Da quello che dite mi ricorda molto la quasi totalità dei colloqui che ho effettuato per società di telefonia, call center, aziende di servizi....
Non faccio nomi, ma se la prima azienda Xyz mi ha messo davanti "macchie di rorschach" (esagerando), mi ha chiesto se andavo di corpo o meno, mi ha domandato tutto della mia vita, mi ha coinvolto in estenuanti test psicoattitudinali singoli e di gruppo, "giochi" perversi atti a valutare la mia reazione in situazioni limite (ci mettevano l'uno contro l'altro in alcuni casi) o addirittura mi nominavano ipotetico "mozzo" di un'ipotetica nave che stava affondando (no, non era la Costa Crociere ), immagino un'azienda internazionale ed enorme come Apple possa fare "meno"...
Mi pare in linea con i requisiti odierni di assunzione...Che poi per me queste cose valgano meno di zero e che un collaboratore non si valuta certo da queste fesserie è un altro discorso....
Tutte le volte che ho avuto a che fare con Apple ho avuto la netta sensazione che i dipendenti fossero "rigidi", cortesi, ma fermi, quasi algidi nelle loro reazioni anche di fronte alla mia protesta veemente (in alcuni casi)...Sono molto impersonali, tecnici compresi e se devo essere sincero fino in fondo nessuno mi ha mai fatto una buona impressione (salvo casi rari, come ad esempio un napoletano del servizio clienti...L'unico "umano" che ho incontrato in Apple)...Il resto sembrava un incrocio tra qualche film di fantascienza sociale e qualcos'altro che detto francamente mi ha lasciato perplesso...
A me non interessa perché preferisco essere loro cliente che loro dipendente...
Saluti