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dopo aver visto il film "the village"....


aluccia

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non so chi di voi ha visto questo film cmq a me ha provocato questa domanda:

" perche' fa paura affrontare se stessi e le propie paure anche a scapito della propia felicita' e della crescita personale?

aspettando le vostre opinioni vi do' la mia:

ho passato da poco un periodo di introspezione (forse ancora non è finito) che di certo mi ha portato a farmi domande "scomode" e molto dolorose su quello che realmente volevo e su chi sono e dove voglio andare....

passato il tormento, una nuova consapevolezza si è aperta davanti ai miei occhi...di quanto per prima io devo amarmi e di quali sono le mie assolute priorita' e anche cosa propio non posso sopportare.....adesso il mio desiderio di vivere è assolutamente piu' forte e sono pronta ad affontare i cambiamenti.....dico tutto questo perche' sto' vivendo a contatto con persone piene di dubbi creati dall'invana credenza che stando lontano dalle forti emozioni (anche di gioia) non si debba soffrire....che il porto sicuro è meglio , anche se infinitamente vuoto di significati........

Come si puo' non capire che ogni istante lasciato è PERSO?

un saluto grande a tutti ale

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Originally posted by aluccia

perche' fa paura affrontare se stessi e le propie paure anche a scapito della propia felicita' e della crescita personale?

una nuova consapevolezza si è aperta davanti ai miei occhi...di quanto per prima io devo amarmi e di quali sono le mie assolute priorita' e anche cosa propio non posso sopportare

Come si puo' non capire che ogni istante lasciato è PERSO?  

un saluto grande a tutti ale

Infatti ti sei già risposta da sola! :ciao:

Io non ho visto il film, ma dopo un inizio anno disastroso, una metà anno travagliata e un fine anno tutto da stabilire, posso solo dire che:

1) mando ancora una volta a fare in culo il 2004! :ciao:

2) quando si é da soli, con una forte propensione all'introversione, ci si fanno tante domande.

A volte le risposte si trovano, a volte no, a volte piacciono e a volte ci fanno paura.

L'unica soluzione é quella che proponi tu: capire quali sono le nostre priorità, capire quali sono le persone che si vogliono vicine, quali sono i legami che portano positività e quali invece ci fanno soffrire.

Certo, scritto così sembra proprio una belinata MA

sono QUESTI i momenti in cui si cresce e/o si dimostra maturità.

In ultima, il Fine Universale delle nostre veloci vite e la Felicità e l'Amore, e non esistono porti sicuri: un giorno consi delle nostre certezze, l'altro é tutto da rifare (cosa c'é più effimero della nostra quotidiana ritualità??).

Se ci si scoraggia per così poco, allora tanto vale rinunciare a vivere e rintanarsi in casa a guardare la vita dallo spionino.

E senza essere iper-testuale o subliminale (Paaaura,eh?!?;D), IO preferisco vivere ogni attimo di felicità che la Vita vorrà portarmi, assaporarlo in pieno perché più passa il tempo più mi rendo conto di quanto tempo si "spreca" a rimuginare sulle scelte passate o future.

A volte occorre proprio essere egocentrici e irresponsabili verso se stessi e vivere il momento e/o la sensazione, o si passa il tempo a pensare a cosa sarebbe potuto accadere invece di farlo accadere.

Poi il Destino molto spesso può frustare i nostri sforzi, ma almeno non si hanno rimpianti..

IMHO.

Ps:No, ti prego, Marzullo noo! :ciao:

"Oh, Fa Male Quando Sei Troppo Cieco Per Vedere

Per Favore Non Leggere La Mia Mente

Mi Dico Da Solo La Verita'

Peccato, Peccato, Peccato

Guarda Dove Siamo Stati

E Dove Siamo Stanotte

Odia il Peccato, Non Il Peccatore"

(Sin, Sin, Sin by R. Williams)

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Originally posted by aluccia

perche' fa paura affrontare se stessi e le propie paure anche a scapito della propia felicita' e della crescita personale?

perchè è più comodo girare con una coperta spessa di dolore sulle spalle sentendosi al sicuro che scorpirsi e all'improvviso sentirsi nudi e indifesi al mondo...e a se stessi.

ti copio qualcosa che forse potrà aiutarti nella tua introspezione:

(probabilmente ci saranno problemi di formattazione testo perchè è preso da un altro forum)

di Claudia Rainville, tratto dal libro \"Ogni sintomo è un messaggio\"

COME LIBERARSI DALLE PAURE E DALLE FOBIE

Per trasformare un atteggiamento, un modo di reagire, per liberarci di ciò che ci impedisce di star bene con noi stessi, vi sono tre tappe essenziali:

1) prenderne coscienza (non si pu cambiare nessuna reazione di cui non siamo coscienti);

2) l'accettazione (si tratta qui di riconoscere, di ammettere la situazione qual è. Fintantochè non ammettiamo onestamente di aver bisogno di aiuto, non passiamo all'azione per chiederlo). Le prime tappe del percorso degli alcolisti anonimi consistono nell'accettare di essere alle prese con un problema di alcolismo, e nel riconoscere la propria incapacità a liberarsene da soli;

3)l'azione (non è quello che sappiamo che può cambiare il nostro modo di essere, ma ciò che facciamo con quello che abbiamo scoperto).

Queste tre tappe sono fondamentali in tutto il processo di trasformazione o di guarigione; puoi dunque servirtene per liberarti delle tue paure o delle tue fobie.

La maggior parte delle paure che proviamo sono inconsce.

1. Ecco un semplicissimo esercizio per sviluppare la presa di coscienza: scrivi spontaneamente tutto ci che ti viene in mente e che comincia con non vorrei. Ad esempio, non vorrei essere malato, non vorrei perdere il lavoro, eccetera. Poi rileggi queste tue frasi sostituendo il non vorrei con ho paura, e ti sarai fatto un'idea piuttosto precisa delle paure che hai.

Puoi rifare l'esercizio anche se giù ne conosci il significato; ciò che importa, una volta che avrai scoperto la paura che porti in te, è di accettarla, di concederti il fatto che puoi aver paura. Ammettere una difficoltà o una debolezza significa essere gi? in cammino per superarla.

L'azione riguarda il mezzo da usare per far fronte alla tua paura, per liberartene, per acquisire più fiducia in te e nella vita.

La fiducia è il miglior antidoto contro la paura. Ci sono paure che potrai affrontare, altre che dovrai addomesticare, e altre ancora per le quali bisognerà che tu ti conceda il tempo necessario a liberartene. Ciò che importa, è scegliere il mezzo più adeguato alla situazione in cui ti trovi.

Vediamo qualche esempio.

Hai un nuovo lavoro, e hai paura di non essere all'altezza. Puoi ripeterti cento volte dentro di me ho tutte le carte in regola per riuscire, e ho successo in tutto; ma puoi anche crearti un'immagine mentale: ti rilassi per bene e ti visualizzi con il tuo datore di lavoro che ti fa i complimenti.

Se non riesci a vederti, cerca di immaginare almeno la sua voce.

Il risultato sarà altrettanto buono.

Ti sei appena comprato una casa e hai paura che ti manchino i soldi; puoi chiederti:Mi è mai mancato il necessario, fin qui?. Convinciti allora che, se non ti è mai mancato, non ti mancherà mai. Ed è giusto così. Se una delle tue lezioni di vita fosse collegata alla mancanza del necessario, non avresti più soldi da un pezzo.

Un altro modo di prendere coscienza delle tue paure sta nel prestare attenzione a tutto ciò che ti fa esitare, a ciò che non osi dire o fare. Ad esempio, se ti propongo di parlare di un tuo progetto durante una serata dedicata alla raccolta di fondi per un'opera umanitaria, ecco che ti prende l'angoscia: non sai se devi accettare. Vuoi certamente contribuire all'opera umanitaria, ma non ti senti in grado di parlare davanti a un pubblico così numeroso. Puoi soffermarti a cercare la paura che ti angoscia e ti fa esitare; è la paura d'essere criticato? di ciò che gli altri possono dire o pensare? di venire ridicolizzato? di fare delle gaffes?

Forse nella tua memoria emozionale c'è un ricordo del tipo: dovevi parlare davanti a tutta la classe, e hai detto una scemenza; i compagni si sono messi a ridere e tu ti sei sentito ridicolo.

La paura di perdere una persona che ci è cara può molto spesso renderci possessivi e soffocanti. E proprio ciò che conduce l'essere amato a volersene andare per respirare.

Ricordati che lamore, per essere sano e vivo, ha bisogno di respirare: se soffoca, l'amore muore. La fiducia permette all'amore di fiorire. Per superare questa paura, accetta semplicemente che le persone che incrociano il tuo cammino si presentano a te per farti evolvere, e tu, a tua volta, per aiutarle nel loro cammino.

Trattenere la persona che ami, significa spingerla ad andarsene. Approfittare degli istanti in cui l'altro è presente, ringraziare di tutto ciò che si può condividere giorno per giorno può invece solo rinforzare il legame che vi unisce. Se un giorno la persona che ami dovesse andarsene (perchÈ muore o per un'altra ragione)quegli istanti privilegiati che ti avranno colmato la coppa del cuore ti permetteranno di dare quest'amore a un altro. Se invece dedichi tutti questi momenti alla paura, la persona amata se ne andrà e la tua coppa sarà vuota, dopodichè ti aggrapperai a qualcun altro, con la speranza di riempirla di nuovo. Di fatto riproduciamo sempre la stessa sceneggiatura, fino a che la nostra maturità affettiva sarà sufficiente per smettere d'amare come fa il bambino che è mamma-dipendente.

Per superare la paura di ciò che può capitarti, accetta che, quale che sia il cambiamento, è sempre per il meglio.

Anche, se allinizio, il cambiamento ti spinge a prendere un po' le distanze, è solo per avanzare un altro po'. Ecco un'altra affermazione che potrà aiutarti di fronte alle situazioni incerte:Ho fiducia nella mia situazione presente. Tutto si sistema ora divinamente per me.

Trovo la soluzione ideale per la mia situazione.

Quanto all'opinione altrui, sappi che, qualsiasi cosa tu faccia, non potrai mai impedire agli altri di pensare. Permetti loro di non essere d'accordo, di non capire, ma agisci secondo il tuo sentire e le tue aspirazioni, perchè non sei venuto a questo modo per rispondere alle aspettative altrui, ma per la tua evoluzione personale.

La paura dell'opinione altrui è collegata alla paura di non essere amato e apprezzato. Apprezzandoci e rispettandoci, attireremo necessariamente amore e rispetto. Quest'affermazione può aiutarti:Sono una persona formidabile, diversa dagli altri ma altrettanto importante. Mi rendo conto che posso molto, e che gli altri mi apprezzano molto. D'ora in poi agirò in funzione delle mie aspirazioni e del rispetto che ho per me. Osare è l'antidoto migliore contro la paura!

Dice un proverbio indù: Si muore per non aver osato.[/b]

spero sia utile...ciao Alessandra :D

Accadono cose nella vita che sono come domande.

Passano minuti o anni e poi la vita risponde.

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Originally posted by Elektra+--><div class='quotetop'>QUOTE(Elektra)</div>
<!--QuoteBegin-aluccia

perche' fa paura affrontare se stessi e le propie paure anche a scapito della propia felicita' e della crescita personale?

perchè è più comodo girare con una coperta spessa di dolore sulle spalle sentendosi al sicuro che scorpirsi e all'improvviso sentirsi nudi e indifesi al mondo...e a se stessi.

ti copio qualcosa che forse potrà aiutarti nella tua introspezione:

(probabilmente ci saranno problemi di formattazione testo perchè è preso da un altro forum)

di Claudia Rainville, tratto dal libro \"Ogni sintomo è un messaggio\"

COME LIBERARSI DALLE PAURE E DALLE FOBIE

Per trasformare un atteggiamento, un modo di reagire, per liberarci di ciò che ci impedisce di star bene con noi stessi, vi sono tre tappe essenziali:

1) prenderne coscienza (non si pu cambiare nessuna reazione di cui non siamo coscienti);

2) l'accettazione (si tratta qui di riconoscere, di ammettere la situazione qual è. Fintantochè non ammettiamo onestamente di aver bisogno di aiuto, non passiamo all'azione per chiederlo). Le prime tappe del percorso degli alcolisti anonimi consistono nell'accettare di essere alle prese con un problema di alcolismo, e nel riconoscere la propria incapacità a liberarsene da soli;

3)l'azione (non è quello che sappiamo che può cambiare il nostro modo di essere, ma ciò che facciamo con quello che abbiamo scoperto).

Queste tre tappe sono fondamentali in tutto il processo di trasformazione o di guarigione; puoi dunque servirtene per liberarti delle tue paure o delle tue fobie.

La maggior parte delle paure che proviamo sono inconsce.

1. Ecco un semplicissimo esercizio per sviluppare la presa di coscienza: scrivi spontaneamente tutto ci che ti viene in mente e che comincia con non vorrei. Ad esempio, non vorrei essere malato, non vorrei perdere il lavoro, eccetera. Poi rileggi queste tue frasi sostituendo il non vorrei con ho paura, e ti sarai fatto un'idea piuttosto precisa delle paure che hai.

Puoi rifare l'esercizio anche se giù ne conosci il significato; ciò che importa, una volta che avrai scoperto la paura che porti in te, è di accettarla, di concederti il fatto che puoi aver paura. Ammettere una difficoltà o una debolezza significa essere gi? in cammino per superarla.

L'azione riguarda il mezzo da usare per far fronte alla tua paura, per liberartene, per acquisire più fiducia in te e nella vita.

La fiducia è il miglior antidoto contro la paura. Ci sono paure che potrai affrontare, altre che dovrai addomesticare, e altre ancora per le quali bisognerà che tu ti conceda il tempo necessario a liberartene. Ciò che importa, è scegliere il mezzo più adeguato alla situazione in cui ti trovi.

Vediamo qualche esempio.

Hai un nuovo lavoro, e hai paura di non essere all'altezza. Puoi ripeterti cento volte dentro di me ho tutte le carte in regola per riuscire, e ho successo in tutto; ma puoi anche crearti un'immagine mentale: ti rilassi per bene e ti visualizzi con il tuo datore di lavoro che ti fa i complimenti.

Se non riesci a vederti, cerca di immaginare almeno la sua voce.

Il risultato sarà altrettanto buono.

Ti sei appena comprato una casa e hai paura che ti manchino i soldi; puoi chiederti:Mi è mai mancato il necessario, fin qui?. Convinciti allora che, se non ti è mai mancato, non ti mancherà mai. Ed è giusto così. Se una delle tue lezioni di vita fosse collegata alla mancanza del necessario, non avresti più soldi da un pezzo.

Un altro modo di prendere coscienza delle tue paure sta nel prestare attenzione a tutto ciò che ti fa esitare, a ciò che non osi dire o fare. Ad esempio, se ti propongo di parlare di un tuo progetto durante una serata dedicata alla raccolta di fondi per un'opera umanitaria, ecco che ti prende l'angoscia: non sai se devi accettare. Vuoi certamente contribuire all'opera umanitaria, ma non ti senti in grado di parlare davanti a un pubblico così numeroso. Puoi soffermarti a cercare la paura che ti angoscia e ti fa esitare; è la paura d'essere criticato? di ciò che gli altri possono dire o pensare? di venire ridicolizzato? di fare delle gaffes?

Forse nella tua memoria emozionale c'è un ricordo del tipo: dovevi parlare davanti a tutta la classe, e hai detto una scemenza; i compagni si sono messi a ridere e tu ti sei sentito ridicolo.

La paura di perdere una persona che ci è cara può molto spesso renderci possessivi e soffocanti. E proprio ciò che conduce l'essere amato a volersene andare per respirare.

Ricordati che lamore, per essere sano e vivo, ha bisogno di respirare: se soffoca, l'amore muore. La fiducia permette all'amore di fiorire. Per superare questa paura, accetta semplicemente che le persone che incrociano il tuo cammino si presentano a te per farti evolvere, e tu, a tua volta, per aiutarle nel loro cammino.

Trattenere la persona che ami, significa spingerla ad andarsene. Approfittare degli istanti in cui l'altro è presente, ringraziare di tutto ciò che si può condividere giorno per giorno può invece solo rinforzare il legame che vi unisce. Se un giorno la persona che ami dovesse andarsene (perchÈ muore o per un'altra ragione)quegli istanti privilegiati che ti avranno colmato la coppa del cuore ti permetteranno di dare quest'amore a un altro. Se invece dedichi tutti questi momenti alla paura, la persona amata se ne andrà e la tua coppa sarà vuota, dopodichè ti aggrapperai a qualcun altro, con la speranza di riempirla di nuovo. Di fatto riproduciamo sempre la stessa sceneggiatura, fino a che la nostra maturità affettiva sarà sufficiente per smettere d'amare come fa il bambino che è mamma-dipendente.

Per superare la paura di ciò che può capitarti, accetta che, quale che sia il cambiamento, è sempre per il meglio.

Anche, se allinizio, il cambiamento ti spinge a prendere un po' le distanze, è solo per avanzare un altro po'. Ecco un'altra affermazione che potrà aiutarti di fronte alle situazioni incerte:Ho fiducia nella mia situazione presente. Tutto si sistema ora divinamente per me.

Trovo la soluzione ideale per la mia situazione.

Quanto all'opinione altrui, sappi che, qualsiasi cosa tu faccia, non potrai mai impedire agli altri di pensare. Permetti loro di non essere d'accordo, di non capire, ma agisci secondo il tuo sentire e le tue aspirazioni, perchè non sei venuto a questo modo per rispondere alle aspettative altrui, ma per la tua evoluzione personale.

La paura dell'opinione altrui è collegata alla paura di non essere amato e apprezzato. Apprezzandoci e rispettandoci, attireremo necessariamente amore e rispetto. Quest'affermazione può aiutarti:Sono una persona formidabile, diversa dagli altri ma altrettanto importante. Mi rendo conto che posso molto, e che gli altri mi apprezzano molto. D'ora in poi agirò in funzione delle mie aspirazioni e del rispetto che ho per me. Osare è l'antidoto migliore contro la paura!

Dice un proverbio indù: Si muore per non aver osato.[/b]

spero sia utile...ciao Alessandra :)[/b]

piu' che utile! illuminante e lo faro' poi ti dico! grazie mille raffi :lol:

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Originally posted by aluccia

piu' che utile! illuminante e lo faro' poi ti dico! grazie mille raffi :)

:wink:

(chi cavolo ha messo tutti sti cappellini di Natale :x )

Accadono cose nella vita che sono come domande.

Passano minuti o anni e poi la vita risponde.

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Originally posted by Elektra+--><div class='quotetop'>QUOTE(Elektra)</div>
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piu' che utile! illuminante e lo faro' poi ti dico! grazie mille raffi :lol:

:wink:

(chi cavolo ha messo tutti sti cappellini di Natale :x )[/b]

Maghetto... Cosi anke noi siamo in tema Natalizio :x :? :) :wink: 8):)

Le religioni sono come le lucciole, per splendere hanno bisogno delle tenebre.

A. Schopenauer

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  • 2 settimane dopo...

A me il film è piaciuto, ma non mi ha scatenato una roba simile.

Però ogni tanto mi succede :D

Credo anche io che si debba vivere ogni secondo della nostra vita... sono così esagerato in questa convinzione che detesto anche dormire (cosa comunque necessaria e anche piacevole...).

Penso che chi non vive le proprie emozioni come l'amore (per il piacere di amare, non per ricevere qualcosa in cambio!!!!) e si autocensura sta semplicemente negando la sua vita e se non cambierà, prima o poi se ne pentirà amaramente perchè di vita ce n'è solo una e non viverla è stupido e vergognoso.

 Utente Mac dal '96.

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