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Blogger - Metranet OnLine


mrfrost

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Hola...rapido (si fa per dire...) estratto dal mio blog ad aggiornamento impossibilmente irregolare...

My two cents...

Stavo pensando...(a volte mi capita, sì...).

Ma il Web è davvero in grado di camminare da solo? Voglio dire, se si eccettuano i grandi siti di informazione e parainformazione (versioni on-line di quotidiani più o meno diffusi, siti tipo Google) e la navigazione "a canguro" saltando da un sito all'altro via banner, rimandi e hyperlink, c'è davvero qualcuno che si muove autonomamente ad esplorare il World Wide Web?

Notavo qualche tempo fa che le esperienze di navigazione in "siti inesplorati" sembrano nascere in gran parte da input esterni...sarebbe a dire, un servizio giornalistico, uno spettacolo, una notizia che mi interessa e stimola la mia curiosità, REPERITI ALTROVE, mi spingono ad andare a cercare un "approfondimento" e/o un' "espansione" del tema sul Web. Come se la funzione principale di Internet fosse quella di enorme biblioteca, o deposito di nozioni ed informazioni che attendono che io le recuperi, ma non fanno (quasi) nulla per invogliarmi a fare ciò. Penso sia questo uno dei motivi principali per cui i "futurologi" che qualche anno fa prevedevano la morte dei media tradizionali (peraltro pronunciando invariabilmente "media" come "MIDIA", sigh...) ad opera del serial killer dell'informazione che si identificava con Internet, abbiano clamorosamente ceffato... I media sono ancora lì, e quello che pareva un destino di fagocitazione ed annullamento stile Blob, si è trasformato in una gamma di varianti di coesistenza che vanno dalla semplice (e mal digerita) sopportazione, all'entusiastica simbiosi. Oggi si possono ascoltare le radio attraverso i classici apparecchi deputati alla ricezione FM, oppure via Internet...

Si possono consultare edizioni per così dire "estese" ed aggiornate all'ultimo minuto dei maggiori (e non solo) quotidiani nazionali ed internazionali...

Qualche pazzoide ci si guarda pure la tv, via internet (e la fusione pressoché totale tra i due media, con la E, è uno dei sogni proibiti delle grandi industrie dell'intrattenimento dai tempi dei cosiddetti "top box")...

Insomma, sembra che Internet non sia ancora del tutto in grado di stimolare autonomamente i suoi utenti, pur con la sferzata di novità (vera o presunta) data dall'ampliarsi a macchia d'olio del tanto osannato e pubblicizzato Web 2.0

Il quale, dall'alto (!?!) dei suoi user-generated contents potrebbe (dovrebbe?) garantire un nuovo livello non solo di interazione, ma anche di definizione e guida di ciò che viene immesso in rete; se infatti il giudizio sui contenuti viene espresso tramite gradimento dagli utenti, altri utenti che quei contenuti li hanno prodotti o immessi possono "adattarsi" per rispondere meglio ai desiderata del loro invisibile pubblico.

Questo porterà ad un Web user generated nella sua interezza, oppure sulla massa dei siti, diciamo, istituzionali, avrà l'effetto di una scalfittura sulla parete del K2?

Certo, visti nell'insieme, per tempi (rapidissimi) e numeri (enormi) di sviluppo e diffusione, i vari fenomeni radunabili sotto l'etichetta di Web 2.0 come Wikipedia, Flickr, YouTube, Blogger ed affini, Skype stesso fanno davvero impressione, e fanno ben sperare nella tanto sospirata "democratizzazione" (in senso moooolto lato) della Rete...

Ma resta sempre l'incognita costituita dalla facilità con cui queste "schegge" di interazione utente-utente possono essere ricondotte nell'alveo dell'istituzionalità di cui sopra.

Skype, acclamato come il liberatore dalla tirannide delle compagnie telefoniche, il programma che dovrebbe costituire la testa di ponte per scardinare una delle forme più subdole e feroci di monopolio, quello delle comunicazioni, utilizza algoritmi dichiaratamente e irrimediabilmente proprietari; e non perché prima di Skype non ci fossero i protocolli adatti per il VoIP (aka SIP), ma per ragioni puramente commerciali.

Wikipedia, nel frattempo, sta perdendo uno dei suoi fondatori che pare abbia deciso di aprire un sito simile ma, dice lui, più "serio"...cioè con una maggiore qualità accademica dei contribuenti...

Forse il destino nel breve medio periodo è di avere un'Internet in funzione di "enhancer" delle tradizionali fonti d'informazione e d'intrattenimento?

Chi vivrà vedrà...vado a registrarmi un film, come nella migliore tradizione, con il Mini e l'Elgato, come da ultima e comoda soluzione hi-tech (il vecchio e il nuovo, come si diceva...).

Stay Tuned...

"Io non credo in Dio (...) e l'unica cosa di cui ho paura è Kaiser Soze"

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