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Buona lettura... Un articolo davvero illuminante!


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Si sa da un po che alla fine la storia del surriscaldamento globale è una balla .

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L'avevo già letto qualche giorno fa... è un sunto delle principali prove contro l'esistenza del surriscaldamento globale, l'ho trovato molto ben fatto nella parte scientifica :boh:

Poi quando parla di politici, complotti ecc. ecc. lascia il tempo che trova :D

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secondo me è ancora presto per fare calcoli, i tempi del nostro pianeta sono lunghissimi e noi non abbiamo dati precisi di millenni fa che ci permettono di capire il "funzionamento" del pianeta. resta il fatto che bisogna lo stesso puntar sul petrolio perchè le fonti di enrgia fossile stanno finendo

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Non per voler scalfire l'impianto ragionato dell'autore, ma:

"[..]Vi è troppo potere e troppi soldi che “obbligano†a sostenere il riscaldamento globale e l’isterismo che ne deriva.[..]"

E fin qui, ci può anche stare. Non per niente è economia di mercato.

"[..]Alcuni esempi. Fondi enormi dell’ONU vengono elargiti ad imprese che proclamano di dedicarsi alle fonti energetiche alternative (la maggior parte delle quali sono solo progetti di facciata senza alcun risvolto veramente solido).[..]"

Non per dire, ma il maggior gruppo eletto al Parlamento Europeo non solo incentiva pratiche di lobbismo, ma addirittura le ritiene fondamentali. Di che si stupisce l'autore?

Del fatto che i vecchi cumenda cambiano core business (dal petrolio ai finti investimenti verdi..) continuando a far soldi?

"[..]Pochissimi soldi vengono invece dati per la fusione fredda (chissà mai se ci arriveremo …). Perché? Beh … semplice: l’acqua non costa praticamente niente e le imprese non potrebbero specularci sopra. E poi tutti avrebbero a casa loro la materia prima per ottenere energia … e dove finirebbero le povere multinazionali?[..]"

Cioè prima se la prende con gli ambientalisti tout-court e poi si avventa sulle multinazionali?!

Ma del fatto che l'acqua HA un costo, tanto da esser gestita da multinazionali quotate in Borsa, non pone qualche dubbio?

Tutti avrebbero a casa la materia prima?! Ma anche no.

Buona parte dell'umanità non ha acqua potabile corrente, tanto meno da utilizzare nella produzione di corrente elettrica derivata dal nucleare.

E non c'è bisogno di andar in Burundi: basta la Sicilia, già lì manca l'acqua corrente per buona parte della giornata.

"[..]Ricordiamoci anche che le tanto decantate pale eoliche ed il Sole stesso (se non si migliorano i ricettori con spese mostruose) sono solo palliativi.[..]"

È vero, ma d'altronde la ricerca è così: si spende molto per far piccolo passetti avanti, l'alternativa è non fare ricerca e tornare alle caverne.

"[..]Al limite sarebbe perfino meglio il nucleare della nuova generazione a tempo di decadimento ultra accelerato … [..]"

Al limite sarebbe perfino meglio studiare un nucleare che non produce scorie con quell'impatto ambientale, riutilizzando le stesse per alimentar le centrali, cosa che, mi pare, sia allo studio da diverso tempo.

"[..]Ma ancor più importanti sono le tasse che si stanno imponendo sul carbone ed i suoi derivati, sull’utilizzo delle automobili che contemporaneamente si spingono a comprare. Tasse che paghiamo tutti noi agli Stati e quindi ai potenti, per paura di finire distrutti in una terra moribonda. E poi i permessi per utilizzare gli elementi “cattiviâ€, dati solo a pochi e gestiti dalle banche. Le compagnie d’assicurazione che intervengono per preservare i cittadini contro le catastrofi climatiche. E mille altre alchimie … basta cercarle.[..]"

Questo pare un pezzo tratto da un manuale di complottismo.

Non che i dubbi non siano fondati, ma forse è il caso di veder la questione da un punto di vista un po' più elevato, in modo da comprenderla tutta, lasciando perdere a priori la coerenza politica di questi novelli anarchici..

"[..]Inoltre, troppi politici usano l’alibi dei cambiamenti climatici per imporre regole e burocrazie con subdoli e macroscopici ritorni di interesse personale. Ma dirò molto di più: anche se si provasse in modo definitivo che l’IPCC sta dando solo risultati sbagliati, l’isterismo dovrebbe essere mantenuto a tutti i costi, anche a costo di mentire spudoratamente e far tacere gli scienziati veri. Infatti, immaginate, per un istante, che l’opinione pubblica realizzasse che la CO2 è del tutto innocente? La prima ovvia implicazione sarebbe che il mondo non avrebbe bisogno del protocollo di Kyoto e nemmeno di qualcosa di ancor più raffinato. E questa, pensateci bene, sarebbe una catastrofe epocale per le finanze dei paesi ricchi. Come potrebbero ad esempio imporre freni durissimi ai paesi del terzo e quarto mondo, che vorrebbero finalmente permettersi quell’energia che gli è da sempre stata negata? No, loro, i miseri, non devono poter dividere una torta così ghiotta con i paesi civili. Per fare andare avanti noi e la villa di Al Gore che consuma come una cittadina di 5000 abitanti, bisogna che qualcuno rinunzi all’energia e possa essere continuamente ricattato per ottenere una misera fettina di torta in cambio delle sue fantastiche materie prime (Congo, Brasile, ecc.)."

1. Se una bugia può incentivare lo sviluppo di tecnologie a basso impatto ambientale, che dovrebbe esser affiancato da un piano di programmazione del consumo di risorse e controllo delle nascite, sì, è meglio una bugia che la "Verità", specie quando questa poi diventa la scusa con cui affossare il pianeta per meri fini economici.

Le industrie vogliono soldi, e devono vendere; i consumatori vogliono servizi, e li vogliono di qualità, visto che li pagano a peso d'oro; se la bugia serve per mettere le industrie nella condizione di produrre prodotti eco-sostenibili, apprezzati dal pubblico (ma non per questo per forza più costosi; vabbé, qui si apre una lunghissima pagina sulle speculazioni..) e dall'ambiente, ce ne faremo una ragione. D'altronde, non che il mondo pre-Riscaldamento fosse il Paese delle Meraviglie.

2. I paesi poveri non hanno accesso alle risorse energetiche neanche oggi, nonostante quelle risorse siano di loro proprietà.

Non si capisce dove si sarebbe spingendo questo complotto eco-liberista (:( e dire che una volta gli abbraccialberi erano comunisti, oggi diventano cattivi imprenditori..) per tarpare le ali alle povere Onlus di nome Shell, Exxon, Agip, Enel e via discorrendo, che, poverine, da 40 anni tentano invano con tutti i mezzi (anche armi, perché no..) di portare lo sviluppo nei paesi del terzo e quarto mondo, riuscendo disgraziatamente a farci solo un "leggerissimo" profitto che tuttavia non riesce a mantenere le missioni africane..

Al Gore sarà quel che sarà, ma non mi pare che Scaroni e soci siano gli unti del Signore. :shock:

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Non per voler scalfire l'impianto ragionato dell'autore, ma:

Beh le frasi da te quotate son chiacchiere che lasciano il tempo che trovano... teorie complottistiche ecc. ecc. son buone soltanto per perdere tempo.

Della parte scientifica che ne pensi invece?

:)

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Beh le frasi da te quotate son chiacchiere che lasciano il tempo che trovano... teorie complottistiche ecc. ecc. son buone soltanto per perdere tempo.

Della parte scientifica che ne pensi invece?

:)

Che è interessante, così come sono interessanti i numeri della controparte. :mad:

A parte tutto, comprendo i dubbi (o le conseguenti verità), supportati da dati, dell'autore, ma voler inquadrare tutto il fenomeno Global Warming in un contesto prettamente scientifico è, purtroppo, deformazione tipica da specialisti.

Il "fenomeno" smuove capitali, e per smuovere capitali qualsiasi teoria anarchica va rimaneggiata per entrare nel mainstream, insomma, gli effetti di quella teoria devono portare soldini in tasca a qualcuno.

L'impatto dell'anidride carbonica prodotta dall'uomo è del 3%, sul totale dell'anidride carbonica tra i gas serra dell'1%.

Stando così le cose quasi quasi vien voglia di bruciar un po' di foresta amazzonica, disboscarne un altro po' per farci allevamenti bovini (che poi, guarda caso, è proprio quello che stanno facendo! :)) e pronunciar la fatidica frase: "Va tutto Bene!" (alla Antonio Albanese, per capirci..).

Peccato poi che la situazione di diverse città e di diverse zone del mondo cozzi un tantino con la questione 0,00033% (o qualcosa del genere, fateli voi i calcoli) di gas serra prodotti dall'uomo.

Possiam anche esser d'accordo che ne producono di più le scoreggie delle vacche (a che servono poi le vacche qualcuno ce lo spiegherà..), ma direi che quello è una sola parte del problema, che ha ricadute molto più devastanti, e che forse se è utilizzata come spauracchio è perché può esser l'unico modo per cambiare i regolamenti e farvi adeguare le industrie, mettendo in moto un ciclo che fa bene sia alle industrie, sia all'ambiente, sia ai cittadini, tranne ai novelli anarco-comunisti come il Nostro, che si ricordano di vivere in un regime capitalista quando i soldi incominciano a farli altri. :oops:

P.S.: anche gli studi sul Tabacco son stati per 50 anni portati a dimostrazione del fatto che non procurasse morte e malanni; qualcuno sa che fine han fatto quel fior di scienzati dalle menti tanto liberali ed il portafoglio tanto gonfio?

Si saran forse riciclati nello studio del clima? :)

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io dico: su questa teori dell'effetto serra ci sono troppi pareri discordanti, troppi dubbi scientifici da risolvere. e questo perché? perché non si hanno a disposizione dati certi, sappiamo quando sono avvenute le glaciazioni, e sappiamo tutte le traettorie che la terra ha compiuto intorno al sole, ma non sappiamo la variazione di concentrazione di CO2 nell'atmosfera nelle decine di millenni(però si conosce la variazione dalla rivoluzione industriale ad oggi, e si nota che è aumentata vertiginosamente, nel suo piccolo). ed è questo il campo da cui si dovrebbero trarre le risposte che cerchiamo.

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io dico: su questa teori dell'effetto serra ci sono troppi pareri discordanti, troppi dubbi scientifici da risolvere. e questo perché? perché non si hanno a disposizione dati certi, sappiamo quando sono avvenute le glaciazioni, e sappiamo tutte le traettorie che la terra ha compiuto intorno al sole, ma non sappiamo la variazione di concentrazione di CO2 nell'atmosfera nelle decine di millenni(però si conosce la variazione dalla rivoluzione industriale ad oggi, e si nota che è aumentata vertiginosamente, nel suo piccolo). ed è questo il campo da cui si dovrebbero trarre le risposte che cerchiamo.

Sì, ma dato che imporre nuovi limiti alle aziende, e quindi influire direttamente sulle economie degli stati, non è interesse di molti, è evidente che su quel campo c'è molto poco spazio per muoversi, a meno di fare come il MEND nel delta del Niger (o come Chavez in Venezuela), che è comunque una soluzione da non buttar via, se non fosse che poi devi far cadere un paio di torri in quel di NY, mandare a morire un discreto numero di marines in giro per il globo, e massacrar vittime civili come fossero mosche.

Ecco, il problema è tutto lì. :)

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Che è interessante, così come sono interessanti i numeri della controparte. :oops:

A parte tutto, comprendo i dubbi (o le conseguenti verità), supportati da dati, dell'autore, ma voler inquadrare tutto il fenomeno Global Warming in un contesto prettamente scientifico è, purtroppo, deformazione tipica da specialisti.

Il "fenomeno" smuove capitali, e per smuovere capitali qualsiasi teoria anarchica va rimaneggiata per entrare nel mainstream, insomma, gli effetti di quella teoria devono portare soldini in tasca a qualcuno.

L'impatto dell'anidride carbonica prodotta dall'uomo è del 3%, sul totale dell'anidride carbonica tra i gas serra dell'1%.

Stando così le cose quasi quasi vien voglia di bruciar un po' di foresta amazzonica, disboscarne un altro po' per farci allevamenti bovini (che poi, guarda caso, è proprio quello che stanno facendo! :mad:) e pronunciar la fatidica frase: "Va tutto Bene!" (alla Antonio Albanese, per capirci..).

Peccato poi che la situazione di diverse città e di diverse zone del mondo cozzi un tantino con la questione 0,00033% (o qualcosa del genere, fateli voi i calcoli) di gas serra prodotti dall'uomo.

Possiam anche esser d'accordo che ne producono di più le scoreggie delle vacche (a che servono poi le vacche qualcuno ce lo spiegherà..), ma direi che quello è una sola parte del problema, che ha ricadute molto più devastanti, e che forse se è utilizzata come spauracchio è perché può esser l'unico modo per cambiare i regolamenti e farvi adeguare le industrie, mettendo in moto un ciclo che fa bene sia alle industrie, sia all'ambiente, sia ai cittadini, tranne ai novelli anarco-comunisti come il Nostro, che si ricordano di vivere in un regime capitalista quando i soldi incominciano a farli altri. :oops:

P.S.: anche gli studi sul Tabacco son stati per 50 anni portati a dimostrazione del fatto che non procurasse morte e malanni; qualcuno sa che fine han fatto quel fior di scienzati dalle menti tanto liberali ed il portafoglio tanto gonfio?

Si saran forse riciclati nello studio del clima? :)

D'accordissimo con te, però a me quello che mi fa incavolare di questa vicenda è una sola cosa: le bugie che vengono dette alle persone.

Io non sto dicendo che il tizio ha ragione e la controparte torto, ne il contrario, appare evidente però che sta situazione è ben lungi dall'essere chiara e certa come ce la vogliono far passare alcune persone (tralasciamo il fatto degli studi pagati perché qui cadiamo nuovamente in teorie complottistiche che riempiono solo la bocca). Insomma se è vero che qualcosa sta cambiando non è assolutamente come ce la presentano istituti come Greenpeace ecc. ecc.... insomma tutto è insicuro, non c'è niente che dimostri che la temperatura sta cambiando ne qualcosa che dimostri al 100% che tutto è rimasto uguale!

Ciò ovviamente non deve essere scambiato con "e allora bruciamo foreste e inquiniamo", ovviamente no. Però ignorare una parte della verità e farla passare per studi pagati da multinazionali è un qualcosa di profondamente sbagliato a mio parere :)

Insomma non sono molto d'accordo con "gonfiamo il problema e facciamo finta che siamo tutti fottuti", io preferisco che le cose vengano dette in modo completo... poi sta all'individuo farsi una propria idea :P

Tale teoria permette ad alcune categorie (multinazionali) di continuare ad inquinare? No, anche se il loro operato non sta aumentado la temperatura distrugge comunque ecosistemi che devono essere protetti :fiorellino:

Se uscisse la prova certa al 100% che i gas serra prodotti dall'uomo non fanno niente di male all'ambiente ciò non significa che allora ognuno se ne deve fregare, son comiunque sostanze cancerogene che fanno male all'individuo.

In conclusione se si parla di Global Warning per frenare le industrie bene, però io pretendo l'onestà intellettuale che si parli anche delle teorie contrarie i cui dati hanno la stessa valenza scientifica di chi afferma che il surriscaldamento esista. :angioletto:

p.s: non credo molto agli studi pagati dalle multinazionali nel caso dell'effetto Serra, tali dati vengono solitamente sia da enti come NASA, NOAA ecc. ecc. che solitamente non ne fanno una gran pubblicità per paura di perdere fondi... insomma è meglio dimostrare che siamo tutti spacciati così i fondi arrivano piuttosto che l'incontrario :consolare:

Almeno secondo me, ma qui rientriamo nei complotti che almeno io ci terrei ad evitare :) :)

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D'accordissimo con te, però a me quello che mi fa incavolare di questa vicenda è una sola cosa: le bugie che vengono dette alle persone.

Io non sto dicendo che il tizio ha ragione e la controparte torto, ne il contrario, appare evidente però che sta situazione è ben lungi dall'essere chiara e certa come ce la vogliono far passare alcune persone (tralasciamo il fatto degli studi pagati perché qui cadiamo nuovamente in teorie complottistiche che riempiono solo la bocca). Insomma se è vero che qualcosa sta cambiando non è assolutamente come ce la presentano istituti come Greenpeace ecc. ecc.... insomma tutto è insicuro, non c'è niente che dimostri che la temperatura sta cambiando ne qualcosa che dimostri al 100% che tutto è rimasto uguale!

Ciò ovviamente non deve essere scambiato con "e allora bruciamo foreste e inquiniamo", ovviamente no. Però ignorare una parte della verità e farla passare per studi pagati da multinazionali è un qualcosa di profondamente sbagliato a mio parere :dance:

Insomma non sono molto d'accordo con "gonfiamo il problema e facciamo finta che siamo tutti fottuti", io preferisco che le cose vengano dette in modo completo... poi sta all'individuo farsi una propria idea :dance:

Tale teoria permette ad alcune categorie (multinazionali) di continuare ad inquinare? No, anche se il loro operato non sta aumentado la temperatura distrugge comunque ecosistemi che devono essere protetti :ciao:

Se uscisse la prova certa al 100% che i gas serra prodotti dall'uomo non fanno niente di male all'ambiente ciò non significa che allora ognuno se ne deve fregare, son comiunque sostanze cancerogene che fanno male all'individuo.

In conclusione se si parla di Global Warning per frenare le industrie bene, però io pretendo l'onestà intellettuale che si parli anche delle teorie contrarie i cui dati hanno la stessa valenza scientifica di chi afferma che il surriscaldamento esista. :)

p.s: non credo molto agli studi pagati dalle multinazionali nel caso dell'effetto Serra, tali dati vengono solitamente sia da enti come NASA, NOAA ecc. ecc. che solitamente non ne fanno una gran pubblicità per paura di perdere fondi... insomma è meglio dimostrare che siamo tutti spacciati così i fondi arrivano piuttosto che l'incontrario :)

Almeno secondo me, ma qui rientriamo nei complotti che almeno io ci terrei ad evitare :ciao::ghghgh:

Forse andiamo un po' OT, ma sostanzialmente concordo con te: creare persone informate, che possono prendere decisioni in base a fatti ed alla loro coscienza, non è una pratica che ha mai avuto molto seguito da entrambe le parti di qualsivoglia scontro, proprio perché chi è informato è difficilmente controllabile.

Se c'è una cosa che l'Anarchia ha di buono è senz'altro questo: l'affermazione di un individuo in grado di decidere personalmente ed eventualmente cooperare.

Solo, anche fossero verificate tutte le teorie contro il Global Warming, vorrei capire quale sarebbe il risultato: forse la tanto idolatrata "Verità"?

Al momento dell'apprendimento della "Verità" segue il momento della Decisione, il momento dell'Azione ed il momento del Controllo.

Tutto questo, solitamente, avviene in maniera deforme rispetto alla Verità stessa e, a meno di un reset del sistema (Matrix docet.. forse troppo nerd..:ghghgh:), questo continuerà a riprodursi esattamente come è già accaduto.

Il Global Warming ha una spinta propulsiva, per l'economia stessa (tanto che Cina ed USA stanno rincorrendosi nell'aumento di energia prodotta attraverso fonti rinnovabili, che vede per ora primeggiare i capitalisti di Mao.); ha una ricaduta d'innovazione tecnologica, nella produzione industriale e nel lavoro.

Di contro, se per rinnovabili s'intende speculare sui biocarburanti o sulle risorse di paesi del terzo mondo, questo ha l'unico ritorno di affamare le masse che poi andranno controllate reprimendo (Cina ed USA in primis..), e d'arricchir i soliti noti.

Di balle viviamo e di balle siam stati educati: se una balla, contrariamente al solito, può aiutarci ad evolvere, ben venga quella balla, tanto il Paradiso® non se l'è guadagnato nessuno. :ghghgh:

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