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Harry Potter - librerie aperte a mezzanotte.


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Beh, l'unico che ha paragonato Harry Potter a Verga fin'ora sei stato tu :DD Paragonare un libro appartenente alla letteratura fantasy con uno verista mi sembra oltremodo difficile, generi più diversi non possono proprio esistere.

Su Harry Potter son stati scritti saggi, tesi di laurea, e bada bene, non sul fenomeno, ma proprio sull'opera, che è molto più complessa di quanto una lettura superficiale possa far pensare. Io son fiduciosa che entrerà a buon diritto tra i capolavori del nostro secolo, sia per i suoi tratti innovativi, sia per l'influenza avuta nel nostro mondo.

Faccio un copia-incolla di parti di un testo che scrissi qualche tempo fa, giusto per dare un'idea di quanto le tematiche e le innovazioni di questa saga la rendano tutt'altro che una semplice lettura di svago.

"Mi piacciono i libri fantasy prima di tutto. Mi piacciono le storie che in qualche modo si allontanano dalla realtà quotidiana, mi piace immedesimarmi in personaggi che vivono in luoghi fantastici, che hanno poteri straordinari, che interagiscono con esseri bizzarri.... e che tuttavia pensano come me, vivono le mie paure e incertezze, le mie stesse emozioni. Amo i libri fantasy perchè mi permettono di evadere e di vivere avventure straordinarie in mondi immaginari, ma senza discostarsi dalla realtà dei sentimenti e delle emozioni, cosa che mi consente di sentire vicini i personaggi, di comprenderli, e di immedesimarmi con loro.

Harry Potter è un classico fantasy, che presenta però un aspetto assai originale: a differenza di altre saghe famose, quali per esempio "Il Signore degli Anelli" di Tolkien o "la saga di Shannara" di Terry Brooks, ambientate in mondi completamente immaginari, HP prende il via in un mondo REALE, in una normale città inglese dei nostri giorni, popolata da persone assolutamente comuni e "normali". Il mondo di HP è parallelo alla nostra realtà, continui sono i contatti tra maghi e "babbani", e questo è stato un elemento a mio parere fondamentale per il successo dei libri della Rowling, perchè i lettori si proiettano in un mondo fantastico, senza però perdere i contatti col proprio: il mondo di HP è in fondo il nostro mondo, ma con quel tocco di magia in più che noi tutti sognamo: i personaggi vanno a scuola, ma in una scuola "magica" dove si impara a fare incantesimi, gli adulti lavorano, ma come cercatori di tesori o allevatori di draghi, fanno sport, ma volando sulle scope.... questo continuo trasformare la realtà quotidiana in un mondo di magia è secondo me l'elemento che rende questi libri davvero straordinari. Inoltre i personaggi son ragazzini, il che permette ai giovani lettori di identificarsi con loro, con i problemi legati alla crescita, con i primi amori, e ai lettori più grandi di rivivere quelle emozioni.

Ciò crea un fortissimo senso di immedesimazione in chi legge, e anche a questo è dovuto il successo della saga. Portare la magia nel nostro mondo (sempre più arido, cinico e materialista, sin dall'infanzia) è già un elemento per cui questa saga verrà ricordata.

Non è solo questo a rendere questi libri davvero unici: in genere i fantasy sono romanzi d'avventura e insieme di formazione, con eroi che compiono lunghi viaggi e dure prove in seguito ai quali oltre a conseguire uno scopo "materiale" (che può essere il salvataggio di un popolo, di una persona, o semplicemente la sconfitta del male) riescono anche a maturare, a crescere. Questo aspetto è certo fondamentale in Harry Potter, ma è presente anche un'innovazione di non poco rilievo: la commistione del fantasy al "giallo": ogni volume della saga è un piccolo giallo, colmo di tracce, indizi, misteri che verranno risolti nell'immediato o che daranno luogo a ulteriori interrogativi da risolversi nei libri seguenti. Tutto questo ha permesso, grazie sopratutto a internet, di trasformare i lettori in tanti piccoli investigatori, che spesso leggono e rileggono i libri a caccia di soluzioni ai tanti misteri, alla ricerca di indizi anche minimi che permettano di sciogliere i numerosi enigmi della storia: lettori di tutto il mondo si incontrano nelle chat e sui forum, discutono, propongono teorie, e questo ha di per sè qualcosa di straordinario, di cui si è accorta la stessa autrice, che dal suo sito personale gioca molto abilmente coi fans, lanciando nuove piste e alimentando continuamente la loro curiosità.

Come già accennato, il realismo della saga consiste nei sentimenti. Il mondo di HP è magico, ma i suoi protagonisti son persone che pensano, agiscono, si comportano come tutti noi. Non è una storia banale e ingenua, non c'è alcuna netta divisione tra buoni e cattivi: la psicologia di ogni personaggio è assai approfondita e più complessa di come si potrebbe pensare; non esiste neppure una distinzione netta tra buoni e cattivi: non esistono eroi invincibili o onnipotenti, tutti compiono errori, persino Silente. Ci son delle figure guida, ma anche loro sbagliano, ci sono personaggi che sicuramente stanno dalla parte del bene, ma che hanno le proprie "cattiverie" e malignità, contro le quali il giovane protagonista dovrà spesso fare i conti: ci son personaggi invidiosi, ambiziosi dell'ambizione peggiore, razzisti, ipocriti, vanitosi, o pieni di pregiudizi...ognuno ha i suoi difetti e le sue debolezze, ma non sempre queste rendono un personaggio totalmente negativo, anzi, a volte i difetti possono accompagnarsi anche a qualità positive, in una complessità psicologica tutt'altro che ingenua ed elementare. Persino di Voldemort, il cattivo per eccellenza, ci vengono raccontati dettagliatamente il passato, le scelte, i casi che lo portarono a diventare quello che è, la sua malvagità insomma non è data per scontata.

Tra i temi prediletti della scrittrice c'è il problema della libertà e della veridicità della stampa (la Gazzetta del Profeta e il modo in cui deforma la realtà a seconda delle direttive di chi sta al potere ne è un esempio) ma soprattutto il problema della razza, che porta i maghi a combattersi tra di loro per escludere chi non è "pureblood", purosangue e chi per diverse ragioni è considerato un essere inferiore, da relegarsi ai margini della società. In certi punti dei suoi libri si ricreano quasi delle dittature naziste, che son raccontate con lo sfondo della favola, tra bacchette e scope volanti, ma non hanno nulla di diverso da certe atrocità che il nostro mondo ha di recente conosciuto, dalle persecuzioni alle leggi razziali.

E vengono analizzati i sentimenti umani, in ogni loro sfumatura, l'amicizia ma insieme la gelosia, l'amore e insieme l'orgoglio e il sacrificio, il dolore per il distacco, la solitudine, la rabbia, il desiderio di giustizia.

E sopratutto è fondamentale l'importanza che viene attribuita al coraggio (che non a caso è la dote primaria degli appartenenti alla casa del Grifondoro): coraggio nel portare avanti le proprie idee, coraggio nell'affrontare non solo i propri nemici ma anche i propri amici, coraggio nel mettere anche a repentaglio se stessi per proteggere qualcosa a cui noi teniamo".

Potrei poi citarti i saggi di un professore universitario che da qualche anno si occupa dei legami della saga col mondo dell'alchimia e della magia, ma penso che mi starai già odiando per aver scritto tanto, e la pianto qui :DD

Ogni opera può avere diverse chiavi di lettura, può essere affrontata in modi diversi, è vero e ne so qualcosa perché per diversi anni ho lavorato come editor e mi sono occupata proprio di queste tematiche, ma negare la complessità di quest'opera mi sembra per lo meno azzardato.

A time will come when it will seem that in vain did the Egyptians honor their gods, in the piety of their heart. The gods will leave the earth, will regain the sky; they will abandon Egypt.

O Egypt, Egypt! Of your cults, only fables will remain, nothing will survive but words written on stone...

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Beh, l'unico che ha paragonato Harry Potter a Verga fin'ora sei stato tu :) Paragonare un libro appartenente alla letteratura fantasy con uno verista mi sembra oltremodo difficile, generi più diversi non possono proprio esistere.

Su Harry Potter son stati scritti saggi, tesi di laurea, e bada bene, non sul fenomeno, ma proprio sull'opera, che è molto più complessa di quanto una lettura superficiale possa far pensare. Io son fiduciosa che entrerà a buon diritto tra i capolavori del nostro secolo, sia per i suoi tratti innovativi, sia per l'influenza avuta nel nostro mondo.

Faccio un copia-incolla di parti di un testo che scrissi qualche tempo fa, giusto per dare un'idea di quanto le tematiche e le innovazioni di questa saga la rendano tutt'altro che una semplice lettura di svago.

"Mi piacciono i libri fantasy prima di tutto. Mi piacciono le storie che in qualche modo si allontanano dalla realtà quotidiana, mi piace immedesimarmi in personaggi che vivono in luoghi fantastici, che hanno poteri straordinari, che interagiscono con esseri bizzarri.... e che tuttavia pensano come me, vivono le mie paure e incertezze, le mie stesse emozioni. Amo i libri fantasy perchè mi permettono di evadere e di vivere avventure straordinarie in mondi immaginari, ma senza discostarsi dalla realtà dei sentimenti e delle emozioni, cosa che mi consente di sentire vicini i personaggi, di comprenderli, e di immedesimarmi con loro.

Harry Potter è un classico fantasy, che presenta però un aspetto assai originale: a differenza di altre saghe famose, quali per esempio "Il Signore degli Anelli" di Tolkien o "la saga di Shannara" di Terry Brooks, ambientate in mondi completamente immaginari, HP prende il via in un mondo REALE, in una normale città inglese dei nostri giorni, popolata da persone assolutamente comuni e "normali". Il mondo di HP è parallelo alla nostra realtà, continui sono i contatti tra maghi e "babbani", e questo è stato un elemento a mio parere fondamentale per il successo dei libri della Rowling, perchè i lettori si proiettano in un mondo fantastico, senza però perdere i contatti col proprio: il mondo di HP è in fondo il nostro mondo, ma con quel tocco di magia in più che noi tutti sognamo: i personaggi vanno a scuola, ma in una scuola "magica" dove si impara a fare incantesimi, gli adulti lavorano, ma come cercatori di tesori o allevatori di draghi, fanno sport, ma volando sulle scope.... questo continuo trasformare la realtà quotidiana in un mondo di magia è secondo me l'elemento che rende questi libri davvero straordinari. Inoltre i personaggi son ragazzini, il che permette ai giovani lettori di identificarsi con loro, con i problemi legati alla crescita, con i primi amori, e ai lettori più grandi di rivivere quelle emozioni.

Ciò crea un fortissimo senso di immedesimazione in chi legge, e anche a questo è dovuto il successo della saga. Portare la magia nel nostro mondo (sempre più arido, cinico e materialista, sin dall'infanzia) è già un elemento per cui questa saga verrà ricordata.

Non è solo questo a rendere questi libri davvero unici: in genere i fantasy sono romanzi d'avventura e insieme di formazione, con eroi che compiono lunghi viaggi e dure prove in seguito ai quali oltre a conseguire uno scopo "materiale" (che può essere il salvataggio di un popolo, di una persona, o semplicemente la sconfitta del male) riescono anche a maturare, a crescere. Questo aspetto è certo fondamentale in Harry Potter, ma è presente anche un'innovazione di non poco rilievo: la commistione del fantasy al "giallo": ogni volume della saga è un piccolo giallo, colmo di tracce, indizi, misteri che verranno risolti nell'immediato o che daranno luogo a ulteriori interrogativi da risolversi nei libri seguenti. Tutto questo ha permesso, grazie sopratutto a internet, di trasformare i lettori in tanti piccoli investigatori, che spesso leggono e rileggono i libri a caccia di soluzioni ai tanti misteri, alla ricerca di indizi anche minimi che permettano di sciogliere i numerosi enigmi della storia: lettori di tutto il mondo si incontrano nelle chat e sui forum, discutono, propongono teorie, e questo ha di per sè qualcosa di straordinario, di cui si è accorta la stessa autrice, che dal suo sito personale gioca molto abilmente coi fans, lanciando nuove piste e alimentando continuamente la loro curiosità.

Come già accennato, il realismo della saga consiste nei sentimenti. Il mondo di HP è magico, ma i suoi protagonisti son persone che pensano, agiscono, si comportano come tutti noi. Non è una storia banale e ingenua, non c'è alcuna netta divisione tra buoni e cattivi: la psicologia di ogni personaggio è assai approfondita e più complessa di come si potrebbe pensare; non esiste neppure una distinzione netta tra buoni e cattivi: non esistono eroi invincibili o onnipotenti, tutti compiono errori, persino Silente. Ci son delle figure guida, ma anche loro sbagliano, ci sono personaggi che sicuramente stanno dalla parte del bene, ma che hanno le proprie "cattiverie" e malignità, contro le quali il giovane protagonista dovrà spesso fare i conti: ci son personaggi invidiosi, ambiziosi dell'ambizione peggiore, razzisti, ipocriti, vanitosi, o pieni di pregiudizi...ognuno ha i suoi difetti e le sue debolezze, ma non sempre queste rendono un personaggio totalmente negativo, anzi, a volte i difetti possono accompagnarsi anche a qualità positive, in una complessità psicologica tutt'altro che ingenua ed elementare. Persino di Voldemort, il cattivo per eccellenza, ci vengono raccontati dettagliatamente il passato, le scelte, i casi che lo portarono a diventare quello che è, la sua malvagità insomma non è data per scontata.

Tra i temi prediletti della scrittrice c'è il problema della libertà e della veridicità della stampa (la Gazzetta del Profeta e il modo in cui deforma la realtà a seconda delle direttive di chi sta al potere ne è un esempio) ma soprattutto il problema della razza, che porta i maghi a combattersi tra di loro per escludere chi non è "pureblood", purosangue e chi per diverse ragioni è considerato un essere inferiore, da relegarsi ai margini della società. In certi punti dei suoi libri si ricreano quasi delle dittature naziste, che son raccontate con lo sfondo della favola, tra bacchette e scope volanti, ma non hanno nulla di diverso da certe atrocità che il nostro mondo ha di recente conosciuto, dalle persecuzioni alle leggi razziali.

E vengono analizzati i sentimenti umani, in ogni loro sfumatura, l'amicizia ma insieme la gelosia, l'amore e insieme l'orgoglio e il sacrificio, il dolore per il distacco, la solitudine, la rabbia, il desiderio di giustizia.

E sopratutto è fondamentale l'importanza che viene attribuita al coraggio (che non a caso è la dote primaria degli appartenenti alla casa del Grifondoro): coraggio nel portare avanti le proprie idee, coraggio nell'affrontare non solo i propri nemici ma anche i propri amici, coraggio nel mettere anche a repentaglio se stessi per proteggere qualcosa a cui noi teniamo".

Potrei poi citarti i saggi di un professore universitario che da qualche anno si occupa dei legami della saga col mondo dell'alchimia e della magia, ma penso che mi starai già odiando per aver scritto tanto, e la pianto qui :angioletto:

Ogni opera può avere diverse chiavi di lettura, può essere affrontata in modi diversi, è vero e ne so qualcosa perché per diversi anni ho lavorato come editor e mi sono occupata proprio di queste tematiche, ma negare la complessità di quest'opera mi sembra per lo meno azzardato.

sinceramente se leggi bene non sono stato io che a paragonato harry potter ha pirandello (tutto è iniziato da questo, poi ho continuato con verga perché ho il suo libro sulla scrivania :ghghgh) e seguendo il tuo ragionamento anche pirandello ha ben poco da coesistere con harry potter, quindi chi ha fatto un paragone del genere non sono stato io...e ti ripeto paragonare harry potter a pirandello (giusto per rimanere con lo stesso autore con cui è iniziata sta diatriba, anche perché non capisco se dicevo verga cosa cambiava :D) mi pare perlomeno molto, ma molto azzardato...per questo l'ho definito libretto d'intrattenimento non in senso dispreggiativo ma perché è la pura verità, e mi pare di averti già detto che a me harry potter piace;)

Sinceramente trovo un abissale differenza tra il signore degli anelli e harry potter. Lo stile di Tolkien è superbo, le descrizioni fantastiche, la trama complessa in maniera stupenda....per quanto riguarda harry potter invece avrà anche una trama stupenda (cosa che è vera) ma il modo di scrivere...beh lascia un po' a desiderare, ripeto non è brutto, ma neanche sto capolavoro.

Per quello che hai scritto non so che dirti, te lo vedi come un qualcosa di fuori dal comune, io la vedo come qualsiasi cosa che rappresenta un libro decente. Io ripeto la complessità non ce la vedo, specifichiamo: non tolgo nulla al merito di rownling di aver creato questa saga, ma io la complessità di quest'opera non la vedo.

I temi ci sono ma sono comunque affrontati in maniera molto superficiale...anche perché non dimentichiamoci che harry potter era un libro originariamente per bambini. E lo si vede nei primi due libri dove lo stile di scrittura è tipico di un libro per bambini...poi dal 3 la rownling ha apportato una conversione dopo aver visto il successo che stava riscuotendo, già dal prigioniero di azkaban la scrittura muta, nel 4 poi cambia radicalmente...quindi se questi temi ci sono stati, non erano di certo nelle intenzioni della rowling e quindi non credo che possano portare questo romanzo alla complessità che dici, anche perché ripeto sono trattati in modo superficiale e banale.

Poi pensa pure che sono un cretino :ciao: però non mi trovo affatto d'accordo con te :mad:

Ma il mondo è bello pure per questo dopotutto :fiorellino:

:ghghgh:

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Non sono così sicuro della mancanza di complessità della serie, dipende anche come lo leggi, come ben sai tutti i libri hanno 3 livelli di lettura, ed Harry Potter fa anche riflettere...molto più che un libro di stephen king o di Robert Ludlum.

Pensa solo al "piccolo principe": l'ho riletto 3 volte in vita mia, e per 3 volte l'ho visto con occhi diversi....

E poi è bello vedere come i protagonisti crescano e con loro cambino anche i temi trattati e il modo in cui sono trattati...quanto la cosa sia stata premeditata o frutto di indagini di mercato non ci è dato saperlo, ma io sono pienamente convinto della bellezza di questa serie...Tolkien? un altro pianeta; non più bello o più brutto, semplicemente tutta un'altra cosa, scritto con quel linguaggio perchè scritto in un altro periodo, con un altro contesto sociale e culturale...non puoi paragonarlo!! in comune possono avere solo il termine fantasy, ma tolkien e l sua saga non sono certo libri per bambini...sarebbe come dire se è meglio Ungaretti o Dante...non avrebbe molto senso non trovi?

"Se Dio esiste spero abbia una scusa valida"

Clear eyes, full heart...cant lose!!

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Appoggio in pieno quanto scritto da Zardo. Se si valuta un libro in base all'apparente "complessità" dei temi trattati, allora Il Piccolo Principe andrebbe preso e buttato nella spazzatura, e invece è universalmente riconosciuto come una delle opere più belle mai scritte, in grado di affrontare i temi dell'amicizia, dell'infanzia e della solitudine con una delicatezza e una profondità che raramente si trovano in letteratura. Eppure in tanti dicono che è un librettino per bambini, senza alcuno spessore, senza interesse, perfino senza una vera trama. E' che a volte è difficile andare oltre la prima apparenza, specialmente nelle "favole".

Harry Potter è un grande libro perché ha caratteri di grande originalità (e non lo sto dicendo io, il ricreare un complesso mondo di fantasia proprio in mezzo a quello reale, il mischiare il fantasy col giallo, sono innovazioni che alla Rowling vengono ampiamente riconosciute dal mondo letterario, basti pensare agli articoli scritti sulla saga da grandi scrittrici come Isabel Allende o Bianca Pitzorno) ma soprattutto è un grande libro perchè riesce a trattare, sotto il velo della favola, temi di grande spessore. In tanti vi vedono solo una storia di maghetti, senza neppure accorgersi che il tema principale di tutta l'opera è il razzismo, raccontato in tutte le sfumature, rappresentato nei comportamenti e nelle stupidità umane, illustrato nelle sue "motivazioni", persino nelle gesta dei politici (fino a ricreare, come già scritto, una vera e propria dittatura nazista, nell'ultimo libro). Eppure in tanti continuano a pensare "è una storiellina per divertirsi, senza alcuno spessore"... forse bisognerebbe andare un po' oltre la superficie a volte.

A time will come when it will seem that in vain did the Egyptians honor their gods, in the piety of their heart. The gods will leave the earth, will regain the sky; they will abandon Egypt.

O Egypt, Egypt! Of your cults, only fables will remain, nothing will survive but words written on stone...

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sarà come dici te allora, ma io ste cose che dici non ce le vedo affatto e continuo a considerarlo un libro per puro intrattenimento, stupendo, ma sempre di intrattenimento.

Opinioni :mad:

Ma è stata la rowling a dichiarare che il tema principale è il razzismo?

No perché non ho sentito nulla al riguardo e nel libro qualche cenno ce ne è, ma non mi sembra che fosse così marcato da farlo diventare il tema centrale, poi naturalmente potresti avere completamente ragione te, anche pascoli veniva considerato un poeta di poesie per bambini dell'asilo e delle elementari poi però la storia ha completamente cambiato il modo di vederlo e adesso si sta riprendendo un po' di gloria...

:ghghgh:

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Non sono così sicuro della mancanza di complessità della serie, dipende anche come lo leggi, come ben sai tutti i libri hanno 3 livelli di lettura, ed Harry Potter fa anche riflettere...molto più che un libro di stephen king o di Robert Ludlum.

eh no,scusa ma ci sono libri e libri non possiamo fare di tutta l'erba un fascio :rolleyes:

ci sono libri di stephen king che ho letto anche 5-6 volte ed ogni volta coglievo qualcosa in più della precedente,mentre avrò letto forse 100 volte (e non scherzo) tutti i libri di hp e mi sembrano sempre gli stessi,come la mettiamo? :shock:

P.S. per non paragonare poi la Torre Nera Di king ad H.P. perchè per me sono su universi differenti :ghghgh:

"No one told you when to run,you missed the starting gun" Pink Floyd --Time--

My flickr: Flickr My Last.FM: Last.FM My XboxLive: AntoAlv19

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sarà come dici te allora, ma io ste cose che dici non ce le vedo affatto e continuo a considerarlo un libro per puro intrattenimento, stupendo, ma sempre di intrattenimento.

Opinioni :ghghgh:

Ma è stata la rowling a dichiarare che il tema principale è il razzismo?

No perché non ho sentito nulla al riguardo e nel libro qualche cenno ce ne è, ma non mi sembra che fosse così marcato da farlo diventare il tema centrale, poi naturalmente potresti avere completamente ragione te, anche pascoli veniva considerato un poeta di poesie per bambini dell'asilo e delle elementari poi però la storia ha completamente cambiato il modo di vederlo e adesso si sta riprendendo un po' di gloria...

:rolleyes:

Beh, è evidente che il tema principale sia il razzismo. Tutto avviene perché alcuni maghi sono convinti che chi non è "purosangue" non possa essere ammesso nel popolo dei maghi (pur essendo i mezzosangue, nei fatti, abili come e più degli altri). Fu per la volontà di escludere dall'istruzione i "mezzosangue" che i quattro fondatori di Hogwarts si separarono, dando origine alle lotte tra maghi.

Voldemort diventò tale perché sua madre tradì la propria razza innamorandosi di un babbano, ed è da quando lo scoprì che lui combattè affinché gli esseri da lui ritenuti inferiori fossero eliminati (anche fisicamente) dalla società dei maghi. I genitori di Harry fuono uccisi perché combatterono contro di lui, e gli stessi poteri di Harry sono la conseguenza di quella prima lotta.

Sin dai primi libri il tema della purezza della razza è in primo piano ("la camera dei segreti" è il nascondiglio dove veniva celata l'arma per eliminare i mezzosangue (così tradotti in italiano, ma in inglese si usano due termini, halfblood, ma soprattutto mudblood, sangue sporco, sangue infangato): gli effetti del razzismo vengono trattati in continuazione, e il discorso non si riduce ad un "siamo tutti uguali, abbracciamoci, pace e bene": se ne esamina il modo in cui influenza le persone, i loro comportamenti, i rapporti tra di loro e chi viene ritenuto inferiore.

Sirius Black abbandona la sua famiglia ad appena 16 anni perché non può sopportare di vivere con chi disprezza i mezzosangue, Drago Malfoy e gli altri serpeverde disprezzano e tormentano ripetutamente Hermione e gli altri halfblood e mudblood, e gli stessi Weasley son malvisti perché il padre si interessa dei babbani e dei loro usi e costumi. E così fino ad arrivare all'istituzione della dittatura di stampo nazista dell'ultimo libro, dove si vedrà anche come persone che fino a quel momento non avevano avuto problemi coi "mezzosangue" si schierarono dalla parte del potere, per paura, per proprio tornaconto, per indifferenza...

La vastità e la profondità con cui viene trattata questa tematica è notevole (una mia conoscente ci ha scritto la tesi di laurea, ti dico solo questo), pur trattandosi, ovviamente, di una saga per ragazzi, quindi scritta con linguaggio adeguato.

Certo, le tematiche son diverse (la crescita senza una famiglia e le figure guida, l'amicizia, l'amore, il coraggio, la veridicità della stampa e dell'informazione) ma la più importante è senza dubbio il razzismo, sul quale decisamente gira tutta la saga.

Il fatto che tu non l'avessi neppure notato e che pensassi che ve ne fosse solo "qualche cenno" mi fa supporre che non abbia davvero compreso questa saga nella sua profondità.

Secondo me si può dire "io ho affrontato un libro leggendolo solo come sano svago", ok, giusto e sacrosanto, ma dire che un libro è solo "intrattenimento" perché noi l'abbiamo affrontato solo in questo modo, non mi pare molto giusto :shock:

A time will come when it will seem that in vain did the Egyptians honor their gods, in the piety of their heart. The gods will leave the earth, will regain the sky; they will abandon Egypt.

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Devo dire che mi piace!!!

“Creare forse significa sbagliare quel passo nella danza. Significa dare di traverso quel colpo di scalpello nella pietraâ€. Antoine de Saint-Exupery

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e pure io devo dirlo!!!

IO AMO HARRY POTTER :ghghgh:

ma poi come faccio quando l'ho finito???!?!:DD

"...and please remember people, that no matter who you are, and what you do to live, thrive and survive, there are still some things that make us all the same. You, me them, everybody, everybody!!!..."

Membro Onorario del Turbo Club

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coniglione non mi scivolare sull'asciutto!!

da te 'ste frasi da troll non me le aspetto proprio!!

"...and please remember people, that no matter who you are, and what you do to live, thrive and survive, there are still some things that make us all the same. You, me them, everybody, everybody!!!..."

Membro Onorario del Turbo Club

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si è vero. io preferisco Epson :):rolleyes:

belle le frasi articolate che contengono opinioni argomentate

già, ti devo quotare (non che mi dispiaccia quotare te...è che coniglione ha sempre il ragionamento giusto al momento giusto...tranne questa volta).

"...and please remember people, that no matter who you are, and what you do to live, thrive and survive, there are still some things that make us all the same. You, me them, everybody, everybody!!!..."

Membro Onorario del Turbo Club

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Sabato fuori fnac ho visto CHIUNQUE con il libro in mano in fila alla cassa...dalle signore anziani che lo compravano per i nipoti...dai tipi più disparati...metallari e non...donne...anziani...bambini...ragazze(anche molto bone) e ragazzi.... incredibile!

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si è vero. io preferisco Epson :ghghgh::rolleyes:

belle le frasi articolate che contengono opinioni argomentate

Ma dai scherzavo. H. Potter mi attira come un piatto di cacca a merenda, ma non lo conosco e non giudico. Sicuramente una grande operazione di marketing. Avrà sicuramente delle qualità intrinseche notevoli. Ma non me ne occupo perché odio la fantasy. O meglio mi annoia.

Ma se a voi piace buon per voi :ghghgh:

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si è vero. io preferisco Epson :ghghgh::rolleyes:

belle le frasi articolate che contengono opinioni argomentate

Ma dai scherzavo. H. Potter mi attira come un piatto di cacca a merenda, ma non lo conosco e non giudico. Sicuramente una grande operazione di marketing. Avrà sicuramente delle qualità intrinseche notevoli. Ma non me ne occupo perché odio la fantasy. O meglio mi annoia.

Ma se a voi piace buon per voi :ghghgh:

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