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Una vita in corsa


Asterion

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La nostra vita oggi

La potenza è nulla senza controllo, lo sosteneva una pubblicità di qualche anno fa. Al giorno d'oggi non trovo affermazione più giusta.

Viviamo di corsa, non è un modo di dire, non abbiamo un attimo di quiete. La tecnologia ci viene aiuto permettendoci di svolgere le nostre mansioni più rapidamente oggi che non in passato. Lo slogn è semplice ed immediato: se prima impiegavi un'ora per fare questo, ora ci metti dieci minuti e il resto del tempo è tuo per fare quello che vuoi. In realtà le cose stanno diversamente, perché quello che prima era giudicato fattibile in un'ora, adesso lo si deve fare in dieci minuti e nel resto del tempo hai altro da fare.

Ma la tecnologia ci aiuta ancora permettendoci di fare due, tre cose insieme, velocemente. Non servono particolari conoscenze per fare quello che volete fare, è tutto assistito, è rapido, è facile ed otterrete risultati quasi professionali. A volte è anche vero, o quasi.

Arriviamo alla fine della giornata, abbiamo fatto tante cose ma siamo un pò nervosi e ci sentiamo dentro meno soddisfatti. Eppure abbiamo fatto tanto. Cosa ci succede?

Siamo stanchi, la nostra mente ha avuto a che fare con più cose di quante potrebbe gestirne. Troppe cose davvero, ma se avete scordato qualche impegno per la troppa stanchezza il vostro PDA può aiutarvi; non basta, potete sincronizzare tutti i computer di casa, in ufficio, i cellulari perché i vostri impegni siano ovunque, così da non dimenticarli.

Andate in palestra, anche li c'è il programma accelerato. Non dovete più faticare tanto per avere un corpo perfetto. Gia, non è più importante sentirsi bene con il proprio corso, non è il fiato, la forma psico fisica che contano, la gioia dopo lo sforzo. Occorre rispettare certi canoni e scadenza in vista dell'estate o dell'appuntamento con il nuovo partner.

Stasera siete troppo stanchi, non ce la fate ad uscire, forse siete reduci da un aperitivo preso durante l'happy hour in qualche locale radical chic, lounge bar&pub, trendy, scegliete voi ce ne sono tanti, quasi tutti uguali.

Forse non sono le tartine a rovinarvi la cena ma decidete di guardare la televisione. E' tanto che non lo facevate e vi rendete conto che non ci sono altro che reality e programmi di intrattenimento, i film e i documentari ci sono ma sono molto pochi, però buoni per fortuna. Ma non preoccupatevi, potete vederne uno e registrarne un altro, il tutto mentre scaricate il terzo da internet. Non sapete quando potrete vederli, per ora li memorizzate in attesa di tempi migliori o di un uggiosa e fredda serata invernale.

I giochi li avete lasciati tanto tempo fa, giochi online molto convolgenti, ma quando vi siete resi conto che il tramonto della villa cittadina somigliava molto a quello visto in Dark Age of Camelot vi è preso un colpo e avete deciso che era decisamente ora di uscire da quell'incubo virtuale.

Potete fare una passeggiata se volete, se vedete qualcosa che vi piace avete la possibilità di immortalarla per sempre con il vostro cellulare che è molto probabilmente anche macchina fotografica. Non so, mi viene nostalgia di quegli attimi che passano senza poterli immortalare, ne restano schegge di memoria che trafiggono il cuore e non si consumano tanto negli anni.

Avete una potenza di fuoco eccezionale, la tecnologia prende il posto dell'uomo, lo sgrava dei compiti più tediosi e gli lascia tempo per crescere spiritualmente e fare esperienza della vita.

Escono sempre cose nuove e più potenti, più veloci, con più funzioni, entrano nella nostra di prepotenza e anche a noi sembra di non poterne più fare a meno.

Il sogno preconfezionato della tecnologia ve lo vendono così, con il marchio Intel Inside prestampato sulla scatola, o con altri marchi, basta che un marchio ci sia.

Ma siete ancora nervosi, avete una potenza di fuoco allucinante, siete sempre connessi con il mondo, con l'informazione, avete possibilità audio video virtualmente infinite.

Non solo, non scrivete più con le mani, avete una tastiera, potete scrivere in italiano, tradurlo automaticamente in tante lingue, pubblicare tutto su un blog e, anche se in uno sperduto punto del mare, i vostri scritti saranno immortalati, nessuno li cancellerà mai.

Ma, in fondo, a chi interessa cercarli? Se non poteste comunicare i vostri pensieri a tutto il mondo, se non poteste salvarli e duplicarli con facilità, se non poteste condividerli con quattro pc e sincronizzare il tutto, avrebbero meno valore?

C'è qualcosa che non vi torna, mentre vi fate la doccia ve ne accorgete. Correte sempre per eseguire performance sempre migliori. I vostri capi vi vogliono smart, perchè anche l'inglese è importante, perfino quando esistono le parole equivalenti in italiano. Ma smart forse è qualcosa di più di una parola. Smart è intelligente, sveglio, preparato, laureato con master, certificato, con esperienza, flessibile e attento alle esigenze del lavoro e del progetto. Una persona smart capisce che per l'azienda non è il momento di pagare gli straordinari ma occorre proprio fare la sentinella il sabato o la domenica. Il lavoro conta, la famiglia può attendere, è in gioco un futuro promesso e garantito sulla parola, farcito di sorrisi, dovete tenere duro.

Correte anni per prepararvi al lavoro, poi lavorate e correte per farvi valere, poi correte per fare tutto in tempi brevi, tanto la tecnologia vi permette di fare tutto e in fretta.

Ma i lavori non sono più buoni come una volta, ci si mette mano ma danno più problemi.

Avete una grande potenza di fuoco, potete fare tutto quello che volete ma non riuscite a controllarla bene. Il vostro cuore e la vostra mente non ce la fanno a stare dietro a tutto; voi siete nervosi perchè sapete che nella vostra vita non può esserci sempre e solo la corsa.

Non vi piace, non vi da soddisfazione e nessuno vi garantisce che produciate più ora di quanto avreste potuto fare venti anni fa. Venti anni fa creavano computer che oggi hanno ancora senso, quello che si crea oggi tra sei mesi è vecchio è lo sapete. Perchè quello che è imperfetto oggi sarà rivisto tra sei mesi.

Mentre voi lavorate per creare qualcosa di utile al vostro mondo, tutto il resto del mondo reale si fa la guerra, i salvatori diventano carnefici, dietro l'angolo si consumano tragedie della povertà, dell'odio, dell'ignoranza.

Nel vostro iPod ci stanno mille canzoni, nella vostra testa ora c'è un solo bisbiglio, una voglia di pace che non sentivate da quando eravate bambini.

Mentre correte vi guardate intorno e vi chiedete dove siate capitati, se la corsa non vi abbia portato lontano dalla vostra meta, se la strada sia propria quella giusta e se si possa comunque arrivare allo stesso punto che vi eravate prefissi.

D'un tratto un'altra domanda sorge dal cuore e, per la prima volta da tanto tempo, arrestate completamente la vostra corsa: ma chi me lo fa fare a correre?

Inizio a camminare, quando tornerò a casa cancellerò il mio racconto dal Mac, voglio usare un quaderno di carta come facevo per le poesie al liceo.

"Colui che non ha visto il calar della notte, non giuri di inoltrarsi nelle tenebre." Elrond

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Troppo lungo eh? :( Mi spiace ma gli sfoghi spesso sono come un lago che si riempie sempre di più, quando rompe la diga l'acqua esce tutta insieme

"Colui che non ha visto il calar della notte, non giuri di inoltrarsi nelle tenebre." Elrond

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Porca miseria come mi ritrovo in quello che hai scritto!

Con l'unica differenza che io faccio di tutto per non correre, per non uniformarmi, ma tanto è tutto inutile; i condizionamenti sociali fanno il loro sporco lavoro, più credi di esserne immune più ne sei preda, e terribilmente angosciato.

E così finisco col sentirmi - anzi, per essere- sempre maledettamente in ritardo sugli altri...

Grazie della riflessione. :ciao:

P.s. Anch'io se mi metto a leggere i miei Moleskine e i diari del liceo mi viene da piangere... oggi non saprei neanche da che parte cominciare a scrivere come allora!

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Ciao Melinda, è un piacere sapere che almeno qualcuno ti capisce ogni tanto :ciao:

Forse sul Moleskine non riusciremo più a scrivere con la spensieratezza di un tempo ma di sicuro, con un pò di tempo a disposizione, qualcosa di carino uscirebbe fuori.

Anche io usavo i Moleskine, sarà un tratto genetico da Mac user mi sa :ciao:

Grazie a te per il sostegno morale

"Colui che non ha visto il calar della notte, non giuri di inoltrarsi nelle tenebre." Elrond

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Non c'è di che, Asterion! :D

Mac1: purtroppo non è il riposo fisico quello più difficile da raggiungere, ma quello mentale. E si tratta anche di carattere... anche quando ero all'università e avevo molto più tempo libero (a proposito di biblioteche, la Sala Borsa di Bologna è il posto migliore per... non studiare!), mi sembrava sempre di perdere tempo, ma allo stesso tempo non volevo finire, crescere...

A volte invidio quelli che sono perfettamente inquadrati dal modo di vivere di oggi. Quelli per i quali c'è sempre qualcosa di "obbligatorio" da fare, ma che almeno lo sanno esattamente e lo fanno. Quelli che bisogna ascoltare la musica degli ultimi successi, quelli che d'estate bisogna avere l'abbronzatura, e che la domenica bisogna andare in piscina, quelli che a settembre non ti chiedono: "come stai?" ma "dove sei stato in ferie?", quelli che ti guardano storto perché fai o dici una cosa che non è completamente "allineata". Ecco, loro mi sembrano più felici, perché non si fanno domande, perché non devono decidere niente, perché devono solo reagire correttamente a degli stimoli dati. Ma nonostante io cerchi di pensare in ogni momento con la mia testa, alla lunga sono logorata da tutte le aspettative che si creano nella gente verso gli altri, compresa me.

In ogni caso, non vorrei proprio fare a cambio... meglio la consapevolezza, qualunque sia il prezzo! :huh:

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quando rompe la diga l'acqua esce tutta insieme

Straripa!

Cerca nuove strade! È chiaro che non ne puoi proprio più!

...Ma non farti prendere da questo vortice!

Ti ci vorrebbe un po di "pensiero debole"!

una poesia per te:

GRADINI

(Hermann Hesse)

Come ogni fior languisce e giovinezza

cede a vecchiaia, anche la vita in tutti

i gradi suoi fiorisce, insieme ad ogni

senno e virtù, né può durare eterna.

Quando la vita chiama, il cuore sia

pronto a partire ed a ricominiciare,

per offrirsi sereno e valoroso

ad altri, nuovi vincoli e legami.

Ogni inizio contiene una magia

che ci protegge e a vivere ci aiuta.

Dobbiamo attraversare spazi e spazi

senza fermare in alcun d'essi il piede,

lo spirto universal non vuol legarci

ma su di grado in grado sollevarci.

Appena ci avvezziamo ad una sede

rischiamo d'infiacchire nell'ignavia;

sol chi è disposto a muoversi e partire

vince la consuetudine inceppante.

Forse il momento stesso della morte

ci farà andare incontro a nuovi spazi;

della vita il richiamo non ha fine...

Su, cuore mio, congedati e guarisci!

:rofl:

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