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Foto in pendenza, che ne pensate?


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Ecco il dubbio amletico, dopo un breve escursus logico:

-inizialmente provavo fascino verso le foto "storte", non so perché, ma pian piano mi fu fatto notare che una foto storta altro non è che una foto storta. Punto.

Pian pianino (forse affinando il palato) ho iniziato a comprendere le ragioni di chi critica le tanto amate foto in discesa, e fin qui tutto ok.

Oggi vedo le foto di un matrimonio, scattate da un fotografo professionista, e cosa cosa cosa vedono i miei occhi??? il 70% degli scatti (e non esagero) era in pendenza, ma a me dava un fastidio abnorme, da mal di stomaco.

E qui la mia domanda, ma sto fotografo avrà il bacino scostato di qualche cm pertanto non riesce a stare in verticale, oppure si adatta al gusto del pubblico barbaro che ama questo genere di foto, per vendersi meglio? peggio ancora se lui stesso fosse convinto d'aver fatto un bel lavoro, perché io, da profano, con i 5000 e rotti euro che si trovava in mano, avrei fatto un servizio migliore, e più godibile.

Voi come la pensate sulle foto non in bolla?

Gesto "artistico" oppure "facciamola in pendenza perché in orizzontale è una foto da buttare"?

Sono rari i casi in cui davvero una foto obliqua provoca appagamento, e il più delle volte si tratta di rendere astratto in foto ciò che gli occhi osservano nella realtà.

Sarebbe ottimo se vi fossero fotografi di professione pronti a spiegarmi il perché di questa scelta nelle foto del suddetto matrimonio. :)

«Learn all you can from the mistakes of others. You won't have time to make them all yourself» A. Sheinwold

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discorso molto soggettivo.

Utilizzo solitamente qualche scatto "obliquo" durante dei concerti. Ma con parsimonia.

Da differenziare ovviamente gli scatti non a bolla con gli scatti volutamente inclinati.

La persona per cui lavoro solitamente gli "obliqui" me li sega sistematicamente! :-)

Ma lui è un fotoreporter, poche frivolezze e bada al contenuto dell'immagine.

Direi dipende dal contesto.

le mie fotografie:

www.demisalbertacci.com

"La teoria della fotografia, potrebbe essere appresa in un'ora. Forse la pratica potrebbe addirittura essere imparata in un giorno. Quello che è difficile da imparare è la gestione della luce" NADAR (1847)

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Dipende da comè la foto in generale... Se è storta e basta oppure se lo storto è voluto e la composizione risulta gradevole.... Tolto questo molti fotografi che fanno foto ai matrimoni non le sanno fare e fanno porcherie come un fotografo amatoriale.... Solo che loro lo fanno con una macchina da 3000 euro...

My photos on Flickr...

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Dipende da comè la foto in generale... Se è storta e basta oppure se lo storto è voluto e la composizione risulta gradevole.... Tolto questo molti fotografi che fanno foto ai matrimoni non le sanno fare e fanno porcherie come un fotografo amatoriale.... Solo che loro lo fanno con una macchina da 3000 euro...

E' ciò che credo anch'io.

Passino le foto "posate" per cui hai i soggetti fermi (sposo e sposa) e ti può divertire con un mezzo busto inclinato e un ottimo secondo piano sfocato; ma ciò che mi faceva inorridire erano le foto di momenti salienti della cerimonia o del pranzo nuziale, scattate con quei 10 gradi di pendenza, ma che senso ha? Inizio a credere seriamente che il fotografo avesse problemi a muoversi.

«Learn all you can from the mistakes of others. You won't have time to make them all yourself» A. Sheinwold

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Leggasi "guardate il mio avatar" :P

ahah vlevo scriverlo anche io!

cmq una mia amica ha fatto un servizio fotografico per un locale e ha sfruttato bene le linee disegnate dalle mensole e dalle bottiglie per creare delle belle geometrie diagonali. il risultato non era male.

PowerBook G4 17" - iMac 24" 2.8GHz C2D

|| iPod 3g 15Gb || iPod Nano 1g 2Gb || iPod Nano 3g 8Gb || iPod Touch 8Gb || iPhone 3g 16Gb ||

My Flickr

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Le regole sono sempre legate a ciò che si vuole comunicare. Le linee oblique creano dinamismo e sono molto usate per dare "modernità" alle immagini, un taglio molto "da blog". Ogni cosa al suo posto. Per questo non so se lo userei per foto di matrimonio.

Se vi piace la fotografia, fate un salto su www.maurobighin.com

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ad esempio a me questa foto convinceva di più in leggermente ruotata piuttosto che dritta, l'ombrello risulta così l'unico elemento verticale e richiama l'attenzione verso il soggetto dando un senso allo spazio vuoto in alto a destra ma penso appunto che valga da caso a caso.

57374blk1-3-524-0(39761748)-ori.jpg

"La mia regola, oggi, è che il mio lavoro debba essere invisibile" Sven Nykvist

http://federicotorres.tumblr.com

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ad esempio a me questa foto convinceva di più in leggermente ruotata piuttosto che dritta, l'ombrello risulta così l'unico elemento verticale e richiama l'attenzione verso il soggetto dando un senso allo spazio vuoto in alto a destra ma penso appunto che valga da caso a caso.

57374blk1-3-524-0(39761748)-ori.jpg

Sono d'accordo, infatti si crea dinamismo perchè in qualche modo muove l'auto e le persone che corrono.

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Le foto oblique, non sono nella mia ottica visiva e mai ci entreranno.

Le linee cadenti, devono essere corrette, non stravolte dalla fantasia del fotografo. Un palazzo è perpendicolare al suolo [ammesso che non sia disastrato tipo una casa dove gli aveva ceduto il terreno sottostante (foto vista nel forum, postata da un utente)].

Per me, le foto sono: orizzontali, verticali o quadrate (formato 6x6).

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sono d'accordo ma esistono delle eccezioni...il fatto che un palazzo sia perpendicolare al suolo è relativo dipende da come inclini la testa no ? ;-)

Poi non fraintendermi le foto perpendicolari "a cazzo de cane" o "sbollate" danno fastidio anche a me, però più che evitare le linee cadenti, preferisco sottolineare le linee di forza. E come sempre è valido il principio; che vuoi comunicare? per le foto di architettura o di paesaggio è un conto, ma penso che non esista una regola unica così come non esiste una fotografia unica.

"La mia regola, oggi, è che il mio lavoro debba essere invisibile" Sven Nykvist

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Le foto oblique, non sono nella mia ottica visiva e mai ci entreranno.

Le linee cadenti, devono essere corrette, non stravolte dalla fantasia del fotografo. Un palazzo è perpendicolare al suolo [ammesso che non sia disastrato tipo una casa dove gli aveva ceduto il terreno sottostante (foto vista nel forum, postata da un utente)].

Per me, le foto sono: orizzontali, verticali o quadrate (formato 6x6).

Ci sono anche quelle rotondi stile lapide cimiteriale XD

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ci son soggetti che ripresi obliquamente offrono maggiore forza.

dipende sempre dal contesto, dal soggetto e da cosa si vuole esprimere.

ultimo esempio che ho realizzato:

3016602768_028889af09.jpg

sta foto è dritta o storta? ;)

«Per un vero fotografo una storia non è un indirizzo a cui recarsi con delle macchine sofisticate e i filtri giusti. Una storia vuol dire leggere, studiare, prepararsi. Fotografare vuol dire cercare nelle cose quel che uno ha capito con la testa. La grande foto è l’immagine di un’idea.» Tiziano Terzani

www.stefanodruetta.com

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Le foto oblique, non sono nella mia ottica visiva e mai ci entreranno.

Le linee cadenti, devono essere corrette, non stravolte dalla fantasia del fotografo. Un palazzo è perpendicolare al suolo [ammesso che non sia disastrato tipo una casa dove gli aveva ceduto il terreno sottostante (foto vista nel forum, postata da un utente)].

Per me, le foto sono: orizzontali, verticali o quadrate (formato 6x6).

E' normale che ci siano delle resistenze. Anche Van Gogh non ebbe successo in vita eppure innovò e la sua sedia di paglia è tutt'altro che corretta prospetticamente. Certamente c'è Canaletto, ma c'è anche Turner: entrambi dipingono Venezia, uno usa addirittura un apparecchio ottico per rappresentare la realtà alla perfezione, l'altro invece inizia l'impressionismo. Entrambi sono dei grandi, ma ognuno a suo modo e anche con le linee storte.

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Ste, lo sai già come la penso. :cuffie:

WLF? son d'accordo!! ;)

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Ciò non toglie il fatto, che io non ne farò mai. Ogni minima foto, sono sempre attento a correggere le linee cadenti in fase di scatto e a fare l'inquadratura migliore, senza dover photoshoppare ogni immagine.

Poi, può capitare che magari sei in condizioni di luce scarsa e non ti accorgi di una minima pendenza (ma solo in situazioni simili).

P.S. Vado O.T, ma serve a qualcuno che usa troppo l'artificiale per far diventare una foto corretta.

Le vere foto, si fanno al momento dello scatto, non in postproduzione. ;)

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P.S. Vado O.T, ma serve a qualcuno che usa troppo l'artificiale per far diventare una foto corretta.

Le vere foto, si fanno al momento dello scatto, non in postproduzione. ;)

A parte l'O.T., credo che proprio non c'entri: fare una foto volutamente con l'orizzonte diagonale non è qualcosa che c'entri con la post produzione in PS. In ogni caso la post produzioone è sempre esistita, solo che si chiamava camera oscura. Io usavo filtri, maschere, carta di un certo tipo per un contrasto, carta di un altro tipo per un altro contrasto. Praticamente le stesse cose che uso ora con PS. L'importante è che ciò che ne esce sia naturalmente credibile, non falsato.

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quel che vuole dire giag, è che è in fase di scatto che bisogna saper gestire la composizione la luce i colori e tutto il resto. la post è vero esiste da che esiste la fotografia, ma serve per correggere quei minimi errori, non per FARE la foto.

che poi ovvio, l'importante è che si sappia quel che si fa [in ogni situazione] e si sia in grado di giustificare le scelte fatte. ;)

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Non so chi dei due abbia più anni dell'altro, ma anche io facevo camera oscura (solo B:N) e so cosa vuol dire fare mascherature tagli e altro ancora, ciò non toglie che uno scatto fatto alla perfezione non ti implica tutte queste menate che devi fare dopo.

Io comunque, uso prevalentemente le dia, qunidi se sbagli a esporre, sono affari tuoi, perchè hai buttato via i soldi. Oggi, con il digitale (purtroppo alla portata di tutti), è tutto troppo facile, si è persa l'attenzione e la cura nello scattare perchè tanto se non va bene, la rifai subito.

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anch'io in pellicola uso maggiormente le dia [più brillanti e più economiche, generalmente].

vero il digitale è alla portata di tutti ma non è altrettanto vero che sia "troppo facile". quanto spesso vedo sedicenti fotografi che siccome hanno la d300 nuova di pacca si credono arrivati?

che poi questo vale anche per me, chissà quanti vedono le mie foto e quanto mi cisso, e pensano che sian solo porcate.. ;)

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Caro giaguaro, condivido in pieno il tuo discorso, (considera che lavoro in pellicola MF, che non costa poco, e poi me la sviluppo e me la stampo anche) però ripeto anche in pellicola in certe situazioni occorre "correre il rischio" e scattare e - anche - quello il bello e la soddisfazione di aver colto il momento giusto con un solo scatto (alla faccia degli fps), la stessa soddisfazione che si prova nel realizzare con cura esposimetrica e compositiva totale un bel paesaggio (ovviamente dia MF :-).

La fotografia è bella perché è talmente ampia da sembrare a volte infinita, e lavorare in pellicola al di là del fascino e della bellezza del supporto, educa a comprendere il valore di una fotografia, (invece che riempire Gb e Gb con fotografie inutili e "svendute") io proprio l'altro giorno (per un progetto che stò realizzando) sono uscito a fare un pò di street, sai quante foto ho fatto in un pomeriggio: 12 e sono tornato a casa soddisfatto. Quello che personalmente vedo sono pochi (ma in numero sempre crescente) clienti che piano piano cominciano ad apprezzare questo modo di lavorare, e i risultati che porta, forse il futuro non sarà solo DSLR FF da 70mpx con 1.000.000 di fps.

Come dice qualcuno, "La libidine non ha prezzo per tutto il resto c'è il digitale" ;)

Qui in effetti si và un pò off-topic dal discorso foto oblique (che come ho detto realizzo raramente) era per farti capire che pur avendo punti di vista e priorità compositive diverse dalle tue, sono sostanzialmente d'accordo con te :-)

"La mia regola, oggi, è che il mio lavoro debba essere invisibile" Sven Nykvist

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Oggi, con il digitale (purtroppo alla portata di tutti), è tutto troppo facile, si è persa l'attenzione e la cura nello scattare perchè tanto se non va bene, la rifai subito.

Ho paura che se abbiamo usato entrambi la camera oscura in bianco e nero siamo entrambi più vecchi della media del forum... ;)

Sul discorso del digitale, non trovo affatto che la possibilità di buttare le foto sia un di meno, anzi. Da quando scatto in digitale credo di aver potuto esplorare con meno problemi alcune frontiere della mia creatività che altrimenti non avrei mai potuto. Poi il fatto di farmi sviluppare il rullino da un castrone e di farmelo stampare da una macchina automatica non mi è mai piaciuto. Ammiro molto coloro che ancora seguono personalmente tutto il processo, dallo scatto alla stampa, ma il digitale non è niente di male, anzi. I migliori fotografi della storia hanno sempre usato tecnologie che per il loro tempo erano adeguate, ognuno per il proprio tempo. Ora c'è il digitale.

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Io però sono del parere che quando una tecnologia è alla portata di tutti è sempre un qualcosa di positivo, quando invece è solo cerchia di pochi fortunati non c'è nessun vantaggio... ;)

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Ho paura che se abbiamo usato entrambi la camera oscura in bianco e nero siamo entrambi più vecchi della media del forum... :cuffie:

Sul discorso del digitale, non trovo affatto che la possibilità di buttare le foto sia un di meno, anzi. Da quando scatto in digitale credo di aver potuto esplorare con meno problemi alcune frontiere della mia creatività che altrimenti non avrei mai potuto. Poi il fatto di farmi sviluppare il rullino da un castrone e di farmelo stampare da una macchina automatica non mi è mai piaciuto. Ammiro molto coloro che ancora seguono personalmente tutto il processo, dallo scatto alla stampa, ma il digitale non è niente di male, anzi. I migliori fotografi della storia hanno sempre usato tecnologie che per il loro tempo erano adeguate, ognuno per il proprio tempo. Ora c'è il digitale.

ti correggo su un punto, i migliori fotografi hanno sempre usato tecnologie che per LORO erano adeguate. ;) almeno io la vedo così.

Quindi tanto di cappello a chi porta a casa delle belle fotografie indipendentemente dalla macchina, ma il pensiero che ci sia un unico modo di approcciarsi alla fotografia mi infastidisce, ed infatti i risultati - in media - parlano e si vedono.

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