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ughetta

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Risposte pubblicato da ughetta

  1. a proposito di califano

    Diventai grande in un tempo piccolo

    Mi buttai dal letto per sentirmi libero

    Mi truccai il viso come un pagliaccio

    E bevvi vodka con tanto ghiaccio

    Scesi nella strada mi mischiai nel traffico

    Rotolai in salita come fossi magico

    E toccai la terra rimanendo in bilico

    Mi feci albero per oscillare

    Trasformai lo sguardo per mirare altrove

    E provai a sbagliare per sentirmi errore

    Dipinsi l’anima su tela anonima

    E mescolai la vodka con acqua tonica

    E pranzai tardi all’ora della cena

    E mi rivolsi al libro come una persona

    Guardai le tele con aria ironica

    E mi giocai i ricordi provando il rischio

    Poi di rinascere sotto le stelle

    Dimenticai di colpo un passato folle

    In un tempo piccolo

    Ingannai il dolore con del vino rosso

    E multai il mio cuore per qualunque eccesso

    Mi addormentai con un vecchi disco

    Raccontai una vita che non riferisco

    Raccolsi il mondo in un pasto misto

    Dipinsi l’anima su tela anonima

    E mescolai la vodka con acqua tonica

    E pranzai tardi all’ora della cena

    E mi rivolsi al libro come una persona

    Guardai le tele con aria ironica

    E mi giocai i ricordi provando il rischio

    Poi di rinascere sotto le stelle

    Dimenticai di colpo un passato folle

    In un tempo piccolo

    E mi giocai i ricordi provando il rischio

    Poi di rinascere sotto le stelle

    Dimenticai di colpo un passato folle

    In un tempo piccolo

  2. Io dedico questa canzone

    ad ogni donna pensata come amore

    in un attimo di libertà

    a quella conosciuta appena

    non c'era tempo e valeva la pena

    di perderci un secolo in più.

    A quella quasi da immaginare

    tanto di fretta l'hai vista passare

    dal balcone a un segreto più in là

    e ti piace ricordarne il sorriso

    che non ti ha fatto e che tu le hai deciso

    in un vuoto di felicità.

    Alla compagna di viaggio

    i suoi occhi il più bel paesaggio

    fan sembrare più corto il cammino

    e magari sei l'unico a capirla

    e la fai scendere senza seguirla

    senza averle sfiorato la mano.

    A quelle che sono già prese

    e che vivendo delle ore deluse

    con un uomo ormai troppo cambiato

    ti hanno lasciato, inutile pazzia,

    vedere il fondo della malinconia

    di un avvenire disperato.

    Immagini care per qualche istante

    sarete presto una folla distante

    scavalcate da un ricordo più vicino

    per poco che la felicità ritorni

    è molto raro che ci si ricordi

    degli episodi del cammino.

    Ma se la vita smette di aiutarti

    è più difficile dimenticarti

    di quelle felicità intraviste

    dei baci che non si è osato dare

    delle occasioni lasciate ad aspettare

    degli occhi mai più rivisti.

    Allora nei momenti di solitudine

    quando il rimpianto diventa abitudine,

    una maniera di viversi insieme,

    si piangono le labbra assenti

    di tutte le belle passanti

    che non siamo riusciti a trattenere.

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