La divisa al lavoro...

[acromac]

Originally posted by Guigs+--><div class='quotetop'>QUOTE(Guigs)</div>

<!--QuoteBegin-acromac

francamente trovo stupido indossare 1divisa in 1studio grafico..ai miei occhi ne perderebbe parecchio perchè nn ne vedrei motivo...

1pò con chi si ostina ancora ad indossare la cravatta.. è 1cosa inutile nonchè ridicola...

a me fan ridere quei poveracci che si \"devon\" vestire di tuttopunto..li vedi insofferenti dentro la loro giacca a modo,pantalone stirato e tirato,scarpa scomoda,camicia con colletto soffocante,cravatta come tocco definitivo e via..hai fatto 1imbecille...

vestitevi comodi e utili soprattutto! che tanto ,per quanto mi riguarda,se sapete fare qualcosa nel vostro settore me ne accorgo anche se siete in mutande!

Parliamone.

Chi ti dice che la giacca, la cravatta, la camicia ed il pantalone stirato siano scomodi e soffocanti? Gli imbecilli si vestono in questo modo? Per chi ha il cervello di un 15nne, forse.

E' solo questione di abitudine, la divisa io l'ho portata anche a scuola (privata, suore) alle elementari (pantalone blu, gilet blu e camicia), portarla in ufficio, quindi, è assolutamente normale.[/b]

è 1mia opinione...la gente si veste in 1certa maniera per 1qualcosa...la cravatta ha 1suo ruolo funzionale?coprire la pancia magari..non saprei..

io mi trovo + a mio agio con 1maglione quando fà freddo e 1maglietta o camicetta estiva quando fà caldo..punto alla praticità..personalmente m'interessa davvero poco di cosa pensa la gente vedendomi...

[MerGirl]

Originally posted by cyberpixel+--><div class='quotetop'>QUOTE(cyberpixel)</div>

<!--QuoteBegin-MerGirl

Io lo troverei comodo perché la mattina non so mai cosa mettere!!! :?

se la metti così....meglio andar al lavoro col pigiama! [/b]

No perché uso sempre babydoll…

[acromac]

Originally posted by cyberpixel+--><div class='quotetop'>QUOTE(cyberpixel)</div>

<!--QuoteBegin-ele

Bah, forse sono troppo \"ribelle\", ma le uniformi non mi si addicono proprio... anche perché io sono piccolina e la divisa della taglia giusta per me non c'è; insomma, mi sento ridicola... perché impormi una cosa che proprio non mi sta (o calza, per meglio dirla)??? :badmood:

ho lavorato in un posto dove mi avevano imposto l'abbigliamento adeguato all'ufficio (agenzia grafica...)

all'inizio della mia \"carriera\" stavo alle \"regole\"...tt bella agghindata molto donna...quando ho preso padroannza del mio lavoro e di me stessa piano pianino iniziando dalle scarpe (da ginnastica!) sono tornata col mio spettacolare abbigliamento da fankazzista con gusto!...ma nn se n'è accorto nessuno...

stessa cosa x i piercing...all'inizio li levavo ma poi col tempo ogni mese ne rimetevo uno...) ma alla fine dei 3 anni ero talmente \"indispensabile\" che gli andavo bene anche pierciata e trasandata...

far capire a sta gente che la testa conta di + dell'abbigliamento è importante x una nuova concezione di esistenza!!!

sono una grafica nn l'impiegata di banca... :evil:[/b]

ti dico...se tutti di punto in bianco capissero che apparire nn serve a nulla se nn alle modelle...in banca..mmhhh..in inghilterra ho visto polizziotti e banchieri cn il tatuaggio a vista..eppure,strano a dirsi,lavoravano come e quanto gli altri...

il problema è che in italia siamo pervasi dalle divise di ogni ordine e grado...tutti hanno 1divisa..è 1forma di controllo...e mi fà sorridere che in 1posto dove si lavora di grafica,cioè cn la creatività,ci si debba mettere "la divisa" ..che può anche esser 1cravatta...l'italiano vuole comandare non lavorare!

[jacklanterna]

io mi son sempre vestito come mi pare!Ho un negozio di computer per cui sono a contatto con il pubblico.Oggi per esempio ho pantaloni mimetici,maglietta verde e tatuaggi a vista... :wink: faccio anche assistenze a domicilio o presso aziende o comuni e mai mi sono vestito di conseguenza...lo troverei falso...non sarei io...

[acromac]

immagino che se ti mettessi la cravatta faresti il tuo lavoro allo stesso modo giusto? :wink:

[mrpoint]

Originally posted by MerGirl

Io lo troverei comodo perché la mattina non so mai cosa mettere!!! :?

fiocco rosa?

mr.

[MerGirl]

Originally posted by mrpoint+--><div class='quotetop'>QUOTE(mrpoint)</div>

<!--QuoteBegin-MerGirl

Io lo troverei comodo perché la mattina non so mai cosa mettere!!! :?

fiocco rosa?

mr.[/b]

gne gne gne

[iSiX]

Guardate, non vorrei alimentare un flame ma penso he alcuni commenti siano di una superficialità imbarazzante!

Il vestire (e la scelta del proprio vestire) comprende una comunicazione e/o espressione del proprio essere.

Dipende sempre cosa si vuol comunicare.

Premetto subito che io sono contro ad una divisa in uno studio grafico, anzi, se fossi un cliente ne scapperei via a gambe levate: in uno studio di creativo pretendo originalità e/o creatività, quindi vedere tante persone vestite allo stesso modo mi creerebbe una discrepanza con le mie aspettative che mi metterebbe a disagio.

Discorso diverso per la sezione commerciale di uno studio grafico che dovrebbe presentarsi professionalmente per instaurare un buon rapporto contrattuale con l'eventuale cliente.

Certo che, se entrassi in uno studio dentistico e trovassi gente disordinata nel vestire o che da un'idea di mancanza di professionalità, cambierei subito studio.

Allo stesso modo io lavoro in un ambiente (legale) in cui il rapporto di fiducia e affidamento che si deve instillare nel cliente sono l'essenziale (come in altri lavori tipo commercialisti, ingegneri etc)

Vestire con la gicca e cravatta non serve a coprire la pancia (!!) ma da in questa società un concetto seppur apparente di professionalità e rigore (essenziali in questo tipo di lavor più che in altri): chi affiderebbe per esempio la sua libertà personale o i suoi sudati soldi a una persona che sembra estranea all'IDEA di professionalità?

Preciso subito he non penso che chi si veste in maniera casual dia un'idea di trascuratezza o altro, ma la nostra é una società che si basa alla prima apparenza su idee preconstituite e su un fondamente rapporto sensoriale basato sulla vista.

Quindi alcune volte un completo e una cravatta sono mezzi necessari a svolgere certe professioni, come lo sono in ambiente grafico un buon computer e un buon catalogo per i nuovi clienti.

Altre volte il vestirsi in certo modo può dare un gradevole piacere: per andare in guerra una volta ci si metteva l'armatura per proteggersi e dare un senso di invincibilità: mettersi allo specchio, annodarsi la cravatta può davvero aiutare a darsi una certa grinta e/o carica (lo facciamo tutti noi ogni ven/sab sera per andare a rimorchiare o sbaglio?)

Poi occorre distinguere tra gli Yes-Man/manichini plastificati e chi si concede variazioni sul genere basate sul buon gusto, esprimendo in questo modo la sua personalità.

Ci sono completi grigio fumo di Londra e gessati modellati, cravatte tristissime e cravatte doppio nodo arancione e grigio metalizzato (a me piacciono molto le rosa ultimamente).

Ci sono scarpe inglesi con il rialzo fatte a mano e bicolori che stanno benissimo con jeans sbragati e magliette Playboy©.

Dipende sempre come uno sceglie di presentarsi al prossimo.

Chiaramente se vado da un giudice cinquantenne in udienza tendo a onorare la situazione, se so che potrò cazzeggiare per i bar del centro in pausa allora sarà jeans e cravatta slacciata.

Quindi, prima di sputare sui cravattati cerchiamo di non generalizzare

Poi nel tempo libero ognuno si veste come vuole: io ad esempio nei we sembro un delinquente.

:twisted:

[Xion]

Originally posted by iSiX

Poi nel tempo libero ognuno si veste come vuole: io ad esempio nei we sembro un delinquente. :twisted:

Gia', questo capita a molti avvocati :lol: scherzo!

Secondo me questo potrebbe essere un discorso infinito e sicuramente e' molto facile cadere nel qualunquismo e nelle facile battuta pero' la realta' e' quella che e' e bisognera' anche guardarla in faccia questa realtà no?

Forse dobbiamo renderci conto che non esiste una regola ma una nostra concezione della vita che si può modificare in qualsiasi momento, di conseguenza possiamo fermarci a guardare qualsiasi cosa non solo dal nostro punto di vista ma da tutti i punti di vista.

Se, ad esempio, una azienda ci chiede di portare una rivista abbiamo la possibilita' di licenziarci ed aprire una nostra aziende ed assumere un punk per fargli vendere i nostri prodotti commerciali ai vari clienti (magari i pannolini) oppure mettere uno in giacca e cravatta come animatore di bambini nei supermercati....forse ogni cosa ha un contesto o forse no, molto divertente capire se esiste o no una regola.

Mi fa sorridere chi difende le proprie idee di vestito quando poi esce di casa e nella maggior parte dei casi compra i vestiti che gli produce il mercato, perche' allora non si veste con vestiti che non esistono? O che sono anacronistici? E che poi alla fine diventerebbero eccentrici e si trasforebbero lo stesso in un'altra moda alternativa.

Chi, ad esempio, vuole non considerare l'abito come un aspetto importante dovra' semplicemente togliergli qualsiasi significato e di conseguenza non si preoccuperà se gli chiederanno o meno di indossare una uniforme perche' per lui/lei non avra' importanza poiche' con qualsiasi "divisa" sarà sempre una persona importante per se stesso e distribuirà il meglio di se stesso a chi le starà di fronte.

Chi invece darà importanza all'abbigliamento allora lotterà contro o a favore di una ipotetica idea di identità con il vestito....gia' perche' se ad uno non piace una cosa vuol dire che gli piace un'altra e quindi sarà sempre incastrato nella logica dell'estetica e nella logica del vestito.

Nella mia modesta opinione devo ammettere che sono ancora condizionato dal vestito e sebbene capisco che sia una cosa stupida (forse) devo ammettere dentro me stesso che ne sono ancora condizionato e difficilmente farei un mutuo in banca con un personaggio vestito come si veste uno in amazzonia oppure difficilmente accetterei che uno vestito con vestiti sporchi e strappati mi indichi i vari prodotti Mac che ci sono in vetrina.....i grafici poi sanno bene che i prodotti sono delle illusioni e che a volte sono piu' importanti le illusioni che i prodotti in se e quindi alla fine? Ci vorrà un po' di strada per imparare che forse e' meglio che cambiamo qualcosa