrontarlo bisogna anche capire il suo indissolubile legame con la tolleranza.

Quando credi in qualcosa non la puoi capire fino in fondo perché non sei obiettivo.

Trent'anni passati ad analizzare tutto senza credere a niente ti fanno capire la maggior parte delle cose, ti fanno vedere quello che gli altri non vedono, ma quello che ti travolge è una presa di coscienza davvero devastante:

Era meglio credere.

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:lol: io sono uno sciatore e non odio gli snowboarder, li compatisco.. :angel: son brutti a vedersi [ma ste giacche enormi? i piedi che guardano uno da una parte uno dall'altra?], la loro azione è goffa, impacciata, passano metà della giornata a cercare di scendere e l'altra metà a devastarsi ginocchia e chiappe, son da compatire! :shock:

[sia chiaro, il 90% degli sciatori è altrettanto goffo e impacciato, brutto a vedersi in certe tute fluo, risulta un impedimento e un rischio per quel 10% che invece il controllo sullo sci ce l'ha e sa usarli, normalmente ad una velocità tripla rispetto all'utente medio, snowboarder compreso. voglio qui dimostrare che si tratta di un punto di vista, per tutti quelli che non sanno fare una curva in superconduzione, non lasciano dei solchi profondi 20cm, non riescono a tenere il peso a monte SEMPRE e non sanno raggiungere velocità da ritiro della patente, noi che sciamo in questo modo siamo pericolosi e "fastidiosi". :love:].

una critica od una osservazione verso un diverso, che non contempli l'uso della ragione, è razzismo. anche dire "lavarsi è un optional" è razzismo: magari quelli che in pullman dan fastidio perchè tanfano, vivono in "case" in cui non ci sono i servizi minimi [ne parlavano al tg l'altra sera, 500 euri in 4 e non hanno acqua corrente ed elettricità].

«Per un vero fotografo una storia non è un indirizzo a cui recarsi con delle macchine sofisticate e i filtri giusti. Una storia vuol dire leggere, studiare, prepararsi. Fotografare vuol dire cercare nelle cose quel che uno ha capito con la testa. La grande foto è l’immagine di un’idea.» Tiziano Terzani

www.stefanodruetta.com

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;) io sono uno sciatore e non odio gli snowboarder, li compatisco.. :D son brutti a vedersi [ma ste giacche enormi? i piedi che guardano uno da una parte uno dall'altra?], la loro azione è goffa, impacciata, passano metà della giornata a cercare di scendere e l'altra metà a devastarsi ginocchia e chiappe, son da compatire! :dance:

[sia chiaro, il 90% degli sciatori è altrettanto goffo e impacciato, brutto a vedersi in certe tute fluo, risulta un impedimento e un rischio per quel 10% che invece il controllo sullo sci ce l'ha e sa usarli, normalmente ad una velocità tripla rispetto all'utente medio, snowboarder compreso. voglio qui dimostrare che si tratta di un punto di vista, per tutti quelli che non sanno fare una curva in superconduzione, non lasciano dei solchi profondi 20cm, non riescono a tenere il peso a monte SEMPRE e non sanno raggiungere velocità da ritiro della patente, noi che sciamo in questo modo siamo pericolosi e "fastidiosi". :ciao:].

io vado con lo snowboard, eppure riesco a fare le curve in superconduzione anche con quello...il problema è che moltissimi imparano da autodidatti invece che prendere dei maestri...

"Se Dio esiste spero abbia una scusa valida"

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io vado con lo snowboard, eppure riesco a fare le curve in superconduzione anche con quello...il problema è che moltissimi imparano da autodidatti invece che prendere dei maestri...

allora sei uno di quelli che vanno cone tavole rigide, gli scarponi rigidi, e gli attacchi che guardano entrambi verso valle? se è così, hai tutto il mio rispetto, chi surfa in quel modo di solito ha tecnica e stile da vendere. :ciao:

«Per un vero fotografo una storia non è un indirizzo a cui recarsi con delle macchine sofisticate e i filtri giusti. Una storia vuol dire leggere, studiare, prepararsi. Fotografare vuol dire cercare nelle cose quel che uno ha capito con la testa. La grande foto è l’immagine di un’idea.» Tiziano Terzani

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razzismo penso sia una parola atta a descrivere non conoscenza aggressiva

nei confronti di una persona che è ha una differente cultura di riferimento

di solito sfocia in atteggiamenti simili a quelli tra nordici nei confronti dei terùn

dei rossi nei confronti dei neri etc quando si studiano - e schifano - alla lunga

come insiemi anziché sbattersi a conoscersi come singole persone

ad esempio, vi è mai capitato di sentir fare monologhi diffamatori di ore sui terùn

e poi vedere l'autore del suddetto sproloquio chiacchierare amabilmente

con un amico originario del sud Italia?

o di vedere gruppi di persone che frequentano da anni il medesimo pub guardarsi male

alla lunga e schifarsi a vicenda senza sapere che se parlassero troverebbero

buona parte delle loro opinioni perfettamente sovrapponibili?

a volte lo si fa per paura a volte per rassicurarsi spesso perché si teme un confronto diretto

mi è rimasta impressa una scena a Mikonos questa estate

c'era una veranda in cui tutti gli ospiti di quell'ala dell'albergo si trovavano a parlare

perché su di essa affacciavano buona parte delle porte delle stanze

io ero a Mikonos con un'amica (entrambe di Modena)

molti ragazzi erano di Napoli, un paio di Ravenna e Pavia

arriva una coppia di amici da Milano e un pomeriggio attacca bottone

in quel momento al tavolo nella veranda c'eravamo solo

noi 2 ragazze modenesi e 7 ragazzi originari del sud

il ragazzo ha chiesto di che città eravamo e commenta

''che ci fanno 2 modenesi in mezzo a un mucchio di terroni?''

silenzio

2 ragazzi di Napoli per trattenersi dal litigare si sono chiusi in camera

gli altri lo guardavano straniti

io gli ho pacatamente risposto che la sua era una domanda illogica

(il pirla di cui sopra poi per spiegare la genialità della sua sparata

ha precisato che è milanese di origini siciliane ciononostante è un cretino)

cmq il sunto del discorso è che per cercare di rendersi interessante

essendo di suo un emerito pirla non ha trovato di meglio

che cercare di sminuire gli altri ragazzi e non conoscendoli

si è aggrappato all'unica cosa che sapeva di loro: sono del sud

ecco, secondo me il razzismo è un po' così:

non conosci il singolo e allora lo declassi in quanto appartenente

a una categoria di cui probabilmente sai egualmente poco

ignoranza condita da paura e un pizzico di cattiveria

che poi...

se un magrebino, un ragazzo di colore, un cinese, un ebreo, etc

mi rompe le scatole lo insulto senza problemi

ma lo farei anche se fosse modenese da 20 generazioni

ci tengo a fare questa precisazione perché c'è anche

una forma di strisciante razzismo inverso in giro

quella che fa sì che temendo di passare per razzisti

mai si oserebbe dire qualcosa a chi non è palesemente

''dello stesso gruppo d'origine'' perché non si fa

o che so per esempio un nordafricano si comporta da cafone

e se glie lo fai notare ti addita a razzista

eh no bello mio, non sono io che son razzista, sei te che sei un cafone

non è buona cosa pretendere rispetto senza concederlo a chi si ha di fronte

questo ciò che penso io del razzismo

un po' poco me ne rendo conto... ma mettetevi nei miei panni:

quando ero piccola i miei lavoravano nella dogana

adesso io lavoro in un ramo di una multinazionale di traduzioni

piena di traduttori madrelingua, persone di origini differenti

mia cognata è calabrese e la considero una persona veramente piacevole

se dovessi far caso a questo genere di piccolezze

sarei già impazzita da quel pezzo, non vi pare?

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scusate...oggi navigando in rete ho trovato questo intervento veramente crudo e molto significativo...

http://www.verbavalent.com/?q=node/309

sinceramente scossa, non tanto dalle parole d'attacco di chi vive ogni giorno con rabbia, ma perchè in queste condizioni l'abbiamo portata noi (mi ci metto anche io perchè vivo costantemente fuori dal mondo e dall'attualità pesante) buonisti, perbenisti ed eticamente finti....

la domanda mi sorge spontanea: per risolvere o mitigare certe situazioni è lecito e opinabile mettersi a sedere l'uno difornte all'altro e sputarsi ripetutamente in faccia...?

Mah....

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ho letto l'articolo...non so sinceramente come commentarlo...sto cercando di far valere la mia maturità ma l'orgoglio spinge in senso opposto....

Dacia Valent ha avuto un fratello ammazzato da due compagni di scuola al grido di sporco negro, probabilmente scriverei anch'io le stesse cose al posto suo...

Bibamus, moriendum est.

Spare time??? Visit my blog...Robert's Coffee 2009 and My flickr ;)

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scusate...oggi navigando in rete ho trovato questo intervento veramente crudo e molto significativo...

http://www.verbavalent.com/?q=node/309

sinceramente scossa, non tanto dalle parole d'attacco di chi vive ogni giorno con rabbia, ma perchè in queste condizioni l'abbiamo portata noi (mi ci metto anche io perchè vivo costantemente fuori dal mondo e dall'attualità pesante) buonisti, perbenisti ed eticamente finti....

la domanda mi sorge spontanea: per risolvere o mitigare certe situazioni è lecito e opinabile mettersi a sedere l'uno difornte all'altro e sputarsi ripetutamente in faccia...?

Mah....

Non conoscevo Dacia Valent e ho cercato qualcosa in internet su di lei. Direi che le alternative sono due:

- E' una astuta provocatrice

- E' completamente fuori di melone

Propendo più per la seconda ipotesi e devo dire che mi raccresce sapere che milita nelle fila di Rifondazione Comunista, partito dal quale condivido molte idee.

Purtroppo i razzisti non sono solo da questa parte, ma con questo non bisogna giustificare i "nostri" di razzisti.

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aggiungo...se gli italiani non le vanno bene come vicini di casa perchè è venuta in Italia? e comunque la si avvisi che può sempre andare in un altro stato, nessuno la trattiene...

si, decisamente l'orgoglio tuo ha preso il sopravvento....

la sua reazione credo sia comprensibile tanto quanto la tua...

il mio pensiero andava altrove...a monte forse, comunque ho anche io avuto un moto di rabbia a leggerla, non mi ci ritrovo in quelle parole....

le generalizzazioni sono SEMPRE cieche

刪除

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...a sentire il tg oggi... mi sa che in italia siamo arrivati alla resa dei conti.

Un cinese menato a roma...

...perchè solo coloro che sono abbastanza folli da pensare di poter cambiare il mondo...lo cambiano davvero

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E quale sarebbe un buon motivo allora?

Quell'articolo è una bestemmia al pari di tante cose dette da altrettanti politici (e non) che stavano dall'altra "parte".

Il problema è proprio questo, invece di unirci continuiamo ad alzare barricate uno contro l'altro. E queste persone, che sono personaggi pubblici e che dovrebbero per primi dare il buon esempio, spesso invece fanno proprio il contrario.

E poi suo fratello è stato ucciso nell'85. Con questo non voglio dire che non dovrebbe più serbare rancore, però sono passati 23 anni. Non c'è giustificazione alle sue parole. L'odio genera solo odio.

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Ma io sono d'accordo con te, non condivido manco la punteggiatura di quell'articolo. Peró mi sembra comprensibile il fatto che sia sbroccata e odi gli italiani. Non tutti sono capaci a porgere l'altra guancia :confused:

Bibamus, moriendum est.

Spare time??? Visit my blog...Robert's Coffee 2009 and My flickr ;)

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Quell'articolo è una bestemmia al pari di tante cose dette da altrettanti politici (e non) che stavano dall'altra "parte".

Il problema è proprio questo, invece di unirci continuiamo ad alzare barricate uno contro l'altro. E queste persone, che sono personaggi pubblici e che dovrebbero per primi dare il buon esempio, spesso invece fanno proprio il contrario.

E poi suo fratello è stato ucciso nell'85. Con questo non voglio dire che non dovrebbe più serbare rancore, però sono passati 23 anni. Non c'è giustificazione alle sue parole. L'odio genera solo odio.

io non lo trovo una bestemmia, più che altro è un pesantissimo sfogo....

e non credo ci sia una data di scadenza per quel tipo di dolore, tra l'altro certamente rinvigorito dai fatti dell'ultimo periodo...

non vi è giustificazione nei cazzotti dei ragazzini nello stomaco del ragazzo cinese, non vi è giustificazione nei reiterati maltrattamenti fisici e morali a persone che speravano di trovare da noi una sembianza di vita più serena...le parole di Dacia, anche se mi hanno colpita, non mi hanno ferita e credo nemmeno a te....vanno ben oltre ogni grado di ascolto...ci sono talmente tanti improperi e cattiverie che in automatico perdono la loro forza destabilizzante......

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...ci sono talmente tanti improperi e cattiverie che in automatico perdono la loro forza destabilizzante......

Mi sembra una giustificazione...

E io non mi sento di giustificare. Perchè una persona che è anche stata europarlamentare deve saper ponderare le sue parole visto che è d'esempio per gli altri. E quell'articolo è decisamente un invito all'odio, anche se sotto forma di sfogo personale. Per me è inaccettabile.

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Io credo che in Italia non ci sia da un bel po' di anni il razzismo.

In questi tempi ci sono solo tante zucche vuote, tanti cog**oni, altro che razzismo.

E tanto meno la xenofobia.

Il razzismo se mai c'è nell'islam e in quei paesi lì, qui in Italia e diciamo in tutta l'Europa (tanto per stare vicino a casa) no.

Ma cosa ci possiamo fare, la mamma dei cog**oni è sempre incinta, quindi...

Non mi dilungo in faccende che scatenerebbero solo flames, in quanto oggi, chi dice le cose chiaramente, come veramente stanno, vengono criticati costantemente, esattamente quello che sta succedendo nella nostra politica.

Ma come ho detto basta, mi limito a dire le cose IMHO. :mad:

:ghghgh:

Come il principe dei nembi è il Poeta che, avvezzo alla tempesta, si ride dell'arciere ma esiliato sulla terra, fra scherni, camminare non può per le sue ali di gigante.

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Io credo che in Italia non ci sia da un bel po' di anni il razzismo.

In questi tempi ci sono solo tante zucche vuote, tanti cog**oni, altro che razzismo.

E tanto meno la xenofobia.

Il razzismo se mai c'è nell'islam e in quei paesi lì, qui in Italia e diciamo in tutta l'Europa (tanto per stare vicino a casa) no.

Ma cosa ci possiamo fare, la mamma dei cog**oni è sempre incinta, quindi...

Non mi dilungo in faccende che scatenerebbero solo flames, in quanto oggi, chi dice le cose chiaramente, come veramente stanno, vengono criticati costantemente, esattamente quello che sta succedendo nella nostra politica.

Ma come ho detto basta, mi limito a dire le cose IMHO. :mad:

:ghghgh:

L'Islam è un paese? Fantastico.

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Io credo che in Italia non ci sia da un bel po' di anni il razzismo.

See... e Cicciolina è vergine... :fiorellino:

Scusa la battuta, ma è anche l'ignoranza che porta al razzismo. E quindi visto che come dici tu in Italia ci sono tanti ignoranti, ci sono anche tanti razzisti. E purtroppo questo si rispecchia anche nel nostro parlamento (e visto che siamo una democrazia e il parlamento è giustamente rappresentazione del popolo italiano, la cosa non fa una piega...).

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