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Come fare successo con il proprio gruppo (in Italia)


Sleepwalker

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Ciao ragazzi. Allora, questa è una domanda che al giorno d'oggi molti gruppi (sto parlando di gente non famosa ma che ci prova tutti i giorni) rimangono perplessi nel rispondere. E' rivolta ad ogni cristo che cerca continuamente, tutti i giorni di inventarsi qualcosa di nuovo all'interno del suo repertorio musicale (che sia rock, punk, alternativo, metal etc etc). Gruppi che si ritrovano dopo anni e anni che magari hanno composto anche pezzi propri o addirittura fatto una demo, ma che ancora senza concludere niente. Ora mi chiedo.

1. In Italia siamo costretti a fare per forza la classica musica italiana famosa per il suo SOLE, CUORE E AMORE (non che non la rispetti, anzi, ascolto molti grandi della musica italiana)

2. Vivendo tutti sotto una nazione abbastanza povera sotto questo punto di vista, dobbiamo per forza nascere figli o parenti di un discografo per fare successo?????.

Quello che vorrei capire è se in Italia ci sia una specie di dittatura verso la musica (tutti improntati su un solo tipo di musica). Gli unici gruppi che mi vengono in mente al giorno d'oggi che hanno raggiunto un buon livello facendo musica che si avvicinia al punk rock californiano sono i Finley (ora non ci allontaniamo tanto :ghghgh: che personalmente non mi vanno a genio per niente, ache perche loro stessi mi sembrano quasi obbligati a dover fare almeno una canzoncina smielata. Io ad esempio conosco un gruppo che vinse le selezioni di San Remo Rock e al momento in cui si trovarono a dover fare tutte le pratiche per salire sul palco a due giorni dalla prima puntata gli chiesero ben 20000 euro!!!!!. Quindi mi sa che al giorno d'oggi devi essere veramente figlio di papa (discografo) ;).

Voi avete avuto esperienze simili riguardo a questa???? o comunque avete raggiunto un buon successo???? CIAU E GRANDI! Chiunque di voi ha un gruppo continui cosi per la propria strada senza mollare mai!!!!! :ghghgh:

CIAUUUUUUUUUUUU!!!!!! ;):ciao:

LE MIE FOTO SU

FLICKR

See You Soon . Coldplay

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Ho molti amici che hanno mandato demo in Italia (senza successo) e all'estero (almeno hanno pubblicato il cd ma con un pubblico di nicchia.

Credo in Italia si abbia più opportunità di diventare famosi facendo le gruopies!! :ghghgh:

Flickr

Quando il discepolo è pronto, Quelo appare.

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nella mia città c'è un progetto chiamato make up not war dove alcuni gruppi della zona hanno potuto incidere canzoni gratuitamente per avere un po di successo.... se vuoi ascoltarli gira su my space...c'è anche un gruppo di miei grandi amici (zona okkupata), di un ragazzo che gioca con me (the van houtens) e di quello che da settimana prossima sara il mio maestro di chitarra (giobi)

http://myspace.com/makeupnotwar

"Ci sono pittori che trasformano il sole in una macchia gialla, ma ce ne sono altri che con la loro arte e intelligenza trasformano una macchia gialla in sole"
Picasso

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  • 2 settimane dopo...

purtoppo il mercato in italia è quello che è... finche i festival piu importanti sono sanremo e festival bar... l'unica è mandare demo a case discografiche straniere e sperare :confused:

MacBook white 2.4 GHz 13"

"Oh let the moon come shining into our iives again"

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quanti di voi vanno a concerti di gruppi "non famosi" o indie(pendenti) da grosse case discografiche ?

quanti di voi comprano dischi ai suddetti concerti costati un fortuna al gruppo stesso , ma venduto a meno della metà dei vari dischi su major ?

quanti di voi conoscono quante persone che eventualmente lo fanno ?

ecco .

ecco perchè non c'è mercato e non ci sono possibilità di conseguenza per i gruppi .

conosco moltissimi gruppi e persone che suonano , bei locali ( abito nel vicentino ) che durano una stagione o due al massimo perchè nessuno va a vedere nessuno ....

manca il mercato , la richiesta di cultura ...

ciao a tutti

Damiano

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beh.....pernso che se ti piace la musica e ti piace suonare l'ultima cosa che ti interessa è "diventare famoso" o " uscire"...anche in italia c'è una re3altà di bella musica e gente che segue....ovvio non ci guadagni......

in italia siamo veramente messi male nel senso che nemmeno riesci a farti pagare il viaggio molto spesso.....come anche nell'ambito video, arte eccetera qua in italia non c'è niente da fare....

..c'è molta gente con talento, molta gente che si sbatte, molta gente interessata...ma "non ci vivi"

un altro discorso però è dire "non diventi famoso"....li si sa...per essere famoso devi soddisfare le esigenze del mercato, e per farlo devi "venderti".....ecco perchè accendi mtv e trovi i finley e non altri gruppi che meriterebbero....ma forse è meglio così....tanto qua in italia tutto è marcio.....

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basta inviare la propria demo all'estero e non in italia, io quest'estate incido la prima demo, e non la invierò di certo in italia

anno 2000; 89 demo spedite all'estero, neanche una risposta via mail, questa è la serietà delle case discografiche.

Ti auguro comunque buona fortuna.

Tutti i produttori incontrati volevano che facessimo un determinato genere e cantato in italiano; abbiamo provato con la Sugar, che sembrava abbastanza aperta di mente, secondo me neanche hanno scartato il pacco col cd.

Ultima spiaggia; un produttore che si faceva chiamare Radovis, fortunatamente abbiamo scoperto in tempo che depositava a nome suo le canzoni dei gruppi e ci mangiava sopra, state molto attenti se vi contatta, all'epoca aveva piu di 200 canzoni depositate alla SIAE.

Conclusione: la musica resta un hobby e basta.

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si, quello è vero....

sicuramente c'è da fare tanta tanta gavetta, entrare nel giro, fare troppi concerti senza un euro guadagnato...però c'è chi comunque quqlche piccola soddisfazione riewsce ad averla..

nella piccola realtà in cui vivo (piacenza) ci sono pochi gruppi sotto etichetta...ma sdevo anche ammettere che sono gli "unici" gruppi su cui vale la pena investire.....il mercatop italiano fa schifo ecc... però c'è anche da dire che un gruppetto che strimpella ligabue venuto su dal nulla che ha fatto due concerti all'oratorio non può pretendere di essere prodotto e/o distribuito...e di gente poco modesta ce n'è tantissima!

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anno 2000; 89 demo spedite all'estero, neanche una risposta via mail, questa è la serietà delle case discografiche.

Ti auguro comunque buona fortuna.

Tutti i produttori incontrati volevano che facessimo un determinato genere e cantato in italiano; abbiamo provato con la Sugar, che sembrava abbastanza aperta di mente, secondo me neanche hanno scartato il pacco col cd.

Ultima spiaggia; un produttore che si faceva chiamare Radovis, fortunatamente abbiamo scoperto in tempo che depositava a nome suo le canzoni dei gruppi e ci mangiava sopra, state molto attenti se vi contatta, all'epoca aveva piu di 200 canzoni depositate alla SIAE.

Conclusione: la musica resta un hobby e basta.

Scusa un attimo, ma se uno ha le canzoni depositate in SIAE nessuno si puo permettere il plagio giusto?

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See You Soon . Coldplay

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