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Vorrei parlare con voi di una serie di problemi legati al mondo "commerciale" fotografico italiano...

da poco ho fatto un lavoro di catalogo per delle agendine..

- Mi chiamano, il cliente ha avuto una pessima esperienza con un fotografo che gl'ha cannato i colori di queste agendine ed in fase di stampa eran tutti sballati, tralascio la composizione che può piacere come non piacere..

- IL cliente ha fretta.. vorrebbe un preventivo in giornata , gli è saltato un ordine per colpa dell'altro fotografo.

-Faccio un preventivo tenendo conto anche della brutta avventura che ha avuto, c'incontriamo, decidiamo per la mattina dopo(sabato) di fare il lavoro.

-Aquisizione immagine, 5giorni di PP

-Vado dal cliente.. alcune gli piacciono altre meno altre assolutamente..

- Elenco delle cose da correggere, 1pò di contrasto li..1pò meno là.. tonocolore etc..

-torno 2 giorni dopo..

- " E no.. non ci siamo.. non vanno bene(anche quelle che andavano bene).. non le posso assolutamente usare" :|

- la discussione continua così per un ora su ogni singola foto...

... la faccio breve...

-" Mi dispiace che lei abbia fatto il lavoro vorrei comunque pagarla, mi prendo queste foto anche se non so quanto potrò usarle etc etc.." "le posso dare ToT( il 90% in meno del patuito)

- Al che sentendo odore di bruciato.. parlo.. " Guardi.. è mio principio non prendere soldi id un cliente insoddisfatto.." " Mi spiace che le foto non vadano bene.. se potessi gliele rifarei ma non prima di 2-3settimane"

-Prendo la mia pennina dal pc e mi fà " Ma su non mi piace non pagarla per il disturbo .. facciamo così..lei mi dà le foto per TOT.. tanto cosa se ne fà.. ormai le ha fatte"

-" Ma non si preoccupi.. non è un problema davvero.. se non è soddisfatto non mi deve nulla e va bene così... caso mai in futuro avesse bisogno mi chiami che ne discutiamo(credici!!)

al che ci salutiamo...

La mia impressione( faccia , tono di voce) è che questo sia una che se l'è tentata.. ha fregato l'altro fotografo probabilmente che avrà pagato praticamente nulla.. ed ora è tornato alla carica sperando di farsi foto gratis...

;D

diffidare...

Tanto più che non ha voluto firmare nessun contratto nessuna fattura(non te lo scarichi il lavoro dell'azienda???) perchè già a monte aveva la sua dea....

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è dura portare a casa la pagnotta a prescindere dal lavoro che fai.

Sicuramente con la fotografia è difficile visto anche il proliferare di fotografi improvvisati che si accontentano di un pezzo di pane o poco più, tanto devono solo arrotondare lo stipendio.

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ma io non sono contro chi lo fà come secondo lavoro.. ma fai il prezzo che merita il tuo lavoro.. se vali 50€ chiedi quello.. se ne vali 500 chiedi quello.. è soprattutto a vantaggio tuo.. non è che se sei impiegato statale ammazzi il mercato solo per avere porfolio..

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Probabilmente non lo ammazzi, ma lo ferisci sicuramente.

Per uno che ci deve campare con questo lavoro deve considerare diverse cose per fare un prezzo, che invece chi lo fà come secondo lavoro non ha (vedi affitto studio, spese generali, tasse ecc. ecc.), poi è difficile far capire ai clienti perchè tu costi 3/4 volte o più rispetto a chi lo fà come secondo lavoro. Un mio caro amico nonche collega, specializzato in matrimoni e ritratti, quest'anno ha chiuso i battenti, sicuramente i motivi sono diversi ma mi ha anche detto che a parte un calo di matrimoni (ci si sposa meno) quei pochi che si sposano spesso e volentieri non spendono e si rivolgono ad amici, parenti ecc. ecc., per i ritratti e book siamo arrivati che oramai non se ne fanno più perchè in giro ci sono un sacco di amatori che li fanno gratis (basta farti un giro su siti tipo modelshoot e ti rendi conto di quello che succede) il cerchio si stringe.

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Probabilmente non lo ammazzi, ma lo ferisci sicuramente.

Per uno che ci deve campare con questo lavoro deve considerare diverse cose per fare un prezzo, che invece chi lo fà come secondo lavoro non ha (vedi affitto studio, spese generali, tasse ecc. ecc.), poi è difficile far capire ai clienti perchè tu costi 3/4 volte o più rispetto a chi lo fà come secondo lavoro. Un mio caro amico nonche collega, specializzato in matrimoni e ritratti, quest'anno ha chiuso i battenti, sicuramente i motivi sono diversi ma mi ha anche detto che a parte un calo di matrimoni (ci si sposa meno) quei pochi che si sposano spesso e volentieri non spendono e si rivolgono ad amici, parenti ecc. ecc., per i ritratti e book siamo arrivati che oramai non se ne fanno più perchè in giro ci sono un sacco di amatori che li fanno gratis (basta farti un giro su siti tipo modelshoot e ti rendi conto di quello che succede) il cerchio si stringe.

non posso che quotarti. il problema però è quando c'è un vertiginoso calo della qualità

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mmmmmhhh bompi non hai tutti i torti ma a mio parere non è così semplice il discorso.

Ora senza entrare nell'esempio del tuo collega che ha chiuso io non credo che i fotografi chiudano perché ci sono gli amatori che gli rubano il lavoro a prezzi stracciati.

Mi spiego: io sono un amatore, ma quando ho rifatto il sito della mia azienda che per me è fondamentale ho caricato foto mie ove potevo e poi ho speso 500 € il fotografo professionista che,logicamente, mi ha fatto un gran lavoro.

E' chiaro che chi non vuol spendere si adegua alla qualità che gli verrà proposta: e un amatore gli chiede 50 € per fare il servizio, il "cliente" si deve accontare

Idem per il matrimonio, il book fotografico quando costa poco sono 1000 € ma, se il fotografo non è un cialtrone, le foto e il book sono cose che rimangono per tutta la vita.Se un coppia di giovani sposi non ha soldi(e ce ne sono oramai) taglia dove è possibile e si accontenta di quel oche gli danno:le foto degli amici o dell'amico fotografo amatoriale.

Per me ora un professionista deve specializzarsi, far qualcosa di nuovo, sponsorizzarsi bene....so benissimo che non è semplice ma io conosco,oltre a quel oche ha lavorato nella mia azienda, 2 o 3 professionisti che di lavoro ne hanno ma si sono riusciti a ritagliare una fetta di mercato specializzandosi al massimo in cose piuttosto particolari

www.wdafotonatura.com

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..ma guardate che chi chiude non lo fa a causa degli amatori. o del digitale. o di chi so io. lo fa perchè non è più in grado di stare sul mercato, perchè il prodotto che offre evidentemente agli occhi del cliente non merita la spesa, o perchè si rivolge ad un pubblico che non può spendere le cifre che lui vorrebbe.

se ci sono persone che possono spendere solo 500€ per le foto di matrimonio, ad esempio, è normale che ci siano professionisti [con o senza virgolette] che chiedono quella cifra.

sta al professionista costruirsi la propria rete di conoscenze e clienti, e strutturare la propria offerta in maniera da incontrare i gusti di chi può spendere le cifre che lui desidera. fine dei discorsi. oramai il fotografo di paese è una figura destinata a scomparire. ci sono ambienti dove la fotografia non è più un business, e allora sta al professionista puntare la bussola verso gli ambienti dove invece c'è ancora [e tanto] business, invece di lamentarsi che il proprio pozzo si è seccato.. è troppo facile così! ;)

«Per un vero fotografo una storia non è un indirizzo a cui recarsi con delle macchine sofisticate e i filtri giusti. Una storia vuol dire leggere, studiare, prepararsi. Fotografare vuol dire cercare nelle cose quel che uno ha capito con la testa. La grande foto è l’immagine di un’idea.» Tiziano Terzani

www.stefanodruetta.com

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Quoto Steno... ma... ad esempio nella realtà della Sardegna ci sarebbe tantissimo lavoro.. il problema qual'è? che tutti hanno un cugggino felice possessore di reflex.. e ad esempio il mio amico fotografo internazionale con tanto di hassy ha difficoltà a trovare clienti.. non certo per la qualità degli scatti ma per la povertà di chi guarda..

il discorso stà anche nel fatto che i clienti non sanno distinguere una fiorentina da un hamburger :D (questa è bella)

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Se qualcuno chiude, è per una serie di motivi che ti invitano a chiudere, troppo facile dire che non è più in grado di stare sul mercato.

Non vogliamo dare la colpa agli amatori, ma sicuramente grazie a loro la fetta di mercato si è ridotta, non vogliamo dare la colpa al digitale ma sicuramente con il digitale i prezzi sono crollati (un esempio fino a 6/7 anni fà un servizio per una struttura ricettiva alberghiera di alto livello si vendeva a cifre intorno 150/200 euro a scatto e si arrivava a cifre intorno ai 1500 euro, oggi lo stesso identico lavoro non si riesce a vendere a più di 500/600).

E' giusto dire che bisogna costruirsi una clientela adeguata, ma di sicuro uno che fà questo mestiere da 40 anni probabilmente c'è l'ha la clientela, il problema è che non è più sufficiente a garatire la sicurezza economica rispetto ai rischi del mestiere.

Senza contare che non tutti possono contare su un bacino di utenza come Torino, MIlano, Roma ecc. ecc.

Ma in ogni caso devi comunque arrivare a fine mese tenendo conto che tu abbia lavorato meno devi pagare l'affitto, spese generali e magari due dipendenti ecc. ecc., e pagato tutto questo devi vedere cosa ti rimane... A quel punto se devi portare a casa poco più di un buon stipendio ma con i rischi della libera professione forse è meglio chiudere e andare a lavorare in studi più grandi come assistente o consulente prendersi un sicuro stipendio ogni mese.

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Quoto Steno anch'io.

Ma secondo me c'è una piccola confusione di sorta, ossia, si confonde amatore, con lavoro nero, che comunque in Italia ammazza spesso il mercato rispetto a chi paga le tasse... ma... abbassa anche i prezzi rispetto a chi li mantiene troppo alti e non si adegua ad un mercato che cambia in fretta e che offre molte più prospettive che in precedenza.

Quindi ci sono almeno 2 problemi:

- se l'amatore fa un lavoro 1 volta all'anno, di sicuro non toglie il mercato a nessuno, perché comunque il pubblico a cui fa riferimento non è disposto a pagare un lavoro da professionista in ogni caso. E come quando voi scaricate gli mp3 dalla rete; comunque, anche se non ci fossero, non comprereste i cd lo stesso.

- se l'amatore invece lo fa come secondo lavoro, allora vuol dire che lavora in nero; a meno di non avere partita IVA e dichiarare il lavoro che fa. Quindi in questo caso, l'amatore non c'entra nulla, ma è il lavoro nero che ammazza il mercato degli altri, così come in qualsiasi altro ambito commerciale del nostro paese. L'affitto lo devono pagare tutti (in senso generico)

- se i professionisti non si adeguano al mercato, non propongono nuove tendenze, non sanno come si evolve il lavoro ed i prezzi, e rimangono chiusi senza aggiornarsi più di tanto, pensando che il lavoro gli arrivi solo perché è un loro diritto; hanno sbagliato strada e faranno sempre più fatica a lavorare.

- chi il lavoro lo sa fare bene, è appassionato, è capace a capire il mercato, è flessibile mentalmente ad innovarsi, è creativo alla base: non avrà mai problemi a ritagliarsi la sua fetta di mercato. Non siamo più nell'epoca che si studia quando si ha 20 anni e poi si chiude il cervello per il resto della vita; bisogna studiare tutto il tempo, ed aprire la propria visione mentale.

@@bompi: sarà anche vero che lo stesso lavoro che prima vendevi caro adesso lo vendi a meno; ma forse era prima ad essere caro e non ti confrontavi con il mercato! Per quello che gli italiani proteggono tutti i loro gruppi di interesse e non si riesce ad aprire questo mercato alla concorrenza, perché la concorrenza ti fa aprire le meningi e se vuoi guadagnare di più, devi offrire un servizio maggiore, ed offrirlo a quello che è disposto a pagare di più per te, e per il tuo lavoro; non per un lavoro che possono fare altri 1000 a metà prezzo.

Negli Stati Uniti, che hanno concorrenza a palla, riesco comunque a vedere sempre chi emerge dalla media, e che offre i suoi servizi a prezzi 3 volte più cari che qui in Italia; però hanno dei modelli di presentazione innovativi che attirano il mercato che li paga.

Con il digitale, i prezzi, ed i costi, saranno crollati da qualche parte, ma aumentati dall'altra; ci saranno dei posti di lavoro persi in un settore e guadagnati in un altro. Non si può sempre vedere il proprio orticello ed il bicchiere mezzo vuoto; bisognerebbe anche guardare ciò che è aumentato, è la parte piena del bicchiere.

Imho ovviamente :fiorellino:

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Nessuno confonde amatore e lavoro in nero, ma se un amatore vende anche solo un lavoro ha prodotto del lavoro in nero, se avesse una partita iva non sarebbe un amatore ma un professionista.

Se uno fà questo mestiere da 40 anni non vuol dire che non sappia seguire le nuove tendenze o sia meno creativo.

E tanto per ripetere quanto detto prima, in 40 anni uno la clientela c'è l'ha, ma quella cllientela non offre più lo stesso utile economico che si aveva prima, questo vuol dire che se vuoi guadagnare come prima dovresti raddoppiare il numero di lavori ma il numero di giorni in un anno non è cambiato.

Nessuno ha detto di essere contrario alla concorrenza se leale, la concorrenza c'è sempre stata, ma a patto che non sia suicida.. se si praticavano certi prezzi un motivo c'era, il fatto è che molti di quelli che entrano nel mercato del lavoro a volte non fanno bene i conti.

In ogni caso auguro a tutti di arrivare a 40 di carriera, anche perchè questo nuovo governo ha detto che il minimo sindacale per andare in pensione sono 40 anni :DD.

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Senza contare che non tutti possono contare su un bacino di utenza come Torino, MIlano, Roma ecc. ecc.

Ma in ogni caso devi comunque arrivare a fine mese tenendo conto che tu abbia lavorato meno devi pagare l'affitto, spese generali e magari due dipendenti ecc. ecc.

@@bompi: sarà anche vero che lo stesso lavoro che prima vendevi caro adesso lo vendi a meno; ma forse era prima ad essere caro e non ti confrontavi con il mercato!

YUPPIII!! due questioni di fondamentale importanza che è doveroso di questi tempi affrontare.

ok, chi sopravvive dunque oggi? chi riesce a galleggiare sul mare di fango [per esser fini]?

1] chi non ha strutture mastodontiche. e qui se volete possiamo metterci a parlare di flessibilità e di quel che sta succedendo con l'articolo 18, di chi lo vuole modificare e di chi non vuole che cambi niente..

spieghiamo: se hai una struttura che costa 10K euri al mese.. diventa complicato stare sul mercato oggi. uno a caso, settimio benedusi, mi dicono abbia uno studio piccolo, che gli serve da ufficio e per incontrare i clienti e poco altro. serve il mega studio col limbo profondo 10 metri alto 6 e largo 20? si affitta e si mette a preventivo e lo paga il cliente. ovviamente a milano questo si può fare, a caltagirone forse è più complicato.. essere "leggeri" vuol dire soprattutto ridurre all'osso i costi vivi.

2] chi riesce a stare al passo coi tempi, come gusto, come estetica, come offerta. chi riesce a produrre un'esperienza unica per il cliente, nel caso del matrimonio ad esempio. chi riesce ad offrire qualcosa che gli altri non fanno!

discorso prezzi: sì magari 10 anni fa determinate foto costavano 2-3 volte più che oggi. ma questo si rifà al punto 1, ed è strettamente legato al 2: mi spiego, ci provo. prendo come esempio il sottoscritto, ho 26 anni e sono in regola con tasse e contributi. mi propongono di fotografare lo staff di un ristorante. mi dico, mi serve una settimana per la preparazione, realizzare gli scatti, postprodurre e consegnare. bene, quanto costa una mia settimana di lavoro? 1000€, per ipotesi. chiederò 1200€, contratteremo è naturale, scenderemo a 1000 ed io sarò felice. come faccio a dire che costo 1000€? perchè so quali sono le mie spese mensili, so qual è il mio profilo fiscale [superminimi] e quanto posso fatturare in un anno [30K, 2500 al mese], so quanto voglio guadagnare e quanto dovrei fatturare per poter guadagnare 10K in più [quasi il triplo, perchè dal 5% passo al 40% circa di tasse, se invece di 25K all'anno, tolti contributi e tasse, ne volessi 35], so ipotizzare quanto può voler spendere il mio cliente. ottimo. come faccio a tenere bassi i prezzi? riducendo le spese vive. avendo un ufficio che mi costa 150€ al mese tutto compreso, invece che 6-800, o CINQUEMILA come una persona di mia conoscenza, e ritorniamo alle strutture mastodontiche. riducendo o rinunciando alla macchina, spostandomi in bici e coi mezzi pubblici, vivendo a non più di 15 minuti dall'ufficio [questo progetto è ancora in cantiere, ma nei prossimi 5-8 mesi dovrà diventare così], insomma, facendo tutto il possibile per mantenere il mio profilo basso, ma una qualità elevata, che il cliente dica "wow, voglio te".

e non ultimo, puntando a clienti che possano spendere le cifre che voglio. è inutile che mi lamenti che nessuno mi prenota per il matrimonio, se chiedo 2K a persone che più di 500€ non pensano di poter spendere. devo fare il possibile per andare da chi può pagare 2K, dirgli che esisto, convincerli che il mio prodotto vale quella cifra e che non resteranno delusi.

quel poco che ho capito di come provare a condurre un business sta tutto qui. vale per ora, per questo momento della vita, perchè non ho commesse che richiedano 4 assistenti e un parco luci da stadio olimpico. ma anche in quel caso.. sti 4 assistenti devo per forza averli sempre con me? non è meglio avere una rete di collaboratori da chiamare alla bisogna? e di affittare le attrezzature che mi servono per determinate situazioni? sì certo un kit base devo averlo, ma è così indispensabile avere cose che poi magari si usano 5 volte l'anno?

che ne pensate? ha senso sto ragionamento? ci sto investendo il futuro a breve-medio termine su sti 4 concetti e vorrei che qualcuno mi indicasse dove sbaglio, dove sono miope e dove invece c'ho preso.. :)

«Per un vero fotografo una storia non è un indirizzo a cui recarsi con delle macchine sofisticate e i filtri giusti. Una storia vuol dire leggere, studiare, prepararsi. Fotografare vuol dire cercare nelle cose quel che uno ha capito con la testa. La grande foto è l’immagine di un’idea.» Tiziano Terzani

www.stefanodruetta.com

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Non sbagli, i concetti sono buoni e meritevoli, ma la realtà del lavoro è diverso ma ti auguro un roseo futuro.

Hai ragione non è necessario avere strutture mastodontiche, ma un pò di struttura si, non saprei dirti di Settimio Bendusi che studio ha quanto spende ecc. ecc. in ogni caso non è che siamo tutti Settimio Bendusi!

Quando il numero di lavori aumentano ti devi organizzare non puoi mica sempre andare a chiamata con assistenti, tecnici ecc. ecc., anche perchè quando lavori bene con una persona cerchi di avere sempre quella e se vai a chiamata può darsi che la volta in cui ne hai bisogno è impegnata in altri lavori, è vero che non serve sempre ma quando non serve nello scatto fà la post.

Avere un mega studio non serve, hai ragione si noleggia quando necessario ma lo si fà da sempre, ma è anche verò che con certi clienti il posto in cui lavori ed il modo in cui ti presenti è fondamentale, 5000 al mese forse sono tanti ma per uno spazio adeguato ma non mega 2000 al mese (di solo affitto) ci vogliono tutti.

Poi come dici tu se stai sotto i 30K paghi molto poco di tasse, ma per tutti gli altri parliamo del 40% (in crescita direi) e vedi che per portare a casa il pane diventa più difficile, comincia a fare il conto di quanti matrimoni (o lavori in generale) ti servono per guadagnare quello che desideri considerando però il 40% di tasse, almeno 12k euro di affitto (e sono stato basso), 4/5k euro di spese generali (acqua, luce, gas, telefono, benzina, commercialista), poi aggiungi altri 4/5K euro di attrezzatura nuova o manutenzione della stessa (computer, software, flash, fotocamere, ottiche, fondali, ecc. ecc.), poi considera almeno 5/6K euro di insoluti in un anno (e fidati se non ti sono capitati ad ora sei stato fortunato, magari con il privato succede meno ma con le aziende ogni tanto ti capita). A questo punto immagina di prendere in media 1000k euro a lavoro, con 100 lavori all'anno fai 100K (considerando i giorni lavorativi dal lunedì al sabato meno le festività siamo sui 300gg, vuol dire un lavoro ogni 3 giorni) se da solo riesci a fare tutti questi lavori allora alla fine ti rimane un bel gruzzoletto, ma se per caso hai bisogno di una sola persona in più devi fatturare almeno in 50% in più, e quindi o aumenti il numero dei lavori o aumenti i prezzi( se ci riesci ad aumetarli).

Ovviamente questi sono i conti della serva, da prendere in modo simbolico, ma ti posso garantire che non sono lontani dalla realtà.

In ogni caso buona fortuna.

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sono i conti che sto iniziando a farmi anch'io, perchè già l'anno prossimo vorrei uscire dal regime dei minimi, ha molti vantaggi ma anche troppi limiti.

gli insolventi li ho già incontrati, naturalmente. :rolleyes: ho già anche incontrato chi ha usato un ritratto per commercializzare il proprio disco in giappone senza alcuna autorizzazione mia a farlo, e ne ho cavato due spicci.

quest'anno lo impegno per capire un po' di cose, in che direzione voglio mandare la mia attività, cosa mi piace fare ed in cosa riesco meglio, dove e come riesco a reperire i lavori che mi permettano i guadagni che desidero, e tutto il resto..

un lavoro da 1000€ ogni 3 giorni? per ora è un sogno.. :ghghgh:

ma francamente preferisco prendere due-tre lavori da 3000 ogni mese, anzi, sarebbe la cosa migliore, ma per ora non è possibile.

la frustrazione più grande sono le attese. sono due mesi che mi rincorro con una tipografia che mi sta stampando portfolio e un album di matrimonio. e senza portfolio è un bordello andare a cercare clienti. son tre mesi che c'è un can-can con un tre agenzie per una manciata di lavori, ed alla fine della fiera poi si finisce con un nulla di fatto ed intanto hai perso comunque delle settimane ad aspettare... insomma è un casino.

«Per un vero fotografo una storia non è un indirizzo a cui recarsi con delle macchine sofisticate e i filtri giusti. Una storia vuol dire leggere, studiare, prepararsi. Fotografare vuol dire cercare nelle cose quel che uno ha capito con la testa. La grande foto è l’immagine di un’idea.» Tiziano Terzani

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che ne pensate? ha senso sto ragionamento? ci sto investendo il futuro a breve-medio termine su sti 4 concetti e vorrei che qualcuno mi indicasse dove sbaglio, dove sono miope e dove invece c'ho preso.. :)

Secondo me non fa una piega il tuo ragionamento, ed ovviamente sono tante le cose da considerare e sulle quali lavorare per un business di successo. Relazioni, collaboratori, assistenza al cliente. A me piace molto la mentalità del mondo anglosassone sotto questo punto di vista, ed aiuterebbe molti italiani a crescere sull'aspetto gestionale di una piccola impresa, o impresa individuale. Tanti piccoli dettagli che magari spesso si danno per scontati, o si prendono in modo superficiale, possono invece risultare determinanti per come si è percepiti dal cliente stesso, e per attirarlo a chiedere informazioni ed andare avanti fino al processo di vendita e post-vendita.

Fai bene a tenere le tue spese basse; meno sei vincolato dalle spese, più puoi permetterti di gestire i prezzi ma soprattutto spendere per il tuo lavoro e migliorarlo. Meno debiti fai a lungo termine, più sarai flessibile nel cambio di mentalità. Gli italiani spesso si sono fatti impiccare di debiti, mutui enormi e lunghi, macchine lussuose, vacanze al mare; e poi cercano di stressarsi a più non posso per pagarsi tutte quelle spese inutili. Certo, non è il caso di tutti, ma di molti; e poi vivono sempre e solo con i soldi in testa, e perdono il senso della vita che stanno facendo; vivono per i soldi, e per pagarsi degli oggetti e non sanno neanche più cosa sia fare qualcosa per passione.

Nel caso della fotografia, ne vedo alcuni che mi sembrano degli operai in catena di montaggio, senza più alcuna passione per quello che fanno ma contando solo sull'aspetto commerciale di tutti i giorni; e si sono messi loro da soli in quell'aspetto mentale. Poi si arrabbiano se qualcuno gli porta via il lavoro senza però mai aggiornarsi alle novità. Se vivessero quel lavoro con passione, sarebbero i primi ad aggiornarsi sulle novità, ad essere ansiosi di vedere cosa il mercato offre, aperti a nuove tendenze e così via. Quindi, talento e mentalità moderna ti porteranno comunque prima o poi al successo, o per lo meno al tuo successo personale interiore, con una vita dignitosa e soddisfatta! Imho!

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Tanti piccoli dettagli che magari spesso si danno per scontati, o si prendono in modo superficiale, possono invece risultare determinanti per come si è percepiti dal cliente stesso, e per attirarlo a chiedere informazioni ed andare avanti fino al processo di vendita e post-vendita.

ottima riflessione! puoi approfondire questo punto? mi sembra interessante, qual è la tua esperienza in merito? quali suggerimenti puoi avere? cos'hai visto altrove che potrebbe essere declinato in altri settori, tipo il nostro?

«Per un vero fotografo una storia non è un indirizzo a cui recarsi con delle macchine sofisticate e i filtri giusti. Una storia vuol dire leggere, studiare, prepararsi. Fotografare vuol dire cercare nelle cose quel che uno ha capito con la testa. La grande foto è l’immagine di un’idea.» Tiziano Terzani

www.stefanodruetta.com

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Secondo me non fa una piega il tuo ragionamento, ed ovviamente sono tante le cose da considerare e sulle quali lavorare per un business di successo. Relazioni, collaboratori, assistenza al cliente. A me piace molto la mentalità del mondo anglosassone sotto questo punto di vista, ed aiuterebbe molti italiani a crescere sull'aspetto gestionale di una piccola impresa, o impresa individuale. Tanti piccoli dettagli che magari spesso si danno per scontati, o si prendono in modo superficiale, possono invece risultare determinanti per come si è percepiti dal cliente stesso, e per attirarlo a chiedere informazioni ed andare avanti fino al processo di vendita e post-vendita.

Fai bene a tenere le tue spese basse; meno sei vincolato dalle spese, più puoi permetterti di gestire i prezzi ma soprattutto spendere per il tuo lavoro e migliorarlo. Meno debiti fai a lungo termine, più sarai flessibile nel cambio di mentalità. Gli italiani spesso si sono fatti impiccare di debiti, mutui enormi e lunghi, macchine lussuose, vacanze al mare; e poi cercano di stressarsi a più non posso per pagarsi tutte quelle spese inutili. Certo, non è il caso di tutti, ma di molti; e poi vivono sempre e solo con i soldi in testa, e perdono il senso della vita che stanno facendo; vivono per i soldi, e per pagarsi degli oggetti e non sanno neanche più cosa sia fare qualcosa per passione.

Nel caso della fotografia, ne vedo alcuni che mi sembrano degli operai in catena di montaggio, senza più alcuna passione per quello che fanno ma contando solo sull'aspetto commerciale di tutti i giorni; e si sono messi loro da soli in quell'aspetto mentale. Poi si arrabbiano se qualcuno gli porta via il lavoro senza però mai aggiornarsi alle novità. Se vivessero quel lavoro con passione, sarebbero i primi ad aggiornarsi sulle novità, ad essere ansiosi di vedere cosa il mercato offre, aperti a nuove tendenze e così via. Quindi, talento e mentalità moderna ti porteranno comunque prima o poi al successo, o per lo meno al tuo successo personale interiore, con una vita dignitosa e soddisfatta! Imho!

Non credo esistano aziende, che siano micro imprese o grandi, che si divertatno a buttar via i soldi tutti cercano di mantenere il budget spese il più basso possibile coerentemente alle proprie esigenze.

Che centrano le vacanze, auto lussuose con la gestione aziendale? Credo che tu confonda spese della vita privata che alcuni conducono con le spese ed investimenti per l'attività.

E non conosco fotografo, o imprenditore piccolo o grande che sia, che non si aggiorni sul proprio lavoro sulle novità e le possibilità che il mondo offre.

Se sei un libero professionista, o imprenditore, vuol dire che hai creato tu la tua realtà lavorativa e credimi se non ci fosse la passione per ciò che hai creato non dureresti 1 giorno.

Ovviamente il talento e la mentalità vincente contano eccome, ma a volte non bastano per arrivare al successo, anche perchè poi bisognerebbe capire cosa intendi tu per successo perchè se ti basta la soddisfazione personale allora ti accontenti di poco, sai c'è gente che deve pagare l'affito per vivere o il mutuo, dobbiamo pagare le bollette, la benzina, il mangiare, pensare ai figli.

Comunque se conosci la formula anglosassone che risolve tutti i problemi illustracela e vediamo cosa sbagliamo noi Italiani.

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Non credo esistano aziende, che siano micro imprese o grandi, che si divertatno a buttar via i soldi tutti cercano di mantenere il budget spese il più basso possibile coerentemente alle proprie esigenze.

Che centrano le vacanze, auto lussuose con la gestione aziendale? Credo che tu confonda spese della vita privata che alcuni conducono con le spese ed investimenti per l'attività.

E non conosco fotografo, o imprenditore piccolo o grande che sia, che non si aggiorni sul proprio lavoro sulle novità e le possibilità che il mondo offre.

Se sei un libero professionista, o imprenditore, vuol dire che hai creato tu la tua realtà lavorativa e credimi se non ci fosse la passione per ciò che hai creato non dureresti 1 giorno.

Ovviamente il talento e la mentalità vincente contano eccome, ma a volte non bastano per arrivare al successo, anche perchè poi bisognerebbe capire cosa intendi tu per successo perchè se ti basta la soddisfazione personale allora ti accontenti di poco, sai c'è gente che deve pagare l'affito per vivere o il mutuo, dobbiamo pagare le bollette, la benzina, il mangiare, pensare ai figli.

Comunque se conosci la formula anglosassone che risolve tutti i problemi illustracela e vediamo cosa sbagliamo noi Italiani.

Non sono completamente d'accordo, ci sono tante aziende e professionisti che si sono affermati negli "anni d'oro" ma che oggi chiudono o galleggiano. I motivi sono sicuramente vari e andrebbero analizzati caso per caso, spesso però uno di questi è il fatto che la dimensione lavorativa che si sono creati in quel periodo non si adatta più ai giorni nostri.

Alcuni sono convinti che sia il mercato a doversi adattare alla loro realtà e non il contrario. Errore gravissimo.

Nulla è "per sempre" e ciò che ieri poteva andar bene oggi deve essere cambiato, chi non se ne rende conto è out.

IMHO.

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Non sono completamente d'accordo, ci sono tante aziende e professionisti che si sono affermati negli "anni d'oro" ma che oggi chiudono o galleggiano. I motivi sono sicuramente vari e andrebbero analizzati caso per caso, spesso però uno di questi è il fatto che la dimensione lavorativa che si sono creati in quel periodo non si adatta più ai giorni nostri.

esattamente..

«Per un vero fotografo una storia non è un indirizzo a cui recarsi con delle macchine sofisticate e i filtri giusti. Una storia vuol dire leggere, studiare, prepararsi. Fotografare vuol dire cercare nelle cose quel che uno ha capito con la testa. La grande foto è l’immagine di un’idea.» Tiziano Terzani

www.stefanodruetta.com

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ovviamente bisogna ottimizzare le risorse e ragionare al margine di guadagno.. volendo si posson fare anche i servizi matrimoniali da pochi spiccioli investendo pochissimo sull'attrezzatura ,stampa di un certo tipo e album dozzinali...

secondo me bisogna capire in che fascia di settore ti vuoi collocare e quali sono le spese per rimanerci e che livello di qualità sei disposto/in grado di dare..

se si vuol puntare su un matrimonio completo a 500 euro bisognerà tener conto di tutta una serie di fattori perchè comunque i costi fissi si chiaman così proprio perchè esistono a prescindere dalle nostre scelte e da che mondo e mondo qualità maggiore si può permettere/deve chiedere di più per poter avere anche un entrata maggiore...

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Ovviamente, quando si parla, lo si fa abbastanza in modo generico, perché immagino che ognuno di noi abbia in testa dei casi precisi che però non può trasmettere agli altri, che magari hanno in testa altri casi nel momento in cui scrivono.

Detto questo, senza voler dire che in altri paesi fanno TUTTO meglio; trovo che per quanto riguarda l'aspetto commerciale e di marketing, il mondo anglosassone sia migliore, anche a livello di massa; o per lo meno, se avete l'orticaria a sentire qualcun altro migliore, allora diciamo che ci dedicano più tempo.

Intanto, in Italia, sono pochi quelli che si aggiornano rispetto alla media, e non sono abituati ad una società meritocratica, ad una mentalità meritocratica, ed ad un regime di libera concorrenza. Dite poco voi, eppure sviluppa delle mentalità molto diverse. Basta che a vostra volta facciate l'esempio tra noi, ed un paese meno economicamente sviluppato, il divario è evidente, ergo, è evidente anche il nostro quando andate a vivere in altri posti. (non parlo di tutto - calma!)

Solo per curiosità, oltre a scattare le foto, mi piacerebbe sapere quanti di voi si leggono libri, oppure anche siti, sul come rispondere alle email, come seguire un cliente per telefono, o via email, come impostare un primo approccio telefonico, come positivizzare le frasi che dite, come non usare certe espressioni linguistiche più che altre, come chiudere un contratto, come organizzare la vostra agenda e l'ottimizzazione delle vostre ore/denaro per lavoro, come costruire i vostri risultati su ciò che sapete fare di più, come costruire l'estetica del vostro sito sulla base della vostra clientela, come studiare il mercato in cui vivete e costruire li attorno il vostro business, e così via.

Il solo esempio di concetto di Customer Service, assistenza cliente, qui in Italia è assolutamente o quasi inesistente. Questo costruisce anche nei liberi professionisti, la sensazione che non sia necessario, oppure che vada bene così com'è. Sbagliato! Siamo solo vecchi nella nostra mentalità feudale, se l'Italia si aprisse di botto ad un mercato concorrenziale, la metà delle persone che oggi guadagno soldi grazie ad un mercato clientelare, sparirebbe di colpo!

Ovviamente è un discorso generico, e forse bisognerebbe dividere anche tra categorie di fotografi, commercianti, freelance, reporters, e così via. Certo che dove abito io, e non lontano da Steno12, i fotografi che conosco e che hanno dei negozi sono di un noioso pazzesco, ed hanno la stessa mentalità di quando stampavano le pellicole; ancora a lamentarsi con il digitale, quando già siamo allo smartphone, al video e foto integrati, e ci muoviamo ad una velocità della luce nei cambiamenti di massa.

Spero che comunque non esistano solo i matrimoni come fonte di guadagno, perché essendoci più divorzi che matrimoni non credo sia una tendenza da seguire. Magari qualcuno si può specializzare sui divorzi, e venderli cari, sono sicuro che una serie di ricchi eccentrici potrebbe trovare l'idea interessante. :ghghgh:

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per quanto riguarda il customer service credo che sia una cosa che s'impara con il tempo e ,personalmente, facendo anche altri lavori, 1pò come la fotografia.. se non consoci l'argomento difficilmente sarai bravo nel documentarlo.. così anche la customer care.. devi fare esperienza in altri settori lavorativi, vedere le differenze, studiare 1pò di comunicazione verbale e paraverbale... insomma cose...

per quanto riguarda i matrimoni.. in italia e specialmente nel sud è una fonte di reddito non indifferente, pagano subito e pagano bene... quindi per una serie di lavori è un entrata di cui tener conto.

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Solo per curiosità, oltre a scattare le foto, mi piacerebbe sapere quanti di voi si leggono libri, oppure anche siti, sul come rispondere alle email, come seguire un cliente per telefono, o via email, come impostare un primo approccio telefonico, come positivizzare le frasi che dite, come non usare certe espressioni linguistiche più che altre, come chiudere un contratto, come organizzare la vostra agenda e l'ottimizzazione delle vostre ore/denaro per lavoro, come costruire i vostri risultati su ciò che sapete fare di più, come costruire l'estetica del vostro sito sulla base della vostra clientela, come studiare il mercato in cui vivete e costruire li attorno il vostro business, e così via.

sto avendo a che fare con seth godin [oltre alla mia morosa che è una donna del mkt :gira: ], consigliaci qualche testo e qualche sito su cui approfondire. in effetti ultimamente più che di fotografia sto cercando di studiare mkt, business e comunicazione :angioletto:

«Per un vero fotografo una storia non è un indirizzo a cui recarsi con delle macchine sofisticate e i filtri giusti. Una storia vuol dire leggere, studiare, prepararsi. Fotografare vuol dire cercare nelle cose quel che uno ha capito con la testa. La grande foto è l’immagine di un’idea.» Tiziano Terzani

www.stefanodruetta.com

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per quanto riguarda il customer service credo che sia una cosa che s'impara con il tempo e ,personalmente, facendo anche altri lavori, 1pò come la fotografia.. se non consoci l'argomento difficilmente sarai bravo nel documentarlo.. così anche la customer care.. devi fare esperienza in altri settori lavorativi, vedere le differenze, studiare 1pò di comunicazione verbale e paraverbale... insomma cose...

D'accordo, è comprensibile, ma tra metterci un po' più di tempo a documentarsi e non fare nulla perché lo si considera marginale è un grande errore. Si parla sempre in modo generico ovviamente. Non è un discorso che faccio su nessuno di voi perché la vita è un fattore complesso ed io sono l'ultimo che può giudicare la vita altrui.

Ci vorrà un po' più di tempo di uno che ha esperienza, ma si otterranno comunque buoni risultati. La formula magica non esiste, le possibilità sono tante, ognuno si veste addosso ciò che gli crea più soddisfazione alla fine. Credo. Spero.

sto avendo a che fare con seth godin [oltre alla mia morosa che è una donna del mkt :gira: ], consigliaci qualche testo e qualche sito su cui approfondire. in effetti ultimamente più che di fotografia sto cercando di studiare mkt, business e comunicazione :angioletto:

Beh, se la tua morosa è sul marketing, ottimo, avrai sicuramente molti punti di riferimento. Fai bene a studiare anche quei settori, perché faranno parte del tuo lavoro. Prova a dare un'occhiata a questo sito, è pieno di risorse per fotografi http://lab.agencyaccess.com/

Spero sia utile.

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