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CineMac: La Passione di Cristo


Windy

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Originally posted by Pasquale+--><div class='quotetop'>QUOTE(Pasquale)</div>
Originally posted by the Magnificent@

Per quel che riguarda il film, non posso ancora commentare perchè non l'ho visto...

E meno male!!! Prova a rileggerti, vah:

<!--QuoteBegin-the Magnificent

Mi sembra che Mel Gibson abbia reinterpretato in maniera un po' troppo personale le scritture, e guarda caso proprio nel verso della spettacolarizzazione del dolore. Da quel che ho potuto leggere in giro per farmi un'idea, il sangue scorre copioso per tutto il film, ed il regista indugia con ralenties e primi piani sulle ferite aperte e sanguinolente. A me gli horror e gli splatter piacciono, quindi non sono pochi litri di sangue finto ad impressionarmi, ma ho come l'impressione che nell'epoca in cui i programmi di maggior successo sono il Grande Fratello e l'Isola dei Famosi una crudezza di questo tipo non possa che andare a colpire lo spirito di voyeur recentemente riscoperto nel grande pubblico.

Da quel che ho pututo capire poi la ricostruzione è molto persoanlizzata da Gibson, che quindi ha la presunzione di spacciare la sua personale visione delle ultime 12 ore di cristo per un documentario sulla sua morte.

Ancora una cosa, che è poi quella che mi ha fatto decidere di aspettare di vedere questo film in Dvd: tutta questa pressione mediatica, le riviste che si scannano pur di avere uno stralcio di intervista col regista, i gadgets e gli omaggi, tutto il merchandise che ruota intorno a questo film me lo fanno risultare per quello che temo sia: un'operazione commerciale che sfrutta la fede delle persone.

(tanto per la cronaca io non sono nè cattolico nè tantomeno cristiano)

Ma secondo te, un commento così approfondito, e sopratutto negativo, su un lavoro che non hai neanche avuto il piacere di vedere, non proviene da idee commerciali? Credi di esserti fatto una tua opinione del film, ma in realtà non è altro che un insieme di idee altrui (negative) di cui, la maggior parte, sono venute fuori proprio a scopo commerciale! A questo non hai pensato? Io direi: vai a vedere il film, e poi, se ne avrai voglia, vieni qui a commentarlo insieme a noi in modo oggettivo e personale, senza i pregiudizi che ti hanno inculcato a forza. :wink:[/b]

È inevitabile il formarsi di un pre-giudizio (senza nessuna accezione negativa), ovvero di un giudizio che precede il fatto stesso (la visione del film), basato sui commenti altrui; anch'io, pur non avendolo ancora visto, ormai ho un'idea abbastanza precisa del film. Ma bisogna essere poi onesti con se stessi ed essere disponibili a mutare (se è il caso) questo giudizio dopo aver visto il film.

Se si comunica agli altri questo pre-giudizio, avvisando che di questo si tratta (come ha fatto the Magnificent), non c'è nulla di male. Certo sarebbe meglio essere un po' prudenti e muoversi con cautela, se non altro perché così l'eventuale marcia indietro (susseguente la visione del film), sarebbe meno violenta.

Per chi abita nei dintorni di Modena segnalo questa iniziativa:

Il Centro Culturale \"La Collina della Poesia\" organiza per domani sera (giovedì 15 aprile) alle 20.30 presso il cinema Nuovo Scala di Modena una visione del film seguita da un momento di dibattito per confrontarsi. Il costo è di 6 €uro invece dei soliti 7,5 €uro.[/b]
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Sono andato ieri sera a vedere finalmente "La Passione".. non posso fare altro che raccontarvi di una bellissima serata, con un film importante e decisamente ben realizzato.. per quanto riguarda la violenza, beh.. andate a vedere il film e soffermatevi sul flashback della Madonna che soccorre il piccolo Gesù quando cade su dei gradini nel mentre del cammino con la croce.. è una delle scene più dolci e commoventi che mi sia capitato di vedere in un film.. l'attrice che interpreta Maria, a mio avviso, è degna dei più grossi premi (che mai vincerà, purtroppo, a causa dei pregiudizi e del basso livello che anima l'industria cinematografica americana).

Una storia raccontata unendo barbarie e crudeltà con tenerezza e speranza.. non è poi questa la storia che ci tramandano i Vangeli?

Quindi perchè fare tanto casino se Gibson ha realizzato qualcosa di così "probabilmente" realistico?

Personalmente trovo molto più interessante questo film del "Gesù" di Zeffirelli (quello sì che sembra un'americanata).

Per me la dolcezza di Maria che asciuga il sangue di Gesù dopo la flagellazione (oltre che il flashback di cui vi ho già detto) valgono da soli il prezzo del biglietto..

"Nulla infonde più coraggio al pauroso della paura altrui."

Umberto Eco (1932), scrittore italiano.

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Originally posted by Federico

Sono andato ieri sera a vedere finalmente \"La Passione\".. non posso fare altro che raccontarvi di una bellissima serata, con un film importante e decisamente ben realizzato.. per quanto riguarda la violenza, beh.. andate a vedere il film e soffermatevi sul flashback della Madonna che soccorre il piccolo Gesù quando cade su dei gradini nel mentre del cammino con la croce.. è una delle scene più dolci e commoventi che mi sia capitato di vedere in un film.. l'attrice che interpreta Maria, a mio avviso, è degna dei più grossi premi (che mai vincerà, purtroppo, a causa dei pregiudizi e del basso livello che anima l'industria cinematografica americana).

Una storia raccontata unendo barbarie e crudeltà con tenerezza e speranza.. non è poi questa la storia che ci tramandano i Vangeli?

Quindi perchè fare tanto casino se Gibson ha realizzato qualcosa di così \"probabilmente\" realistico?

Personalmente trovo molto più interessante questo film del \"Gesù\" di Zeffirelli (quello sì che sembra un'americanata).

Per me la dolcezza di Maria che asciuga il sangue di Gesù dopo la flagellazione (oltre che il flashback di cui vi ho già detto) valgono da soli il prezzo del biglietto..

Concordo sulla passione di Zeffirelli, che per altro si é reso protagonista di una telerissa proprio recentemente sull'argomento (qualcuno l'ha vista??); al di là dell'essere cattolici praticanti o no nessuno ha avuto l'impressione che Cristo venisse descritto come una figura fortemente anticonformista nei confronti della cultura (nell'accezione di "modi di ragionare", "schemi di pensiero") del suo tempo?

A me questa cosa ha un po' stupito, ho studiato per otto anni in una scuola privata gestita da preti e nessuno in otto anni é riuscito a descrivere la vita di Cristo così.

Se penso alla chiesa penso ad una istituzione forte e ben radicata nella nostra cultura, in netto contrasto con quella furia anticonformista che doveva essere Cristo duemila anni fa.

Non so come si faccia, ma se vuoi te lo spiego.

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Originally posted by desko

È inevitabile il formarsi di un pre-giudizio (senza nessuna accezione negativa), ovvero di un giudizio che precede il fatto stesso (la visione del film), basato sui commenti altrui; anch'io, pur non avendolo ancora visto, ormai ho un'idea abbastanza precisa del film. Ma bisogna essere poi onesti con se stessi ed essere disponibili a mutare (se è il caso) questo giudizio dopo aver visto il film.

Se si comunica agli altri questo pre-giudizio, avvisando che di questo si tratta (come ha fatto the Magnificent), non c'è nulla di male. Certo sarebbe meglio essere un po' prudenti e muoversi con cautela, se non altro perché così l'eventuale marcia indietro (susseguente la visione del film), sarebbe meno violenta.

Mi spiace, ma non sono assolutamente d'accordo. In generale, una persona non può esprimere pareri così netti di una cosa che nemmeno conosce; solo per "sentito dire" si giudicano situazioni/cose/persone di cui non se ne apprende nemmeno la natura. Ma stiamo scherzando?!?!?! Nella mia vita tendo sempre ad usare il metodo scientifico: chiamatela deformazione professionale, o come volete voi, ma non me la sento di riportare nei miei post opinioni altrui che faccio mie senza sapere di cosa vi sto parlando. E se lo faccio, almeno vi cito la fonte.

- OperaBook

- Il mondo naturale va descritto con il suo linguaggio, e questo linguaggio è la matematica. G. Galilei

- Gli enigmi sono tre, la morte è una. No, gli enigmi sono tre, una è la vita. Turandot, G. Puccini

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Originally posted by Pasquale

Mi spiace, ma non sono assolutamente d'accordo. In generale, una persona non può esprimere pareri così netti di una cosa che nemmeno conosce; solo per \"sentito dire\" si giudicano situazioni/cose/persone di cui non se ne apprende nemmeno la natura. Ma stiamo scherzando?!?!?! Nella mia vita tendo sempre ad usare il metodo scientifico: chiamatela deformazione professionale, o come volete voi, ma non me la sento di riportare nei miei post opinioni altrui che faccio mie senza sapere di cosa vi sto parlando. E se lo faccio, almeno vi cito la fonte.

Secondo me non riesco a spiegarmi, perché non è la prima volta che mi trovo quasi d'accordo con chi mi contesta apertamente.

Intanto anch'io avevo indicato il fatto che se manca la conoscenza diretta, allora sarebbe meglio muoversi con più prudenza e non essere categorici. Io uso la versione matematica del metodo scientifico (deformazione professionale anche la mia) e mi esprimerei così: "ho sentito dire questo, ma non l'ho provato personalmente; se è vero quello che ho sentito, allora la penso in questo modo." Spesso lo si lascia sottinteso, ma io quando mi esprimo su qualcosa di cui non sono esperto (cioè non ne ho fatto esperienza), lo specifico sempre, ed è come se dicessi la frase fra virgolette qui sopra.

Fermo restando che se scopro che le cose non stanno come sapevo, allora posso cambiare la mia opinione (e devo essere cosciente di questa possibilità quando mi esprimo "per sentito dire".

Per tornare al metodo scientifico anche gli scienziati sfruttano i risultati ottenuti dagli altri scienziati se li ritengono degni di fede (=affidabili).

Leggere cosa ne pensa il proprio editorialista preferito non è un "sentito dire", anche se ovviamente non è come provare personalmente.

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Originally posted by desko+--><div class='quotetop'>QUOTE(desko)</div>
Io uso la versione matematica del metodo scientifico (deformazione professionale anche la mia)[/b]

Anche se mi piace moltissimo la matematica, è risaputo che ingegneri e matematici hanno sempre dei punti di discussione! ;)

<!--QuoteBegin-desko

Intanto anch'io avevo indicato il fatto che se manca la conoscenza diretta, allora sarebbe meglio muoversi con più prudenza e non essere categorici.

Hai perfettamente ragione e sono d'accordo; ma concorderai che il nostro amico è stato tuttaltro che prudente e \"non categorico\".

Originally posted by desko

Per tornare al metodo scientifico anche gli scienziati sfruttano i risultati ottenuti dagli altri scienziati se li ritengono degni di fede (=affidabili).

Ecco, su questo non sono d'accordo ( :lol: ): tutte le volte che negli esami di Analisi studiamo un teorema, dobbiamo farne la tanto acclamata dimostrazione, i teoremi non si accettano per \"fede\". Non ho mai visto un'opinione dimostrata universalmente. Ecco perché tendo a farmene sempre una personale; se poi concorda col mio editorialista preferito, è chiaro che è il mio preferito! ;)

Originally posted by desko

\"ho sentito dire questo, ma non l'ho provato personalmente; se è vero quello che ho sentito, allora la penso in questo modo.\"

È vero, sono d'accordo, e so che se lo dici allora tu stesso ti comporterai in questo modo. Ma la critica non era rivolta a te, e non credo che the Magnificent abbia usato i tuoi toni, o no? :lol:

- OperaBook

- Il mondo naturale va descritto con il suo linguaggio, e questo linguaggio è la matematica. G. Galilei

- Gli enigmi sono tre, la morte è una. No, gli enigmi sono tre, una è la vita. Turandot, G. Puccini

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Originally posted by Pasquale+--><div class='quotetop'>QUOTE(Pasquale)</div>
Originally posted by desko+--><div class='quotetop'>QUOTE(desko)
Io uso la versione matematica del metodo scientifico (deformazione professionale anche la mia)[/b]

Anche se mi piace moltissimo la matematica, è risaputo che ingegneri e matematici hanno sempre dei punti di discussione! :lol: [/b]

Aaaaaaaaahhhhh vedo solo ora che sei un inghegnere!!!

Non ti avrei neanche degnato di una risposta, ma ormai sono qui...

<!--QuoteBegin-Pasquale@

<!--QuoteBegin-desko

Intanto anch'io avevo indicato il fatto che se manca la conoscenza diretta, allora sarebbe meglio muoversi con più prudenza e non essere categorici.

Hai perfettamente ragione e sono d'accordo; ma concorderai che il nostro amico è stato tuttaltro che prudente e \"non categorico\".

Assolutamente sì.

Originally posted by Pasquale+--><div class='quotetop'>QUOTE(Pasquale)</div>
<!--QuoteBegin-desko

Per tornare al metodo scientifico anche gli scienziati sfruttano i risultati ottenuti dagli altri scienziati se li ritengono degni di fede (=affidabili).

Ecco, su questo non sono d'accordo ( :D ): tutte le volte che negli esami di Analisi studiamo un teorema, dobbiamo farne la tanto acclamata dimostrazione, i teoremi non si accettano per \"fede\".[/b]

Concordo pienamente, ma la matematica è una scienza un po' per i fatti suoi, a me è capitato di trovarmi di fronte a teoremi di cui non conosco la dimostrazione, ma li considero ugualmente teoremi, perché mi fido di chi ha controllato, (anche se non lo conosco). E nelle scienze applicate è prassi normale servirsi di dati sperimentali ottenuti da altri.

Originally posted by Pasquale+--><div class='quotetop'>QUOTE(Pasquale)</div>
Non ho mai visto un'opinione dimostrata universalmente. Ecco perché tendo a farmene sempre una personale; se poi concorda col mio editorialista preferito, è chiaro che è il mio preferito!  :lol: [/b]

Non sarebbe un'opinione.

Originally posted by Pasquale@

<!--QuoteBegin-desko

\"ho sentito dire questo, ma non l'ho provato personalmente; se è vero quello che ho sentito, allora la penso in questo modo.\"

È vero, sono d'accordo, e so che se lo dici allora tu stesso ti comporterai in questo modo. Ma la critica non era rivolta a te, e non credo che the Magnificent abbia usato i tuoi toni, o no? :)

Assolutamente no, ma non conoscendolo non mi sono espresso pesantemente "contro" di lui, perché magari può avere una qualche ragione (a noi ignota) per scrivere quello che ha scritto.

Sto concludendo una tesi su siti internet che si occupano di divulgazione matematica ed ho imparato a non fare affermazioni troppo pesanti, perché in quel campo è impossibile avere un controllo totale della situazione. Quindi non ho mai scritto "questo sito è il migliore", o "è il più grande", o simili, preferendo espressioni del tipo "sembra essere uno fra i migliori" o "probabilmente è fra i più grandi".

Questo stesso metodo lo sto applicando qui: se non ho sotto controllo totale qualcosa (voi per esempio, non vi conosco personalmente) non mi sbilancio mai pesantemente, anche se a volte sarei tentato di farlo.

Io ho un'opinione decisamente positiva del film, ma non avendolo ancora visto non mi sono mai addentrato troppo nella discussione circa i contenuti del film.

PS: spero di aver messo bene i vari

, perché è un po' incasinata la faccenda.
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  • 2 settimane dopo...

Finalmente ieri sera sono andato a vedere questo film, uno degli ultimi italiani a farlo, a giudicare dalle poche decine di persone presenti in sala.

Ho trovato conferma di quasi tutto quello che si era scritto qui; mi sembrava quasi di averlo già visto da tanto se ne era parlato.

La cosa veramente bella (dico solo questa perché se n'è parlato meno) è la scena finale della resurrezione.

Lì, dentro al sepolcro, non c'era nessun altro che possa dirci effettivamente cos'è successo, ma un'indicazione ci viene dai Vangeli, e Gibson la ripresa perfettamente (non so se volutamente).

Quando Pietro e Giovanni corrono ed entrano nel sepolcro dopo l'annuncio portato dalle donne, Giovanni ci dice nel suo vangelo che "vide e credette" (Gv 20, 8). Ma cosa c'era da vedere, da indurre a credere ad una cosa così incredibile? Il testo italiano del versetto precedente è un po' strano: "e il sudario, che gli era stato posto sul capo, non per terra con le bende, ma piegato in un luogo a parte". Tempo fa ho letto le ricerche di uno studioso (di cui purtroppo non ricordo il nome) che proponeva una traduzione migliore del testo originale, proprio a partire dalla domanda "cosa vide da indurlo a credere?". La traduzione proposto concorda perfettamente con quanto si vede nel film.

Il sudario non era stato messo da parte, come quando ci svegliamo la mattina che lo scostiamo da un lato per scendere dall'altro lato del letto), ma si era afflosciato su se stesso, come se il corpo non fosse stato sfilato da esso, ma si fosse "smaterializzato", mantenendo approssimativamente la forma del corpo stesso. E sarebbe la vista del sudario in quella posizione strana ad aver indotto Giovanni a credere. Ed è esattamente come avviene nel film, prima dell'inquadratura finale sul profilo di Gesù che ha un sorriso che sembra voler dire "avevo ragione io, vi ho fregati".

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e cmq, se c'è un uomo da imitare, quello è proprio Gesù:

chi c'è di così alternativo, giusto, sincero e coraggioso !?

ciaouz

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Originally posted by bighe.s

signori il film è un capolavoro ma x me braveheart rimane il film piu  bello che mel gibson poteva fare. :!:  :!:

Braveheart è sicuramente un film grandioso, ma qui Gibson ha fatto qualcosa di eccezionale: qualcuno ha contato circa 200 film in cui compare la figura di Cristo; non li ho visti tutti (sfido chiunque ad averlo fatto), ma fra quelli più noti è sicuramente il più innovativo. cioè è riuscito a fare qualcosa in cui si erano cimentate già moltissime persone, ma è ugualmente riuscito a portare delle novità.

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non ho capito benissimo le critiche al film inteso come visione antisemita.

gibson da, invece, nl titolo prima, nel film poi, una visione a/spirituale.

"passione" è qualcosa che stordisce, la spiritualità è il contrario.

per fare un parallelo vi è la stessa differenza che passa dall'erotismo tantrico alla passione sessuale. la prima è conoscenza, la seconda è stasi.

il film è un tentativo pretenzioso di sdoganarsi dal ruolo di "commerciale".

la stessa scelta dell'aramaico è senza alcun senso. i centurioni, in questo caso, avrebbero dovuto parlare in latino. spettacolare e buono, al solito, solo per il botteghino.

film per la massa, fatto da uno di massa.

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Originally posted by stazzanascosta

non ho capito benissimo le critiche al film inteso come visione antisemita.

gibson da, invece, nl titolo prima, nel film poi, una visione a/spirituale.

\"passione\" è qualcosa che stordisce, la spiritualità è il contrario.

per fare un parallelo vi è la stessa differenza che passa dall'erotismo tantrico alla passione sessuale. la prima è conoscenza, la seconda è stasi.

il film è un tentativo pretenzioso di sdoganarsi dal ruolo di \"commerciale\".  

la stessa scelta dell'aramaico è senza alcun senso. i centurioni, in questo caso, avrebbero dovuto parlare in latino. spettacolare e buono, al solito, solo per il botteghino.

film per la massa, fatto da uno di massa.

Ma i soldati (centurioni compresi) parlavano in Latino; forse solo ogni tanto rivolgendosi alla folla dicono qualcosa in Aramaico, come fa Cesare.

La scelta della lingua per me è geniale ed azzeccata, tutti i film dovrebbero essere nella lingua originale dei personaggi; ma qui si è facilitati dal fatto che la storia e le frasi sono abbastanza note.

Che il film sia "commerciale" lo testimonia il successo (e gli eccessi dell'oggettistica, fra cui spicca il pendaglio a forma di chiodo). Che Gibson sia uno della massa mi suona un po' strano (almeno per quel che riguarda questo film), più polemiche suscita uno persona, meno è della massa.

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spesso parlavano aramaico

i centurioni non conoscevano l'aramaico

dire che i film dovrebbero essere ascoltati in lingua originale è frase molto colta e bella, ma diviene solo "frase bella e senza molto senso" quando non si conosce la lingua...

...è sicuramente bello guardare un film di wenders in tetesco, ma se non lo conosci è fine a se stesso. discorso esportabile alle poesie. sicuramente meglio il suono in francese di un poema di lautreamont, ma se non ci capisco un acca mi rimane solo quello (che sicuramente è molto)

c'è differenza, molta, tra film con successo commerciale e film commerciale.

hana-bi, di kitano, ha avuto enorme successo commerciale (be', non in italia) ma certamente non è un film commerciale. i vanzina anche se non avessero successo di cassetta resterebbero sempre film commerciali. l'aggettivo sta nell'intenzione, non nel risultato.

fa discutere (almeno alcuni ne discutono) anche il colore delle mutande che il principe carlo aveva l'ultima volta che si è trombato un suo "servetto". questo non vuol dire che sia argomento degno di nota.

la commercializzazione e l'oscenità (intesa come da non mettere in scena, non come giudizio morale) del film di gibson sta nella sua prostituzione, nel dare alla gente ciò che la gente vuole. l'arte da alla gente quello che la gente NON vuole. o, perlomeno, non sa di avere.

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Originally posted by stazzanascosta+--><div class='quotetop'>QUOTE(stazzanascosta)</div>
spesso parlavano aramaico

i centurioni non conoscevano l'aramaico[/b]

Mi sarà sfuggito; ma tu su cosa basi un'affermazione così perentoria? cioè non mi sembra strano se uno che vive a lungo in terra straniera ne impara la lingua; ovviamente non è scontato che ciò avvenga, ma come fai ad escluderlo?

<!--QuoteBegin-stazzanascosta

dire che i film dovrebbero essere ascoltati in lingua originale è frase molto colta e bella, ma diviene solo \"frase bella e senza molto senso\" quando non si conosce la lingua...

...è sicuramente bello guardare un film di wenders in tetesco, ma se non lo conosci è fine a se stesso. discorso esportabile alle poesie. sicuramente meglio il suono in francese di un poema di lautreamont, ma se non ci capisco un acca mi rimane solo quello (che sicuramente è molto)

Intendevo sottotitolato, come il film; in effetti la mia è un'affermazione puramente teorica (e quindi fortemente contestabile), non avendo mai visto un film in lingua straniera sottotitolato in italiano.

Originally posted by stazzanascosta

c'è differenza, molta, tra film con successo commerciale e film commerciale.

hana-bi, di kitano, ha avuto enorme successo commerciale (be', non in italia) ma certamente non è un film commerciale. i vanzina anche se non avessero successo di cassetta resterebbero sempre film commerciali. l'aggettivo sta nell'intenzione, non nel risultato.

fa discutere (almeno alcuni ne discutono) anche il colore delle mutande che il principe carlo aveva l'ultima volta che si è trombato un suo \"servetto\". questo non vuol dire che sia argomento degno di nota.

la commercializzazione e l'oscenità (intesa come da non mettere in scena, non come giudizio morale) del film di gibson sta nella sua prostituzione, nel dare alla gente ciò che la gente vuole. l'arte da alla gente quello che la gente NON vuole. o, perlomeno, non sa di avere.

Hai ragione nel distinguere fra "commerciale" come genere e "commerciale" nel senso di successo; io nella mia superficialità non avevo fatto questo distinguo.

Ma accostare questo film ai Vanzina mi sembra un po' eccessivo (e forse non è nelle tue intenzioni).

Se per commerciale intendi un film costruito con quello che la gente vuole vedere, allora bisogna capire come un film è stato costruito, se vengono fatte delle indagini di mercato per decidere come girarlo, o se semplicemente si prende ispirazione dai film di maggior successo.

Qui (mi pare) Gibson ha fatto il film come piaceva a lui, secondo i suoi gusti e desideri.

Se un film ha successo vuol dire che contiene cose che la "massa" condivide e vuole vedere. Ma alloraè commerciale (inteso come genere)?

Finché si è a livello di film poco impegnati (Vanzina, ma anche americanate come Indipendence Day) è facile etichettarli come commerciali, ma con film come questo su cosa basi il tuo giudizio? Se puoi spiegarti meglio (ma forse sono io che non capisco) mi fai un grosso favore. Grazie

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"creare un evento" quale esso sia, è opera commerciale.

parere assolutamente personale: gibson sapeva perfettamente che il film avrebbe avuto successo se coadiuvato da qualche parola sua o di chi per lui. il babbo suo che dice frasi altamente offensive per il mondo ebraico (e, secondo me, anche per quello non ebraico) tipo: i nazisti hanno fatto molto meno di quello che vogliono farci credere. l'equazione: film in lingua originale = film intelligente. la spettacolarizzazione della morte di cristo. sono tutti atti prostitutivi. atti che vogliono condurre un'opera al successo. condurre un film a far credere che sia un evento. dici che ha fatto "quello che voleva" frase degna per un regista (o scrittore o poeta o chiunque) che voglia portare una sua espressione alla universalizzazione. ma questo, caro desko, è affare di altri, non di gente come gibson. é affare di bergman o di kitano o di tanti altri per il cinema, è affare di roth e di pochi altri per la letteratura, è affare di chi vive per trasformare la sua vita in concetto artistico. di sicuro non è affare di gibson e di quasi tutti gli altri. non è affare di cassetta. e con questo non voglio dire che gli uni sono meglio degli altri. dico solo che sono affari diversi e non confondibili.

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Originally posted by desko+--><div class='quotetop'>QUOTE(desko)</div>
<!--QuoteBegin-stazzanascosta

spesso parlavano aramaico

i centurioni non conoscevano l'aramaico

Mi sarà sfuggito; ma tu su cosa basi un'affermazione così perentoria? cioè non mi sembra strano se uno che vive a lungo in terra straniera ne impara la lingua; ovviamente non è scontato che ciò avvenga, ma come fai ad escluderlo?

[/b]

in effetti, avrebbero anche potuti essere del posto... quanti romani credete che ci siano stati in giro per l'impero !? molti di quei soldati erano arruolati tra i popoli "colonizzati" e in quel caso avrebbero potuto essere dei faresi che godevano un mondo a flagellare un ebreo/giudeo...

o no !?

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Ke lungo 3D, io il film lo ho visto, e confesso ke da tempo un film non mi toccava come ha fatto questo, la passione del Cristo è sempre stato uno dei momenti della tradizione cattolica ke più mi ha sconcertato per l'efferatezza e credeltà ke descrive, io come molti provengo da una famiglia cattolica praticante si e no ma la catechesi e i sacramenti li ho fatti tutti, per cui ho ben presente in mente cioke raccontano i vangeli sull'accaduto.

Leggendo le varie risposte, ho letto ke c'è ki dice ke Gibson ha dato un'interpretazione personale dei fatti, credo ke questo sia normale lui ha trasposto quello ke in lui suscita la passione e ne ha dato una immagine (infondo anke gli apostoli hanno dato versioni diverse), per l'eccedenza di sangue ke dire( non so se ricordate quando usci Salvate il Soldato Rayan la scena iniziale dello sbarco in Normandia fu un pugno nello stomaco qui l'effetto è lo stesso).

Comunque in una cosa Gibson è riuscito tralasciando il fatto ke lui è veramente molto religioso e ke credeva ciecamente in questo film come professione della sua fede ke lo ha sostenuto in un momento difficile della sua vita; da prima ke il film uscisse si è tornato a parlare di una delle figure più importanti ke il culto cattolico ci ha proposto è cioè Gesù, una figura ke trasmette amore, speranza, umiltà, fratellanza, in un momento storico dove questi valori sono quasi scomparsi.

Immaginazione non significa menzogna.

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ma il "ch" ti fa così schifo?

nato per questione di spazio, negli sms, sta sostituendo il ch, almeno per mezzo (spero vano) di alcune persone. troppo lungo scrivere ch? o vezzo?

come sostituire tutti i bottoni del mondo con una zip lunghissima.

ci metti pure di meno, ma, talvolta, la lentezza ha più sensualità.

E POI IN ITALIANO PERKE' SI SCRIVE PERCHE', ke cazzo.

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risposta inutile credo, stazzanascosta, tu invece hai scritto Cristo con la c minuscola, magari a qualcuno può dar fastidio...

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cristo minuscolo se da fastidio vuole dire che è incompreso. cristo deve essere minuscolo o non essere. una delle peculiarità di cristo è di essere "tutto" (almeno per i cattolici)

il tutto è non ego.

l'amore è non ego.

la vita è non ego.

cristo è non ego.

il maiuscolo è una differenzazione.

mi spieghi come si può essere tutto se questo tutto vede come rappresentazione una lettera maiuscola?

è più offensiva un'idea sbagliata et originale o un'idea di un milione di persone creata con lo stampino?

offensivo cristo minuscolo per un bigotto?

sono contento del fastidio provocatogli, è decisamente una sensazione più autentica di quella a lui provocata dall'ultima messa non compresa.

cristo minuscolo non è un'offesa, è un omaggio.

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ovviamente non hai capito

non volevo dire che poteva essere un'offesa

ma una mancanza di totale rispetto

nel senso che se per il cristiano Cristo è l'UNICO esempio

quando lo scrive lo "differenzia" dagli altri esempi di vita

e lo scrive Cristo, non come dire " un povero cristo qualsiasi "

macmaniacicomeprima

ciao

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"ovviamente non hai capito" dillo agli amici tu.

mancanza di rispetto se ti dico che è un omaggio?

le elementari le hai finite?

fai una cosa semplice semplice: cerca di metterti in contatto con i due neuroni malati che hai e di loro di reinterpretare ciò che ho scritto.

infine studia bene quell'elaborazione (per un paio d'anni), leggi tutto benjamin sull'interpretazione di cristo, la torah tutta, e poi parlami nuovamente.

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Ospite Anonymous

non ho ancora visto il film per mancanza di tempo...

stavo leggendo con interesse le vostre opinioni...le vostre idee a riguardo

e devo dire che mi hanno invogliata molto ad andare a vederlo..

ma poi come al solito si è riuscito a rovinare tutto con "scaramuzze"..

complimenti!

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Originally posted by stazzanascosta

E POI IN ITALIANO PERKE' SI SCRIVE PERCHE', ke cazzo.

Mi permetto di correggerti, ma in Italiano perché si scrive così, PERCHÉ.

Troppo spesso si confonde l'apostrofo con gli accenti, ma fra le mani non abbiamo più una macchina da scrivere (in cui mancavano le maiuscole accentate), ma un Mac, che offre tutti i possibili caratteri.

PS per sataaznascosta e iSmaele:

dio e Dio son due termini diversi: dio è un nome comune e pertanto va minuscolo ed intende qualunque dio reale o immaginato (Giove, Ra ecc.); Dio è il nome proprio di un dio ben preciso, quello che i cristiani (ma anche i mussulmani) ritengono essere l'unico esistente. Quindi qui la maiuscola non è una questione di rispetto o da credenti; è una faccenda grammaticale. Lo stesso vale per i santi, le cui iniziali vanno maiuscole perché nomi proprio di persone.

La S di san credo che possa andare indifferentemente maiuscola o minuscola;

Per la C di Cristo e la M di Madonna io uso sempre le maiuscole, ma credo che sia una cosa diversa dalla D di Dio: questi non sono nomi propri, sono appellativi e non so se vadano considerati alla pari dei nomi (e quindi maiuscoli) o se si possano (grammaticamente parlando) anche mettere minuscoli.

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Originally posted by stazzanascosta

\"creare un evento\" quale esso sia, è opera commerciale.

parere assolutamente personale: gibson sapeva perfettamente che il film avrebbe avuto successo se coadiuvato da qualche parola sua o di chi per lui. il babbo suo che dice frasi altamente offensive per il mondo ebraico (e, secondo me, anche per quello non ebraico) tipo: i nazisti hanno fatto molto meno di quello che vogliono farci credere. l'equazione: film in lingua originale = film intelligente. la spettacolarizzazione della morte di cristo. sono tutti atti prostitutivi. atti che vogliono condurre un'opera al successo. condurre un film a far credere che sia un evento. dici che ha fatto \"quello che voleva\" frase degna per un regista (o scrittore o poeta o chiunque) che voglia portare una sua espressione alla universalizzazione. ma questo, caro desko, è affare di altri, non di gente come gibson. é affare di bergman o di kitano o di tanti altri per il cinema, è affare di roth e di pochi altri per la letteratura, è affare di chi vive per trasformare la sua vita in concetto artistico. di sicuro non è affare di gibson e di quasi tutti gli altri. non è affare di cassetta. e con questo non voglio dire che gli uni sono meglio degli altri. dico solo che sono affari diversi e non confondibili.

Purtroppo devo abbandonare questo filone della discussione per manifesta inferiorità nei tuoi confronti in fatto di cinema: io sono troppo commerciale per sostenere questa discussione.

Ma l'impressione che ho è che le due accezioni con cui stiamo usando qui la parola commerciale tendano a coincidere. Per convincermi che non è così, per favore fammi un esempio di successo commerciale, ma che non è commerciale inteso come genere cinematografico. Grazie

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