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Se un furbo vi "rubasse" il dominio...


Damy

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...voi cosa fareste?

Ciao ragazzi, non si riesce mai a vedere il fondo, perché ogni volta ci si accorge che si può scendere ancora più in basso.

Ho in "gestione" il sito di un amico (titolare di una casa editrice locale) e, volendo passare con servizio di hosting su Aruba, ho lasciato scadere l'anno di registrazione dominio presso il vecchio.

Saranno passati si e no 4 o 5 giorni tra la chisura del vecchio sito e l'attivazione del servizio Aruba che, nel frattempo, un furbo di Milano si è appropriato del dominio .it in questione.

Ho chiamato la Registration Authority del CNR di Pisa, ma, laconicamente mi hanno solo dato indicazioni di come procedere per vie di compromesso o legali con la controparte: loro non ci mettono bocca!!!

Eppure, un dominio che porta inequivocabilmente il nome della ditta (fondata nel 1990 e sicuramente unica in tutta Italia), dovrebbe, senza tante storie essere assegnato al titolare della stessa.

Perché doversi sbattere con azioni legali per dimostrare ciò che è palesemente un "diritto naturale"? Cosa spera questo furbo? che gli si paghi una tangente per riavere il dominio?

Ma roba da pazzi...

Ciao a tutti

Damy

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Beh allora piano, da nessuno parte sta scritto che se io ho l'azienda più vecchia del mondo in Italia che si chiama pinco palla, automaticamente mi viene affidato pincopalla.it ...attenzione!

Là a parer mio è stato un errore di valutazione in quanto dovevi fare il trasferimento di dominio prima che scadesse!

tutto qua...

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Originally posted by m.art3

Beh allora piano, da nessuno parte sta scritto che se io ho l'azienda più vecchia del mondo in Italia che si chiama pinco palla, automaticamente mi viene affidato pincopalla.it ...attenzione!

a parte che sono daccordo, non si deve far scadere un dominio... lo si trasferisce 3 giorni prima e via

volevo comunque far notare che solitamente si finisce all'arbitrato irrituale per le controversie sui nomi a dominio (quantomeno è bene farci star dietro un arbitro o comunque un legale, gente che sa come muoversi). se uno ha un'attività con un sito internet a carattere pubblicitario/commerciale ed uno ti frega il dominio, solitametne in nome del buon senso si dà ragione a chi per primo aveva il dominio. a maggior ragione se il nome a dominio coincide con in nome stesso dell'attività commerciale. si pole far tutto purché rientri nei termini di una certa ragionevolezza... se il dominio è stato lasciato libero per 3 mesi e questi fatti sono avvenuti 2 anni fa beh, è una cosa. se è stato lasciato libero 2 giorni e questi fatti sono di 3 giorni fa, è un altra.

alla fine, potrà essere un comportamento incauto lasciarlo libero così, ma alla fine uno il servizio lo paga fino in fondo e se trasferisci prima non ti stornano niente.

bisogna vedere le cose come stanno anche da parte di quello che ha preso il dominio. se un mario rossi qualunque si prende un sito "pincopallaeditrice.it" e poi pinco palla, che fa l'editore e possedeva già quel sito, lo rivuole, beh.... di solito si accontenta pincopalla.

le cose possono stare in mille modi: a volte le ragioni del "ladro" sono valide quanto quelle del "derubato", a volte sono solo delle buffonate per chiedere veri e propri riscatti per i siti, a volte è solo gente onesta che avuto la sfortuna scegliere il dominio sbagliato...

niente che non si potesse risolvere con un trasferimento fatto prima in ogni caso, si sta tutti più sicuri (non è polemico, solo un consiglio per quandi ci sarà una prossima volta :offeso: )

Mi sono laureato!!!

Mi chiamano "Dottore"!!!

Anzi... mi chiamano "Ingegnere"!!!!

...perché non ci capisco ancora niente di niente????

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Ricordo che ci sono programmi realizzati appositamente per rubare domini... questi controllano e monitoraizzano costrantemente le scadenze dei domini per appropriarsene, grazie ad una persona fisica il giorno stesso della scadenza. Questo succede sopratutto con i .com ma non solo.

Far scadere un dominio è forse una cosa un po da polli (sensa offesa). Se prima potevi rimettere si e no 15 euro adesso non so... conta lo sbattimento, conta che sicuramente se ti accordi non sborserai 15 euro, poi non so.

Un hosting ad un mio cliente gli chiede 300 euro l'anno per offrirgli quello che aruba da con 30 euro... sapete cosa hanno fatto... l'hosting stesso ha registrato il dominio a proprio nome ed ora mai è in loro possesso da anni e il cliente se lo prende al suddetto posto :offeso:

Ciao e in culo alla balena!!

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beh, io sono dell'idea che il primo che arriva, prima alloggia.. nel senso che, se io mi prendo un dominio, e te qualche giorno mi vieni a dire "no, quello doveva essere il mio perché ..........." a me non interessa..

stavi a preoccuparti a prendertelo prima..

io ho pagato per quel dominio.. se lo volevi te, stavi a fare i conti prima!

Mi dispiace per quel che è successo e al fatto che ci tenevi ad averlo, ma la prossima volta vedi di fare le cose nei tempi giusti!

:fiorellino:

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Grazie per i consigli, ma credo proprio che si tratti di un "furbo", che di mestiere utilizza programmi per la segnalazione dei domini scaduti e se ne appropria. L'ha già fatto con altri miei conoscenti.

Francamente non mi sarei mai aspettato che un dominio legato inequivocabilmente all'attività e al comune di residenza, e vi garantisco, assolutamente unico in Italia, mi venisse soffiato da un residente (o operante) a Milano.

Non mi servono (scusate) le omelie sul fatto che avrei dovuto stare attento a non farlo scadere. Come detto da qualcuno in un post, volevo sfruttare fino in fondo un servizio già pagato per un anno. Punto e basta.

Ripeto, è rimasto scoperto per 4 o 5 giorni, il tempo che Aruba addirittura me lo dava per dominio libero, tant'è vero che ha accettato il mio pagamento, salvo segnalarmi successivamente l'indisponibilità del dominio.

Se vi dico (per es.) "vibovalentianesi.it", riferendomi a edizioni site in Vibo Valentia, sarà ben difficile credere legittima la paternità di un'attività sita in Milano: o no? Esiste una parola in italiano o altra lingua che sia uguale? Se ho "fuso" e "coniato" la parola VIBOVALENTIANESI infischiandomene di ogni regola lessicale, e sò che è unica in Italia e non utilizzata da altri, perché non mi si deve dar ragione automaticamente?

E se (registro ditte alla mano) vi dimostro che le "Edizioni Vibovalentianesi" sono mie dal 1990, con dominio posseduto per 5 anni dal 1990 ad oggi, tranne appunto quei 4 o 5 giorni di scoperto, quale altra prova devo produrre perché non mi sia attribuito automaticamente?

Siamo proprio in Italia...(sigh).

Damy

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furbo o non furbo...non sò :)

Comunque se un dominio scade e un qualsiasi "Pinco Pallo" ignaro di tutto digita il dominio "xxxxxxxxx.xx" è questo è disponibile...!!!

Può averlo preso chiunque! anche io! (non stò a Milano-per la cronaca-)

A maggior ragione, se... si sospetta di un potenziale concorrente...anche un/quarto d'ora potrebbe essere fatale!! Che questo fà l'editore!!?

Ipotiziamo che questo smanetta tutto il giorno per fregarsi domini altrui...( ne dubito) l'errore è stato quello di lasciargli spazio per agire!

La colpa non è di PINCO ne di PALLO (anche se fà l'editore) ma di chi doveva gestire la cosa o dell'azianda che ha tentennato.( Una azienda seria non si lascia intimidie da 15,00 euri -c'é ne sono di sboroni che poi...si perdono in un bicchier d'acqua- sensa offesa per nessuno, ne di riferimento al tua amico-ma a certi miei clienti!-)

Per quanto riguarda l'Italia, le condizzioni...credo siano molto chiare, in altri paesi molto più l'iberali basta molto meno per vederdi fottere la casa, il lavoro

o non sò cos'altro, per qualche decimo di secondo!

questo è il mio pensiero!

Mi dispiace sinceramente per te e per il tuo amico ma... se il dominio é libero...che sia 1 minuto o un mese...non fà la differenza!!

giangi tranci

www.onandoffer.it

www.gianluigiantonelli.it

...CHI FA CON MAC FA PER TREc..

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Ma dài, Giangi, è proprio per questo che è ridicolo e assurdo: adesso si apre un portale di ricerca anonimo e insignificante per il nome stesso del dominio; né edizioni né nessun'altra attività "raggiungibile".

Solo presenza online.

E per te, sarebbero colpevoli i cittadini che "lasciano entrare" in casa il ladro, non il ladro stesso??? Però...

Il motivo per andare in giro a "raccattare" domini in scadenza, c'è tutto: questa parola, (il dominio in questione) cinque anni fa non avrebbe prodotto alcun risultato cercata su google, proprio perché inesistente sul vocabolario. Oggi, digitare questa parola e cercarla con google produce più di 500 pagine trovate, e quindi potenziali "cliccatori" che ti arrivano sul sito. E sappiamo che ci sono servizi che ti pagano anche i contatti avuti.

Tutto qui: non è morto nessuno e ce ne faremo una ragione (ovviamente),non lasceremo più scadere domini che ci interessano e ci percuoteremo il petto, ma è giusto anche sapere che ci sono "amici" che di nomi per loro insignificanti si fanno "legittimi" utilizzatori. E scusate il "pensare male", ma scommetto che sarebbe disposto anche a cederlo se soltanto gli si offrisse qualcosa.

E le Authority varie (documenti camera di commercio alla mano) non si degnano di dare un parere se non per rimando ad articoli di codice e cose legali varie.

Ciao e grazie per i consigli.

Damy

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  • Admin

Attenzione!

I domini .it che scadono vanno in un periodo di sospensione (stato di NO-PROVIDER) di 90 giorni entro il quale il reale titolare del dominio ha la prelazione su di esso e quindi SOLO lui ha diritto di riattivarlo, anche da un altro provider. Questa "stasi" viene comunicata al titolare con lettera raccomandata direttamente dal Nic di Pisa.

Solo allo scoccare della mezzanotte del 90 giorno + 1 chiunque può registrarlo e ha (quasi) tutti i diritti di farlo. Se a te è capitato il "furtariello" dopo il 90esimo giorno non ci puoi fare nulla ma se è capitato prima, di certo chi l'ha preso ha dovuto inviare il fax di cambio maintainer al Nic con dentro tutti i dati del vero titolare (possibilmente su carta intestata) e l'ha anche siglato, probabilmente falsificando la firma.

Traggo dalle FAQ del nic:

12. Qual è il significato di "NO-PROVIDER"?

È lo stato in cui può essere messo un nome a dominio quando il provider/maintainer non intende più mantenerlo oppure quando il provider/maintainer non ha più un contratto attivo con il Registro. Allo scadere dei tre mesi successivi alla data di passaggio nello status di NO-PROVIDER-MNT, se tale status persiste, il dominio viene revocato d'ufficio dal Registro del ccTLD ".it".

13. Come si modifica lo stato di NO-PROVIDER?

Per modificare lo stato di NO-PROVIDER-MNT è necessario che l'admin-c o il legale rappresentante dell'organizzazione assegnataria del nome a dominio invii una richiesta di "cambio provider/maintainer", correttamente compilata e firmata, indicando come vecchio P/M "NO-PROVIDER-MNT" e specificando il nome (sigla) del nuovo P/M. L'esempio della lettera di richiesta di cambio provider è disponibile alla URL: http://www.nic.it/RA/domini/cambio-pm.html

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  • Admin
Originally posted by --io---

Ricordo che ci sono programmi realizzati appositamente per rubare domini... questi controllano e monitoraizzano costrantemente le scadenze dei domini per appropriarsene, grazie ad una persona fisica il giorno stesso della scadenza. Questo succede sopratutto con i .com ma non solo.

Per i .it è quasi impossibile automatizzare queste procedure perchè il database non è largamente accessibile a tutti soprattutto per le info sulle date di scadenza e soprattuttp perchè prima della VERA scadenza devono passare 90 giorni di stato di NO-PROVIDER che viene regolarmente segnalato al vecchio titolare (che ne detiene ancora x i 90 giorni la titotolarità) via raccomandata a/r.

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  • Admin

Comunque i marchi registrati, i nomi d'azienda e i nomi propri sono tutelati. E' vero che chiunque può registrare il nome a dominio che vuole, ma è anche vero che se uno che ha più diritti dell'altro fa causa, probabilmente se riaccapparra il dominio, Ma dipende dal giudice.

Io ti consiglio di far inviare una bella letterina da un legale al nuovo titolare del dominio "minacciando" vie legali se non te lo torna. Ovviamente devi essere certo che tu hai più diritto di lui, non basta che il tuo cliente sia nato prima di lui, se anche lui ha un solo motivo per avere il dominio, sicuramente se lo terrà punto e basta.

generalmente chi fa cybersquatting con i domini altrui alla prima letterina di un legae molla l'osso.

Tieni anche presente che in Italia è vietato chiedere soldi per vendere un dominio che si ha registrato, quindi se lui teoricamente per email ti scrive: "voglio 1000 euro per cederti il dominiO" molto probabilmente è un motivo più che valido per fare denuncia. Cosa diversa è se sei tu che proponi a lui "ti do 1000 euro per il dominio".

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  • Admin

Inoltre per i .it il registrante firma una lettera di assunzione di responsabilità che in un punto cita:

Il sottoscritto, richiedente il nome a dominio in oggetto, in particolare dichiara sotto la propria responsabilita':

(...)

d) di avere titolo all'uso e/o disponibilita' giuridica del nome a dominio richiesto e di non ledere, con tale richiesta di registrazione, diritti di terzi;

(...)

h) di essere a conoscenza e di accettare che in caso di erronea o falsa dichiarazione nella presente richiesta, il Registro provvedera' alla immediata revoca del nome a dominio, salvo ogni piu' ampia azione legale. In tal caso la revoca non potra' in alcun modo dare luogo a richieste di risarcimento nei confronti del Registro;

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  • Admin

Sempre dal sito del Nic:

11. Quando scade un nome a dominio?

Un nome a dominio registrato nel ccTLD "it" ha una scadenza annuale, che decorre dalla data di registrazione (es. nome a dominio registrato il 9 giugno 2003 scade il 9 giugno 2004) o dell'ultima modifica (cambio provider/maintainer o cambio dell'assegnatario del nome a dominio. Es.: un nome a dominio registrato in data 30 giugno 2002 per la Paperino Srl e successivamente trasferito in data 1 febbraio 2003 alla Topolino Spa scadrà in data 1 febbraio 2004).

I nomi a dominio sono rinnovati automaticamente tranne in caso di diversa volontà espressa dall'assegnatario (richiesta di cancellazione).

Qualora un nome a dominio sia posto in stato di NO-PROVIDER-MNT secondo quanto disposto dal punto 3.2 delle procedure tecniche di registrazione (a seguito di comunicazione per iscritto da parte del provider/maintainer oppure in caso di mancato rinnovo del contratto tra il provider/maintainer e il Registro), il nome a dominio viene cancellato dopo tre mesi trascorsi in tale status, salvo diversa volontà espressa dall'assegnat

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  • Admin
Originally posted by giangi tranci

un punto a favore dell'italia e di .it!

Questo non lo condivido. Una cosa quando scade... scade. A cosa serve una lettera raccomandata pagata con i soldi dei contribuenti (e sono migliaia al mese...)? Molto, ma molto migliorela gestione del .com - allo scadere hai qualche giorno ma non di più...

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Originally posted by GiM+--><div class='quotetop'>QUOTE(GiM)</div>
<!--QuoteBegin-giangi tranci

un punto a favore dell'italia e di .it!

Questo non lo condivido. Una cosa quando scade... scade. A cosa serve una lettera raccomandata pagata con i soldi dei contribuenti (e sono migliaia al mese...)? Molto, ma molto migliorela gestione del .com - allo scadere hai qualche giorno ma non di più...[/b]

GiM che il nostro è spesso un paese di ipertutele oppure di far west lo sappiamo... ma non penso sia più conveniente il nostro sistema? voglio dire, metti che dai 48 ore di no-provider, senza avvisi a casa, raccomandate, telefonate e cose varie... 48 ore secche di comporto e poi via, il dominio è libero. ci sarebbe un monte di gente un po' meno accorta che si fa fregare il dominio, gente che poi a ragione farebbe causa ed una serie alla fine di arbitrati a 3 davanti al ccTLD. pure quelli l pagherebbero i contribuenti; e con uno solo di quelli sai quante raccomandate si fanno...

in ogni caso non è proprio "chi prima arriva meglio alloggia".

se in 2 vogliono lo stesso dominio si guardano le ragioni che ognuno può addurre per continuare a possederlo. e il "da quanto lo possedevo" non è certo la più importante. contano i nomi, il tipo di sito, le finalità, soprattutto che mole di utenti si è in grado di muovere se è possibile stiarla in base a siti preesistenti ed un monte di altre cose...

esempio stupido: se qualche mario rossi si prende un sito col mio nome e cognome per farci un porno beh... ho tutto il diritto di farlo chiudere. ora con me non accadrà, ma con personaggi pubblici ste cose sono all'ordine del giorno. figuriamoci poi se non prendono di mira le piccole/medie aziende che spesso non hanno nemmeno voglia/tempo/soldi/conoscenze per adoperarsi e tornare in possesso dei propri domini.

Mi sono laureato!!!

Mi chiamano "Dottore"!!!

Anzi... mi chiamano "Ingegnere"!!!!

...perché non ci capisco ancora niente di niente????

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  • Admin

No no... aspetta... i Registrar americani iniziano a inviarti email di scadenza già da 2 mesi prima... fra i due mesi e la scadenza ti mandano almeno 10 email in ordine decrescente, tipo...

- Mancano 60 giorni allo scadere

- Mancano 30 giorni allo scadere

- Mancano 4 settimane

- Mancano 3 settimanel

- Mancano 2 settimanel

- Mancano 10 giorni

- Manca 1 settimana

- Attenzione il dominio sta per scadere

- Manciano 2 giorni

- Ultimo avviso, dominio in scadenza

- Il dominio è scaduto

A poi hai ancora qualche giorno comunque di prelazione.

Credo che sia anche troppo. Inoltre anche i registrar italiani mandano degli avvisi via email.

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  • Admin

Infatti. Secondo me 90 giorni di no-provider DOPO la reale scadenza e una raccomandata a/r sono troppo!

E' come se vai ad affittare un film.. se quello prima lo ha restituito oggi, mica devo aspettare 90 giorni per poterlo prendere :gira:

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Concordo che è una procedura eccessiva, e sebbene concordo anche sul fatto che in queste situazioni anche il più piccolo errore è sempre un errore (per cui bisogna stare attenti), sono sempre più annoiato da questa logica del truffa truffa generale che regna ovunque...

Non che si possano cambiare le cose schioccando le dita :roll: :roll:

Comunque in bocca al lupo per la vicenda...

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Credo che la mia posizione riguardo la questione era molto chiara, se lasci scadere il dominio e uno se lo prende , il problema è di chi lo ha lasciato scadere e non di chi se la preso! (visto che era disponibile)

mi dispiace per damy che è un utente di italia mac

Per quanto riguarda l'italia per come la vedo io e un paese ibrido dove si vorrebbe essere liberal ma che comunque deve essere assistenzialista ( ed é questo il vero problema!)

Non sapevo dei 90 giorni, ma per come sono fatto io non passava un decimo di secondo!

Ripeto sono contento per Damy, se c'é una scappatoia, ma in italia se non ti si dà tempo siam stronzi (si puo dire?:ciao: ) , io non sapevo, non é giusto.....

se ti si da tempo siamo burocrati e stronzi (a questo punto spero si possa dire... :D )!

tutto qui!

ciao

giangi tranci

www.onandoffer.it

www.gianluigiantonelli.it

...CHI FA CON MAC FA PER TREc..

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Innanzitutto ringrazio tutti gli amici del forum che a vario titolo si sono prodigati nel consigliarmi e nel proporre soluzioni.

Mi vergogno un poco per aver smosso così tanti e preparati esperti in materia, ma proprio non ce l'ho fatta a starmene zitto su una questione di principio per me violato.

Ragazzi, come detto, non è una questione di vita o di morte. E, sono sicuro (dati gli elementi in mano e i consigli che mi avete dato) che se il mio "socio" editore volesse intraprendere una via legale gli darebbero alla fine ragione, ma probabilmente non lo farà.

Io non sono un vero webmaster, gli faccio il sito per hobby e amicizia a tempo perso: mi "girano" un po', perché, da un prodotto fatto quasi a mò di vetrina, di bancarella dei libri alla buona, si era riusciti a creare un buon giro di contatti. Tutto lì. Adesso, registreremo il dominio .com e via che ripartiremo ad agganciarci ai motori di ricerca. Spiace anche perché sui libri e sulle riviste uscite fino ad oggi dal 2000, c'è l'indirizzo www.villadiseriane.it, essendo appunto le Edizioni Villadiseriane site in Villa di Serio (BG).

Adesso, a questo indirizzo troverete un portale di ricerca generico...

Provate però a cercare la parola "villadiseriane" su google e vedrete che cosa si dice in proposito di questo nome, parola inesistente nel vocabolario e nell'italiano corrente. Libri religiosi e di storia e cultura locale.

Certo, adesso che anche il "nuovo editore" si è agganciato ai motori di ricerca, vi darà anche le sue pagine come risultato della ricerca...

Anche se era amatoriale questo sito, capirete perché mi "girano" di brutto.

In ogni caso, il mio risentimento, pur con tutti gli errori che possa aver commesso nel lasciarlo scadere, era questo:

la R.Authority,

•una volta informata delle mie perplessità via fax,

•visto il dominio scaduto solo da pochissimi giorni,

•in grado di verificare "chi" fino a quel giorno lo ha detenuto da più anni ormai,

•verificando via fax che effettivamente esiste una ditta con ragione sociale identica al dominio dal 1990,

• sapendo che è una parola non esistente sulla faccia della terra se non collegata a questa ragione sociale,

doveva quantomeno prudenzialmente prendersi la briga di studiare il caso o interpellare le parti in causa, non dire: "ok, per queste storie fatevi assistere da un giudice arbitro o un legale".

Se sono una Authority, che la facciano valere la loro autorità.

Ecco anche il motivo del mio scoramento: doversi affidare ad un legale e impastoiarsi in meandri burocratici quando è lampante alla luce del sole che un tale dominio può soltanto essere di chi ha inventato questo nome.

Giangi, sei una persona in gamba, ma, tra l'incauto sprovveduto che per prendere il giornale lascia la macchina accesa a bordo strada, e chi gli salta a bordo portandogliela via, io vedo soltanto nel secondo uno che vìola la legge... scusami...

Damy

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Innanzitutto ringrazio tutti gli amici del forum che a vario titolo si sono prodigati nel consigliarmi e nel proporre soluzioni.

Mi vergogno un poco per aver smosso così tanti e preparati esperti in materia, ma proprio non ce l'ho fatta a starmene zitto su una questione di principio per me violato.

Ragazzi, come detto, non è una questione di vita o di morte. E, sono sicuro (dati gli elementi in mano e i consigli che mi avete dato) che se il mio "socio" editore volesse intraprendere una via legale gli darebbero alla fine ragione, ma probabilmente non lo farà.

Io non sono un vero webmaster, gli faccio il sito per hobby e amicizia a tempo perso: mi "girano" un po', perché, da un prodotto fatto quasi a mò di vetrina, di bancarella dei libri alla buona, si era riusciti a creare un buon giro di contatti. Tutto lì. Adesso, registreremo il dominio .com e via che ripartiremo ad agganciarci ai motori di ricerca. Spiace anche perché sui libri e sulle riviste uscite fino ad oggi dal 2000, c'è l'indirizzo www.villadiseriane.it, essendo appunto le Edizioni Villadiseriane site in Villa di Serio (BG).

Adesso, a questo indirizzo troverete un portale di ricerca generico...

Provate però a cercare la parola "villadiseriane" su google e vedrete che cosa si dice in proposito di questo nome, parola inesistente nel vocabolario e nell'italiano corrente. Libri religiosi e di storia e cultura locale.

Certo, adesso che anche il "nuovo editore" si è agganciato ai motori di ricerca, vi darà anche le sue pagine come risultato della ricerca...

Anche se era amatoriale questo sito, capirete perché mi "girano" di brutto.

In ogni caso, il mio risentimento, pur con tutti gli errori che possa aver commesso nel lasciarlo scadere, era questo:

la R.Authority,

•una volta informata delle mie perplessità via fax,

•visto il dominio scaduto solo da pochissimi giorni,

•in grado di verificare "chi" fino a quel giorno lo ha detenuto da più anni ormai,

•verificando via fax che effettivamente esiste una ditta con ragione sociale identica al dominio dal 1990,

• sapendo che è una parola non esistente sulla faccia della terra se non collegata a questa ragione sociale,

doveva quantomeno prudenzialmente prendersi la briga di studiare il caso o interpellare le parti in causa, non dire: "ok, per queste storie fatevi assistere da un giudice arbitro o un legale".

Se sono una Authority, che la facciano valere la loro autorità.

Ecco anche il motivo del mio scoramento: doversi affidare ad un legale e impastoiarsi in meandri burocratici quando è lampante alla luce del sole che un tale dominio può soltanto essere di chi ha inventato questo nome.

Giangi, sei una persona in gamba, ma, tra l'incauto sprovveduto che per prendere il giornale lascia la macchina accesa a bordo strada, e chi gli salta a bordo portandogliela via, io vedo soltanto nel secondo uno che vìola la legge... scusami...

Grazie di nuovo a tutti, ed in particolare a GiM che è un "codice" vivente.

Damy

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  • Admin

Ciao,

l'autority non ha potere se tu non inizi una causa in modo ufficiale.

Inoltre mi sorge un dubbio, per l'autority il dominio scade il 25-11-2005 perchè la prima volta è stato registrato il 25-11-2002 e andando di anno in anno è automatico che sia così.

Come vedi il dominio non è vero che è scaduto (per il Nic) ma anzi sarebbe teoricamente ancora in vigore, quindi non ti è stata recapitata nessuna raccomandata, o sbaglio?

Come è possibile che un dominio non ancora scaduto possa cambiare proprietario senza che il nuovo proprietario invii la documentazione completa di forma del vecchio titolare (cosa che non è possibile sia successa?)

Probabilmente non è scaduto il dominio ma il contratto con Aruba, quindi Aruba ha messo in stato di No-Provider il dominio perchè il contratto hosting è scaduto quindi da quel momento il titolare del dominio deve ricevere la raccomandata epoi ha 90 giorni per rinnovare.

Questo non è successo, come è possibile? Sul database del Nic risulta una variazione al dominio il 28-09-2005 ma non si dice a cosa si riferisce.

Sei sicuro che il tuo cliente non abbia mai ricevuto nessuna lettera raccomandata dal Nic che lo avvisava della futura scadenza?

Se non ha ricevuto nulla siamo quasi certamente di fronte ad una probabile sottrazione del nome a dominio mediante documentazione non veritiera e quindi dovresti poter rientrare un possesso di esso.

Ma abbiamo bisogno di più informazioni per capirlo.

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Allora, a memoria non mi risulta che l'editore abbia ricevuto nessuna raccomandata; sò invece che ha ricevuto alcune e-mail di avviso che il dominio stava per andare in stato di no-provider (ma non da parte di Aruba, solo adesso volevamo passare il materiale presso Aruba) da parte del vecchio provider-hosting (scusate, non conosco tutti i termini alla perfezione) che era hostingitalia solutions.

Queste e-mail, dicevano di inviare via fax un tipo di dichiarazione o certificazione (non ricordo bene), ma, dopo aver inviato per la terza volta il fax richiesto e aver ricevuto una mail che diceva pressappoco: "voi avrete anche spedito il fax, ma noi non abbiamo ricevuto nulla" etc... ci siamo stufati e ci siamo detti: va bé, lasciamolo pure scadere, tanto a chi vuoi che interessi il nostro dominio e partiremo a registrarlo di nuovo presso Aruba appena verificheremo che è disattivato.

Tutto qui. Non posso giurare che l'editore non abbia mai ricevuto delle raccomandate, perché io non lavoro presso di lui, passo soltanto saltuariamente alcune volte e potrebbe anche essergli sfuggito di segnalarmela.

Però, ripeto prendete tutto con le pinze perché da un certo punto in poi noi non ci siamo più preoccupati di "regolarizzare" la posizione, credendo naturale (come già ripetuto più volte nei miei post precedenti) l'assegnazione a chi possiede la ditta con tale nome (unico e inesistente fuori da quel contesto e, soprattutto, ignari del fatto che potesse far gola a qualcuno che nemmeno fa l'editore...).

Anche la data di prima registrazione, mi era sfuggito che fosse il 2002: ti giuro che ero convinto fosse nel 2000, proprio perché, facendolo così per hobby, è una cosa che abbiamo sempre preso così alla buona, alla leggera.

Quindi, GiM, io non sò quale potrebbe essere adesso lo scenario che si prefigura: se per caso il Nic avesse mandato la raccomandata e l'editore non l'ha considerata, è tutto in regola e mettiamo il cuore in pace.

Certo, mi "rode" un po' sapere che comunque, non sò per quali meccanismi del diritto, sarebbe il 25 novembre la data che scade la nostra "prelazione" sul dominio.

Spero di averti dato qualche elemento in più però, ti prego, non usare del tuo tempo prezioso per questa causa che è soltanto "amatoriale", soltanto di forma ma di poca sostanza.

Era per sfogarmi un po' con voi e cercare solidarietà per una cosa che, anche se senza valore economico, mi ha particolarmente amareggiato.

Cavolo, vorrei dirgli:"Ok, se lo fai per denaro o per successo o perché sei un editore concorrente, ti posso anche capire, ma se lo fai soltanto per il gusto di rompere il giocattolo degli altri, ma perché te la prendi proprio con me? Ma non avevi un dominio più "impersonale" da andare a prendere?".

Dài, GiM, fuori dalle righe e dal tuo compito istituzionale, diciamo pure che io sono uno sprovveduto che non merita minimamente i consigli delle persone preparate di questo forum, e la legge non ammette ignoranza e che chi sbaglia paga, ma che comunque mi sia stato fatto un tiro mancino e subdolo non lo si può negare...

Grazie di tutto.

Ciao

Damy

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  • Admin

1) Poco importa chi ha più "diritto" in base al nome della sua azienda, chi prima arriva meglio alloggia, salvo casi particolarissimi o cause legali dispendiose

2) Che si sia icevuta o meno la raccomandata, lo stato di No-Provider dura per regolamento 90 giorni

3) In quei 90 giorni NESSUNO può vantare diritti sul dominio se non il primo titolare

4) Nessuno, dico NESSUNO, in quei 90 giorni può richiedere riassegnazioni, trasferimenti, o qualsiasi altra cosa se non il titolare del dominio

5) Per qualsiasi operazione sui domini (trasferimenti, etc.) vanno spediti dei fax al Nic e questi fax devono riportare i dati personali (cod. fisc. residenza etc..) del titolare e tutti i dati dell'azienda.

6) Tutti i fax vannno firmati "in fede" con nome e cognome del titolare

7) Quindi è matematicamente impossibile che dopo 2 giorni un'altra persona si sia presa il dominio, se non falsificando la firma del titolare del dominio

8) Chiama il nic e spiega per bene questa cosa del No-Provider "magicamente" svanito senza che il titolare del dominio abbia fatto nulla.

9) Domanda: Ma sei sicuro che prima il dominio fosse a nome dell'azienda tua amica o può essere successo che sia stato registrato direttamente col nome del primo proivider? Capita a volte che certi clienti dicano di registrare il tutto a nome del provider per evitare burocrazie e lungaggini... Quindi in relatà in questi casi non è il cliente il titolare del dominio ma il provider che vanta tutti i diritti assoluti... (strano ma a volte capita...)

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No, GiM, non sono proprio sicuro che la precedente registrazione fosse a nome mio o del titolare delle Edizioni Villadiseriane.

Anzi, ho sempre avuto anch'io l'impressione che il "registrante" presso il Nic fosse un "funzionario/tecnico/responsabile/prestanome" o chessò io del provider incaricato da noi di attivarci il dominio.

Anche a me pare che non sia mai comparso veramente il mio nome o quello dell'editore presso il Nic, ma ritenevo fosse prassi normale che (per es.) se acquisto il servizio di hosting da Aruba, qualcuno dei suoi funzionari se ne incarichi della procedura presso il Nic, e quindi intesti il suo nome come esecutore dell'operazione.

Ma, appunto, non sono esperto e non ti posso dire di più.

Grazie infinite.

Ciao

Damy

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