Qualcuno si è per caso accorto....

[Violo]

guarda che parliamo dell'Italia...

non è così semplice....temo

[50s]

Perchè, l'Italia è un'isola felice staccata dal resto del mondo?

Magari se fai un salto fuori dal guscio vedrai che non è come pensi...

[Nuvolari]

Io stavo facendo un discorso sull'Italia...

...vabbè che ormai viviamo in un "Global Village".

[Ospite katsumoto]

un tg informa

quelle non sono informazioni, ergo non e' un tg... quindi perche' mettersi ad ascoltare cio' che dice?

beh se tu me ne trovi uno che non dica cagate ti dò un premio. il tg 5 non fa meno o più schifo di tg1-2-3-4 studio aperto, tg la7 ed altri, ognuno la racconta come vuole, non veniamo a menarcela dicendo che c'è chi mente e chi dice la verità su.

[pepo154]

La crisi esiste, i dati e gli economisti parlano chiaro.

Come risolverla invece non si sa bene, vanno avanti tutti mettendo delle pezze. La sensazione è che si debbano rifare alcune basi dell'economia mondiale ma dubito in una rivoluzione e penso ci sarà più un cambiamento lento ma costante.

Come al solito l'Italia è indietro non solo nelle innovazioni ma anche nelle recessioni. Non è la prima volta che crisi partite più forti in altri paesi arrivino da noi attenuate.

[Violo]

La crisi esiste, i dati e gli economisti parlano chiaro.

Come risolverla invece non si sa bene, vanno avanti tutti mettendo delle pezze. La sensazione è che si debbano rifare alcune basi dell'economia mondiale ma dubito in una rivoluzione e penso ci sarà più un cambiamento lento ma costante.

Come al solito l'Italia è indietro non solo nelle innovazioni ma anche nelle recessioni. Non è la prima volta che crisi partite più forti in altri paesi arrivino da noi attenuate.

condividiamo.....

[zod]

La crisi esiste e ci sono i dati economici che la confermano, penso però che in Italia dobbiamo stare molto attenti a chi su questa crisi ci specula, Sono già inizite revisioni dei contratti di lavoro, cassa integrazione ecc, visto come va l'Italia, non mi meraviglierei se i furbetti (che oggi già gridano alla produttività) anche se le loro aziende fortunatamente non vanno cosi male invitino gli operai ad abbassare i salari, difendendosi con lo scudo "c'è crisi!"

Magari poi gli chiedono di aumentare però le ore di lavoro, perchè si sa non bisogna mai perdere d'occhio la Produttività.....

[GiM]

Si certo la crisi esiste, ma esatamente come sempre. MA ve li ricordate gli anni 80 quando l'inflazione toccava numeri negativi a due cifre? Tutti gli economisti seri vi diranno che è una cosa ciclica che succede ogni decennio o qualche cosa di più.

E' solo sensazionalismo quella che fanno i massmedia dicendo che è la peggiore... Avete mai notato che ogni volta che succede qualche cosa "è la peggiore"? A partire dal freddo (l'inverno più freddo degli ultimi anni), di vari omicidi (è l'omicidio più efferato degli ultimi anni), delle scoperte (è la scoperta più sensazionale degli ultimi anni), e via discorrendo.

Dai ragazzi siamo seri, una banca che fallisce non è la fine del mondo, ne sono sempre fallite e ne falliranno sempre. Oppure ci siamo già dimenticati del crack Parmalat, della bolla speculativa di quella azienda americana di qualche anno fa, delle borse fortemente negative di 5 anni fa... etc.

[Violo]

Wow...sto dicendo le stesse cose di GiM !!!!!!

chiaro segno di miglioramento !!

[Mentor]

torino.... nel centro città fino a venerdì c'era una coda fuori dal negozio di luis vitton...

mha

Purtroppo i prodotti "di lusso" sono meno sensibili alle crisi economiche. Mi permetto di citare Montezemolo per spiegarti cosa intendo: "La crisi dell'auto non ci riguarda: troveremo sempre 4000 pazzi l'anno che vogliono una Ferrari". Ed è vero.

Concordo con quanto dice GiM: è da quando sono nato che sento parlare di crisi. C'è sempre crisi. La Microsoft taglia il personale: crisi. Però nessuno mai dice di quando le aziende fra il 95 e il 2002 giocando con le azioni e creando bolle speculative, sono diventate miliardarie con il minimo sforzo... Sagra delle assunzioni! Ora il gioco non ha retto e si parla di crisi, ma il problema è alla base.

Per chi volesse cimentarsi con un pò di Macroeconomia:

http://www.globalresearch.ca/index.php?context=va&aid=11161

[GiM]

Che la forza sia con te

[zod]

Si certo la crisi esiste, ma esatamente come sempre. MA ve li ricordate gli anni 80 quando l'inflazione toccava numeri negativi a due cifre? Tutti gli economisti seri vi diranno che è una cosa ciclica che succede ogni decennio o qualche cosa di più.

E' solo sensazionalismo quella che fanno i massmedia dicendo che è la peggiore... Avete mai notato che ogni volta che succede qualche cosa "è la peggiore"? A partire dal freddo (l'inverno più freddo degli ultimi anni), di vari omicidi (è l'omicidio più efferato degli ultimi anni), delle scoperte (è la scoperta più sensazionale degli ultimi anni), e via discorrendo.

Dai ragazzi siamo seri, una banca che fallisce non è la fine del mondo, ne sono sempre fallite e ne falliranno sempre. Oppure ci siamo già dimenticati del crack Parmalat, della bolla speculativa di quella azienda americana di qualche anno fa, delle borse fortemente negative di 5 anni fa... etc.

Sono d'accordo infatti la mia preoccupazione non è dovuta alla crisi in se, ma è dovuta alle conseguenze di quello che tu chiami sensazionalismo comporta, cioè a chi avendo ormai acquisito per bombardamento mediatico che la crisi c'è (c'è) e che sia un disastro totale, accetta condizioni lavorative peggiori giustificando i "capi" perchè c'è crisi.

Con ciò non voglio fare di tutta l'erba un fascio ma sono sicuro che il furbetto al momento giusto è sempre presente.

Poi se una banca fallisce magari per noi che in quella banca non ci lavoriamo non cambia nulla per chi ci lavora qualcosa cambia, in più diciamo ad esempio che a tutti noi non fregherebbe nulla se una banca fallisce ma come sappiamo e sentiamo non lasceranno mai che una banca fallisca gli danno aiuti ecc. e nel caso italiano sappiamo bene questi aiuti poi chi realmente li paga e quindi indirettmente dovrebbe fregare un pò a tutti se una banca fallisce.

[GiM]

Senza dimenticare la "grande crisi" delle borse legate alla bolla speculativa di Internet, ma ve la ricordate? Sembrava di stare in guerra a leggere i titoli dei giornali.

Giusto per la cronaca, l'economia ha sempre subito sbalzi:

[Mentor]

Sono d'accordo infatti la mia preoccupazione non è dovuta alla crisi in se, ma è dovuta alle conseguenze di quello che tu chiami sensazionalismo comporta, cioè a chi avendo ormai acquisito per bombardamento mediatico che la crisi c'è (c'è) e che sia un disastro totale, accetta condizioni lavorative peggiori giustificando i "capi" perchè c'è crisi.

Con ciò non voglio fare di tutta l'erba un fascio ma sono sicuro che il furbetto al momento giusto è sempre presente.

Poi se una banca fallisce magari per noi che in quella banca non ci lavoriamo non cambia nulla per chi ci lavora qualcosa cambia, in più diciamo ad esempio che a tutti noi non fregherebbe nulla se una banca fallisce ma come sappiamo e sentiamo non lasceranno mai che una banca fallisca gli danno aiuti ecc. e nel caso italiano sappiamo bene questi aiuti poi chi realmente li paga e quindi indirettmente dovrebbe fregare un pò a tutti se una banca fallisce.

Si, ma se il mercato italiano non è in grado di offrire profittabilità a tutte le Banche presenti cosa facciamo? Finanziamo con le tasse un'impresa non che si regge in piedi?

Tra l'altro l'esempio della Banca non è azzeccatissimo, vista la legge italiana in merito.

[GiM]

E' chiaro che per settimane nei TG ripetono in modo invasivo "c'è la crisi" allora la gente si sentirà in crisi. Come quanto l'anno scorso prima di capodanno ripetevano di continuo "quest'anno nessuno ha soldi per uscire alle fste di capodanno", risultato, ci fu un tonfo secco alle feste di capodanno e nei locali. Quest'anno non lo hanno detto e magicamente le feste di capodanno erano tutte piene e i ristoranti idem.

Ovvio che questo è un periodo duro per l'economia in generale, ma sinceramente tutta questa "crisi peggiore del millennio" io non la vedo e se vado con la mente indietro nel tempo, ne ho viste di "crisi" assai peggiori.

Ripeto, l'Italia negli anni 80 aveva un PIL e una inflazione peggiore di quella odierna (si parla di decine di punti percentuale) e all'epoca nessuno gridava allo scandalo come oggi. Poi la situazione migliorò con la dottrina del presidente del consiglio dell'epoca fino a far diventare l'Italia il 5° paese industrializzato con la crescita maggiore surclassando in fatto di crescita sia francia che inghilterra arrivando (mi pare) al 14% di crescita con una inflazione al 4% con un saldo netto del 10% positivo.

Quindi, OK le aziende chiudono, la gente rimane senza lavoro, ma fidati se ti dico che è dagli anni 70 che le aziende chiudono e la gente rimane senza lavoro. E ti dirò di più, negli anni 70 sai quali erano i grandi problemi? La crescita del prezzo del petrolio, la benzine troppo costosa, le varie "guerre", l'industria classica che lasciava il passo alle nuove tecnologie... Guarda caso sembrano i problemi fotocopia identici di oggi.

[GiM]

Si, ma se il mercato italiano non è in grado di offrire profittabilità a tutte le Banche presenti cosa facciamo? Finanziamo con le tasse un'impresa non che si regge in piedi? Tra l'altro l'esempio della Banca non è azzeccatissimo, vista la legge italiana in merito.

Io credo che sia corretto l'intervento dello stato in aiuto di settori chiave dell'economia, ma fino ad un certo punto. Ad esempio FIAT è 30 anni che vive su aiuti e contributi di stato, ma io non vedo grossi tagli ai prezzi delle autovetture per il cliente finale. Se lo stato ipoteticamente da a Fiat 100 miliardi di euto (sparo cifre a caso) magicamente le auto della Fiat dovrebbero come minimo costare 5.000 euro in meno del normale, se no cosa diamo a fare i solfi a Fiat se poi la gente non ha i soldi per comprare le auto che Fiat produce coi sopldi dello stato?

Ma purtroppo (o per fortuna) l'Italia si basa su uno stata assistenzialista e quindi significa che lo stato deve inervenire nelle situazioni più difficili, ovviamente nella teoria della tipologia di assistenzialismo prevista, ma impratiocabile ovviamente).

E' normale che se un'azienda che da lavoro a 30.000 famiglie quindi a 100.000 persone è in difficoltà ci deve essere un aiuto distato, ma io lo vedrei più come ammortizzatore sociale piuttosto che come "regalo" a fondo perso alle aziende.

Per esempio per le banche, potrebbe iniziare invece che a dare soldi a pioggia (che comunque magari non è vero perchè nessuno di noi sa esattamente di cosa si tratta e nessuno sa in cosa si trasformano gli aiuti dati) a togliere i costi di bollo etc. dai conti correnti, sono pochi euro al mese ma moltiplicato per tutto il numero di conti correnti, singificherebbe milioni di euro.

[zod]

Scusate la franchezza se gli aiuti li dessero ai cittadini più in difficoltà, quelli che hanno redditi tra i 5000-10000 e i 15000 euri netti all'anno secondo il mio parere questo potrebbe cambiare di molto la situazione.

Qui in Italia si fa l'opposto si danno milioni a FIAT, ALITALIA (negli anni pima di dichiararsi insolvente ha avuto soldi a palate) e poi le auto costano sempre di più e i biglietti ALITALIA costavano sempre un botto. Conseguenza: le auto le comprano in pochi e l'ALITALIA e stata regalata, i debiti li paghiamo noi e sempre più pochi cittadini potranno mettere i soldi in banca o risparmiare qualcosa.

[sonik]

Io credo che sia corretto l'intervento dello stato in aiuto di settori chiave dell'economia, ma fino ad un certo punto. Ad esempio FIAT è 30 anni che vive su aiuti e contributi di stato, ma io non vedo grossi tagli ai prezzi delle autovetture per il cliente finale. Se lo stato ipoteticamente da a Fiat 100 miliardi di euto (sparo cifre a caso) magicamente le auto della Fiat dovrebbero come minimo costare 5.000 euro in meno del normale, se no cosa diamo a fare i solfi a Fiat se poi la gente non ha i soldi per comprare le auto che Fiat produce coi sopldi dello stato?

Ma purtroppo (o per fortuna) l'Italia si basa su uno stata assistenzialista e quindi significa che lo stato deve inervenire nelle situazioni più difficili, ovviamente nella teoria della tipologia di assistenzialismo prevista, ma impratiocabile ovviamente).

E' normale che se un'azienda che da lavoro a 30.000 famiglie quindi a 100.000 persone è in difficoltà ci deve essere un aiuto distato, ma io lo vedrei più come ammortizzatore sociale piuttosto che come "regalo" a fondo perso alle aziende.

Per esempio per le banche, potrebbe iniziare invece che a dare soldi a pioggia (che comunque magari non è vero perchè nessuno di noi sa esattamente di cosa si tratta e nessuno sa in cosa si trasformano gli aiuti dati) a togliere i costi di bollo etc. dai conti correnti, sono pochi euro al mese ma moltiplicato per tutto il numero di conti correnti, singificherebbe milioni di euro.

FIAT, 5 mila miliardi per il rilancio

altri 5 mila miliardi non gli farebbero male neanche adesso, anche in euro magari

[GiM]

Scusate la franchezza se gli aiuti li dessero ai cittadini più in difficoltà, quelli che hanno redditi tra i 5000-10000 e i 15000 euri netti all'anno secondo il mio parere questo potrebbe cambiare di molto la situazione.

Qui in Italia si fa l'opposto si danno milioni a FIAT, ALITALIA (negli anni pima di dichiararsi insolvente ha avuto soldi a palate) e poi le auto costano sempre di più e i biglietti ALITALIA costavano sempre un botto. Conseguenza: le auto le comprano in pochi e l'ALITALIA e stata regalata, i debiti li paghiamo noi e sempre più pochi cittadini potranno mettere i soldi in banca o risparmiare qualcosa.

Come discorso qualunquistico non fa una piega, ma la realtà è molto più complessa di così a mio avviso.

Mi spiego:

Se lo stato inondase di contributi a pioggia i redditi bassi si avrebbe una situazione ancora più paradossale perchè si tenderebbe e lavorare sempre meno sfruttando gli aiuti generici. Gli aiuti si dovrebbero dare tramite detrazioni fiscali, non regalando assegni generici che sembrano più elemosina che altro. Un assegno di 100 euro ogni tanto non aiuta molto una famiglia di 4 persone che non lavora, mentre un posto di lavoro arebbe di gran lunga migliore e più redditizio. Inoltre 100 euro ogni tanto hannoun costo esorbitante per lo stato, invece un posto di lavoro pagato dal titolare privato avrebbe non solo un beneficio per la famiglia, ma bensì anche nuove entrate per lo stato che riceverebbe le tasse dal datore di lavoro ma poi avrebbe un rientro anche quando la famiglia spende lo stipendio per le cose normali.

Ad ogni spesa lo stato incamera molte volte, esempio: l'operaio prende 1.000 euro e su di essi paga le tasse (non lui ma il datore di lavoro). Cn questi 1.000 euro fa la spesa al supermercato e lo stato incamera dal negoziante Iva e tasse. A sua volta il negoiante spende per comprare una TV, lo statyo incamera dal negozio di elettrodomestici Iva e tasse, e così via all'infinito.

Bisognerebbe quindi far ripartire l'economia e gli investimenti grazie a sgravi fiscali che significherebbero più soldi alle aziende, micro, piccole e medie, più risorse per gli investimenti e per le asseunzionie così via.

Solo una vasta economia di scala può riuscire ad iserire più persone nel mondo del lavoro, nel mondo della microimprenditoria e delle ditte individuali e sugli investimenti su se stessi. Unitamente servirebbero aiuti per l'accesso al credito per i piccoli imprenditori e le ditte indiìduali che sono un importante motore.

Lo stato non può e non deve sostituirsi al datore di lavoro rilasciando stipendi a fronte del non lavoro, ma bensì creare e far creare posti di lavoro nel modo più agevole possibile, anche a mezzo della semplificazione della burocrazia per assunnzioni e incrementi di stipendio. Ma non regalando soldi bensì sgravando la pressione fiscale per determinate operazioni, come appunto l'assunzione di nuovo personale o personale a termine magari stagionale o per i picchi di lavoro.

Il finanziamento statale alle faiglie e alle imprese fine a se stesso è solo un palliativo. Perchè meno gente lavora, meno si produce ricchezza e meno ci sono introiti per finanziare le pensioni e quindi, meno lavorosignifica malessere generale, pensionati compresi.

Per semplificare, secondo la mia modesta opinione, posso portare come esempio gli aiuti al terzo mondo: meglio insegnare l'agricoltura e inviar i mezzi per farla, piuttosto che spedire sacchi di granturco.

[Lord K]

Sì, GiMe, ma la crisi non l'hanno inventata i TG.

La FED ha praticamente annullato gli interessi negli stati uniti (mi pare tra lo 0 e lo 0,40%). In soldoni significa che sono così disperati che l'unica cosa che possono fare è decidere che i soldi vengano prestati per un certo periodo praticamente gratis (ti presto 10, mi ridai da 10 a 10,04). La notizia dovrebbe abbastanza terrorizzarci: lo stato leader dell'occidente (anche a livello economico) è in mutande. Questa è praticamente l'ultima mossa che la FED aveva, ha giocato tutte le sue carte. La notizia, in Italia, non ha avuto la minima rilevanza, in chiusura il tizio del TG5 ha detto "la FED ha tagliato i tassi fino allo 0%". L'italiano medio, cosa sia la FED, lo ignora completamente.

I TG sono pretestuosi, poco prima di Natale il TG5 fece un magnifico servizio in cui una tizia con pelliccia e diamanti ci raccontava dalla 5 strada (NY) come la crisi non ci fosse affatto. Per lei, di sicuro, no. Ma dov'è la rilevanza nazionale?

Il nostro paese è sostanzialmente uno stato povero. Non ha soldi ed ha pochi margini. Stavamo già nel letame molto prima che arrivasse la crisi (che ancora non è completamente arrivata, sarà quando gli stati uniti saranno veramente nel letame (e non sono lontani) che capiremo). Stiamo sulla lama del rasoio, rispetto ai grandi paesi europei. Ora, dov'è il problema? Che non stiamo parlando di un'influenzina e non possiamo contare sull'effetto placebo. Dire "arriva un tornado di cacca" non è una gran pubblicità (e sfugge completamente al nostro primo ministro nonché magnate dell'informazione), ma, magari, qualcuno apre l'ombrello. Non si può pensare che le famiglie che già da anni hanno il problema tanto sbandierato della "quarta (poi diventata terza) settimana del mese", spendano perché ci dicono che va tutto bene ed è il resto del mondo a sbagliarsi.

In teoria, in un momento come questo, uno stato dovrebbe poter intervenire, ma l'Italia non ha abbastanza soldi per immettere soldi nel sistema per evitare che smettano di arrivarle soldi (molti meno posti di lavoro, molte meno vendite, diminuzione degli introiti fiscali su tutta la linea), il circolo è fortemente vizioso e mi dispiace dire che, a quanto pare, la nostra classe politica è completamente impreparata ad affrontare una situazione del genere (se riesci a devastare un'economia quando in tutto il mondo l'economia tira, non credo che tu possa considerarti adatto a condurre la barca nella tempesta). Grillo tende ad essere un allarmista, ma credo che sia il più vicino alla realtà.

[tancro]

forse sarà una stupidaggine, ma io tutti gli anni faccio la spesa il 29/30 per la cena di capodanno con gli amici...e puntualmente diventiamo scemi su quale panettone/pandoro scegliere in modo da far contenti tutti...

...quest'anno non c'è stato sto problema in 5 ipermercati era tutto finitooooo....

cmq la gente si è anche indebitata tantissimo...una mia amica che sta ai finanziamenti di una grande catena di supermercati, mi raccontava che non ha mai fatto così tanti finanziamenti in 5 anni di lavoro...

[MacLorenz]

studio economia;)

e se i tg bombardassero con la crisi si creerebbe solo angoscia

e la sfiducia non porta ad investire..

quindi senza investimenti = recessione

Guarda io sono laureato e questo l'ho capito, ma i tg non se ne devono preoccupare, loro devono solo informare, invece dopo che silvio ha detto quella cosa (la colpa della crisi è dei consumatori) tutti i tg hanno iniziato con i servizi "spendaccioni" e non si parla più del nonnetto che non arriva alla 4^ settimana.

Quindi o mi prendevano per il culo quando parlavano di crisi

o mi prendono per il culo adesso

o, più probabile, ci hanno sempre preso in giro.

I nostri telegiornali sono indubbiamente filogovernativi

Vorrei un informazione più seria ed imparziale

[zod]

Come discorso qualunquistico non fa una piega, ma la realtà è molto più complessa di così a mio avviso.

Mi spiego:

Se lo stato inondase di contributi a pioggia i redditi bassi si avrebbe una situazione ancora più paradossale perchè si tenderebbe e lavorare sempre meno sfruttando gli aiuti generici. Gli aiuti si dovrebbero dare tramite detrazioni fiscali, non regalando assegni generici che sembrano più elemosina che altro. Un assegno di 100 euro ogni tanto non aiuta molto una famiglia di 4 persone che non lavora, mentre un posto di lavoro arebbe di gran lunga migliore e più redditizio. Inoltre 100 euro ogni tanto hannoun costo esorbitante per lo stato, invece un posto di lavoro pagato dal titolare privato avrebbe non solo un beneficio per la famiglia, ma bensì anche nuove entrate per lo stato che riceverebbe le tasse dal datore di lavoro ma poi avrebbe un rientro anche quando la famiglia spende lo stipendio per le cose normali.

Ad ogni spesa lo stato incamera molte volte, esempio: l'operaio prende 1.000 euro e su di essi paga le tasse (non lui ma il datore di lavoro). Cn questi 1.000 euro fa la spesa al supermercato e lo stato incamera dal negoziante Iva e tasse. A sua volta il negoiante spende per comprare una TV, lo statyo incamera dal negozio di elettrodomestici Iva e tasse, e così via all'infinito.

Bisognerebbe quindi far ripartire l'economia e gli investimenti grazie a sgravi fiscali che significherebbero più soldi alle aziende, micro, piccole e medie, più risorse per gli investimenti e per le asseunzionie così via.

Solo una vasta economia di scala può riuscire ad iserire più persone nel mondo del lavoro, nel mondo della microimprenditoria e delle ditte individuali e sugli investimenti su se stessi. Unitamente servirebbero aiuti per l'accesso al credito per i piccoli imprenditori e le ditte indiìduali che sono un importante motore.

Lo stato non può e non deve sostituirsi al datore di lavoro rilasciando stipendi a fronte del non lavoro, ma bensì creare e far creare posti di lavoro nel modo più agevole possibile, anche a mezzo della semplificazione della burocrazia per assunnzioni e incrementi di stipendio. Ma non regalando soldi bensì sgravando la pressione fiscale per determinate operazioni, come appunto l'assunzione di nuovo personale o personale a termine magari stagionale o per i picchi di lavoro.

Il finanziamento statale alle faiglie e alle imprese fine a se stesso è solo un palliativo. Perchè meno gente lavora, meno si produce ricchezza e meno ci sono introiti per finanziare le pensioni e quindi, meno lavorosignifica malessere generale, pensionati compresi.

Per semplificare, secondo la mia modesta opinione, posso portare come esempio gli aiuti al terzo mondo: meglio insegnare l'agricoltura e inviar i mezzi per farla, piuttosto che spedire sacchi di granturco.

Scusa GiM ma io parlavo di Netto, quindi non parlavo di soldi a pioggia alla gente, ma parlavo di forti sgravi fiscali alle persone con i redditi più bassi, in più la cosa che mi fa veramente rabbia è il fatto, che anche tu hai sottolineato, di dare una valanga di soldi ad aziende banche e cosi via, poi quando si tratta di intervenire seriamente, fanno tutti la parte di chi non sa nulla. Non credo sia un discorso cosi qualunquistico.

[pepo154]

Ci sono sempre state crisi, è vero, le abbiamo spesso superate senza difficoltà, è vero.

Però vedere che attualmente i nostri politici non fanno NIENTE mentre invece in tutti gli Stati occidentali stanno intervenendo mi viene un po' da pensare.

Siamo in un mondo globalizzato con il vantaggio che si cresce tutti insieme ma anche lo svantaggio che le recessioni si diffondono più rapidamente rispetto al passato.

Il fatto che sia arrivata solo marginalmente in Italia denota due cose:

- non stavamo poi tanto bene già in partenza quindi abbiamo raschiato ancora un po' il fondo;

- l'Italia non è un paese così tanto avanzato come vogliono farci credere.

Grave o non grave secondo me il difetto peggiore è prendere il tutto sottogamba. E' meglio prevenire (come stanno facendo ovunque) invece che curare il curabile dopo ma qui, come al solito, ogni politico pensa ai fatti suoi e si va avanti galleggiando.

[leone]

beh se tu me ne trovi uno che non dica cagate ti dò un premio. il tg 5 non fa meno o più schifo di tg1-2-3-4 studio aperto, tg la7 ed altri, ognuno la racconta come vuole, non veniamo a menarcela dicendo che c'è chi mente e chi dice la verità su.

non ho mai detto questo... e per essere precisi, non guardo nessun telegiornale televisivo. Preferisco leggere in rete da parte di tutti i punti di vista.

[Ospite Preda]

ma la vera crisi è solo alle porte.....

benvenuti nel 2009, che porterà un po di povertà

a tutti. a qualcuno invece porterà via il lavoro o la casa

[nardac]

beh se tu me ne trovi uno che non dica cagate ti dò un premio. il tg 5 non fa meno o più schifo di tg1-2-3-4 studio aperto, tg la7 ed altri, ognuno la racconta come vuole, non veniamo a menarcela dicendo che c'è chi mente e chi dice la verità su.

Enno in questo periodo i tg non sono tutti uguali su ...

I tg mediaset sono gli unici che non raccontano le cose come stanno ( pur con le differenze tra tg e tg ) , ma si inventano una realtà che non c'è.

Berlusconi ha detto che ci vuole ottimismo e loro eseguono .

Peccato che dovrebbero essere telegiornali e non giornali di propaganda , ma essendo di chi sappiamo ...

[Violo]

Enno in questo periodo i tg non sono tutti uguali su ...

I tg mediaset sono gli unici che non raccontano le cose come stanno ( pur con le differenze tra tg e tg ) , ma si inventano una realtà che non c'è.

Berlusconi ha detto che ci vuole ottimismo e loro eseguono .

Peccato che dovrebbero essere telegiornali e non giornali di propaganda , ma essendo di chi sappiamo ...

Ho già detto come la penso e non mi ripeto......... stasera quardane uno e registra l'altro !!!

poi lo guardi subito dopo e mi dici !!!

il TG1 da MENO notizie...........poi si mette a raccontare del superfluo con aria sensazionalistica !!!!! .........e io pago !!!

il TG5 è un pò meglio......e se alla fine mi fà la reclame a quanto seguirà in serate....pazienza.....è una TV commerciale questa !!??

ciao......fai l'esperimento !!

[nardac]

il TG1 da MENO notizie...........poi si mette a raccontare del superfluo con aria sensazionalistica !!!!! .........e io pago !!!

il TG5 è un pò meglio......e se alla fine mi fà la reclame a quanto seguirà in serate....pazienza.....è una TV commerciale questa !!??

ciao......fai l'esperimento !!

Ma che stai dicendo scusa ?

Stiamo parlando dei servizi sulla crisi .

Per i tg mediaset non c'è . la gente va in vacanza a cortina , spende un sacco di soldi per i saldi e nessuno viene messo in cassa integrazione.

Guardati altri tg e vedrai che non sono tutti uguali ( magari non il tg1 ).

[Violo]

Ma che stai dicendo scusa ?

Stiamo parlando dei servizi sulla crisi .

Per i tg mediaset non c'è . la gente va in vacanza a cortina , spende un sacco di soldi per i saldi e nessuno viene messo in cassa integrazione.

Guardati altri tg e vedrai che non sono tutti uguali ( magari non il tg1 ).

Purtroppo IO di TG ne guardo fin troppi......e stavo rispondendo a una tua uscita "politica" irrazionale dettata sicuramente non dalla differenza del servizio proposto dai differenti TG ma piuttosto da idee politiche che tra l'altro non sono le benvenute su questo forum....(questo a mio avviso)