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accordo sul nucleare italia/francia


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http://www.repubblica.it/2008/06/sezioni/ambiente/nucleare2/intesa-italia-francia/intesa-italia-francia.html

riporto quanto dice la repubblica stamattina...

ora, vista la mia ignoranza in materia, vorrei fare una domanda...

tralasciando il discorso se uno è favorevole o meno al nucleare, è possibile in italia che il governo modifichi (o ignori) quanto è stato deciso da un referendum senza interpellare nuovamente i cittadini?

e altra questione: non sarebbe cmq giusto interpellare i cittadini su argomenti così importanti?

buona giornata

:ciao:

Si miro al suelo al caminar es porque sigo buscando mi camino

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  • Risposte 64
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bah guarda..ho vissuto 1anno e mezzo a genova...

il discorso che mi facevano era questo:

la francia è qui ad 1tiro di schioppo ed ha le centrali...tanto vale farle anche noi...

capisci?

e poi ci si meraviglia che ci prendano per culo in tutto il mondo...

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il discorso che fai sicuramente ha senso... figurati io che ci vivo al confine con la francia...

ma il mio discorso non è sul nucleare si/nucleare no... è sul fatto che il governo possa decidere una cosa del genere senza consultarci... dopo che tra l'altro è stato fatto un referendum a proposito anni fa... mi chiedevo se era lecito....

:ciao:

Si miro al suelo al caminar es porque sigo buscando mi camino

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Ospite tommac

ragazzi, sveglia..

se si rifacesse il referendum oggi stravincerebbe il partito pro nuke...

questo non significa che non varrebbe la pena farlo, ma che sarebbe del tutto inutile...

p.s.

i referendum sono solo abrogativi

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per costruire quatto centrali nucleari in Italia, la prima sarà operativa nel 2020.
ed ecco che crolla tutta l'utilità del nucleare....ma in fondo gli importa solo di farle....mica si chiedono se sono utili.....:ciao:

per il referendum......è una vergongna che non venga proprio considerato quello del 1987......

dite che se ne fanno un'altro vincerebbe il pro???

solo per ignoranza visto che la maggior parte degli italiani pensa che l'uranio cresca sugli alberi e che ste centrali inizino a fornire energia appena si decida di costruirle.....

poi sai che bello.....decidono dove farle e inizieranno nuove proteste degli abitanti del luogo.....almeno la stampa avrà un altro "caso" su cui parlare....:D

ps:

andatevi a rivedere, se ci riuscite, questo:

http://www.report.rai.it/R2_HPprogramma/0,,243,00.html

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non si riesce a capire l'importanza del riciclo ,della raccolta differenziata,della tossicità degli inceneritori...dubito che gl'italiani capiscano la pericolosità di una centrale o peggio ancora delle scorie da stoccare...

per nn parlare del fatto che l'uranio và anche comprato.. e nn te lo vengono verto a regalare...

aaaahhh perchè non sono nato in danimarca...

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Prima che la disussioe evapori lancio la mia monetina:

Il problema è l'informazione.

Veniamo bombardati di pareri travestiti da notizie.

Il tg4 sarà pure una barzelletta, ma mia nonna lo segue assiduamente, infatti le sue idee sono completamente travisate. E il problema è che mia nonna vota.

Ci vorrebbe che qualcuno si decidesse a proteggerla da questo, oltre che dagli scippi.

Come se non bastasse abbiamo lasciato che Depliants come "il giornale" venissero spacciati per fonti di informazione credibili, con effetti devastanti per la libertà di informazione.

Quando credi in qualcosa non la puoi capire fino in fondo perché non sei obiettivo.

Trent'anni passati ad analizzare tutto senza credere a niente ti fanno capire la maggior parte delle cose, ti fanno vedere quello che gli altri non vedono, ma quello che ti travolge è una presa di coscienza davvero devastante:

Era meglio credere.

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ma il mio discorso non è sul nucleare si/nucleare no... è sul fatto che il governo possa decidere una cosa del genere senza consultarci... dopo che tra l'altro è stato fatto un referendum a proposito anni fa... mi chiedevo se era lecito....

:ghghgh:

Lecito lo é...é piú una questione di etica politica (cioé di non tradire la volontá popolare) che di legittimitá. Ma d'altra parte i precedenti non mancano (vedi legge elettorale).

p.s.

i referendum sono solo abrogativi

Ma quando mai? Esiste almeno un altro tipo di referendum previsto dalla costituzione, quello "confermativo", previsto nei casi di modifica alla costituzione :)

Bibamus, moriendum est.

Spare time??? Visit my blog...Robert's Coffee 2009 and My flickr ;)

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Acro_mac

Il thread è politico sin dal titolo.

La follia è voler distinguere la quotidianità dalla politica.

Quando credi in qualcosa non la puoi capire fino in fondo perché non sei obiettivo.

Trent'anni passati ad analizzare tutto senza credere a niente ti fanno capire la maggior parte delle cose, ti fanno vedere quello che gli altri non vedono, ma quello che ti travolge è una presa di coscienza davvero devastante:

Era meglio credere.

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Ospite tommac
Prima che la disussioe evapori lancio la mia monetina:

Il problema è l'informazione.

Veniamo bombardati di pareri travestiti da notizie.

Il tg4 sarà pure una barzelletta, ma mia nonna lo segue assiduamente, infatti le sue idee sono completamente travisate. E il problema è che mia nonna vota.

Ci vorrebbe che qualcuno si decidesse a proteggerla da questo, oltre che dagli scippi.

Come se non bastasse abbiamo lasciato che Depliants come "il giornale" venissero spacciati per fonti di informazione credibili, con effetti devastanti per la libertà di informazione.

Meno male che c'è La Repubblica...

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si ma se non si scade nel solito battibecco:

"le centrali si devono fare perchè lo dice il governo / le centrali non si devono fare propio perchè lo dice il governo"

non vedo rischio per il topic....alla fine è attualità...

*e lo chiusero subito dopo....:ghghgh:

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le centrali non si devono fare perchè:

sono pericole

sono pericolosi i materiali da stoccare

non se ne sente la necessità dato che c'è talmente tanta energia che ci stiamo prendendo il lusso di sprecarne...

forse rivedere 1pò le priorità..tipo rimpicciolire le insegne luminose,potenziare il trasporto pubblico,costruire case con minor disperdio energetico..

con gli stessi soldi pensati per 1centrale si potrebbe dare una svolta considerevole..

matant'è..il mattone,il cemento etc.. fanno gola

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A Napoli si dice "Acquaiuò... ll'acqua è fresca?"

Significa che è inutile chiedere al venditore in merito alla bontà del suo prodotto.

E se il venditore fa il palazzinaro è normale che le centrali siano sicure, ..che ne abbiamo bisogno, ..che non ci sono alternative ..ecc....

ma a noi basta la champions league :ghghgh:

Quando credi in qualcosa non la puoi capire fino in fondo perché non sei obiettivo.

Trent'anni passati ad analizzare tutto senza credere a niente ti fanno capire la maggior parte delle cose, ti fanno vedere quello che gli altri non vedono, ma quello che ti travolge è una presa di coscienza davvero devastante:

Era meglio credere.

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e altra questione: non sarebbe cmq giusto interpellare i cittadini su argomenti così importanti?

buona giornata

:ghghgh:

Non ho letto tutte le risposte, quindi forse mi ripeto:

In Italia i referendum sono solo abrogativi, non propositivi (poi ci sono quelli costituzionali, ma è un'altra vicenda).

Quindi non è possibile indire un referendum chiedendo se siamo d'accordo; l'unico modo sarebbe quello di scrivere una legge e proporre un referendum per abolirla.

Credo che per reintrodurre il nucleare in Italia occorra una nuova legge o comunque una modifica di quelle vigenti, a quel punto i contrari potranno indire un referendum.

Inoltre quel referendum è vecchio di 22 anni, non di mesi; se possiamo cambiare la costituzione perché non potremmo cambiare una legge?

C'è anche da considerare che la tecnologia nel settore ha fatto passi da gigante nel frattempo.

Detto questo è più che legittimo chiedersi se ora possiamo considerarlo sicuro economico e pulito abbastanza, cose su cui non so entrare in merito per grave ignoranza.

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grazie a tutti quelli che mi hanno dato le risposte che cercavo....

il 3D non è assolutamente a base politica (o almeno non più di quello su eluana) ma poi ovvio che se uno vuole ci butta dentro anche quella.. ma sinceramente non lo vedo come un argomento dove si sceglie destra o sinistra ... cmq se non va bene chiudete pure...:ciao:

...altrimenti continuate pure a scannarvi tra pro e contro :zz:

Si miro al suelo al caminar es porque sigo buscando mi camino

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Ma non c'erano anche quelli consultivi?

E non c'è due senza tre, esiste anche quello approvativo.

Giusto per fare un po' di chiarezza:

  • Il referendum abrogativo è una sorta di contraltare della funzione legislativa esercitata dalle due Camere, l'unico momento in cui la sovranità del popolo è esercitata direttamente. Chiaramente conserva i caratteri dell'eccezionalità, poichè se così non fosse l'opposizione avrebbe in mano uno strumento che paralizzerebbe l'esecutivo in ogni sua decisione - e, considerando i nostri rappresentanti politici, parrebbe essere uno scenario piuttosto credibile. Per evitare tutto ciò si è cercato di limitare il grande potere che deriva da questo strumento, regolamentato dall'art. 75 della nostra Costituzione:
    1. È indetto referendum popolare per deliberare l'abrogazione, totale o parziale, di una legge o di un atto avente valore di legge, quando lo richiedono cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali.
    2. Non è ammesso il referendum per le leggi tributarie e di bilancio, di amnistia e di indulto, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali.
    3. Hanno diritto di partecipare al referendum tutti i cittadini chiamati ad eleggere la Camera dei deputati.
    4. La proposta soggetta a referendum è approvata se ha partecipato alla votazione la maggioranza degli aventi diritto, e se è raggiunta la maggioranza dei voti validamente espressi.
    5. La legge determina le modalità di attuazione del referendum.
    Ora, il comma 2 è piuttosto importante, perchè determina per esclusione tutte quelle norme che possono essere materia di referendum abrogativo, dichiarando tutte quelle materie che invece ne sono sottratte, ovvero quelle in cui può essere compromessa la stabilità generale dello stato.
  • Il referendum consultivo è disciplinato invece dall'art. 132 della Costituzione:
    1. Si può con legge costituzionale, sentiti i Consigli regionali, disporre la fusione di Regioni esistenti o la creazione di nuove Regioni con un minimo di un milione d’abitanti, quando ne facciano richiesta tanti Consigli comunali che rappresentino almeno un terzo delle popolazioni interessate, e la proposta sia approvata con referendum dalla maggioranza delle popolazioni stesse.
    2. Si può, con l'approvazione della maggioranza delle popolazioni della Provincia o delle Province interessate e del Comune o dei Comuni interessati espressa mediante referendum e con legge della Repubblica, sentiti i Consigli regionali, consentire che Province e Comuni, che ne facciano richiesta, siano staccati da una Regione ed aggregati ad un'altra.
    Questo tipo di referendum, dunque, dispone della fusione di regioni esistenti, della creazione di regioni nuove oppure del distacco di province e comuni dalla regione di origine. Non è assimilabile al referendum abrogativo in quanto, avendo una funzione consultiva, non è fonte di legge.
  • L'ultima tipologia di referendum, ovvero il referendum approvativo, differisce dal primo (abrogativo) in quanto si riferisce alle leggi costituzionali e a quelle di revisione costituzionale. Anche questo è regolamentato da un articolo della Costituzione, per la precisione l'art. 138, commi secondo e terzo:
    1. Le leggi di revisione della Costituzione e le altre leggi costituzionali sono adottate da ciascuna Camera con due successive deliberazioni ad intervallo non minore di tre mesi, e sono approvate a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera nella seconda votazione.
    2. Le leggi stesse sono sottoposte a referendum popolare quando, entro tre mesi dalla loro pubblicazione, ne facciano domanda un quinto dei membri di una Camera o cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali. La legge sottoposta a referendum non è promulgata, se non è approvata dalla maggioranza dei voti validi.
    3. Non si fa luogo a referendum se la legge è stata approvata nella seconda votazione da ciascuna delle Camere a maggioranza di due terzi dei suoi componenti.

N.B. materiale tratto e riveduto (grazie del ripasso) da Lezioni di diritto pubblico generale, M. Bertolissi e R. Meneghelli.

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le centrali non si devono fare perchè:

sono pericole

sono pericolosi i materiali da stoccare

non se ne sente la necessità dato che c'è talmente tanta energia che ci stiamo prendendo il lusso di sprecarne...

Concordo.

Il nucleare è una falsa soluzione. Continuano ad abbinare la parola nucleare a pulito e sicuro, giusto per tranquillizzare le persone.

Potrei concepirlo come soluzione stile Keynes all'attuale congiuntura economica.

Iniziando fra qualche mese i lavori su centrali che non verranno mai finite, solo per lanciare lavori pubblici. In questa situazione economica potrei quasi accettarlo.

ecce sto ad ostium et pulso

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i problemi principali del nucleare non son la sicurezza delle centrali

ma la rigidità dell' investimento ( una volta costruita una centrale deve produrre anche se non è conveniente dal punto di vista economico rispetto le altre fonti energetiche i cui costi sono molto variabili nel tempo ) e l' irrisolto problema delle scorie ( sempre che non nascano le nuove centrali che dovrebbero alimentarsi con le scorie , attualmente nessuno è in grado di trovare un sito permanente sicuro si ipotizza di far assorbire dal mantello esterno terrestre le scorie ma è solo un progetto...)

se la finalità è solo fare spese pubblica anticiclica

allora sarebbero meglio o vere opere pubbliche o distribuire semplicemente il denaro tra le classi povere come regalo ( sull'esempio di qualche anno fa in Giappone che inventò il regalo di natale finanziato in parte dal debito pubblico)

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Io non credo che sarebbe una buona idea, in quanto, personalmente, credo che ci sia ancora troppa e troppa ignoranza: la gente non conosce davvero le centrali e tutta la questione.

Quindi, senza dilungarmi troppo direi che un referendum è inutile: o tutti i cittadini vengono informati sulla questione, ma in modo completo, o se no è inutile.

Un conto sono le leggi, sulle quali tutti giustamente abbiamo un'opinione, ma un discorso come questo va affrontato con profonde conoscenze, non con le chiacchere.

Come il principe dei nembi è il Poeta che, avvezzo alla tempesta, si ride dell'arciere ma esiliato sulla terra, fra scherni, camminare non può per le sue ali di gigante.

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IC@RLO

il problema..e si torna a bomba.. è l'informazione.. ovvero chi deve dare le info al paese? gira che ti rigira..

è meglio che la gente si informi per proprio conto in rete..solo che non tutti hanno la voglia,le capacità ed i mezzi per farlo...

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sulla questione nucleare litigano ancora anche gli scienziati

che idea si potrà mai fare un cittadino normale, anche se cercasse di informarsi con mezzi propri?

so pochissimo sul nucleare e proprio per questo, se fossi chiamato ad esprimere comunque un parere, direi di no

I perché generali:

- ho letto che i paesi che a suo tempo hanno fatto le centrali ora cercano alternative, forse allora tanto vale lasciar perdere e guardare anche noi al futuro

- mi risulta che l'uranio sia costosissimo e che il nostro paese non ne abbia nemmeno un pò

- negli anni 50 si cominciò a costruire centrali fiduciosi che, nel frattempo, qualcuno avrebbe scoperto come trattare le scorie in modo efficace. Ma ad oggi, che io sappia, non è ancora successo

I perché a livello "locale":

- nonostante gli annunci non ci sono le risorse per costruirle, anche perché, siccome siamo in italy, il preventivo iniziale diventerà molto ma molto più alto

- come gestiremo le scorie? Come sin'ora abbiamo gestito i rifiuti normali? Ci penseranno le mafie, camorre, ecc...?

- e la costruzione? sarà affidata ai soliti amici degli amici? Ci sarà qualcuno che fa la cresta sul cemento armato del sarcofago? ...........

Anche se decidessi di documentarmi a fondo, sarei probabilmente condizionato dai miei pregiudizi di base, cioè continuerei a dare maggior credito a chi ne parla in modo negativo

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- nonostante gli annunci non ci sono le risorse per costruirle, anche perché, siccome siamo in italy, il preventivo iniziale diventerà molto ma molto più alto

- come gestiremo le scorie? Come sin'ora abbiamo gestito i rifiuti normali? Ci penseranno le mafie, camorre, ecc...?

- e la costruzione? sarà affidata ai soliti amici degli amici? Ci sarà qualcuno che fa la cresta sul cemento armato del sarcofago? ...........

Anche se decidessi di documentarmi a fondo, sarei probabilmente condizionato dai miei pregiudizi di base, cioè continuerei a dare maggior credito a chi ne parla in modo negativo

è questo il motivo per cui secondo me possiamo accettare le centrali appena oltre il confine ma non quelle in italia...siamo sicuri che in italia tutto venga fatto nel rispetto delle norme senza cercare di risparmiare sulla costruzione per intascare i fondi pubblici?

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- mi risulta che l'uranio sia costosissimo e che il nostro paese non ne abbia nemmeno un pò

abbiamo limitate riserve d'uranio nelle alpi

ma è molto difficile da estrarre soprattutto senza rendere il tutto molto pericoloso per gli abitanti della zona

ad es

in Canada hanno dovuto fermare l'estrazione da una miniera ( sono in corso lavori per la messa in sicurezza) perché stavano avvelenando gli abitanti di una cittadina

per estrarre l'uranio devi disporre di molta energia (quasi tutta da carbone e petrolio) per frantumare le rocce e poi raffinare

la radioattività non è molto semplice da contenere

come sanno i soldatI italiani (sfortunatamente alcuni si sono ammalati e morti) impegnati nelle zone di guerra dove sono stati usati proiettili con uranio impoverito

ma anche nel poligono di tiro della Sardegna

per non parlare di quello che hanno immesso nel territorio le varie basi militari...:rolleyes:

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