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Sana autocritica :-)


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L'autocritica secondo me non è solo guardare i propri difetti,ma cercare di migliorare se stessi nelle varie situazioni...

io ad esempio sono un po irascibile, pigro, egoista, autoritario, svogliato e facilmente prendibile a male per delle cagate .. però l'importante è non solo ammettere i propri difetti ma lavorarci su molto :ciao:

AlexKatz te c'hai pure ragione

ma ti pongo la domanda inversa

e se anche tu fossi riuscito ad estirpare un tuo difetto

o perlomeno avessi imparato a gestirlo

(mi riferisco perlopiù alle reazioni istintive)

ma le persone intorno a te continuassero a trattarti

come se in effetti tu non fossi affatto cambiato?

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definiamo la parola difetto.

quale è l'obiettivo ultimo nella correzione dei propri difetti? l'accettazione e il consenso?

oppure il proprio equilibrio?

perchè anche non sapersi accettare potrebbe essere un difetto...

...e allora sentii la poesia piu' bella del mondo "Maria porta il vino che c'e' un parente dall'america"

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se ti viene attribuito un atteggiamento mentale che non hai

e vieni trattato in modo tale da farti pesare parecchio

questo tuo presunto modo di essere

in modo tale da metterti in difficoltà e talvolta ferirti

tu per trovare il tuo equilibrio

dovresti accettare un atteggiamento

che non hai come tuo anche se sai che è infondato?

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se ti viene attribuito un atteggiamento mentale che non hai

e vieni trattato in modo tale da farti pesare parecchio

questo tuo presunto modo di essere

in modo tale da metterti in difficoltà e talvolta ferirti

tu per trovare il tuo equilibrio

dovresti accettare un atteggiamento

che non hai come tuo anche se sai che è infondato?

hai ragione, il mio ragionamento non era riferito a te.

;)

...e allora sentii la poesia piu' bella del mondo "Maria porta il vino che c'e' un parente dall'america"

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ma nemmeno io mi riferivo a me

era una semplice costatazione

purtroppo il proprio equilibrio

è comunque in parte vincolato anche

al rapporto che si ha con gli altri

tu puoi anche accettarti per quel che sei

ma se tutti attorno a te non ti accettano riesce difficile stare bene

perchè tutto ti viene reso più difficile da chi ti circonda

la tua frase:

quale è l'obiettivo ultimo nella correzione dei propri difetti? l'accettazione e il consenso?

oppure il proprio equilibrio?

mi suona vagamente 'illogica'... o 'eccessiva' se preferisci

forse l'equilibrio è nel mezzo tra l'accettazione di sé e il consenso degli altri

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in effetti la mia non voleva essere una contapposizione assoluta tra le due cose, ma voleva dare lo spunto per riflettere sul fatto che non sempre essere , o diventare, quello che la gente ci chiede (o si aspetta) possa farci bene. nn dobbiamo essere simpatici o fare colpo su tutti, il nostro carattere è unico e le affinità le dobbiamo cercare con persone a noi simili, non con tutti a tutti i costi.

...e allora sentii la poesia piu' bella del mondo "Maria porta il vino che c'e' un parente dall'america"

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in effetti la mia non voleva essere una contapposizione assoluta tra le due cose, ma voleva dare lo spunto per riflettere sul fatto che non sempre essere, o diventare, quello che la gente ci chiede (o si aspetta) possa farci bene. nn dobbiamo essere simpatici o fare colpo su tutti, il nostro carattere è unico e le affinità le dobbiamo cercare con persone a noi simili, non con tutti a tutti i costi.

ah, beh, se la metti così come non quotarti

pensa che io sono ben più di dieci anni che esco di casa e faccio il lavoro che mi piace

poi torno a casa e ogni tanto mi viene fatto notare che è quello 'sbagliato'

certo che sarebbe tutto più semplice se gli unici consensi di cui preoccuparsi

fossero esterni ai propri parenti stretti ;)

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"io" "tu" "noi" "gli altri"... che folla! ;)

Tanto, comunque lo si rigiri, il procedimento è sempre circolare. Si potrebbero individuare responsabilità direttissime esclusivamente osservando l'operato di un unico soggetto, solo, su un pianeta.

Piuttosto, intenderei il cammino di sana autocritica scindibile in 3 punti:

- acquisire consapevolezza dell'anomalia,

- imparare a convivere con essa,

- migliorarsi se del caso.

"Se del caso" per il semplicissimo fatto che la persona perfetta non esiste... e forse è meglio così.

Molte persone interessantissime sono tutt'altro che perfette! La loro unica "perfezione" risiede nel fatto (certo non da poco) d'aver imparato a convivere con le proprie imperfezioni, con la tristezza da esse derivata, raggiungendo una pace interiore, che traspare in armonia e decoro esteriore.

Per sé stessi. Il sé poi viene letto dagli altri.

Infatti, annalita, possiamo supporre che coloro i quali continuano a criticarti, pur avendo tu lavorato su te stessa in modo (probabilmente) efficace, impieghino più tempo nell'altruicritica, anziche nell'autocritica.

"In this place where time stands still it seems like everything is moving"

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sai berterius,

sui difetti propri e altrui ho notato un paio di cosette

intanto che spesso la serenità altrui (o ancora peggio l'allegria)

vengono vissute alla stregua di offese o attacchi personali

c'è chi vede una persona che ha l'aria di star bene e si incaxxa

anche se manco la conosce e si è limitato a vederla 'serena'

e poi che malgrado tutti dicano che si deve cercare di limare i propri difetti

poi nei fatti alcuni atteggiamenti istintivi 'sbagliati'

(tipo - che so? - l'impulsività...) a chi ti contesta fa comodo

perché è un punto debole da sfruttare contro di te

e quando quell'appiglio scompare non è che la tua calma li tranquillizza

eh, no, casomai li spaventa perché non sanno più come 'controllarti'

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Ti stai riferendo a soggetti (sofferenti) che hanno solo bisogno di pretesti per giudicare e/o attaccare.

Non dobbiamo dimenticare che la vita di molte persone deve essere riempita...

"In this place where time stands still it seems like everything is moving"

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Ti stai riferendo a soggetti (sofferenti) che hanno solo bisogno di pretesti per giudicare e/o attaccare.

Non dobbiamo dimenticare che la vita di molte persone deve essere riempita...

hmm, ho l'impressione che il concetto di 'sofferenza' sia un tantino abusato

è indubbio che la vita debba essere riempita ma mi sfugge l'utilità

di spalare letame su chi si ha intorno così a random

ci sono periodi neri in cui si vede tutto un po' più storto di quel che è

(li conosco bene quei momenti lì)

però non è che investendo tutte le proprie risorse contro chi si ha attorno

poi la propria situazione migliora... anzi... ci si fa il vuoto intorno!

ha molto più senso investire quella energia su se stessi per cambiare quel che non ci va giù

la sofferenza è un concetto tanto strano

in teoria si sta male e si vorrebbe avre l'opportunità di cambiare le cose

nei fatti spesso anche se quell'opportunità viene offerta

il povero sofferente non solo non la coglie ma si incavola con chi ha proposto un'alternativa

forse per paura che quella possibilità sia una chimera

e che se poi non corrispondesse alle proprie aspettative si starebbe ancora peggio

quindi meglio stare lì a rosicare nell'ombra a costruirsi castelli campati in aria

che non rischiare di stare meglio

è assurdo!

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Sono bello...bello... bello in modo assurdo. :caffe:

Appena ho 2 secondi scriverò anche io "gli altri" miei difetti :ciao:

----

lavorare lavorare lavorare preferisco l'odore del petare

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hmm, ho l'impressione che il concetto di 'sofferenza' sia un tantino abusato

è indubbio che la vita debba essere riempita ma mi sfugge l'utilità

di spalare letame su chi si ha intorno così a random

Utilità?...No no, esistono cause, come già espresso sopra.
la sofferenza è un concetto tanto strano

in teoria si sta male e si vorrebbe avre l'opportunità di cambiare le cose

nei fatti spesso anche se quell'opportunità viene offerta

il povero sofferente non solo non la coglie ma si incavola con chi ha proposto un'alternativa

forse per paura che quella possibilità sia una chimera

e che se poi non corrispondesse alle proprie aspettative si starebbe ancora peggio

quindi meglio stare lì a rosicare nell'ombra a costruirsi castelli campati in aria

che non rischiare di stare meglio

è assurdo!

So che può sembrare assurdo/masochistico, ma la sofferenza, alle volte, motiva intere esistenze.

Hai visto "Closer", di Mike Nichols? Verso la fine c'è questo dialogo, che è verità allo stato puro: "Tutti vogliono essere felici!" "I depressivi no: vogliono essere infelici per confermare la depressione, se fossero felici non potrebbero essere depressi, dovrebbero uscire nel mondo e vivere... il che può essere deprimente"

More later :caffe:

"In this place where time stands still it seems like everything is moving"

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s

sui difetti propri e altrui ho notato un paio di cosette

intanto che spesso la serenità altrui (o ancora peggio l'allegria)

vengono vissute alla stregua di offese o attacchi personali

c'è chi vede una persona che ha l'aria di star bene e si incaxxa

anche se manco la conosce e si è limitato a vederla 'serena'

ti straquoto...

quanto ai miei difetti:

sono egoista pigro e testardo, e quando mi intestardisco su qualcosa divento pure cinico xc ottenerla...

Adoro i piaceri semplici. Sono l'ultimo rifugio per uno spirito complesso. (Oscar Wilde)

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Hai visto "Closer", di Mike Nichols? Verso la fine c'è questo dialogo, che è verità allo stato puro: "Tutti vogliono essere felici!" "I depressivi no: vogliono essere infelici per confermare la depressione, se fossero felici non potrebbero essere depressi, dovrebbero uscire nel mondo e vivere... il che può essere deprimente"

More later :)

per estensione potrei risponderti che talvolta ci si ritrova a proprio malgrado a fare da 'santini'

e nel qual caso la cosa venisse a noia e si cercasse di sovvertire lo status quo

ci si ritrova a dover lottare con le unghie e con i denti per uscire dall'icona in cui si è stati posti

e tornare ad essere persone reali

mai successo?

può capitare con un amico, un conoscente, casomai con una vecchia fiamma

ad un certo punto ti assegna un ruolo e si rifiuta categoricamente di accettare il cambiamento

qualsiasi esso sia

spesso basterebbe incontrarla una volta e scambiarci 2 parole per porre fine a tutto

ma vuoi mettere la libidine di un gioco di ruolo in cui regole e situazioni

te le puoi costruire tu nella tua testa a tuo uso e consumo?

uscire nel mondo e vivere può essere deprimente... ok può darsi

ma un minuto di gioia nel mondo reale ha comunque una forza

che nessun viaggio mentale possiede

:(

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*Mirty* mi stavi simpatica sai??? ora mi fai paura :ghghgh:

Mirtilla, mi facevi paura, ora mi sei simpatica :devil:

Scherzo, ottimo testo :(

Caro berterius, topic interessante, ma sono in pausa riflessione, mi accade pochi istanti al giorno. Per me è l'inverso, io critico sempre meno gli altri, anzi, forse sono arrivato al punto di non criticarli più (spero) poiché io posso vedere gli altri solo come riflesso di me stesso. E se per caso li critico o mi arrabbio, non credo in realtà alle stessa critica che faccio od alla stessa rabbia che esprimo se non come emanazione di me stesso, o di ciò che io "vedo" a seconda dello "stato spirituale" in cui mi trovo.

Io vedo me stesso in quanto in relazione con l'altro. Difficile davvero criticare qualcuno nel "vero" senso della critica poiché siamo tutti dentro un percorso molto complesso ma molto interessante, anzi affascinante, ed in questo percorso siamo tutti splendidamente concatenati.

Cambio così velocemente che sarebbe assurdo anche solo soffermarsi sulle stesse critiche dell'istante in cui vivo.

In effetti, qualsiasi espressione di me stesso rappresenta una sfida da scoprire, che una volta trovata cambia e si modifica per aprire le porte ad una nuova sfida. In poche parole, io mi cerco, mi studio come se fossi un essere che guarda se stesso con curiosità e fascino, non tanto per sé, quanto per tutto ciò che rappresenta.

Difficile per me dire quale sia il senso dell'autocritica poiché non la vivo nella stessa relazione di chi critica e quindi ha bisogno di ricordarsi che non è lui ad avere il diritto di giudizio sugli altri. Per me il perdono non esiste poiché lo stesso giudizio non esiste, o per lo meno, tendo a questo poiché difficilmente ti dirò mai che sarò arrivato al suo pieno conseguimento.

Però, per il piacere delle contraddizioni, ti darò una vera critica su me stesso. Non mi permetto lo zuccherino, la parola "sei stato bravo", la parola "questo lo conosci veramente" ecc. ecc. Per me, non è mai abbastanza, non conosco mai abbastanza, non so fare bene una cosa mai abbastanza, non sono mai bravo abbastanza....e come vale per me vale per chiunque, anche se apprezzo ed applaudo sempre le qualità e lo sforzo altrui nel raggiungere i suoi risultati. Impossibile davvero sapere, impossibile davvero potersi dire di aver raggiunto qualcosa...e me lo dirò fino al giorno in cui non avrò raggiunto tutto ciò che mi è "destinato", dallo stesso me stesso, raggiungere.

Probabilmente quel giorno sparirò e non ci sarà più bisogno di saperlo :DD

Spero di averti dato un po' di materiale da masticare, ma difficilmente potrò assecondare la tua voglia di dialogo poiché in questi giorni il mio tempo dedicato allo scrivere sarà rasente lo zero.

Però, quantomeno, solletico qualche sinapsi ;)

:DD

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...autocritica:

1. ....voglio sempre di più!!! (...se lavoro molto voglio lavorare ancora di più, se guadagnio bene voglio ancora di più, appena mi compro qualcosa di nuovo mi informo già cosa arriverà per il futuro,...etc..etc...e se faccio l'amore, non riesco finire e voglio sempre di più...:devil:!!)

2. ..troppo esatto!! (...se sbaglio, mi arrabio con me da solo ma proprio di brutto!!)

3. ..sono troppo dritto!! (...non mi piace la strada furba e lenta vengo sempre subito al punto, perdo forse qualche amicizie ma non mi interessa!!)

4. ...su alcuni argumenti non mi riesco calmare mi viene troppo veloce il sangue caldo...(politica,chiesa,lavori senza nessuna professionalità, gente chi vuole fare furbo,..etc.)

5. ...mi lavo i denti 5 volte al giorno e troppo cura per la faccia (...sto veramente esagerando, ormai diventato una drogha......dioo, quanti soldi vanno via..:DD:ghghgh:!)

....e qualche piccole cosette ma niente di particolare!!

Amo i sigari cubani con un buon cognac!!! (...e tante altre cose!!)

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per estensione potrei risponderti che talvolta ci si ritrova a proprio malgrado a fare da 'santini'

e nel qual caso la cosa venisse a noia e si cercasse di sovvertire lo status quo

ci si ritrova a dover lottare con le unghie e con i denti per uscire dall'icona in cui si è stati posti

e tornare ad essere persone reali

mai successo?

Non ho un'esperienza diretta al riguardo perché non sono mai stato il 'santino' di nessuno. Importante, anche moltissimo, sì... ma 'santino' no.

Ma so che alcuni arrivano veramente a 'santificare' l'amata, l'amato, spesso perdendo il contatto con la realtà.

Resta ben poco (o nulla) della reale essenza e domina la proiezione mentale che essi si fanno del partner.

Suppongo grandi nuvole all'orizzonte...

può capitare con un amico, un conoscente, casomai con una vecchia fiamma

ad un certo punto ti assegna un ruolo e si rifiuta categoricamente di accettare il cambiamento

qualsiasi esso sia

spesso basterebbe incontrarla una volta e scambiarci 2 parole per porre fine a tutto

ma vuoi mettere la libidine di un gioco di ruolo in cui regole e situazioni

te le puoi costruire tu nella tua testa a tuo uso e consumo?

Certo, certo. Molti, più o meno inconsciamente, usano le persone come "specchi"... nei quali proiettare e/o vedere ciò che torna loro più congeniale.

uscire nel mondo e vivere può essere deprimente... ok può darsi

ma un minuto di gioia nel mondo reale ha comunque una forza

che nessun viaggio mentale possiede

Come non condividere! :ghghgh: Infatti tu dici "come dovrebbe essere", la frase, di cui sopra, alla quale ti sei riferita, diceva "com'è".

Caro berterius, topic interessante, ma sono in pausa riflessione, mi accade pochi istanti al giorno. Per me è l'inverso, io critico sempre meno gli altri, anzi, forse sono arrivato al punto di non criticarli più (spero)

Il tuo intervento mi riporta un po' alla mente il pensiero di mio padre, quando la mia educazione era ancora in fase works in progress. Bèh, la sostanza era: critica pure gli altri, se del caso, se ti gira, se ti fa star meglio, ma prima di far questo non omettere MAI l'esserti guardato dentro (sinonimo positivo di autocritica).

Nella stragrande maggioranza dei casi notavo che dopo essermi guardato dentro, con uno straccio di sincerità, non ritenevo più necessario sparare critiche all'esterno! Anzi, intuivo quanto sarebbe stato fuori luogo farlo. A volte anche ridicolo, se non addirittura idiota.

Un caro saluto:ciao:

"In this place where time stands still it seems like everything is moving"

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da qualche parte ho letto che ciò che ci rende odioso l'altro

spesso è ciò che ci accomuna ad esso

non è sempre vero ma un fondo di verità c'è

In effetti. Sarà forse perché gli identici poli di una calamita si respingono? :ghghgh:

Uhm... magari, riguardo a quanto scrivevi sopra, può essere pertinente questo (ovviamente da un film di W. Allen:ghghgh:)

"Quando ci innamoriamo si ha uno stranissimo paradosso: stiamo tentando il ritrovamento di tutte o alcune delle persone a cui eravamo attaccati da bambini, e, per altro verso, chiediamo alla persona amata di correggere ognuno di quei torti che quegli originali genitori o fratelli ci hanno inflitto nella verde età.

Cosicché l'amore contiene in sé la contraddizione tra il tentativo di tornare al passato e il tentativo di annullare il passato".

:ghghgh:

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hi hi hi

ossignur no no no

non mi sono mai aspettata che qlc correggesse i passati torti

perché - quali che fossero - fanno parte di me

nè mi aspetto di essere portata indietro nel passato

(preferisco di gran lunga il presente)

semplicemente vorrei essere presa per come sono

a volte vorrei che fuori tutto filasse liscio come in ufficio

ho appena fatto vedere il layout di una copertina al direttore

gli ho chiesto''va bene?''

e lui sorridendo ha replicato''ti ho forse mai detto di no?''

ecco nel 'mondo reale' non è così facile

in effetti c'è chi proprio non risponde...

e mi fa sentire così stupida...

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sono troppo esibizionista. vedi avatar. :ghghgh:

«Per un vero fotografo una storia non è un indirizzo a cui recarsi con delle macchine sofisticate e i filtri giusti. Una storia vuol dire leggere, studiare, prepararsi. Fotografare vuol dire cercare nelle cose quel che uno ha capito con la testa. La grande foto è l’immagine di un’idea.» Tiziano Terzani

www.stefanodruetta.com

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che broncetto?

in cosa credo un casino??

«Per un vero fotografo una storia non è un indirizzo a cui recarsi con delle macchine sofisticate e i filtri giusti. Una storia vuol dire leggere, studiare, prepararsi. Fotografare vuol dire cercare nelle cose quel che uno ha capito con la testa. La grande foto è l’immagine di un’idea.» Tiziano Terzani

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che vista hai?? :ghghgh:

comunque non è un broncio ma uno sguardo che pretende d'essere serio e penetrante. :ghghgh:

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che vista hai?? :mad:

comunque non è un broncio ma uno sguardo che pretende d'essere serio e penetrante. ;)

steno io con le immagini ci lavoro

se non riuscissi a cogliere certe sfumature

farei meglio ad andare a coltivare rapanelli

ti pare?!?

lo sguardo penetrante funziona se lo metti 'in macchina'

qui casomai ricordi un pitbull depilato :ghghgh:

e dopo questa intro leggermente demenziale

complimenti !

ci vuole parecchio impegno per costruirsi così

e non c'è niente di male se vuoi sfoggiare il risultato :ghghgh:

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già, difatti mi sento più a mio agio DIETRO l'oculare della macchina foto [flickr in firma, per darti un'idea se ti interessa], e non davanti all'obiettivo. se ti spiegassi come mi son fatto ste foto.. :D:ciao:

beh grazie.. :dance: guarda, non sono un fanatico, non mi calo robe strane, mi coccolo solo con mezz'oretta 3 quarti d'ora di pesi ed esercizi ogni giorno, e 3 uscite settimanali di corsa, almeno una decina di km ogni volta. non ci vuole molto. :ciao: beh considera anche che ho la fortuna di avere un angolo di cantina che ho attrezzato con bilancere panca manubri e un po' di pizze di vario taglio, e ho uno splendido parco proprio dietro casa dove andare a correre è un piacere! :)

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eh, ma è tutto lì il trucco e lo sbattimento:

starci dietro tutti i giorni - con o senza parco!

bella costanza!

lo sbattimento è cominciare.. :D

poi a lungo andare le sensazioni che ne nascono, endorfine e menate varie, ma anche guardarsi allo specchio e vedere che gli sforzi fatti ripagano, fan sì che diventi una mezza droga.. finisco che se non mi alleno costantemente non sto più bene a livello psicofisico!:dance:

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