Ti do una spiegazione molto approssimativa (non è esattamente così): di fatto con l'emulazione fai, sostanzialmente, il doppio del lavoro. Devi quindi tradurre il programma per passare da un ambiente all'altro e poi devi tradurre il codice per adattarlo al tuo processore.
Con la virtualizzazione la traduzione si fa solo per passare da un ambiente all'altro ma il codice che ne esce è già comprensibile per il processore e quindi salti un passaggio.
Attualmente la soluzione supportata da Microsoft è l'utilizzo di Parallels Desktop + Windows 11 per ARM (Windows 10 per ARM è una soluzione abbandonata).
Windows 11 per ARM viene virtualizzato da Parallels Desktop e quindi gira molto bene. Attenzione che Windows 11 per ARM contiene un emulatore per far girare il codice per i processori della famiglia INTEL. Quindi tu virtualizzi Windows che a sua volta emula Windows per far girare i programmi.
Di fatto il lavoro di doppia traduzione deve sempre essere fatto indipendentemente dalla strada che decidi di seguire.
Però non spaventarti per il discorso velocità. I processori M1 sono veramente potenti. Ho provato, per curiosità, a utilizzare Autocad per Windows con Parallels + Windows11ARM su un M1PRO e gira talmente veloce che è difficile rendersi conto che si sta lavorando in virtualizzazione+emulazione.
Discorso diverso se hai proprio bisogno di versioni precedenti di Windows per motivi di compatibilità. Qui mi sa che l'unica è usare UTM.