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Ma cosa è veramente utile?Ma cosa è veramente utile?


tuxpeppe

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Salve, io "programmo" (quaclhe progetto all'univ, del tipo creare delle aste on-line per fare un idea) in C, utilizzando anche i thread, socket, applicazioni client-server (ma nulla di complicato), ma mi chiedevo, cosa serve imparare di utile? Cioè conosco anche un po di visual basic, C++ e java (giusto la sintassi), ma mica programmare è solo consocere un po la sintassi dei vari linguaggi! che tra l'altro non si fermano mica a questi 4....

Cosa potrei imparare e in che modo diventare più pratico, in modo che un domani, terminata l'univ, possa avere un curriculum che almeno venga preso in considerazione? Sarebbe un po ridicolo scriverci "Conosco la sintassi del C++, java.....".

Oltre cmq a questi 4 linguaggi di programmazione, cosa sarebbe utile sapere, che può servire in un futuro? Magari non sò, sapere qualcosa sulle reti, amministrare macchine linux...nn ho idea..

Magari fatemi saperer cosa ne pensate voi...grazie

ps non mi interessa però tutta la discussione relativa alla grafica et simili.

Papà cosa sono le icone? Sono delle immagini sacre.

E perché windows ne ha tante? Perché ci vogliono i miracoli per farlo funzionare!

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Ospite AndyJ

Sviluppo da sempre,e posso dire che i linguaggi sono come le mode, c'è chi dura di più (C/C++) chi meno, ma alla fine hanno tutti un trend, un'inevitabile ciclo di vita.

Questa è anche un'epoca in cui c'è un fiorire continuo di linguaggi, quindi orientarsi non è per nulla facile.

Valutando altri al lavoro, in un primo periodo mi ero fatta un'idea stereotipata di quello che è uno sviluppatore, pensando che chi sapesse il C++ fosse più bravo di chi sviluppava in VB; poi con l'arrivo di linguaggi che concigliavano la semantica del C++ con la facilità del debugging del VB (Java/C#), ho visto che non è cambiato nulla.

C'è chi ha più sensibilità e chi ne ha meno. Chi "struttura" o "pensa" meglio; chi nel cervello ha le conessioni sinaptiche a mo' di spaghetti e lavora continuamente per approssimazioni successive.

Guardando software vari, ho trovato delle cose in VB o Delphi che potrei definire "capolavori" e delle fetecchie complete in C++.

In pratica sono dell'idea che non è il linguaggio che fa lo sviluppatore, ma la sua apertura mentale e la sua attenzione ad i dettagli.

Per orientarti, prova a guardare siti come il tiobe (http://www.tiobe.com); considera che il mondo del lavoro italiano è atipico e si predilige C#, VB e Java.

:love:

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Sviluppo da sempre,e posso dire che i linguaggi sono come le mode, c'è chi dura di più (C/C++) chi meno, ma alla fine hanno tutti un trend, un'inevitabile ciclo di vita.

Questa è anche un'epoca in cui c'è un fiorire continuo di linguaggi, quindi orientarsi non è per nulla facile.

Valutando altri al lavoro, in un primo periodo mi ero fatta un'idea stereotipata di quello che è uno sviluppatore, pensando che chi sapesse il C++ fosse più bravo di chi sviluppava in VB; poi con l'arrivo di linguaggi che concigliavano la semantica del C++ con la facilità del debugging del VB (Java/C#), ho visto che non è cambiato nulla.

C'è chi ha più sensibilità e chi ne ha meno. Chi "struttura" o "pensa" meglio; chi nel cervello ha le conessioni sinaptiche a mo' di spaghetti e lavora continuamente per approssimazioni successive.

Guardando software vari, ho trovato delle cose in VB o Delphi che potrei definire "capolavori" e delle fetecchie complete in C++.

In pratica sono dell'idea che non è il linguaggio che fa lo sviluppatore, ma la sua apertura mentale e la sua attenzione ad i dettagli.

Per orientarti, prova a guardare siti come il tiobe (http://www.tiobe.com); considera che il mondo del lavoro italiano è atipico e si predilige C#, VB e Java.

:ghghgh:

grazie per la risposta prima di tutto :ciao:. Non posso che quotare quello che hai scritto in pieno..penso che cmq ci siano troppi linguaggi, e perciò vorrei impararne pochi ma conoscerli molto bene! Vorrei solo avere una piccola spinta che mi orientasse almeno per l'inizio...

Inoltre per quanto riguarda il mercato, spero tanto che nn si tratterà di quello italiano...io punto ad andare a lavorare all'estero, sperando!

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Beh, la pensiamo un po' tutti allo stesso modo.

I linguaggi (come le lingue) hanno una sintassi e una semantica.

La semantica è trasversale in tutte le lingue (in tutte le lingue si può dire "ti amo"), poi ognuno ha la sua sintassi.

Per i programmatori è lo stesso: ogni linguaggio ha la sua sintassi ma la semantica la fa chi parla :ghghgh:

Se uno non ha un caz da dire non lo sa dire in nessuna lingua del mondo :ghghgh:

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Cerca di finire l'università il prima possibile e, magari, bene e cerca di farti una buona cultura di base: ad esempio le tecniche OOP richiedono tempo e esperienza, una volta apprese un nuovo linguaggio OOP lo si impara in un pomeriggio.

La tendenza oggigiorno è quella di fare formazione sul campo con stage/apprendistato (lo so, è una cosa che fa girare gli zebedei, ci sono passato pure io). In genere le aziende guardano al curriculum universitario come a un valore globale per valutare le potenzialità della persona e si focalizzano poco sulla conoscenza di questa o quella tecnologia, in base al principio che fin quando non vieni coinvolto in progetti veri non puoi avere l'esperienza sufficiente per lavorare.

In pratica è famoso paradosso che vivono in prima persona i neolaureati quando leggono le offerte di lavoro: per lavorare devi avere esperienze lavorative...

Sono Yurij e me ne vanto.

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Ospite andreairish

Un consiglio utile forse è quello di trovare un amico o parente che abbia bisogno di un piccolo software personalizzato. In questo modo, potresti iniziare a "simulare" come funziona il mondo del lavoro ed imparare molte cose, anche semplicemente sviluppando un progetto semplice come la tipica anagrafica Clienti/Fornitori/Fatturazione.

Sulla questione linguaggi, possi dirti dopo 10 anni di esperienza che l'unico linguaggio che non ha mai avuto scossoni verso il basso, ma anzi è andato via via crescendo, è Java.

Una buona base sistemistica invece, che va al di là delle conoscenze di C/Java/VB/ecc..., è praticamente necessaria per chi fa programmazione.

Ultimo e non meno importante, bisogna sicuramente avventurarsi anche nel mondo dei database. Ed anche qui c'è un mondo dietro. :love:

Buon divertimento!!!!

ciaociao

andrea

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già..il fatto che uno studia e poi cmq deve fare stage e corsi di aggiornametno è una cosa che fa girare le ......abbastanza!! E poi assumono solo persone con esperienza...mah...

cmq per ora mi concentro a finire l'univ..ma visto che queste materie le vedo molto poco utili, pensavo di guadagnare tempo imparando qualcosa da solo...ma vedrò di dedicarmi a finire l'univ presto, poi se ne riparlerà. (anche perchè è una "misera" triennale....)

grazie cmq....

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già..il fatto che uno studia e poi cmq deve fare stage e corsi di aggiornametno è una cosa che fa girare le ......abbastanza!! E poi assumono solo persone con esperienza...mah...

cmq per ora mi concentro a finire l'univ..ma visto che queste materie le vedo molto poco utili, pensavo di guadagnare tempo imparando qualcosa da solo...ma vedrò di dedicarmi a finire l'univ presto, poi se ne riparlerà. (anche perchè è una "misera" triennale....)

grazie cmq....

Ciao, premesso che i consigli vanno presi sempre con beneficio d'inventario, mi permetto di dire la mia anche perchè sono forse un po' controcorrente. Vedo infatti che, generalmente, si parla di C/C++, Java e simili. Queste cose, però, le studiano praticamente tutti quelli che decidono di imparare a programmare. La concorrenza è quindi spietata, per cui sarà anche relativamente facile trovare da lavorare padroneggiando questi strumenti in virtù della loro diffusione, ma i guadagni non sono indubbiamente proporzionali allo sforzo che uno ha fatto per diventare un bravo pragrammatore. Secondo me, invece, si dovrebbe avere il coraggio di prendere in mano cose "fuori moda" come il COBOL, ADA o, per chi bazzica ambienti tecnico/scientifici, addirittura il FORTRAN. Esiste una base di applicativi installati in COBOL e FORTRAN che fa paura e le persone che sono capaci di metterci mano sono sempre meno. ADA continua ad avere una certa diffusione in ambienti in cui è richiesta una eccezionale affidabilità del software e, personalmente, non conosco nessun programmatore ADA (mentre saprei dove indirizzarlo se cerca lavoro...). Capisco che si tratta di strumenti magari poco "eleganti" se paragonati alle meraviglie della modernità, ma sulla base della mia modesta esperienza ho avuto modo di vedere che avere competenze di nicchia paga. Personalmente ho avuto la fortuna di imparare SAS da ragazzo quando veramente poche persone in Italia conoscevano questo strumento e, alle soglie dei 44 anni, continuo a viverci. Ciao.

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mah, io imparerei bene:

java, c++, c, python

poi ovviamente dipende dalle esigenze...

"Chi ha giocato Del Duca-Samb non ha paura di niente" - Carlo Mazzone, da allenatore della Roma, prima di un derby contro la Lazio.

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