interessi tecnologici e non...

[BLACKBERRY]

Gente, volevo farvi una piccola-grande domanda. Dato che qui si è tutti, o al 99%, degli "pseudo-nerds" appassionati di tecnologia e di Mac, volevo chiedervi se c'è anche chi coltiva con grande passione (o addirittura per professione) anche degli interessi umanistici, e quali, e come viene vissuto da queste persone il dualismo tra tecnologia e cultura umanistica. In modo conflittuale? (la parte umanistica sotto sotto trova quella tecnologica superficiale, oppure quella tecnologica trova quella umanistica poco pragmatica e superata dai tempi?) Oppure le due cose convivono alla perfezione?

[qwertykkk]

il mio lato umanista è la scrittura, ma non puoi paragonarla alla sua metà "tecnologica". In questo caso il computer è solo un mezzo, il libro è il fine, umanesimo e tecnologia convivono quindi perfettamente. Siamo nel 2008.

[BLACKBERRY]

Posso porre la questione in termini più terra-terra, con un paio di esempi banali?

Vi sentireste più in imbarazzo se sapeste settare alla perfezione il Firewall di Leopard, ma non siete in grado di iniziare nemmeno una discussione su Kant?

Oppure.... se siete in grado di scrivere un articolo sulla pittura del 900, ma... non sapete nemmeno cos'è un processore?

[bastank]

Io so fare entrambe le cose

[*Mirtilla*]

Diciamo che gli interessi di tipo "umanistico" non mi mancano sono laureata in lettere classiche, faccio un dottorato di ricerca in egittologia, lavoro part-time come editor in una casa editrice, amo leggere, scrivere, e sono un'appassionata di storia, letteratura e arte. La tecnologia mi interessa e mi diverte, non me ne intendo moltissimo ma, anche grazie al forum, cerco di tenermi informata e di imparare il più possibile.

Nessun "dualismo" tra le due cose... in me convivono alla perfezione

[MACTHEBEST]

Ma Kant era Mac user???

[cerion86]

diciamo che sarei più imbarazzato a non sapere cos'è un processore, ma solo perchè al giorno d'oggi è più conosciuto di Kant... tuttavia per me la tecnologia è un mezzo, il cui fine è sempre l'uomo e non le vedo poi così distanti. Una tecnologia che abbia lo scopo di "rendere il tutto più semplice" ha come oggetto di studio ultimo sempre l'uomo, lo studio tecnico che si rende necessario è solo un mezzo.

Con l'avvento del Web2.0 trovo che questo modo di pensare si sia concretizzato molto, a differenza di una volta, quando l'uso del computer e di internet erano relegati a pochi "smanettoni" o a chi sapeva fare quelle 4 cose per lavoro. Ora invece tutto ha una componente più social, di interazione tra individui e quindi si rende necessario lo studio dell'individuo e da qui l'aspetto umanistico.

Piccolo OT su Kant: illuminante!