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Lunghezze focali che cambiano sensibilmente NON all'infinito


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Mentre googolavo per chiarirmi le idee sul quiz n°16 di Mord, mi sono imbattuto in un articolo interessante....

Tutti o quasi oramai sappiamo che lunghezza focale è la distanza fra il centro ottico dell'obiettivo e il pinao focale...ma ogni tanto dimentichiamo la postilla che tutto ciò si realizza con l'ottica focheggiata su infinito.

E' esperienza comune ai più smaliziati accogersi che su un grandangolo passare da infinito ad una distanza breve riduce leggermente l'angolo di campo, e più estremo è il grandangolo e più lo notiamo (un 24mm alla minima distanza di maf potrebbe inquadrare il campo di un 26 o di un 27mm), quindi la focale si allunga leggermente.

Sui tele, quindi oltre i 50mm circa, la cosa si ribalta, e non all'infinito il campo inquadrato si riduce (la lunghezza focale effettiva si accorcia), portando un 200mm magari a visualizzare il campo di un 180mm circa.

OK ma QUANTO si accorcia? L'articolo affronta il problema sulle ottiche moderne, in particolare quelle con lento flottanti, e peggio se zoom: il NIkkor 28-200 G alla massima focale, 200mm, e alla minima distanza di maf, 44cm, ha una focale effettiva di 80mm (OTTANTA)!

A voi! Cosa ne pensate? Le case dovrebbero scrivere queste cose nelle schede tecniche?

http://www.macroforum.org/index.php?action=articles;sa=view;article=14

M.

Mac Mini Quad i7 2.3ghz Double Drive Kit SSD MX100 512gb + HD 1tb, 16gb Ram ## MacBook White Unibody 13" C2D 2.26ghz ## iPhone 5c Yellow ## iPod Nano (Product)RED

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Mentre googolavo per chiarirmi le idee sul quiz n°16 di Mord, mi sono imbattuto in un articolo interessante....

Tutti o quasi oramai sappiamo che lunghezza focale è la distanza fra il centro ottico dell'obiettivo e il pinao focale...ma ogni tanto dimentichiamo la postilla che tutto ciò si realizza con l'ottica focheggiata su infinito.

E' esperienza comune ai più smaliziati accogersi che su un grandangolo passare da infinito ad una distanza breve riduce leggermente l'angolo di campo, e più estremo è il grandangolo e più lo notiamo (un 24mm alla minima distanza di maf potrebbe inquadrare il campo di un 26 o di un 27mm), quindi la focale si allunga leggermente.

Sui tele, quindi oltre i 50mm circa, la cosa si ribalta, e non all'infinito il campo inquadrato si riduce (la lunghezza focale effettiva si accorcia), portando un 200mm magari a visualizzare il campo di un 180mm circa.

OK ma QUANTO si accorcia? L'articolo affronta il problema sulle ottiche moderne, in particolare quelle con lento flottanti, e peggio se zoom: il NIkkor 28-200 G alla massima focale, 200mm, e alla minima distanza di maf, 44cm, ha una focale effettiva di 80mm (OTTANTA)!

A voi! Cosa ne pensate? Le case dovrebbero scrivere queste cose nelle schede tecniche?

http://www.macroforum.org/index.php?action=articles;sa=view;article=14

M.

a googolare siamo capaci tutti però....

:ghghgh:

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a googolare siamo capaci tutti però....

:ghghgh:

Sei OT :ghghgh:

M.

Mac Mini Quad i7 2.3ghz Double Drive Kit SSD MX100 512gb + HD 1tb, 16gb Ram ## MacBook White Unibody 13" C2D 2.26ghz ## iPhone 5c Yellow ## iPod Nano (Product)RED

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beh...le case dovrebbero anche scrivere altre cose.

per dire lo sapevate che il valore dei diaframmi , al tempo del digitale , è diverso da quello indicato sull'ottica?

in una rivista francese (chasseur)hanno testato due ottiche : Nikon 85 F1,4 e Canon 85 F1,2, hanno trovato che in funzione della taglia dei sensori e delle dimensioni dei photodiodi queste aperture non sono mai reali.

Elenco alcune macchine :

Eos 1Ds MK III diventa 1,4

40D diventa 1,6

7D diventa 1,7

5D diventa 1,4

5DMKII diventa 1,4

Peggio Nikon

D3 diventa 1,7

D3s diventa 1,6

D700 diventa 1,7

D200 diventa 1,7

ma anche le scale degli iso non sono reali(secondo dxo nessuna canon o nikon lo è)

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Mentre googolavo per chiarirmi le idee sul quiz n°16 di Mord, mi sono imbattuto in un articolo interessante....

Tutti o quasi oramai sappiamo che lunghezza focale è la distanza fra il centro ottico dell'obiettivo e il pinao focale...ma ogni tanto dimentichiamo la postilla che tutto ciò si realizza con l'ottica focheggiata su infinito.

E' esperienza comune ai più smaliziati accogersi che su un grandangolo passare da infinito ad una distanza breve riduce leggermente l'angolo di campo, e più estremo è il grandangolo e più lo notiamo (un 24mm alla minima distanza di maf potrebbe inquadrare il campo di un 26 o di un 27mm), quindi la focale si allunga leggermente.

Sui tele, quindi oltre i 50mm circa, la cosa si ribalta, e non all'infinito il campo inquadrato si riduce (la lunghezza focale effettiva si accorcia), portando un 200mm magari a visualizzare il campo di un 180mm circa.

OK ma QUANTO si accorcia? L'articolo affronta il problema sulle ottiche moderne, in particolare quelle con lento flottanti, e peggio se zoom: il NIkkor 28-200 G alla massima focale, 200mm, e alla minima distanza di maf, 44cm, ha una focale effettiva di 80mm (OTTANTA)!

A voi! Cosa ne pensate? Le case dovrebbero scrivere queste cose nelle schede tecniche?

http://www.macroforum.org/index.php?action=articles;sa=view;article=14

M.

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Sei OT :ghghgh:

M.

se ti rispondo a tono, svelo il quiz... quindi per adesso mi mantengo sul vago :ghghgh:

in merito alle aperture, non capisco come l'apertura, possa essere influenzata dal corpo macchina(posto che il tiraggio è lo stesso)

l'apertura è una proprietà fisica della lente.

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il problema è elettronico : infatti se metti un anello adattatore a al nikon e lo metti sulla 5d il problema scompare .Debbo aggiungere che diaframmando l'ottica ritrova i suoi valori standard, ovvero 5,6 corrisponde per entrambi.Pare che il problema siano le microlenti del captore, che concentrano i raggi luminosi sul sui fotodiodi, se l'apertura è troppo elevata come in questo caso, i raggi sono troppo inclinati per poter essere recuperati correttamente del fotodiodo.

Un pò come, mettere a fuoco con lenti molto grandi, vedo 1,2 o similari, l'AF è abbagliato dalla troppa luce.

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il problema è elettronico : infatti se metti un anello adattatore a al nikon e lo metti sulla 5d il problema scompare .Debbo aggiungere che diaframmando l'ottica ritrova i suoi valori standard, ovvero 5,6 corrisponde per entrambi.Pare che il problema siano le microlenti del captore, che concentrano i raggi luminosi sul sui fotodiodi, se l'apertura è troppo elevata come in questo caso, i raggi sono troppo inclinati per poter essere recuperati correttamente del fotodiodo.

Un pò come, mettere a fuoco con lenti molto grandi, vedo 1,2 o similari, l'AF è abbagliato dalla troppa luce.

benissimo, ma essendo l'apertura una proprietà intrinseca della lente, non si modifica per i progressi (chiamiamoli progressi) della tecnologia.

casomai i modernissimi corpi nikon e canon, capiscono fischi per fiaschi e danno i numeri dell'enalotto.

ma l'ottica non si abbassa a queste frivolezze elettroniche :ghghgh:

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Però è anche vero che nelle ottiche fotografiche non viene mai indicato ne si tiene conto dell'assorbimento...infatti l'apertura viene indicata in f/ e non in T/.

Possibile che il valore T venisse indicato nelle vecchie ottiche?

boh... mi sembra di ricordare qualcosa di simile..

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Non penso, o almeno io non me ne ricordo, anche perché per un utilizzo fotografico questo ha poca importanza, il valore T viene invece regolarmente indicato nelle ottiche cinematografiche dove avere ottiche con una trasmissione differente è abbastanza fastidioso.

"La mia regola, oggi, è che il mio lavoro debba essere invisibile" Sven Nykvist

http://federicotorres.tumblr.com

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Ma ne parli maestro che è sempre interessante.

A me al lato brutalmente pratico è bastato vedere un 28mm f/2 ed un 35mm sempre f/2 tutti e due a t.a. e notare che il primo era abbastanza meno luminoso, un gran fastidio, una gran perdita di tempo quando serve che due scene siano in perfetta continuità. Il risultato è usare un set di ottiche come si deve oppure arrangiarsi. Per il resto non me importa molto...:rolleyes:

"La mia regola, oggi, è che il mio lavoro debba essere invisibile" Sven Nykvist

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Ma ne parli maestro che è sempre interessante.

A me al lato brutalmente pratico è bastato vedere un 28mm f/2 ed un 35mm sempre f/2 tutti e due a t.a. e notare che il primo era abbastanza meno luminoso, un gran fastidio, una gran perdita di tempo quando serve che due scene siano in perfetta continuità. Il risultato è usare un set di ottiche come si deve oppure arrangiarsi. Per il resto non me importa molto...:)

Maestro???

ahhahaha :)

magari faccio un tread a parte :ghghgh:

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