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nuovo libro della Allende


Fulvia

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Wow è uscito il nuovo libro della Allende - "La somma dei giorni"...

è un mito, dalla pubblicazione del primo libro nel 1983 ad oggi ha pubblicato 17 libri dei quali io ne ho letti 7 e nessuno di questi mi ha deluso.

Bene, me ne mancano 10 da leggere :ghghgh:

Non vedo l'ora di iniziare... :dance:

:angioletto:

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Non vedo l'ora di leggerlo, Isabel Allende è una delle scrittrici che più mi piacciono. La trama sembra molto interessante (la sua vita è tale quale un romanzo!).

Ho letto tutti i suoi libri, compreso quello di ricette :DD e ho avuto anche il piacere di incontrarla due anni fa quando ha tenuto una conferenza qui a Firenze. Che dire, una donna straordinaria!

A time will come when it will seem that in vain did the Egyptians honor their gods, in the piety of their heart. The gods will leave the earth, will regain the sky; they will abandon Egypt.

O Egypt, Egypt! Of your cults, only fables will remain, nothing will survive but words written on stone...

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Lo leggerò sicuramente, dato che la Allende è tra i miei scrittori preferiti, e ad eccezione della trilogia per bambini ho letto tutti i suoi libri.

Non vedo l'ora di leggerlo, Isabel Allende è una delle scrittrici che più mi piacciono. La trama sembra molto interessante (la sua vita è tale quale un romanzo!).

Ho letto tutti i suoi libri, compreso quello di ricette :D e ho avuto anche il piacere di incontrarla due anni fa quando ha tenuto una conferenza qui a Firenze. Che dire, una donna straordinaria!

Anche io e mia madre siamo andati ad una conferenza della Allende circa 2 anni fa, però a Roma (evidentemente fece proprio un tour toccando varie città italiane). Fu davvero un'esperienza indimenticabile vedere e ascoltare da vicino quella piccola grande donna, che parlò senza troppi peli sulla lingua dei più svariati argomenti, dalla situazione del Cile alle sue opinioni sull'amministrazione americana: "Bush is stupid!":ghghgh:

Unica nota poco lieta della serata, fu lo scoprire che Ernesto si era risposato, e credo che chiunque abbia letto "Paula" ci sia rimasto male.

Bisogna avere sempre una mente aperta, ma non così aperta che il cervello caschi per terra.

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E' stata a Roma, Firenze e Milano nel giro di una settimana. Era in Italia per le Olimpiadi invernali di Torino (reggeva la bandiera coi 5 cerchi insieme a Sofia Loren e altre donne famose).

Da noi aveva detto che Schwarzenegger era una bestia e ne ha dette di tutti i colori anche su Bush :)

A me comunque aveva fatto un immenso piacere che Ernesto si fosse risposato (ha avuto anche 2 bambine gemelle) perché vuol dire che ha riniziato a vivere e, dopo la tragedia vissuta da tutti loro, non gli auguravo altro che di essere nuovamente felice.

La Allende ha raccontato che vivono molto vicini a San Francisco e che si vedono spesso, e anche quello mi aveva fatto grande piacere! :)

A time will come when it will seem that in vain did the Egyptians honor their gods, in the piety of their heart. The gods will leave the earth, will regain the sky; they will abandon Egypt.

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Non lo sapevo che avesse tenuto anche altre conferenze, così mi sono incuriosito ed ho trovato le registrazioni audio degli altri incontri sul sito della Feltrinelli.

Voi a Firenze siete stati più fortunati perché ha parlato in spagnolo, quindi non è stata costretta ad interrompersi continuamente per permettere all'interprete di tradurre, ed anche le domande che le son state poste erano molto più specifiche e interessanti.

A Roma non le hanno chiesto nulla né sulla malattia e la morte di Paula, né tantomeno su Ernesto, del quale alcune persone che avevo conosciuto lì, evidentemente male informate, mi avevano detto che si era risposato subito dopo la morte di Paula come se avesse avuto già pronta la sostituta, e per questo mi ero un po' rattristato, ma, a quanto pare, le cose non sono andate affatto così.

Bisogna avere sempre una mente aperta, ma non così aperta che il cervello caschi per terra.

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mi avevano detto che si era risposato subito dopo la morte di Paula come se avesse avuto già pronta la sostituta

Oddio quante cattiverie può inventare la gente :ciao:

comunque questa è la recensione della serata che avevo fatto su un altro forum :ciao:

is1.jpgis2.jpg

Firenze, 6 febbraio 2006

E' stata una serata che credo non dimenticherò mai più, ero terribilmente emozionata e nervosa all'idea di vedere dal vivo Isabel Allende. Lo son sempre quando incontro gli scrittori dei libri che ho amato, lo è stato per Baricco, per Jonathan Coe, per la Pitzorno quand'ero bambina, ma in questo caso l'emozione era dovuta soprattutto al fatto che nei suoi libri la Allende abbia raccontato la sua vita, la sua infanzia in Cile, i viaggi per il mondo, l'esilio in Venezuela, la tragedia della malattia della figlia Paula, per cui stasera ho avuto di fronte a me non solo la scrittrice, ma anche la protagonista di alcuni dei libri più importanti della mia vita. Per un attimo è stato un po' destabilizzante, come se mi fossi trovata davanti a Frodo Baggins :fiorellino:Eravamo in un piccolo teatro, che poteva ospitare 200 persone (ma ce n'erano almeno 300 sedute sui gradini e schiacciate sulla parete in fondo, metà appartenevano alla comunità cilena di Firenze e han fatto un tifo da stadio; erano davvero fieri di lei). Io ovviamente ero arrivata con 2 ore di anticipo e stavo seduta comodamente davanti.

Quand'è comparsa Isabel mi son mezza scorticata le mani per applaudirla, era un modo come un altro per ringraziarla per le storie che ha scritto in questi anni (e non basta certo un applauso) ma anche... non so come spiegarlo, ma quella donna ha dimostrato un coraggio tanto grande nella sua vita, ha sopportato tante di quelle tragedie, durante il Golpe, e poi con la morte della figlia, che penso che io come molti altri suoi lettori volessimo comunicarle non solo gratitudine e ammirazione, ma anche in un certo senso sostegno e affetto. Isabel Allende è una donna minuta, col volto magro, i lineamenti sottili e aguzzi, l’espressione curiosa e attenta da folletto dispettoso. E’ molto piccola ma ha un portamento fiero e orgoglioso; da un lato metteva soggezione, dall'altro ispirava immediata simpatia: si capisce subito che ha superato tante avversità anche perché ha saputo riderci sopra.

Dopo un brevissimo discorso introduttivo di non so che politico fiorentino sull'onore che ha avuto la città nell’ospitare la scrittrice (e blablabla) è intervenuto un tizio della Feltrinelli per assicurare che alla fine della serata la scrittrice avrebbe autografato i libri dei suoi lettori, e la Allende, che fino a quel momento non aveva parlato, ha esclamato, in spagnolo: "ah sì, firmo tutto, tutti i libri, anche quelli di otros autores!" :) Tutto il pubblico è scoppiato in una grande risata! Da quel momento non è stata zitta un attimo, e non si può certo dire che avesse peli sulla lingua! C'era un interprete lì accanto, ma parlava solo inglese e italiano e il pubblico non voleva che la Allende parlasse in inglese, e abbiamo insistito perché si esprimesse nella sua lingua madre; del resto lo spagnolo,se parlato lentamente, è perfettamente comprensibile! Lei stessa poi ha detto che fa tutto in spagnolo, scrive, parla e fa l’amore, perché si sentirebbe ridicola a gemere in inglese! :ghghgh: Prima di cominciare ha però rassicurato il povero interprete che sarebbe stato pagato comunque ;)Ha parlato a lungo di tutti i suoi libri, di come sono nati, della sua vita e della sua famiglia: era sempre allegrissima ma quando ha parlato di Paula si è come irrigidita, e nessuno in sala osava quasi respirare. Ha raccontato che OGNI GIORNO riceve ancora, dopo oltre 10 anni dall'uscita del libro, mucchi di lettere di gente che parla di Paula, e dice che è come uno spirito che viaggia per il mondo. Ha raccontato anche che molte di quelle lettere sono di donne innamorate di Ernersto, il marito di Paula :'D ma che è inutile perchè ora si è risposato con una donna di origine italiana, di nome Giulia, e ha 2 bambine gemelle di 7 mesi. Si è trasferito anche lui a San Francisco e vive vicino a casa di Isabel, come Celia e Nicolas del resto. Mi son commossa quando ho sentito che Ernesto si è risposato, e chi ha letto Paula può capire perché. Ogni volta che pensavo a lui mi scendeva un'angoscia infinita. Le han chiesto anche cosa prova a vivere negli Stati Uniti, che hanno finanziato il Golpe in Cile (anch'io me l'ero sempre chiesta) ma lei ha detto che bisogna distinguere un popolo dal suo governo, che la maggior parte degli Americani non sanno neppure dove si trova, il Cile. Le han chiesto cosa ne pensa del governatore Swarztenegger e ha risposto che è una bestia :ghghgh: ma comunque sempre meglio di Bush. Quando l'intervistatore ha commentato che viviamo in tempi dolorosi lei ha risposto che il mondo è sempre stato doloroso, ma che tutto passa, in Cile hanno avuto Pinochet, persecuzioni e torture, ma adesso c'è la democrazia, con a capo una donna (!) e ha aggiunto che passeranno anche Bush e Berlusconi, e che questi sono anni interessanti e lei è felice di esserci, così come è felice di aver vissuto sulla sua pelle il Golpe e la dittatura, perché questo vuol dire molto per uno scrittore. Ha poi raccontato in che modo sia cambiata dopo Paula: dice che è come se la sua vita si sia semplicizzata, perché si è liberata di tutto ciò che non è essenziale e, puff, l’ha gettato via, dalla finestra. Poi ha parlato dei suoi ultimi libri, della saga per bambini, che dice di aver scritto per i nipotini (e giura che non scriverà mai più libri per bambini, cosa di cui le sarò molto grata :ciao:) e di come sia rimasta affascinata dalla storia di Zorro, sia perché è innamorata di Antonio Banderas :ghghgh: sia perché rappresenta la giustizia.

Dice che per scrivere è molto importante il silenzio, che il cellulare, la televisione, il traffico mettono molto rumore in testa e distraggono, e che lei passa in solitudine molte ore al giorno. Anche l'aver vissuto in molti luoghi diversi l'ha aiutata a scrivere, perché quando si vive un esilio, volontario o meno, si deve essere molto "attenti" alle cose che stanno intorno, per sopravvivere, e in questo modo si memorizzano le storie.

Ha raccontato anche tante altre cose sulla sua vita e sul Cile, ma molte stanno scritte in "paula" e in "il mio paese inventato" quindi è inutile che le ripeta qui. Finita l’intervista ha firmato davvero tutti i libri, quindi ho potuto avvicinarmi a lei e stringerle la mano. Son davvero felice di averla conosciuta, per me è stato un grande onore sentirla parlare, è una donna davvero straordinaria e l’ammiro moltissimo. Credo di aver imparato qualcosa da quella serata, e certamente è stato un ottimo modo di trascorrere il mio tempo.

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A time will come when it will seem that in vain did the Egyptians honor their gods, in the piety of their heart. The gods will leave the earth, will regain the sky; they will abandon Egypt.

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Bellissima recensione!

Anche mia madre, che è una sua ammiratrice da almeno venti anni, si emozionò molto quando entrò Isabel, tanto che ebbi il timore che stesse per svenire.:ghghgh:

Mi ha toccato molto il modo in cui ha cambiato tono di voce quando ha cominciato a parlare di Paula, hai detto bene, quasi da togliere il respiro a chi la ascoltava.

Comunque anche per me fu un'esperienza davvero indimenticabile, poiché fino ad allora non avevo mai avuto il piacere di incontrare uno dei miei scrittori preferiti, anche se non ti nascondo che un po' sto rosicando,:ghghgh:perché a Firenze il simpatico intervistatore dalla caratteristica "S" moscia, ha avuto il coraggio di farle domande molto più personali, a differenza di quella che c'era a Roma che si è mantenuta molto più sul generico.

Bisogna avere sempre una mente aperta, ma non così aperta che il cervello caschi per terra.

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