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Nonsense


rosendaemon

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Nonsense. Complice una frase semplice, una parola, un concetto, si chiama Concetta, se ne fa incetta, si segue il flusso del pensiero, si aggiunge confusione soprattutto, sopra tutti, perché tutti son tanti e sopra i tetti i tetti son tutti, e son tanti, non si sa quanti, perché questa frase non ha senso, non ha sens, non ha un centesimo, è al verde ma ha il conto in rosso, erano al verde anche le patate che cucinava mia nonna, infatti non costava molto farle. Il problema di questa frase è che ho già provato a scriverla una volta, poi sono tornato indietro nel browser ed è andata perduta, era venuta molto meglio, ed è quando vengono anche le frasi e si torna indietro che ti accorgi del coito interrotto della fantasia, un coito interrotto che non si interripara, forse solo perché il verbo non esiste. Forse, quando inventeranno il verbo si potranno interriparare le interruzioni, o le interrotture. Ma se nessuno diffonde il verbo, nessuno potrà conoscerlo. Ma il vocabolario sono già molte pagine, non c'è più spazio per riparazioni nerazzurre, forse solo per quelle buzzurre, dei tecnici della tv che in periferia vengono a sistemarti l'antenna prima della maggica.. Il bello di scrivere ogni cosa ti passi per la testa è che, anche se ti passa qualcosa di mente e ti interrompi (e daje con i malfunzionamenti calcistici lombardi), puoi sempre riprendere con frasi come questa: Il bello di scrivere ogni cosa.. In loop continuo, infinito. In Infinite Loop, non a caso siamo su ItaliaMac. Non a casa, piuttosto. Infatti siamo su ItaliaMac, non necessariamente connessi da casa. Anche perché Nessi non ha mai accettato il nostro invito, e non si presenta mai a casa nostra. Per fortuna, anche perché io non ho invitato nessuno, non so voi. Nun so' voi. Come voi non siete me. Ma io so' io, diceva qualcheduno, a qualche altra duna. Nel deserto? No, alla FIAT. Però le dune si sono viste prima nel deserto, dev'essere plagio.. Anche se il deserto è sempre tra le ultime cose, dopo la seconda portata ma prima della frutta. Perché se è vero che per la frutta non c'è fretta, è vero pure che non c'è fretta per i fritti, sennò si rischia che restino sullo stomaco. E se ci restano di sera, il problema è problematico, il pericolo è pericoloso, si avverte di non riuscire a superare serenamente la nottata, si avverte, perché sennò non ci si accorge. Ci si addormenta, lo stomaco in stand by, in stand by, e poi ci si sveglia di soprassalto con quello stesso stomaco che, in barba e capelli a tutti i ventriloqui esperti di irsutismo addominale, canta Ben King a squarciagola, dalla bocca dello stomaco ovviamente. Ovviamente. E chi lo dice? La mente non è ovvia, ovviamente. A dire la verità, nessuno conosce il cervello, c'è chi lo conosce abbastanza, chi meno (chi meno? col kimono, nessuno, perché può essere difficile), ma nessuno può dire che il cervello sia ovvio. Il gomito è ovvio, perché ci vuole tanto ovvio di gomito e sale in zucca per capire le dinamiche della mente.. Non sono sicuro se sto parlando di determinazione o di cucina, forse di cucinazione. Perché se non provi e riprovi, anche in cucina non otterrai mai risultati. Al limite, ottieni del cibo cucinato, i risultati li lasciamo a chi ha problemi di matematica, noi si ha ben altri problemi a cui far fronte, come dicono in trincea, dove non hanno neanche molto da mangiare, senza pollo e trinciapollo. Ma forse è meglio non parlare di pollitica, anche perché polli al mercato del pesce non se ne vedono spesso, quindi sarebbe quantomai inusuale. Quantomai? E che ne so io! Casomai come mai, o ma 'ndo vai. Queste sono le domande da porci, mica cose belle. Sono perle ai porci.. Sì, lo so, come disse lo scheletro, l'ossò (sì, è un passato remoto, va bene?), forse dovrei fermarmi qui, ma chi si ferma è perduto, e io Duto non lo conosco, e in ogni Casio non sono server di nessuno, men che meno di questo Call of Duto.. Ah già, era Duty, poco male, dev'essere un vezzeggiativo o qualcosa.. Certo, povero Duty, con quei piedi rovinati dal molto camminare, pieni di call.. Dev'esserseli fatti a Londra, dal tronde lo san tutti, London calling, se la percorri tutta non fa bene ai piedi, per quello esistono gli autobus a due piani, perché a due fondi ci fanno giusto i cilindri.. Quelli da cui escono i conigli, che corrono nei prati, e le mucche viola, e la marmotta che incartava la cioccolata.. Se è cioccolata, perché qua, con tutta sta natura, qualche dubbio può venire.. Bon, è quando non so più che aggiungere che ricominchia la giostra, ve ne siete accorti? Però adesso mi fermo sul Serio, per qualche giorno magari, ché una vacanza non fa mai male, si dice.. E invece sì che fa male, metti che ti scivola una valigia dalle mani, ti tronchi un piede, e poi voglio vedere se non fanno male anche le vacanze.. Ma le vacche questo non lo sanno, e continuano a diventare valigie per vacanze, o vaccanze magari. Per dirla tutta, il rovescio della medaglia fa sempre male comunque, perché se è vero che bisogna porgere l'altra guancia, ma da un lato c'è il viso e dall'altro una croce, io dico che una croce da guancia a guancia fa MOLTO male, forse è bene evitare le chiese secolari, in vacanza.. Forse è meglio una meta di mare.. Una meta, mica tutto, non allarghiamoci eh. Non facciamo quelli che partono per l'esodo e diventano i padroni del mondo eh. Perdio. Anche perché non è detto che arrivi dove devi arrivare, puoi anche morire prima..

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PowerBook G4 1,33 GHz · 1,25 Gb RAM · 60 Gb HDD · OS X 10.4.11 Tiger.

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:clap: :clap:

La prossima volta evita le virgole e le maiuscole, fa più "stream of consciousness".. e leggi Virginia Woolf o Joyce.. :ok:

Antivirus su mac? No grazie!! Utente Mac dal 10 aprile 2009.

 MacBook air 13, MacBook White 13, Canon Eos 1100D, Nexus5  . Lurker. Tartassala!! ToDo: Tentare di conquistare il mondo!!

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La prossima volta evita le virgole e le maiuscole, fa più "stream of consciousness".. e leggi Virginia Woolf o Joyce.. :ok:

Li conosco, ma ognuno scrive a modo proprio, d'altronde.. :ghghgh: Virgole e punti di sospensione sono pienamente voluti!

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Li conosco, ma ognuno scrive a modo proprio, d'altronde.. :ghghgh: Virgole e punti di sospensione sono pienamente voluti!

Giusto fai come meglio credi..avendolo letto però ti posso dire che le virgole, i punti, le maiuscole e le parentesi ti fanno perdere "velocità" nella lettura. I punti di sospensione no sono ottimi, quelli gli uso spesso anche io....

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Mi sa che come arriva Sier Pilverio ci divertiamo un pochino di più eh? Why so serious? :DD

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Molto divertente! e la punteggiatura la trovo ottima, pause al punto giusto, anche il pensiero, il flusso, ha le sue pause...

Le mie foto: http://www.contrienrico.it

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In Mercatino: feedback positivo per Redvex, Marketto81, MacLo

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Molto divertente! e la punteggiatura la trovo ottima, pause al punto giusto, anche il pensiero, il flusso, ha le sue pause...

Grazie! :ghghgh:

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Mi sa che come arriva Sier Pilverio ci divertiamo un pochino di più eh? Why so serious? :DD

Scusa avevo dimenticato la faccina... :DD :DD

Cmq un flusso non ha pause..avete mai provato a smettere di pensare? È una cosa delirante!!

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London calling e vaccanze :D che spasso i flussi di pensiero. Aspettiamo il prossimo!

LOLOLOL aspetta il prossimo giorno di scazzo ché trovo l'ispirazione! :DD :DD :DD

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Scusate se spezzo il mio commento in due, ma ho superato il numero di faccine, e non voglio ridurle :DD

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Mi sa che come arriva Sier Pilverio ci divertiamo un pochino di più eh? Why so serious? :DD

E ma qui allora fate apposta! :ghghgh::DD

ti posso dire che le virgole, i punti, le maiuscole e le parentesi ti fanno perdere "velocità" nella lettura. I punti di sospensione no sono ottimi, quelli gli uso spesso anche io....

Sono d'accordo: PRO: punti, CON: virgole. Rimane comunque una scelta.

Cmq un flusso non ha pause..avete mai provato a smettere di pensare? È una cosa delirante!!

Eeeee si vede che non hai mai provato a meditare! Imparare a rallentare e controllare la «velocità» e la «densità» del flusso di pensieri è molto utile per acquisire padronanza di sé nelle situazioni a stress più elevato - dalla verifica di matematica, al discorso in pubblico, alla partenza di una gara sportiva. Questo significa acquisire il «controllo del tempo» tanto auspicato da Seneca! ;)

Ah: non dico che sia facile! :DD

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Riguardo alla profusione di collegamenti analogici realizzata da Rosendaemon (continuo a rifiutarmi di imparare in tuo nick :DD): mi hanno ricordato molto questo pezzo che incollo di seguito:

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Un computer cicalò fra sé, allarmato, quando si accorse che un compartimento stagno era stato aperto e poi richiuso senza nessuna ragione evidente.

In effetti la Ragione non c’era, perché era andata un attimo a farsi un bagno.

Così, un buco era appena apparso nella Galassia. Apparve solo per un nientesimo di secondo, e il suo diametro era di un nientesimo di centimetro, fra la sua apparizione e la sua scomparsa passarono milioni di anni luce. Poco prima che si richiudesse, uscirono da esso un mucchio di cappelli di carta e di palloncini, di quelli che si usano durante le feste. Volarono via anche trentanovemila uova fritte, che si materializzarono in un occhio barcollante su una terra colta da carestia, ovvero Poghril, nel sistema di Pansel.

Purtroppo, tutta la tribù di Poghril era già morta di fame a eccezione di un uomo, che morì per avvelenamento da colesterolo alcune settimane dopo l’arrivo delle uova fritte.

Il nientesimo di secondo che occorse al buco per aprirsi e chiudersi si ripercosse avanti ed indietro nel tempo nel più improbabile dei modi. Da qualche parte, nel passato profondamente remoto, traumatizzò un gruppetto di atomi che vagavano a casaccio nella vuota sterilità dello spazio, e li indusse a stringersi insieme secondo il più straordinariamente inverosimile degli schemi. Questi schemi impararono ben presto a riprodurre sé stessi (il che faceva parte dell’estrema inverosimiglianza degli schemi stessi) e si misero a provocare gravi guai su tutti i pianeti che toccavano. Fu così che cominciò la vita nell’Universo.

Cinque folli Vortici di Eventi vorticarono nella perversa burrasca dell’irrazionale e vomitarono un marciapiede.

Su quel marciapiede, giacevamo io e un mio amico, Leman Russ.

Non l’avevo mai visto prima, così come non mi ero mai visto prima, ma ritrovatici su quel marciapiede la prima cosa che abbiamo fatto è stata chiederci reciprocamente ‘E tu chi diavolo sei?’, così ora eravamo amici. Non so quale coincidenza aveva fatto sì che parlassimo ed intendessimo entrambi lo stesso linguaggio fonetico.

Fatta conoscenza, capimmo che era meglio cercare un appiglio sul marciapiede, visto che questo stava correndo rapidamente attraverso il Terzo Tratto dell’Ignoto.

L’universo reale si inarcò disgustosamente sotto di noi, allontanandosi. Vari finti universi passarono silenziosi, come capre di montagna. Esplose la luce Primeva, spruzzando spaziotempo in giro come pezzi di ricotta. Fiorì il tempo, la materia scomparve. Il massimo numero primo si conglomerò tranquillo in un angolo e si nascose per l’eternità.

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Il testo continua con questo stile divenendo però dialogico.

Non v'è dubbio che quello che hai scritto sia evidentemente più vicino allo «stream of consciousness» che a quello che ho postato, d'altra parte il «non-sense» mi sembra più vicino a questo estratto, il quale, come tutti avrete certamente riconosciuto, viene da…

…

(suspance)

…

Guida galattica degli autostoppisti!

Comunque, il testo che hai scritto è decisamente lungo, cioè contiene una catena di associazioni «paralogiche» decisamente elevato. Due i commenti:

uno) ma non avevi proprio niente da fare?! :ghghgh:

due) sembra che studi recenti che stiano dimostrando che, crescendo, e soprattutto a causa dell'istruzione scolastica, l'individuo vada via via perdendo la capacità di immaginare. Esempio pratico: domandare quanti siano i possibili utilizzi di una graffetta prima a un bambino (sufficientemente cresciuto da sapere e capire cosa sia una graffetta), poi a ragazzi e via via a crescere fino agli adulti. Statisticamente, è evidente come il numero di possibili utilizzi elencati dagli intervistati sia sempre più ridotto man mano che l'età avanza. E questo è un fatto. Ora il problema è capirne le cause. Si ipotizza che l'insegnamento scolastico e accademico, dall'inizio alla fine, educando al «rigore», al «metodo», alla «quadratura» della persona, distrugga di fatto la potenzialità immaginativa dell'individuo (e non forse non è un caso che molti grandi letterati non abbiano avuto un'educazione completa, o che oggi le società fatichino a «produrre» genii letterari - ovviamente parlo di best-sellers, ma di scrittori in grado di mutare l'immaginario collettivo). D'altra parte non si può condannare la scuola per questo suo indirizzo alla rigorosità: è comunque necessaria e indispensabile, e per la persona e per la società tutta; si vuole può sottolineare la «scomparsa» dello spirito immaginativo e, in un certo modo, «lirico», delle persone, sempre più «pragmatiche» (chi negherebbe che viviamo oggi della più pragmatica delle ere?). Ma non è questo il primo passo verso il cinismo (che già si ravvisa su scala piuttosto vasta nelle nostre società)?

Per tornare al tuo testo, penso che sia certamente indicativo del tuo «bisogno» di dedicarti al momento creativo, immaginativo. Anche qui, forse, non è un caso che - se non erro - tu ti dedichi alla produzione musicale (anche se «produzione» è un termine di derivazione industriale davvero pessimo in questo contesto), dunque meglio alla creazione musicale.

Per concludere, direi che hai appena realizzato un ottimo esercizio per allenare la tua «capacità visionaria», l'immaginazione. (E con questa, la parola «immaginazione», o suoi composti, l'ho scritta per ben 6 volte… a volte l'italiano è davvero carente: già l'inglese ha diversi termini per parlare di questo concetto)

Sei proprio un artista :ghghgh::ok::DD

(e questo si ricollega al commento uno :rofl::DD)

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Anzitutto, caspita quanto hai scritto! In secondo luogo, è vero che ho abbandonato gli studi, ma ci sono motivi più profondi a livello psichico perché la mia mente funziona in maniera completamente diversa dal resto dei cosiddetti "adulti", di cui provo, in linea di massima, orrore e disgusto.. Ma questa è un'altra storia.. Quel che è vero, è che fortunatamente la fantasia non mi manca e, malgrado la depressione che questo mondo mi procura, la voglia di immaginare realtà positive, situazioni felici che da nessuna parte in Terra, se non in rarissimi casi, si verificano.. Ma anche questa è un'altra storia..

In ogni caso, se vi va, domani dovrei avere altre belle ore di scazzo.. Quindi aspettatevi dei sequel! ^^

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No, no, no. Non posso forzarmi di fare un sequel senza ispirazione, è banale. Sorry, quando mi sentirò in vena scriverò qualche altra cazzata, per ora, non è cosa..

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