...malissimo...ma è possibile in un'amicizia essere sempre in torto?

[*Mirtilla*]

Oggi è stata una giornata per me meravigliosa, come non succedeva da troppo ormai. Ho trascorso tutto il tempo con una persona speciale, un ragazzo per cui credo davvero di provare qualcosa, e penso che stasera non sarei potuta essere più felice.

Invece, tornando a casa, ho trovato sul cellulare cinque chiamate da parte della mia migliore (?) amica, l'ho subito richiamata, e trovata in lacrime, e furibonda con me. C'era stato un malinteso tra di noi, una stupidaggine tra l'altro, lei aveva capito che dovevamo trovarci al centro nel pomeriggio, io avevo capito che lei aveva da fare troppo in casa e non ci saremmo più viste, quindi lei è andata al centro, mi ha aspettata, ha provato a chiamarmi, non rispondevo ed è dovuta tornare a casa.

Un malinteso, mi spiace da morire, può capitare, ma mi ha trattata come se le avessi dato fuoco alla casa e sgozzato tutta la famiglia, mi chiude il telefono in faccia e non mi vuole nemmeno far parlare. E' riuscita solo a rrinfacciarmi il mio comportamento scorrettissimo e quanto la tratti male. E io mi trovo a soffrirne da morire, perché ci tengo a lei, ma inizio a non poterne più di sentirmi sempre in colpa nei suoi confronti, per ogni più piccola cosa.

Questa ragazza è molto esigente in fatto di amicizia, chiede tantissimo, e io passo ormai metà della mia vita ad ascoltarla, a cercare di aiutarla, ma sembra tutto inutile, mai abbastanza, e ogni cosa di sbagliato che faccio, anche solo non capire un appuntamento e non sentire un telefono in un giorno in cui ho la testa particolarmente tra le nuvole, diventa un delitto...

Inizio davvero ad esserne frustrata, e comunque il risultato di tutto questo è che sono angosciata da morire, e una giornata che avrei voluto ricordare come perfetta... e che stasera, invece di sorridere al ricordo di quanto son stata bene, sto qui a tormentarmi per quanto accaduto con la mia amica...

Scusate lo sfogo, ma son davvero molto molto stanca...

[flower74]

... un pò di egoismo ci vuole in questi casi... TU sei stata BENE... fine delle discussioni.

Capisco se ti fossi comportata male, ma per un piccolo inconveniente mi sembra troppo riuscire a farti sentire così in colpa.

Se posso darti un consiglio... dai più importanza a te stessa.

... dimenticavo... non farti scappare il ragazzo per il quale credi di provare qualcosa.

[*Mirtilla*]

E' lo stesso che mi dico io, ma non riesco a rimanere indifferente, ho sempre considerato l'amicizia come una cosa sacra, davvero farei ogni cosa per i miei amici, ne ho pochi, e ci tengo maledettamente... sentirmi trattare in quel modo mi ha davvero buttata giù...

Per carità, io non sono una persona che si fa mettere i piedi in testa, e non mi considero colpevole di quanto successo, ma ciò non toglie che lei sia riuscita lo stesso a farmi stare malissimo, e onestamente, non credo di meritarmelo. Solo che non mi era mai capitato che una persona mi "aggredisse" in questo modo, ne son rimasta quasi shockata.

Quel ragazzo... davvero avrei voluto trascorrere queste ore pensando solo a lui... accidenti a me che lascio sempre che gli eventi negativi della mia vita prendano il sopravvento nella mia testa soffocando anche quelli positivi... mi piacerebbe passare una giornata in cui son competamente e totalmente felice dalla mattina alla sera. Chiedo tanto? E' possibile una cosa del genere, nella vita? 24 ore, eh, non ho grandi pretese.

[passwordlost]

So che è difficile rimanere indifferenti ma purtroppo credo sia la cosa migliore che in questo momento puoi fare.

Sai benissimo di non essere nel torto, sai benissimo che c'è stato un malinteso quindi te non hai colpe.

Il sonno si dice porti consiglio, lascia stare e aspetta che la tua "amica" si sfoghi e si calmi e inizi a capire che il centro del mondo non è lei.

Poi se rimane a fare l'offesa un'amicizia del genere è meglio perderla che trovarla

[s3b1]

Ma che è pazza questa? Capisco arrabbiarsi per aver aspettato visto il malinteso ma queste amicizie così appiccicose/gelose secondo me vanno sempre male alla fine.

Pensa ai momenti belli di quella giornata e soprattutto non pensare a lei se credi di non aver sbagliato (e secondo me non hai sbagliato).

[*Mirtilla*]

Beh, pazza non è pazza, ma certo ha avuto una reazione spropositata per una stupidaggine.

Mi dico anche, fossi una che regolarmente dà gli appuntamenti e poi non si fa vedere, fossi una menefreghista, mi disinteressassi di lei... beh, avrei visto lo sfogo come risultato della classica goccia che fa traboccare il vaso. Ma invece no, io son sempre molto precisa nelle cose e affidabile, ci son sempre per lei, passo ore ad ascoltare i suoi sfoghi, ma a volte mi rendo conto che se io, qualche volta, ho bisogno di parlare, lei non c'è mai...

Pass ha usato le parole giuste, è come se lei fosse sempre al centro del mondo: anche mercoledì scorso, ero terribilmente angosciata per problemi col dottorato (approvazione di un cambio nel progetto di ricerca), e molte persone mi son state vicine, mi hanno parlato, han cercato di calmarmi... lei mi ha liquidata con un "vedrai che va tutto bene"...

Ci son davvero persone che da te pretendono tutto, ma poi danno ben poco... forse l'evento di ieri è stato PER ME la goccia che fa traboccare il vaso... o forse solo un modo di riflettere sulle cose...

Beh, ora vado in facoltà, tra un'oretta saprò se il mio nuovo progetto è stato approvato...

[passwordlost]

Beh forse gli era successo qualcosa e l'unico modo per sfogarsi è stato quello...

Buona fortuna per il progetto :fiorellino:

[appolina]

L'egoismo non dovrebbe mai esserci in amicizia come in amore ... la parola pretendere non esiste, specie quando hai regalato spontaneamente e affettuosamente il tuo tempo, la tua presenza, il tuo sostegno ad una persona che reputi amica ... troppo semplice prendere e basta, un rapporto si basa sullo scambio, si dona e si riceve, non sempre nello stesso momento, è chiaro, ma dovrebbe essere così ... purtroppo non tutti lo comprendono.

In bocca a lupo per il progetto! ...

[bicfree]

E' lo stesso che mi dico io, ma non riesco a rimanere indifferente, ho sempre considerato l'amicizia come una cosa sacra, davvero farei ogni cosa per i miei amici, ne ho pochi, e ci tengo maledettamente... sentirmi trattare in quel modo mi ha davvero buttata giù...

Per carità, io non sono una persona che si fa mettere i piedi in testa, e non mi considero colpevole di quanto successo, ma ciò non toglie che lei sia riuscita lo stesso a farmi stare malissimo, e onestamente, non credo di meritarmelo. Solo che non mi era mai capitato che una persona mi "aggredisse" in questo modo, ne son rimasta quasi shockata.

Quel ragazzo... davvero avrei voluto trascorrere queste ore pensando solo a lui... accidenti a me che lascio sempre che gli eventi negativi della mia vita prendano il sopravvento nella mia testa soffocando anche quelli positivi... mi piacerebbe passare una giornata in cui son competamente e totalmente felice dalla mattina alla sera. Chiedo tanto? E' possibile una cosa del genere, nella vita? 24 ore, eh, non ho grandi pretese.

proprio perché l'amicizia è sacra non deve diventare un'ossessione,

la tua amica mi pare un po' un vampiro emotivo, avrebbe dovuto essere felice per te e non punirti perché tu eri stata bene...

[appolina]

proprio perché l'amicizia è sacra non deve diventare un'ossessione,

la tua amica mi pare un po' un vampiro emotivo, avrebbe dovuto essere felice per te e non punirti perché tu eri stata bene...

iQuote, godere della felicità di chi vuoi bene vale forse di più di una pacca sulle spalle quando le cose vanno male ... l'ho sempre pensato ...

[*Mirtilla*]

Beh forse gli era successo qualcosa e l'unico modo per sfogarsi è stato quello...

Lei ieri era depressa per problemi con un ragazzo, e lo so bene perché di mattina ho trascorso oltre un'ora a consolarla, ascoltarla etc.

So che sta passando un gran brutto periodo, perciò cerco di esserci sempre, di starle vicina in tutti i modi, e questo mi costa sacrifici e rinunce (che so, a giugno e luglio dell'anno scorso, quando si è laureata, passavo giorni e notti a correggerle la tesi, ad aiutarla con le traduzioni, le tavole etc, trascurando completamente il mio dottorato) e sentirmi aggredire così, sentirmi rinfacciare che io mi comporterei in modo scorretto, dopo tutto quello che faccio, beh, mi ha davvero fatto male.

Non pretendo di ricevere tutto quello che do, se offro amicizia e aiuto lo faccio di mia spontanea volontà e non pretendo chissà cosa in cambio, ma vorrei solo non essere trattata come se fossi uno schifo di persona, non essere aggredita per ogni più piccolo sbaglio che faccio e vorrei, ogni tanto, contare un po' anch'io. Sembra che tutti i miei problemi siano sempre nulla rispetto ai suoi, e questo a volte mi fa sentire un po' sola.

Detto ciò, ancora oggi non l'ho sentita, la mattina ha il servizio civile, forse nel pomeriggio...

La notizia bella della giornata è che il mio nuovo progetto è stato approvato e la mia tutor era molto soddisfatta di come sto portando avanti il lavoro. Almeno un grande peso me lo son tolta, son giorni che non dormivo o dormivo male per la preoccupazione, non mangiavo quasi niente etc... se non me l'avessero approvato avrei rischiato di non passare al secondo anno, con conseguente espulsione dalla scuola di dottorato... ma per fortuna invece va tutto bene

[frazeppelin]

Ho un'amica che si comporta esattamente nello stesso modo.

Risultato: l'ultima volta le ho detto chiaro e tondo che sono stufa che lei se la prenda con me per ogni minima scemenza, anche se io c'entro ben poco, e che se ha problemi a gestire le sue faccende, la sua ansia e la sua rabbia, deve occuparsene prima di tutto lei, non posso farmi carico della sua mancanza di autocontrollo. Io posso ascoltare e consigliare, non prendermi la colpa di tutto.

Risultato: dopo aver fatto parecchia resistenza alle mie affermazioni, penso abbia capito che ho ragione.

Ora è in pausa di riflessione. Ci sentiamo ancora anche se ci vediamo poco, comunque spero che stia lavorando sui suoi problemi caratteriali.

Il mondo non gira tutto in torno a lei.

[hostess81]

Bhè, penso semplicemente che con gli amici si debba stare bene, sentirsi a proprio agio... e le amicizie sono i rapporto più elastici in assoluto.

La tua amica sta passando un brutto periodo, e possiamo anche sorvolare, ma a quanto pare non è questione di periodo. Sembra un'amica cosidetta interessata... di quelle che finchè ci sei e le dai ascolto vai bene, ma guai a girare la cosa, le orecchie si fanno sorde!

Persone che sembrano abbiano solo loro dei problemi e ti angosciano non pensando minimanente che anche tu abbia i tuoi pensieri.

Mi capitò una cosa simile tempo fa'.. ma nel senso che lei si stava laurendo ed io ero presissima con un esame di diritto molto tosto.. lei non pensava ad altro che chiedermi di tradurre le pagine d'inglese, rileggere la sua tesi, ascoltare mentre la ripeteva... quando anche io ero agosciata per il mio esame!!!! un tipo invadente e approfittatore... quel periodo della sua laurea mi ha stressato sino allì'ultimo, mi ricordo che sono partita per le vacanze piangendo (l'esame passato, ma lei mi aveva fracassato le palle ).

[*Mirtilla*]

Grazie per le vostre testimonianze, a quanto pare non son la sola a trovarsi in una condizione simile

Io cerco sempre di credere alla buonafede delle persone, insomma, son sicura che lei ci tenga a me e che non si comporti così con il fine di "sfruttarmi", ma comunque sia non mi trovo più nelle condizioni di sopportare questa situazione.

E' come se si fosse davvero spezzato qualcosa domenica. Non credo che smetterò di frequentarla, ma non sarà mai più la stessa cosa, e per quanto mi riguarda, non sarò più disponibile nè per aiutarla, nè per ascoltarla. Ne ho davvero le tasche piene.

Comunque non ci siamo ancora sentite. Mi ha mandato un sms che diceva che questa settimana è molto impegnata col lavoro (fa il servizio civile, lavora 5 ore al giorno e tornata a casa non deve studiare nè occuparsi di altre persone nè niente di niente...) quindi parleremo domenica. Quel che non ha capito, è che io non sto affatto bramando nè di scusarmi, nè tantomeno di parlarle. Comunque non rivolgere la parola ad una persona per una settimana perché ha capito male un appuntamento è da psicopatici (imho).

Chiara, nel tuo racconto di quando aiutavi la tua amica per la tesi mi sono rivista com'ero qualche mese fa. La cosa più triste, nel mio caso, è che anch'io ho passato momenti tremendi quando scrivevo la mia tesi, e che ero sobbarcata di lavoro... ma in quell'occasione la mia "amica" (qui le virgolette ci vogliono) se n'era andata allegramente al mare.

Quando il luglio scorso ero stata invitata ad andare alle Cinque Terre, la mia amica si era scandalizzata solo all'idea che potessi andare via in un momento così delicato per lei. Testuali parole "non puoi mica lasciarmi sola in questo momento". Peccato che lei con me avesse fatto proprio così...

Mi chiedo perché mi stia rendendo conto di tutte queste cose solo ora...

[hostess81]

Chiara, nel tuo racconto di quando aiutavi la tua amica per la tesi mi sono rivista com'ero qualche mese fa. La cosa più triste, nel mio caso, è che anch'io ho passato momenti tremendi quando scrivevo la mia tesi, e che ero sobbarcata di lavoro... ma in quell'occasione la mia "amica" (qui le virgolette ci vogliono) se n'era andata allegramente al mare.

Quando il luglio scorso ero stata invitata ad andare alle Cinque Terre, la mia amica si era scandalizzata solo all'idea che potessi andare via in un momento così delicato per lei. Testuali parole "non puoi mica lasciarmi sola in questo momento". Peccato che lei con me avesse fatto proprio così...

Mi chiedo perché mi stia rendendo conto di tutte queste cose solo ora...

Come dire meglio tardi che mai! MA!!! Ma pensa nonostante tutto, vari commenti di amici, non simpatia della mia famiglia verso di lei.. io non posso credere che sia un'opportunista come tutti la descrivono. Vabbè ora ha una bella storia d'amore ed è un po' sparita , però io non so, penso mi voglia bene, che sia un'amica sulla quale fare affidamento! Anche se una volta ha fatto un po' tanto la scema con un ragazzo per il quale io ci morivo dietro

Poi Mirtilla il tempo e le cose della vita decidono per noi, gli eventi portano ad allontanarci..

Ho un'amica fantastica, non ci vediamo spesso, ma quando capita è come se ci fossimo salutate il giorno prima. Nessuna vuole niente, e nessuna si aspetta nulla!

[ghido]

Non so perchè, io noto che questi casi sono frequenti ma SOLO tra donne...è così o sono io che non ci bado e capita anche tra amicizie maschili? Mah...

[*Mirtilla*]

Che tra due amici ci sia uno che pretende tutto ma poi quando si avrebbe bisogno del suo aiuto sparisce? Altrochè se capita anche tra le amicizie maschili. Penso faccia parte del genere umano. Ho letto più volte racconti di storie simili avvenute però tra ragazzi anche sulla stessa italiamac e tante me ne ha raccontate anche il mio migliore amico.

[hostess81]

Non so perchè, io noto che questi casi sono frequenti ma SOLO tra donne...è così o sono io che non ci bado e capita anche tra amicizie maschili? Mah...

i ragazzi si fregano direttamente le donne

[leone]

eviterei queste "categorizzazioni" tra maschi e femmine. Penso che si debba inquadrare il problema per cio' che e': incapacita' di misurare il proprio ego. Questa persona (di cui parla Mirtilla) ha un ego piu' sviluppato di quanto essa non creda.

... non e' una situazione facile, poiche' il momento in cui ci si scontra con la verita dell'essere stati egoisti e/o egocentrici, risulta piuttosto traumatico e le reazioni possibili dipendono dall'effettiva apertura all'auto-analisi della persona. Se questa persona scorgera' un briciolo di attendibilita' in cio' che Mirtilla ha detto, allora potrebbe essere l'inizio di un (sicuramente irto) percorso di analisi e cambiamento, per il quale serve comunque tempo, sostegno e comprensione.

@ Mirtilla: l'amicizia ha sempre una dimensione particolare nei rapporti interpersonali (in alcuni modi si spendono piu' energie per essa che per un rapporto d'amore), ed e' logico conferire all'amicizia una certa "sacralita'".... ma non bisogna mai dimenticare che un rapporto d'amicizia e' teso alla crescita delle persone con tale legame, non semplicemente a fare da spalla... quindi un "amico" non solo ha il diritto ma il DOVERE di dare qualche "schiaffo" quando serve.

La mia firma penso sia estremamente attinente.

[ghido]

Che tra due amici ci sia uno che pretende tutto ma poi quando si avrebbe bisogno del suo aiuto sparisce? Altrochè se capita anche tra le amicizie maschili. Penso faccia parte del genere umano. Ho letto più volte racconti di storie simili avvenute però tra ragazzi anche sulla stessa italiamac e tante me ne ha raccontate anche il mio migliore amico.

eviterei queste "categorizzazioni" tra maschi e femmine.

Ok allora era una mia impressione

i ragazzi si fregano direttamente le donne

Io non ne avrei il coraggio...tanti altri si...e altri ancora non ne sarebbero neppure gelosi :ola: . Secondo me l'uomo è molto più vicino alla bestia della donna: la donna è più sensibile e rispettosa generalmente...è un essere superiore da quel punto di vista secondo me...

[*Mirtilla*]

Leone grazie mille per il tuo messaggio, non avevo mai riflettuto davvero su certi aspetti dell'amicizia. Hai mille volte ragione.

... non e' una situazione facile, poiche' il momento in cui ci si scontra con la verita dell'essere stati egoisti e/o egocentrici, risulta piuttosto traumatico e le reazioni possibili dipendono dall'effettiva apertura all'auto-analisi della persona. Se questa persona scorgera' un briciolo di attendibilita' in cio' che Mirtilla ha detto, allora potrebbe essere l'inizio di un (sicuramente irto) percorso di analisi e cambiamento, per il quale serve comunque tempo, sostegno e comprensione.

Abbiam parlato, oggi, e ha detto che ho ragione in tutto, ma che ha tanti problemi, e quando sta male non riesce a pensare a nient'altro. Onestamente io non so che fare. Le ho detto che io non pretendo niente in un'amicizia, se non rispetto, e che non sopporto più che mi venga data la colpa di ogni cosa avvenga.

Ma onestamente son molto scoraggiata, perché mi sembra che qualsiasi cosa io possa fare o dire sia inutile e che le cose non cambieranno. Il fatto è che mi sento stanca, stanca mentalmente. Con poca voglia di combattere affinché le cose migliorino.

[leone]

Leone grazie mille per il tuo messaggio, non avevo mai riflettuto davvero su certi aspetti dell'amicizia. Hai mille volte ragione.

Abbiam parlato, oggi, e ha detto che ho ragione in tutto, ma che ha tanti problemi, e quando sta male non riesce a pensare a nient'altro. Onestamente io non so che fare. Le ho detto che io non pretendo niente in un'amicizia, se non rispetto, e che non sopporto più che mi venga data la colpa di ogni cosa avvenga.

Ma onestamente son molto scoraggiata, perché mi sembra che qualsiasi cosa io possa fare o dire sia inutile e che le cose non cambieranno. Il fatto è che mi sento stanca, stanca mentalmente. Con poca voglia di combattere affinché le cose migliorino.

la parte che ho evidenziato la trovo significativa:

lei non considera questo attuale conflitto un problema?

Se cosi' fosse allora dovrebbe avere per la testa anche la sua amicizia con te, visto che anche questo dovrebbe farla stare male.

Insomma, penso che alla fin fine tutto conduca a cio' che ho detto prima: non riesce a comprendere di essere egocentrica nel suo rapporto con te. La tua stanchezza non e' negativa, indica che hai speso energie e forse hai bisogno di ricaricarle. Anche io ho amici che tendono a lagnarsi e sfogarsi invece di ascoltare... col tempo ho imparato a dare la giusta misura a tali dinamiche. Finche' la persona non e' davvero disposta a cambiare, non cambiera'.... quindi non e' nelle tue mani il controllo di questa relazione e non sentirti in colpa.

ricarica le batterie.

[*Mirtilla*]

lei non considera questo attuale conflitto un problema?

Temo proprio di no mi ha detto chiaramente che "ora non è il momento" perché ha troppi altri pensieri per la testa. Non mi ha neppure chiesto come stesse mio padre, che è stato operato 2 giorni fa (le avevo detto che aspettavo di sapere se era andato tutto bene e che ero molto preoccupata). Tutto sommato è meglio così, come dici tu ho bisogno di "ricaricare le batterie"; continuerò a frequentarla, ma è arrivato il momento di pensare un po' a me. Se capirà cosa ha perso, magari sarà lei la prima a riconsiderare la nostra amicizia e a cambiare atteggiamento, altrimenti mi sa che sono proprio io a non aver perso niente

[sandram76]

Temo proprio di no mi ha detto chiaramente che "ora non è il momento" perché ha troppi altri pensieri per la testa. Non mi ha neppure chiesto come stesse mio padre, che è stato operato 2 giorni fa (le avevo detto che aspettavo di sapere se era andato tutto bene e che ero molto preoccupata)

non ho parole

[luiss]

Sappi che quando le amicizie sono speciali (e purtroppo non tutti hanno la fortuna di viverle, nel corso della propria vita) sì è contenti quando gli amici sono contenti, anche se si soffre un po'.

Mi spiego meglio: se fossi stata al posto della tua amica mi sarei anche arrabbiata un po',ma poi chiedendoti cosa avessi fatto e capendo che hai passato un pomeriggio così bello, mi sarei complimentata con te, ti avrei ascoltato, sarei stata felice con e per te.

Oggi ero in macchina con la mia migliore amica che mi ha definito il suo "angelo custode". Per pura casualità mi trovo sempre vicino a lei nei momenti in cui a bisogno, e mi fare in 4 per aiutarla.

Lei invece (è sempre un caso) spesso non c'è quando mi serve.

Eppur io non la cambierei per niente al mondo, la mia amica

[*Mirtilla*]

sì è contenti quando gli amici sono contenti, anche se si soffre un po'.

E questa credo sia l'essenza della vera amicizia.

Ieri sera finalmente l'ho rivista, dopo una settimana. Eravamo con altre persone quindi non c'è stato modo di parlare di quanto successo, ma ho cercato di comportarmi il più normalmente possibile. Ovviamente, anche in una situazione così delicata per la nostra amicizia, le vecchie abitudini non possono essere cancellate, quindi è riuscita, nonostante tutto, a farmi una delle sue solite critiche, lamentandosi del fatto che alla sua festa di laurea me ne fossi rimasta in disparte con poche persone e non avessi ballato. E' assolutamente vero, ma io son fatta così, sono piuttosto timida, non mi piace stare in mezzo alla gente e non ballerei MAI in mezzo ad altre persone.

Non è che da un momento all'altro io possa trasformarmi nell'anima della festa.

Vorrei semplicemente essere accettata per quello che sono, e son davvero stanca delle sue continue critiche nei miei confronti. Insomma, già mi trovo a disagio in certe situazioni, ci manca solo che qualcuno me lo faccia anche pesare. Ieri le ho risposto "sai che odio le feste, ringrazia pure che son venuta" e si dev'essere offesa perché poi per il resto della serata non mi ha più rivolto la parola... andiamo proprio bene...

[leone]

E questa credo sia l'essenza della vera amicizia.

Ieri sera finalmente l'ho rivista, dopo una settimana. Eravamo con altre persone quindi non c'è stato modo di parlare di quanto successo... ovviamente, anche in una situazione così delicata per la nostra amicizia, le vecchie abitudini non possono essere cancellate, quindi è riuscita... a farmi una delle sue solite critiche, lamentandosi del fatto che alla sua festa di laurea me ne fossi rimasta in disparte con poche persone e non avessi ballato...

...Insomma, già mi trovo a disagio in certe situazioni, ci manca solo che qualcuno me lo faccia anche pesare. Ieri le ho risposto "sai che odio le feste, ringrazia pure che son venuta" e si dev'essere offesa perché poi per il resto della serata non mi ha più rivolto la parola... andiamo proprio bene...

Ho contratto un po' il tuo messaggio.

Dici giustamente: le abitudini sono dure a morire e spesso sono l'ostacolo piu' grosso nel caso in cui si debba affrontare un limite personale. Trovo la critica che ti ha fatto di per se molto superficiale ed egocentrica. Non commento sulla tua risposta perche' ognuno vive sulla propria pelle le situazioni ed e' inutile ragionare con il "se avessi... se fossi". E' andata come e' andata e va bene cosi'. Di certo, se posso permettermi un consiglio, sarebbe da cercare un momento per parlare con lei e dire tutto cio' che c'e' da dire riguardo alla situazione passata, alla recente critica, alla tua risposta ed a quello che hai scritto qui (il voler essere accettata per quel che sei): lei ha tutto il diritto di essere a conoscenza degli elementi utili a capire come stai, su cosa si basa la tua reazione e le tue attuali difficolta'.

Se poi lei non cogliera' gli "spunti"... mi spiace, ma e' lei a perdere maggiormente, perche' oltre ad allontanare (inconsciamente) un'amica, perde un'ottima occasione per analizzare se stessa, col rischio di cadere in futuro in dinamiche simili, rimanendo ciclicamente sola (ed incolpando gli altri per tale procurata solitudine.... succede piu' spesso di quanto si creda).

Rimango della mia precedente opinione: ricarica le batterie. :lol:

[luiss]

Ma come siete diventate amiche?

Cosa condividete di forte?

Perché le amicizie, se non si alimentano, non possono durare in eterno.

E se i suoi comportamenti non fanno altro che ferirti, perché allora insistere tanto?

Io ho passato un momento brutto, un po' più di un anno fa, con la mia più cara amica, e infatti ogni tanto mi chiedo:" ma come faccio a volergli così bene, nonostante tutto?".

Una risposta ancora non me la sono data, ma credo che sia un po' come per i fratelli, ci litighi, a volte ti fanno soffrire, arrabbiare, ma alla fine gli vuoi sempre un bene dell'anima!

[*Mirtilla*]

Siamo amiche da 7 anni. Ci siamo conosciute all'università, entrambe provenienti da un'altra regione d'Italia ed entrambe studentesse di orientalistica. Caratterialmente siamo l'opposto: lei è una ragazza molto estroversa, molto attiva, amica di tutti, ma sostanzialmente molto debole e insicura. Io, al contrario, son molto riservata, tranquilla, ma sempre molto decisa.

Il rapporto col tempo ha iniziato a farsi sempre più confidenziale, e da una semplice conoscenza si è creata un vera amicizia.

Abbiamo condiviso tutti gli anni dell'università, tanti viaggi, tante esperienze, con gli anni ho iniziato a volerle un bene dell'anima, ora è come una sorella per me. All'inizio non è stato facile, perché lei è davvero una che pretende moltissimo in fatto di amicizia, e a volte può risultare quasi asfissiante, ma, prima almeno, si faceva davvero in quattro per gli altri.

Parlo al passato perché negli ultimi 2 anni è caduta in una specie di stato depressivo e non riesce a uscirne fuori. Da quando sta così è come se riuscisse a concentrarsi solo e soltanto su se stessa e tutti gli altri non esistessero più. Di contro, è diventata ancora più esigente di prima, capace, che so, di fare un vero dramma, con lacrime e sfogo su come lei non conti niente, anche solo se per una volta non puoi farle un qualche favore. Ha iniziato anche a prendersela con me per qualsiasi cosa, e se inizialmente le sue critiche mi entravano da un orecchio e mi uscivano dall'altro, ora non ne posso davvero più.

Io la capisco perché ripeto, so che sta male, e so che la depressione è una vera malattia. Per due anni ho subito ogni suo sfogo, le son stata sempre vicina, e vi assicuro che in questi due anni ne ho passati tanti anch'io di momenti terribili... ma ora inizio a non farcela più. Penso che lei avrebbe bisogno di un aiuto psicologico... è vero, gli amici aiutano tanto, ma evidentemente io in questo ho fallito. Non riesco da sola a farla stare meglio, ma soprattutto, è diventata un peso terribile nella mia vita. Da un lato mi sento un verme, da un altro lato cerco un po' di preservare me stessa.

E' una situazione terribilmente complicata e non so proprio che fare.

[leone]

Penso che lei avrebbe bisogno di un aiuto psicologico... è vero, gli amici aiutano tanto, ma evidentemente io in questo ho fallito.

Prima di arrivare a questa frase avevo gia' pensato a questa possibilita'.

Non sentirti assolutamente di aver fallito, semplicemente non e' nelle tue possibilita' intervenire o "fare qualcosa" per chi necessita di un sostegno psicologico. Dalla pochezza delle mie esperienze in tale campo, noto che ci sono molti campanelli d'allarme che da una parte dovrebbero tranquillizzarti, dall'altra potrebbero farti sentire "sulle spine" e responsabile per lei:

-il suo essere estroversa ma insicura

-il suo progressivo chiudersi nei propri problemi

-la sua fame d'attenzione (dipendenza dall'esterno) e contemporaneamente di controllo (riaffermare il controllo e' una sorta di "compensazione")

-gli sbalzi d'umore

tutto fa pensare ad uno stato depressivo ed e' significativa la sua amicizia per te: succede spesso che una persona "dominante" con problemi scelga e si leghi a persone "calme" per avere un sostegno e (aime') qualcuno per rinvigorire la propria autostima.

Ripeto: non e' nelle tue possibilita' "aiutarla" nel senso di fare effettivamente qualcosa per "guarirla". Il massimo che puoi fare e' provare a spingerla verso la possibilita' di entrare in terapia facendole capire (fosse facile) che non c'e' nulla di vergognoso nell'essere in necessita' e chiedere aiuto.

So che non e' facile. Ne ho fatto esperienza.

Ergo: non sentirti in colpa