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che ne pensate dei pacs?


mini_mida

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é un segno di civiltà e democrazia riconoscere i cambiamenti nei rapporti tra i sessi e non discriminare quindi le unioni non eterosessuali, e comunque tutte quelle coppie omosessuali ed eterosessuali che non scelgono il"sacro vincolo del matrimonio", per cui mi auguro che anche qui in Italia , fanalino di coda dell'Europa anche nel rispetto dei diritti civili, vengano data alle coppie di fatto che lo vogliano tutti i diritti civilistici delle coppie sposate.

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Originally posted by acro_mac

credo che se due persone han voglia di vivere assieme(anche 2amici)e vogliano tutelarsi l'un l'altro ..la società debba riconoscerli questo diritto...

lo stato non deve dare le direttive di come vivere la propria vita...

Due?

Perché porre questa limitazione? Se tre amici vogliono tutelarsi l'un l'altro?

Dici bene, parlando di amici; le tutele richieste possono essere concesse senza coinvolgere aspetti di relazioni sessual/affettive. Le diverse proposte che ho letto imitano diversi aspetti del matrimonio, (come la limitazione a due persone), ma se è una cosa diversa, perché uno sposato non può firmare un pacs con qualcun altro? oppure perché uno, prima di firmare un pacs deve scioglere quello precedente (se c'è)?

Avevo letto che in Canada due anziani vedovi per poter vivere assieme dividendo le spese avevano deciso di spacciarsi per omosessuali per poter firmare il pacs (cioè, non so esattamente la forma giuridica).

In Italia già diversi comuni hanno da tempo aperto dei registri per le coppie di fatto e poche decine in alcuni anni sono state le coppie (sia omo che etero) registratesi. Questo anche in quei comuni dove la firma non è solo simbolica, ma ha effetti importanti come sconti sull'ICI. Non mi sembra una delle emergenze nazionali, son ben altri i problemi (e più urgenti) da affrontare.

Poi, riferendomi alle sole coppie eterosessuali, se vogliono tutelarsi, perché non si sposano? un matrimonio implica dei diritti e dei doveri, quali sarebbero i diritti ed i doveri di un pacs? L'impressione mia (prontissimo a cambiarla di fronte ai fatti) è che si cerchino i diriti, senza i doveri.

Basta, mi fermo qui per non trasformare il topic in un topic politico.

Agli admin: se questo post è troppo politico per le norme vigenti cancellatemelo (o ditemelo che ci penso io), lasciando qui dov'è il resto del topic, che mi dispiacerebbe averne causata la chiusura.

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si io nn vedo dove sia il problema se 2-3-4-5-6 persone decidono di coabitare..coesistere tra loro..contenti loro contenti tutti...

i problemi son ben altri..queste cose nn adrebbero neppure discusse ma fatte e basta..solo che magari nn si è trovato rimedio ai veri problemi e quindi si spaccian questi...

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io la ritengo una cosa superflua, già la possibilità che vengano riconosciuti i diritti civili a una coppia che vive insieme esiste, si chiama matrimonio, perchè creare una cosa in più che fa la stessa cosa.

L'importante non è vincere, ma partecipare..... con soddisfazione alla sconfitta degli avversari

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Originally posted by melameccanica01

io la ritengo una cosa superflua, già la possibilità che vengano riconosciuti i diritti civili a una coppia che vive insieme esiste, si chiama matrimonio, perchè creare una cosa in più che fa la stessa cosa.

Perché non tutti possono sposarsi.

Per esempio due persone consanguinee, o una persona già sposata (se prima non divorzia), o due persone dello stesso sesso o più di due persone.

Non so le varie proposte di pacs quali di queste situazioni prevedano di "tutelare".

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Dico solo che sarebbe l'ora! In altri Paesi han già il matrimonio omosessuale, noi invece come al solito dobbiamo fare ciò che dice il papa (da quel che ho capito è stato il cardinale ruini a convincere l'unione ad eliminare i PACS dal proprio programma, ed era l'unico partito che li contemplava).

:aereo:

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Originally posted by melameccanica01

io la ritengo una cosa superflua, già la possibilità che vengano riconosciuti i diritti civili a una coppia che vive insieme esiste, si chiama matrimonio, perchè creare una cosa in più che fa la stessa cosa.

perchè se io abito con 1mio amico da 20anni e voglio che gli e m i si venga riconosciuto 1diritto su quello che è NOSTRO devo fare 1contratto...

posso capire il clero,ma nn vedo per la società civile quale sia il problema...

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Originally posted by melameccanica01

i pacs non mi pare contemplino casi di consanguineità o più di due persone

Ma allora sono molto discriminanti! Perché due extrasanguinei sì e tutti gli altri no?

Come si giustifica una simile inaccettabile discriminazione?

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dunque a quanto pare non possono concludere un patto civile di solidarietà a pena di nullità: discendenti e ascendenti in linea retta, affini in linea retta, collaterali sino al terzo grado incluso, persone già unite a qualcun altro in un Pacs o in matrimonio. Il divieto vale anche per le persone maggiorenni sottoposte a tutela.

Onestamente non lo trovo così discriminante il fatto che tra consanguinei non si possa stipulare un pacs....anche se cmq sia una variante dei pacs per quest'ultima categoria potrebbe esser utile...ma è un altro discorso penso.

Chi dice che è contrario ai pacs perchè esiste gia il matrimonio, non faccia l'errore madornale di confondere le due tipologie di unione....non sono assolutamente la stessa cosa

Canon EOS 50D | Canon EF 50mm F1.8 | Canon EF-S 60mm F2.8 Macro USM |

Sigma 30mm F1.4 EX DC HSM | Tamron SP AF28-75mm F2.8 XR Di LD Aspherical (IF)

Fotografi@Italiamac Flickr Group | Le mie foto su Flickr

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Originally posted by firstangel999+--><div class='quotetop'>QUOTE(firstangel999)</div>
dunque a quanto pare non possono concludere un patto civile di solidarietà a pena di nullità: discendenti e ascendenti in linea retta, affini in linea retta, collaterali sino al terzo grado incluso, persone già unite a qualcun altro in un Pacs o in matrimonio. Il divieto vale anche per le persone maggiorenni sottoposte a tutela.

Onestamente non lo trovo così discriminante il fatto che tra consanguinei non si possa stipulare un pacs....anche se cmq sia una variante dei pacs per quest'ultima categoria potrebbe esser utile...ma è un altro discorso penso.[/b]

Diciamo che è meno discriminante della situazione attuale, ma non vedo il perché di tutte queste inutili limitazioni.

Ma soprattutto il fatto che si debba essere solo in due e non di più.

<!--QuoteBegin-firstangel999

Chi dice che è contrario ai pacs perchè esiste gia il matrimonio, non faccia l'errore madornale di confondere le due tipologie di unione....non sono assolutamente la stessa cosa

A parte la possibilità della possibilità di firmare un pacs da parte di coppie omosessuali, quali altre differenze sostanziali ci sono, molto sinteticamente?

Non lo chiedo come provocazione, ma non sono informato sufficientemente sulle attuali proposte delle varie forze politiche.

Grazie

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Fondamentalmente il problema si riduce ad identificare con chiarezza il concetto di famiglia e classificarne la struttura.

Pacs o simili non credo pongano problemi se non intaccano la struttura familiare così com'è concepita.

Cosa sia giuridicamente una famiglia è riportato nella ns costituzione e noi per il momento ci atteniamo a quella.

Il mondo occidentale è cresciuto e formato storicamente proprio in questa struttura(padre, madre, figlio) e lasciarla per altre forme di convivenza non sappiamo dove ci condurrebbe.

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  • 4 settimane dopo...

...ciao, anche il concetto di famiglia purtroppo viene interpretato:

io convivo con una ragazza da circa 5 anni e quando sono andato a iscrivermi all'università ho dovuto dichiarare anche il reddito della ragazza con cui vivo,

perchè dallo stato di famiglia risulta anche lei. In comune mi hanno detto che avendo entrambi chiesto la residenza nello stesso posto, allora siamo una famiglia.

Da circa due anni ho comprato casa, ma ovviamente non ho potuto chiedere alla regione Lombardia il contributo per l'acquisto della prima casa, perchè viene dato solo a coppie sposate o che si sposeranno entro un anno dall'acquisto !!!

Questa non è discriminazione ?

Ben vengano i pacs.

Purtroppo siamo governati dalla chiesa...Già Machiavelli qualche anno fa diceva che il Re doveva governare e il Papa fare la messa...;-) non il contrario

Basta con le discriminazioni !!!!

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Originally posted by JP

...ciao, anche il concetto di famiglia purtroppo viene interpretato:

io convivo con una ragazza da circa 5 anni e quando sono andato a iscrivermi all'università ho dovuto dichiarare anche il reddito della ragazza con cui vivo,

perchè dallo stato di famiglia risulta anche lei. In comune mi hanno detto che avendo entrambi chiesto la residenza nello stesso posto, allora siamo una famiglia.

Da circa due anni ho comprato casa, ma ovviamente non ho potuto chiedere alla regione Lombardia il contributo per l'acquisto della prima casa, perchè viene dato solo a coppie sposate o che si sposeranno entro un anno dall'acquisto !!!

Questa non è discriminazione ?

Ben vengano i pacs.

Purtroppo siamo governati dalla chiesa...Già Machiavelli qualche anno fa diceva che il Re doveva governare e il Papa fare la messa...;-) non il contrario

Basta con le discriminazioni !!!!

Scusa se richio di cadere nel personale, ma è solo per capire meglio, non per essere indiscreto.

Tu cosa ti aspetteresti dai pacs? di ottenere certi privilegi, attualmente riservati ale coppie sposate; a che prezzo? al prezzo di una firma su un pezzo di carta davanti ad un notaio o simili.

Ma allora, che differenza c'è fra questo ed un matrimonio civile in comune?

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Originally posted by Maghetto+--><div class='quotetop'>QUOTE(Maghetto)</div>
<!--QuoteBegin-aponus

scusate...questo mi pare un tema politico, vietato da regolamento.

Chiedo di chiudere questo post.

Non mi pare si stia parlando di politica.[/b]

Leggi! Altrimenti mi faresti mettere in dubbio le tue capacità di comprendonio.

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  • Admin
Originally posted by aponus+--><div class='quotetop'>QUOTE(aponus)</div>
Originally posted by Maghetto@

<!--QuoteBegin-aponus

scusate...questo mi pare un tema politico, vietato da regolamento.

Chiedo di chiudere questo post.

Non mi pare si stia parlando di politica.

Leggi! Altrimenti mi faresti mettere in dubbio le tue capacità di comprendonio.[/b]

:)

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Originally posted by aponus+--><div class='quotetop'>QUOTE(aponus)</div>
Originally posted by Maghetto@

<!--QuoteBegin-aponus

scusate...questo mi pare un tema politico, vietato da regolamento.

Chiedo di chiudere questo post.

Non mi pare si stia parlando di politica.

Leggi! Altrimenti mi faresti mettere in dubbio le tue capacità di comprendonio.[/b]

Qui si sta parlando di pacs fini a se stessi e non come oggetto politico.

Questo post/sondaggio non mi pare abbia nessun sfondo politico

Canon EOS 50D | Canon EF 50mm F1.8 | Canon EF-S 60mm F2.8 Macro USM |

Sigma 30mm F1.4 EX DC HSM | Tamron SP AF28-75mm F2.8 XR Di LD Aspherical (IF)

Fotografi@Italiamac Flickr Group | Le mie foto su Flickr

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Originally posted by aponus

E' oggetto di campagna elettorale e di scontro politico, quindi...

Infatti PACS é la terminologia utilizata solo da una parte politica...guarda caso...

Questa norma del regolamento va interpretata, nel senso che a prenderla alla lettera bisognerebbe praticamente chiudere la sezione Attualità.

Potrei essere d'accordo con te, che questo è un tema politico, ma qui non siamo in democrazia, nel senso che certe decisioni vengono prese autonomamente dai moderatori, eventualmente sentendo prima le nostre opinioni. Ed un moderatore si è già espresso in modo chiaro e netto, anche se non tutti sono d'accordo.

Piuttosto gli si potrebbe ciedere cosa si intende esattamente per "post a contenuto politico", così da poterci regolare meglio in futuro.

Grazie

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  • Admin
Originally posted by desko+--><div class='quotetop'>QUOTE(desko)</div>
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E' oggetto di campagna elettorale e di scontro politico, quindi...

Infatti PACS é la terminologia utilizata solo da una parte politica...guarda caso...

Questa norma del regolamento va interpretata, nel senso che a prenderla alla lettera bisognerebbe praticamente chiudere la sezione Attualità.

Potrei essere d'accordo con te, che questo è un tema politico, ma qui non siamo in democrazia, nel senso che certe decisioni vengono prese autonomamente dai moderatori, eventualmente sentendo prima le nostre opinioni. Ed un moderatore si è già espresso in modo chiaro e netto, anche se non tutti sono d'accordo.

Piuttosto gli si potrebbe ciedere cosa si intende esattamente per \"post a contenuto politico\", così da poterci regolare meglio in futuro.

Grazie[/b]

Secondo il post della redazione su questo argomento, questo topic non dovrebbe rientrare tra quelli oggetto di dibattito...

Originally posted by Redazione

Ciao a tutti,

ricordiamo che a partire dal 1 gennaio 2006 non è più possibile postare messaggi che abbiano come temi personaggi politici, partiti politici e la politica italiana o internazionale.

Buon divertimento con gli altri topic su Italia Mac!

:D  

Discussioni su questo argomento:

http://www.italiamac.it/forum/viewtopic.php?t=78170

http://www.italiamac.it/forum/viewtopic.php?t=78277

http://www.italiamac.it/forum/viewtopic.php?p=716450

http://www.italiamac.it/forum/viewtopic.php?t=79284

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Premessa: esprimo il mio parere di giurista, quindi sulla base delle leggi e delle motivazioni socioeconomiche che le hanno sostenute.

La società italiana e, genericamente, quella occidentale, trova la sua cellula fondamentale nella famiglia. Ad essa, dunque, sono rivolte le attenzioni dello Stato, che è espressione dell'insieme delle stesse cellule, alias le famiglie.

La legge contempera le esigenze sociali e quelle economiche, sia creando istituti a tutela di certi rapporti, sia destinando delle risorse per sviluppare queste realtà.

E' ovvio che, destinando delle risorse in una direzione, le si sottraggono ad altre e questo è il risultato di una scelta politica.

La famiglia ha una tutela particolarmente forte, sia con l'istituto del matrimonio, sia con quelli dedicati alla filiazione. In tal senso, due persone che decidano di vivere insieme creando tra di loro un legame giuridico (il matrimonio è un contratto, niente più niente meno) godono di una particolare tutela legale (da parte delle leggi civili) ed economica (per la destinazione di risorse che viene fatta a favore della famiglia).

Ovviamente (e qui non credo che ci possa essere opinione contraria) il matrimonio comporta e deve comportare diritti e doveri di entrambi i coniugi.

Due (o più) persone che decidano di convivere e basta, lo fanno perchè rifiutano l'istituto giuridico del matrimonio (e quindi il vincolo contrattuale che esso comporta). Al di là dei contenuti religiosi (ognuno può decidere se sposarsi in chiesa o no) il resto è disciplina civilistica pura. Se si convive, si fa una scelta di libertà dai vincoli contrattuali del matrimonio e si lascia questa libertà anche al convivente.

In base a quale principio invece una persona che non vuole essere vincolata deve subire gli effetti di qualcosa di non voluto?

Se si rifiuta il nomen juris del matrimonio per spirito di contraddizione o perchè si vuol fare gli "alternativi" non si può poi pretendere di averne gli stessi identici effetti quando e come piaccia, come se fosse un interruttore da accendere e spegnere, oltretutto selezionando a piacimento gli effetti che si vogliono e quelli che no... Se invece lo si rifiuta perchè non se ne vogliono gli effetti, non vedo perchè quello che è uscito dalla porta debba rientrare dalla finestra!

Alcuni degli effetti del matrimonio sono sopperibili con pochissimo da chi non vuole sposarsi. Si può fare testamento a favore del proprio compagno, si può rilasciare un consenso all'accesso ai propri dati personali, si possono fare procure generali o speciali e questo copre una buona fetta di quello che manca rispetto al matrimonio (ovviamente queste cose possono essere fatte anche per una persona dello stesso sesso).

Riguardo all'aspetto religioso, ognuno è libero di pensarla come vuole, ma proprio per questo non si può pretendere che un paese in stragrande maggioranza cattolico si debba adeguare ciecamente al dettame di chiunque la pensi diversamente. Se così fosse, ognuno dovrebbe essere libero di scegliersi i suoi diritti e i suoi doveri nei confronti degli altri, ma questo è inconcepibile.

Nè ha pregio il rilievo che certe risorse vengano destinate solo a chi è sposato e vengano precluse ai conviventi. Come al solito, chi convive cerca di ottenere tutti gli effetti del matrimonio senza volerlo stipulare e anche questo non ha senso. Io sono single e non posso accedere a quei benefici di legge e fiscali, così come i conviventi e i vedovi. Va da sé che una misura studiata per incentivare le famiglie e lo sviluppo demografico non possa essere adottata a favore di chi non può (istituzionalmente) fare figli, come i single, i vedovi e gli omosessuali.

Il matrimonio esiste da millenni in tutto il mondo, non è una novità, nè una forma di arretratezza culturale.

Probabilmente è l'unico istituto che non è mai stato messo in discussione e che ha trovato consenso unanime "worldwide" e in tutte le civiltà.

La disciplina giuridica dell'unione tra due persone esiste già e si chiama matrimonio. Ognuno è libero di aderirvi o meno.

Le unioni omosessuali non trovano riconoscimento nella nostra civiltà per diversi ordini di motivi. Alcuni sono religiosi, altri civili. Tra questi ultimi, gli omosessuali non possono avere figli e, quindi, non garantiscono la continuità della società.

Le unioni tra consanguinei non sono vietate per sfizio. Da esse nascono figli deformi e con problemi mentali o genetici.

Sempre più spesso ho l'impressione che, in nome di un fantomatico "progresso" o di un'attenzione (peraltro sempre dovuta) alle minoranze, si tenda a calpestare quelli che sono i principi su cui si fonda la nostra società e la nostra civiltà. Questa cosa è francamente inconcepibile.

Giusto per sdrammatizzare, io volevo sette mogli!!! :)

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