Emergenza: ho bisogno di consigli :(

[Nuvolari]

Il difetto delle università italiane è la proposta di programmi eccessivamente teorici: il neolaureato conosce i concetti, ma operativamente è "incapace". Per questo la gavetta è, purtroppo, lunga (a patto che inizi...ad alcuni sono preclusi anche gli stage formativi...).

[Lord K]

Nuvo, per me, praticamente qualunque laurea che non disponga di un titolo proprio (dottore (nel senso di medico), ingegnere, avvocato, ...) è una laurea pacco.

Lettere. Sì, bello. A me piace anche un sacco il latino, c'è solo quel piccolo dettaglio del non sopportavo gli adolescenti quando ero uno di loro, perché mai dovrei iscriveri ad una facoltà la maggioranza dei cui laureati finisce ad insegnare nei licei (peraltro percependo stipendi da fame)?

"Segui ciò che piace"

Il problema è che non mi risulta esista un corso di laurea nel quale leggi, scrivi, fai visite guidate di parigi, chiacchieri e, soprattutto, pensi un sacco.

Queste sono le cose che mi piace fare.

Medicina è una scelta razionale:

- stipendio decente a 26 anni

- numerose possibilità di emigrare

- prestigio sociale

- appagamento del mio complesso del supereroe

- possibilità di affermazione personale

Questo è quanto.

[LordOfTheFlies]

Il difetto delle università italiane è la proposta di programmi eccessivamente teorici: il neolaureato conosce i concetti, ma operativamente è "incapace". Per questo la gavetta è, purtroppo, lunga (a patto che inizi...ad alcuni sono preclusi anche gli stage formativi...).

Questo perchè la forte specificità del mercato lavorativo imporrebbe un numero di lauree altissimo, e restringerebbe fortemente le possibilità lavorative. La conoscenza dei concetti, coadiuvata ad una propensione all'analisi ed al ragionamento, che l'università dovrebbe fornire, permette di estendere il campo applicativo, sebbene ovviamente il laureato necessiti di un periodo di formazione sul campo.

[Nuvolari]

Nuvo, per me, praticamente qualunque laurea che non disponga di un titolo proprio (dottore (nel senso di medico), ingegnere, avvocato, ...) è una laurea pacco.

Lettere. Sì, bello. A me piace anche un sacco il latino, c'è solo quel piccolo dettaglio del non sopportavo gli adolescenti quando ero uno di loro, perché mai dovrei iscriveri ad una facoltà la maggioranza dei cui laureati finisce ad insegnare nei licei (peraltro percependo stipendi da fame)?

"Segui ciò che piace"

Il problema è che non mi risulta esista un corso di laurea nel quale leggi, scrivi, fai visite guidate di parigi, chiacchieri e, soprattutto, pensi un sacco.

Queste sono le cose che mi piace fare.

Medicina è una scelta razionale:

- stipendio decente a 26 anni

- numerose possibilità di emigrare

- prestigio sociale

- appagamento del mio complesso del supereroe

- possibilità di affermazione personale

Questo è quanto.

Tutto vero. Io, infatti, consiglio sempre Medicina se uno ha almeno un minimo di interesse.

Certo, stipendio decente a 26 anni è dura visto che dopo i 6 anni base c'è la specializzazione...però, alla fine, è un'ottima professione.

Per quanto riguarda la possibilità di emigrare (non conosco bene le tue competenze linguistiche): non hai pensato di iscriverti direttamente all'estero?

[Frank0112]

"Segui ciò che piace"

Il problema è che non mi risulta esista un corso di laurea nel quale leggi, scrivi, fai visite guidate di parigi, chiacchieri e, soprattutto, pensi un sacco.

Queste sono le cose che mi piace fare.

eh purtroppo è così.....

non esiste nemmeno la facoltà dei miei interessi.....

devi raggiungere un compromesso.....

Medicina è una scelta razionale:

- stipendio decente a 26 anni

- numerose possibilità di emigrare

- prestigio sociale

- appagamento del mio complesso del supereroe

- possibilità di affermazione personale

Questo è quanto.

secondo me se non te ne frega niente di fare il medico.....anche se ti sembra una scelta razionale.....è una scelta sbagliata.....

il medico non è un lavoro "normale"

secondo me ci vuole comunque interesse...

[iRiri]

Il difetto delle università italiane è la proposta di programmi eccessivamente teorici: il neolaureato conosce i concetti, ma operativamente è "incapace". Per questo la gavetta è, purtroppo, lunga (a patto che inizi...ad alcuni sono preclusi anche gli stage formativi...).

Solita voce fuori dal coro all'appello..

Non sono assolutamente contraria alla teoria, la teoria é la base nonché la chiave di lettura per risolvere problemi mai visti.. ció non significa che sia contraria al lato applicativo, tutt'altro, sono una "sperimentale" e credo anche che finché non hai applichi praticamente ció che hai studiato, non lo capisci fino in fondo.

Teoria (quasi) senza pratica e pratica (quasi) senza teoria, sono entrambi approcci sbagliati.

Morale della favola, bisogna rimboccarsi le maniche e impegnarsi su entrambi gli aspetti

[Nuvolari]

Solita voce fuori dal coro all'appello..

Non sono assolutamente contraria alla teoria, la teoria é la base nonché la chiave di lettura per risolvere problemi mai visti.. ció non significa che sia contraria al lato applicativo, tutt'altro, sono una "sperimentale" e credo anche che finché non hai applichi praticamente ció che hai studiato, non lo capisci fino in fondo.

Teoria (quasi) senza pratica e pratica (quasi) senza teoria, sono entrambi approcci sbagliati.

Morale della favola, bisogna rimboccarsi le maniche e impegnarsi su entrambi gli aspetti

Esatto

[Davide14]

Per quanto riguarda la possibilità di emigrare (non conosco bene le tue competenze linguistiche): non hai pensato di iscriverti direttamente all'estero?

(parlo per esperienza "personale".. a mio padre (medico di base e psichiatra) arrivano delle offerte per trasferirsi in Inghilterra con corso di inglese e casa pagati.. non lo fa per ovvi motivi, ma lui continua a dirmi di emigrare un giorno visto anche lo stipendio che ti offrono in altri paesi..)

comunque ti capisco, faccio anche io parte del gruppo tutti mi/ci ripetono di seguire le proprie passioni

[Nuvolari]

parlo per esperienza "personale".. a mio padre (medico di base e psichiatra) arrivano delle offerte per trasferirsi in Inghilterra con corso di inglese e casa pagati.. non lo fa per ovvi motivi, ma lui continua a dirmi di emigrare un giorno visto anche lo stipendio che ti offrono in altri paesi..

comunque ti capisco, faccio anche io parte del gruppo tutti mi/ci ripetono di seguire le proprie passioni

Io spero vivamente di andare all'Estero. Ma non dico così perchè ultimamente è di moda detestare l'Italia: son convinto di ciò da anni ed anni ed anni...

[Lord K]

Sì, anche io.

Per l'univerità all'estero è tardi per muoversi.

In compenso, spero di andarci già dalla specializzazione, nell'eventualità

[Davide14]

Sì, anche io.

Per l'univerità all'estero è tardi per muoversi.

In compenso, spero di andarci già dalla specializzazione, nell'eventualità

appunto, l'ostacolo più grande è il test di settembre

[Nuvolari]

Una domanda: dopo la laurea il mio amato diploma di ragioniere si annulla o posso comunque sfruttarlo?

[pepo154]

Ascolta me: non è obbligatorio fare l'università.

Se trovi qualcosa che ti interessa fallo ma accertati che ci siano seri sbocchi.

Con tutto il rispetto per alcune facoltà ma c'è troppa gente in alcune e fuori sul mercato del lavoro finiscono per non trovare lavoro mentre si avvicinano a 30 anni.

Devi contare che quando arriverai sul lavoro, qualsiasi, i tuoi coetanei avranno già 6 anni di esperienza. Se si sono impegnati sono pure cresciuti, magari hanno un contratto non determinato e soprattutto sanno fare qualcosa.

Un 20 enne con un lavoro a tempo determinato e magari prendendo poco riesce a vivere perché vive a casa dei suoi ma in qualche anno riesce pure a uscirne.

Uno che esce a 26 anni da una facoltà che non gli da lavoro e deve rifare tutto il percorso è probabile che a 30 anni si ritrova ancora a non essere indipendente ed è quello che sta succedendo in questi anni.

La maggior parte di chi non trova lavoro chi è? Laureati.

Quelli intorno a me che non hanno continuato ma sono andati a lavorare ora sono già belli che sistemati.

[eXo]

La laurea conta? No.

Contano molto le capacità, chi andrà a formare quella persona e soprattutto la buona volontà.

La maggior parte della teoria che viene studiata all'università, in diversi ambiti è scaduta, sia nella banalità sia nella praticità... proprio cose che nel mondo lavorativo non vengono più utilizzate o sono considerate scadute.

Solo in Italia fa molto testo avere una laurea e soprattutto si da così peso al voto. Lascia perdere "questi viaggi mentali" e pensa a fare bene il tuo lavoro e vedrai che crescerai in un qualsiasi ambito.

Scrivo giusto per la mia esperienza personale.

[Frank0112]

Una domanda: dopo la laurea il mio amato diploma di ragioniere si annulla o posso comunque sfruttarlo?

come si annulla?

è sempre un titolo riconosciuto dallo stato che hai conseguito......

poi è ovvio che magari tra 7 anni avrai foschi ricordi delle superiori......ma sempre ragioniere rimani....

Ascolta me: non è obbligatorio fare l'università.

La maggior parte di chi non trova lavoro chi è? Laureati.

Quelli intorno a me che non hanno continuato ma sono andati a lavorare ora sono già belli che sistemati.

verissimo....ma sono scelte di vita.....

secondo me oltre al lavoro bisogna anche pensare al proprio intelletto.....fare un università qualsiasi ti da sempre qualcosa.....

[Nuvolari]

So bene che i diplomati lavorano perchè ho richieste di colloquio a palate, ma io sento l'esigenza di proseguire coi miei studi e di completarli in modo decoroso.

Ovviamente non studio per passare l'esame come fanno molti. A Como, ad esempio, è di moda iscriversi ad "Economia ed amministrazione" (solo la triennale perchè guai a studiare un altro po') tanto per avere il sederino parato. Preparazione dei neolaureati? Assai scarsa. Carriera? Alla pari di un ragioniere.

Io studio, se poi non dovessi riuscire ad andare all'estero e/o coprire una posizione con alto reddito pazienza: alla fine devo mantenere solo me stesso.

[eXo]

So bene che i diplomati lavorano perchè ho richieste di colloquio a palate, ma io sento l'esigenza di proseguire coi miei studi e di completarli in modo decoroso.

Ovviamente non studio per passare l'esame come fanno molti. A Como, ad esempio, è di moda iscriversi ad "Economia ed amministrazione" (solo la triennale perchè guai a studiare un altro po') tanto per avere il sederino parato. Preparazione dei neolaureati? Assai scarsa. Carriera? Alla pari di un ragioniere.

Io studio, se poi non dovessi riuscire ad andare all'estero e/o coprire una posizione con alto reddito pazienza: alla fine devo mantenere solo me stesso.

Puoi laurearti anche con 110 e lode, avere masters di ogni tipo ma conta la tua testa, il tuo spirito di sacrificio, la tua volontà e come sai porti in un ambiente lavorativo.

Senza tralasciare il fattore culo.

Non è che laureandoti hai di diritto una posizione ad alto reddito o quanto altro. Non sono direttamente proporzionati anzi il più delle volte, sono flop.

[Nuvolari]

Puoi laurearti anche con 110 e lode, avere masters di ogni tipo ma conta la tua testa, il tuo spirito di sacrificio, la tua volontà e come sai porti in un ambiente lavorativo.

Senza tralasciare il fattore culo.

Non è che laureandoti hai di diritto una posizione ad alto reddito o quanto altro. Non sono direttamente proporzionati anzi il più delle volte, sono flop.

E' quello che penso io, per questo ho affermato di non studiare solo per passare gli esami

Non so perchè caspita mi sia venuta la paranoia stamattina presto quando ho postato il primo messaggio...mi sento "stupido" io stesso a rileggerlo...

[Little WoN]

Giù da me (Napoli) c'è il C.I.R.A: Centro Italiano Ricerche Aerospaziali...

Si racconta che una volta, a fine giornata di colloqui, il responsabile delle risorse umane cacciò via dal suo studio un neolaureato con 110 e lode, urlando: [traduzione dal napoletano]: "Ma cosa me ne importa che sai a memoria tutte le equazioni di aerodinamica... Io voglio persone sveglie... Persone che si fanno una partita di pallone e che hanno idea di cosa sia una f**a!"

Il voto di laurea è sicuramente un bel biglietto da visita... Ma per fortuna, non è l'unico parametro!

Ps

Qualcuno diceva che per la specialistica si riparte da zero... Non è sempre così!

Da me, ad ingegneria alla Federico II (Na), per il calcolo del voto della specialistica (che ora si chiama magistrale), ci sono ben 3 punti che si assegnano in base al voto della triennale!

0.25 punti per ogni voto superiore al 96!

[Federico_82]

lo chef tony ha i coltelli migliori, diffida dalle imitazioni.

[Nuvolari]

Giù da me (Napoli) c'è il C.I.R.A: Centro Italiano Ricerche Aerospaziali...

Si racconta che una volta, a fine giornata di colloqui, il responsabile delle risorse umane cacciò via dal suo studio un neolaureato con 110 e lode, urlando: [traduzione dal napoletano]: "Ma cosa me ne importa che sai a memoria tutte le equazioni di aerodinamica... Io voglio persone sveglie... Persone che si fanno una partita di pallone e che hanno idea di cosa sia una f**a!"

Il voto di laurea è sicuramente un bel biglietto da visita... Ma per fortuna, non è l'unico parametro!

Ps

Qualcuno diceva che per la specialistica si riparte da zero... Non è sempre così!

Da me, ad ingegneria alla Federico II (Na), per il calcolo del voto della specialistica (che ora si chiama magistrale), ci sono ben 3 punti che si assegnano in base al voto della triennale!

0.25 punti per ogni voto superiore al 96!

Certo: se anche io dovessi scegliere tra un 110 e lode rintronato e un 85 bello sveglio opterei sicuramente per quest'ultimo =)

[iRiri]

Certo: se anche io dovessi scegliere tra un 110 e lode rintronato e un 85 bello sveglio opterei sicuramente per quest'ultimo =)

Umh.. questo forse mi sembra un po' eccessivo

A Pisa gli esami della triennale concorrono eccome al voto della specialistica.. si fa la media pesata sui crediti su tutti gli esami ma quelli della triennale pesano un terzo.. se non mi sbaglio