matteobulla Inviato 26 Ottobre 2010 Segnala Condividi Inviato 26 Ottobre 2010 Stavo pensando che alla conferenza della settimana scorsa quando hanno presentato Mac app store sembrava una grande novità ....ma ubuntu non sono anni che ha ubuntu software center? Non mi sembra quindi quella grande innovazione nel mondo dei computer ma un portarsi in linea con i tempi MacBook Pro 2,66GHz iPhone 3GS 32 GB Ipod Touch 2^ Generazione 8 GB Ipod Nano 2^ Generazione 2 GB http://www.matteobulla.altervista.org Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
MacBoy Inviato 26 Ottobre 2010 Segnala Condividi Inviato 26 Ottobre 2010 Su Ubuntu puoi comprare i programmi? I programmi si autoaggiornano? Come sempre Apple non inventa, ma migliora buone idee che già ci sono in giro... E comunque più che copiare Ubuntu ha copiato l'App store dell'iPhone. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
matteobulla Inviato 26 Ottobre 2010 Autore Segnala Condividi Inviato 26 Ottobre 2010 beh la maggior parte del software linux dicimo il 90% è opensource , quindi tanto meglio se non devo pagare, si aggiornano tramite la ricerca di aggiornamenti di ubuntu MacBook Pro 2,66GHz iPhone 3GS 32 GB Ipod Touch 2^ Generazione 8 GB Ipod Nano 2^ Generazione 2 GB http://www.matteobulla.altervista.org Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
kent Inviato 27 Ottobre 2010 Segnala Condividi Inviato 27 Ottobre 2010 A parte tutto, ma cosa centra mai un post del genere con la sezione "domande stupide"......... mah........ Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
fiero_alleaten Inviato 27 Ottobre 2010 Segnala Condividi Inviato 27 Ottobre 2010 Il sistema dei repository esiste da un sacco di tempo in tutto il mondo GNU/Linux, non solo Ubuntu. È sicuramente un ottimo sistema che offre garanzia di qualità per i programmi installati. Su Ubuntu puoi comprare i programmi? I programmi si autoaggiornano? Si, i programmi si autoaggiornano, non si comprano perché sono tutti gratuiti(almeno quelli che in genere si trovano nei repo).Come sempre Apple non inventa, ma migliora buone idee che già ci sono in giro... Ovviamente l'app store apple è diverso dal sistema dei repository. Questi ultimi sono molto più flessibili su molti aspetti. Il loro scopo è diverso, innanzitutto. E comunque più che copiare Ubuntu ha copiato l'App store dell'iPhone.Ma non serve più di tanto ragionare su chi ha copiato chi, sono contento che Apple abbia integrato il sistema, era la cosa che più mi mancava da quando sono passato a Mac. Per ora va bene così, spero solo che in futuro lo store non limiti le possibilità di installazione. È ovviamente utopico sperare che raggiunga un grado di apertura e potenza a livello GNU/Linux .EDIT: A parte tutto, ma cosa centra mai un post del genere con la sezione "domande stupide"......... mah........ Uhm, si in effetti... EDIT 2: le sono per la scrittura strike barrata, non so qua come si fa nel forum xD TimeWastingWare Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
MacBoy Inviato 27 Ottobre 2010 Segnala Condividi Inviato 27 Ottobre 2010 Il sistema dei repository esiste da un sacco di tempo in tutto il mondo GNU/Linux, non solo Ubuntu. È sicuramente un ottimo sistema che offre garanzia di qualità per i programmi installati.Si, i programmi si autoaggiornano, non si comprano perché sono tutti gratuiti(almeno quelli che in genere si trovano nei repo). Il fatto che sia anche un sistema commerciale per distribuire i propri software, lo rende molto diverso da una repository Linux, a mio avviso. Inoltre i software dovrebbero avere un certificato per l'autenticità (e per impedire copie non autorizzate) e c'è un controllo qualità per limitare software mal funzionanti o che non rispettano le regole (ok, regole che possono essere discutibili, ma almeno uno sa cosa aspettarsi). Altro aspetto è che i software dell'Apple store non hanno dipendenze esterne, quindi sono in tutto e per tutto autonomi ed autocontenuti (un unico bundle/icona chiaramente identificabile) e si possono cancellare senza lasciare residui o creare problemi ad altri software. Insomma l'approccio non lo trovo proprio uguale. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
matteobulla Inviato 27 Ottobre 2010 Autore Segnala Condividi Inviato 27 Ottobre 2010 non sapevo dove postare ecco perchè l'ho messo in domande stupide... il fatto che ci sia libertà in ubuntu è una gran bella cosa..se ci fosse anche nell'appstore ora avresti flash player MacBook Pro 2,66GHz iPhone 3GS 32 GB Ipod Touch 2^ Generazione 8 GB Ipod Nano 2^ Generazione 2 GB http://www.matteobulla.altervista.org Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
fiero_alleaten Inviato 27 Ottobre 2010 Segnala Condividi Inviato 27 Ottobre 2010 Il fatto che sia anche un sistema commerciale per distribuire i propri software, lo rende molto diverso da una repository Linux, a mio avviso.[/Quote]Si, è quello che dico anche io.Inoltre i software dovrebbero avere un certificato per l'autenticità (e per impedire copie non autorizzate) e c'è un controllo qualità per limitare software mal funzionanti o che non rispettano le regole (ok, regole che possono essere discutibili, ma almeno uno sa cosa aspettarsi).Ti parlo per la mia esperienza su ubuntu, i software sono controllatissimi. Per non parlare di debian!Altro aspetto è che i software dell'Apple store non hanno dipendenze esterne, quindi sono in tutto e per tutto autonomi ed autocontenuti (un unico bundle/icona chiaramente identificabile) e si possono cancellare senza lasciare residui o creare problemi ad altri software.Uhm, aspetta, hai mai usato apt o simili? TimeWastingWare Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
MacBoy Inviato 27 Ottobre 2010 Segnala Condividi Inviato 27 Ottobre 2010 Uhm, aspetta, hai mai usato apt o simili? No, ma che io sappia Linux ha un sacco di dipendenze nelle sue applicazioni, e APT tiene, come dire, i lacci delle stesse. Su OS X, e in particolare sul futuro store Apple, tali dipendenze non ci sono proprio, perchè le applicazioni non possono essere linkate a librerie non di sistema o anche di sistema ma deprecate (sono state esclusa anche le applicazioni Java per questo motivo). Insomma intrinsecamente niente DDL Hell, e la rimozione dell'applicazione via Finder è sicura, non dipende da un applicazione esterna come APT o un disinstaller. Insomma è un sistema intrinsecamente più robusto. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
fiero_alleaten Inviato 27 Ottobre 2010 Segnala Condividi Inviato 27 Ottobre 2010 Un conto sono le app e un conto i loro gestori. Il modo di intendere la app di osx, cioè app "indipendenti", è sicuramente comodo. Ma non pensare che apt tenga solamente i lacci delle dipendenze, il lavoro che svolge è gigante. Se parliamo solamente del programma di gestione pacchetti (o store in questo caso), apt ancora mi manca. Ci si può installare un sistema operativo partendo da un installer da pochi megabyte, gestire i repo come si vuole, e avere a disposizione una marea di driver autoinstallanti. Tutto il software, persino il kernel, viene gestito da lui. A me ha sempre affascinato come sistema: venendo da Windows nemmeno potevo immaginare una gestione del software così precisa. Certo Apple tende più a tenere separate la gestione del sistema da quello delle app utente (cosa per niente sbagliata), sono due modi di concepire il SO e la gestione del software molto diversi, ognuno coi suoi pregi e con i suoi difetti. La concezione di app mi piace, e tanto. Un gestore pacchetti come apt non penso che ci sarà mai qua su Mac (anche perché non avrebbe uno scopo), ma ripeto di essere contento che sia stato integrato qualcosa di simile . TimeWastingWare Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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