The Killers - 3d Ufficiale

[TheDevil874]

Apro questo topic per parlare della band The Killers che ha avuto in successone con la loro canzone Human.

BIOGRAFIA:

The Killers:

Brandon Flowers - Voce, tastiere

David Keuning - Chitarre

Mark Stoermer - Basso

Ronnie Vannucci - Batteria

Una storia sul passato dei Killers…

Siamo alla fine del 2002. Brandon Flowers (sì, è il suo vero nome) è appena stato cacciato dal suo precedente gruppo, un ensemble synth-pop chiamato Blush Response, poiché si rifiuta di spostarsi con tutti loro a Los Angeles. Piantato clamorosamente in asso, ma molto ispirato dalla vista degli Oasis al lavoro (incredibilmente i fratelli Grim erano riusciti ad arrivare tutti assieme fino a Las Vegas), capisce che la sua vita aveva bisogno di molte più chitarre.

Quando poi intravede la piccola pubblicità che Dave Keuning piazza su un quotidiano locale citando quel gruppo come influenza primaria - contando anche che gli Oasis non sono propriamente parte integrante del pallido scenario musicale di Las Vegas - lo considera un segno del destino e decide che loro due devono mettersi assieme. “Lui è stato l’unico non completamente fuori di testa a rispondere alla mia inserzione,†ricorda Dave con affetto. “E’ arrivato da me con le sue tastiere ed abbiamo subito cominciato a confrontare un po’ di idee su un paio di canzoni. Io avevo già la strofa per “Mr Brightside†e lui se l’è portata dietro per scrivere il ritornello. Questa è stata la prima canzone che abbiamo scritto assieme e rimane l’unica ad essere eseguita ad ogni show dei Killers.â€

Per ora tutto molto romantico quindi. Il nucleo originario della band si crea così, mentre il loro nome, incredibilmente mai usato prima d’ora, viene preso in prestito da un video dei New Order. In quel promo i New Order, che cominciavano ad avere i loro begli annetti, volevano rappresentare se stessi come il gruppo perfetto - con una canzone fantastica e dei fotomodelli dai giovani e bellissimi tratti come immagine. Quella band fittizia si chiamava The Killers. “Ciò mi ha dato l’ambizione di creare il mio gruppo nell’idea della perfezione del finto gruppo dei New Order,†spiega Flowers. Così comincia il viaggio dei nostri eroi…

Dopo aver provato un paio di bassisti e di batteristi, Brandon e Dave incontrano Ronnie Vannucci, un fotografo della Little Chapel of Flowers, (un’adorabile chiesetta tipica dei matrimoni a Las Vegas, ndt.), nonché studente di percussioni classiche all’università UNLV e anche Mark Stoermer, il quale nel frattempo cerca di sbarcare il lunario come corriere medico (avete presente quelli che trasportano sangue, urine e strane parti del corpo umano? - molto glamour). Fra tutti questi inconciliabili lavori diurni (Brandon, tanto per dire, era fattorino del Gold Coast Hotel, mentre Dave si allenava nel suo attuale ruolo di sciupafemmine grazie alle prestanti signore che entravano a far compere nel negozio Banana Republic di cui era commesso), la nuova e completa formazione dei Killers comincia a scrivere ciò che non esitiamo a chiamare il miglior album di debutto che abbiate sentito in parecchi anni. Comporre in un garage dove la temperatura raggiunge i 48 gradi circa favorisce un adattissimo ed intenso effetto ribollente e questo era il posto in cui il gruppo scriveva e provava. E quando non era possibile entrare in garage sfruttavano il savoir faire da spia di Ronnie per utilizzare nottetempo le attrezzature e le stanze della musica della sua università. “Avevamo circa 185 sontuosissimi metri quadri nei quali esercitarci, tutti a nostra disposizione, completi di drum-set, marimbas, piatti, pianoforti, ecc… Per circa un mese o due ci siamo trascinati dietro un Marshall attraverso il quale far passare la voce, un Deville per la chitarra, un Bassman per le tastiere e un mobiletto per il basso di Mark, mentre io usavo il set completo da batteria della banda della UNLV,†ricorda Ronnie. “Ma vorrei anche sottolineare che in quel periodo nessuno strumento è stato maltrattato poiché eravamo, e continuiamo ad essere musicisti rispettosi, professionali nonché intraprendenti.â€

Proprio durante queste session pressurizzate i Killers hanno cominciato a tener fede alle aspettative iniziali intrinseche al nome da loro scelto scrivendo il grosso delle canzoni che sono poi finite nel loro album di debutto giustamente intitolato “Hot Fuss†(“Chiasso Bollenteâ€). Autori davvero prolifici, dissotterrano canzoni di gelosia e paranoia, storie di assassini, persecutori, vittime dell’AIDS dello Studio 54, ragazze androgene e fidanzati cornuti, canzoni sull’ambizione e sul desiderio di librarsi al di sopra della monotona vita quotidiana.

Presto la voce comincia a spargersi e la band arriva all’attenzione di un’etichetta indipendente di Londra chiamata Lizard King che offre loro l’opportunità di andare in Inghilterra e di suonare per la prima volta al di fuori del circuito di Las Vegas (cosa senza precedenti tanto che per la prima volta alcuni di loro ebbero bisogno del passaporto), oltreché pubblicare, nel settembre 2003, un’edizione limitata di “Mr. Brightsideâ€. I fortunati che hanno avuto la possibilità di partecipare ai loro primi show londinesi ne sono usciti decisamente e unanimemente affascinati (“Un favoloso arsenale di brani ipnotizzanti… Al momento poche band sono più a colpo sicuro dei Killersâ€, scrive raggiante NME); la loro apparizione in occasione dell’appuntamento dell’industria musicale newyorkese denominato CMJ nell’ottobre del 2003 crea attorno al gruppo un vociferare di proporzioni assordanti oltre a procurare un contratto mondiale (esclusa l’Inghilterra) con la Island Def Jam.

Dopodiché i ragazzi tornano ancora una volta al lavoro: vanno in tour in Gran Bretagna con gli inglesi Sea Power, esaurendo lo show di cui sono headliner, compresa una festona in occasione di San Valentino tenutasi all’ICA di Londra; vanno in tour con Stellastar e nel frattempo riescono anche ad autoprodursi un album, chiamando per i tocchi finali di mixing i leggendari Alan Moulder (U2, Smashing Pumpkins) e Mark Needham (Fleetwood Mac). Ovviamente però non è andato tutto liscio come l’olio - ci sono stati moltissimi incidenti durante i tre mesi necessari per creare l’album. La band è stata scossa da un terremoto che ha scaraventato a terra Ronnie dal suo seggiolino durante la registrazione di “Believe Me, Natalieâ€; nella Simi Valley hanno dovuto combattere con gli incendi per arrivare in studio a registrare “Change Your Mind†(brano che appare sull’edizione americana dell’lp); oh, e hanno anche effettivamente pensato di morire quando il loro aereo, in viaggio per l’Inghilterra in occasione dei concerti del dicembre 2003, ha incontrato un vuoto d’aria che li ha fatti precipitare in caduta libera per decine di metri. Ma in qualche modo ce l’hanno fatta ed eccoli qui.. I Killers sono pronti a pubblicare il loro album di debutto…

Una storia sul presente dei Killers…

“Hot Fuss†contiene undici pepite di pura genialità per il modo in cui i brani riescono ad intrigare l’ascoltatore ed anche un nettare musicale che cela un’incredibile verità e cioè che, quando l’album è stato pubblicato il 7 giugno 2004, il compositore nonché autore principale del gruppo Brandon Flowers aveva solamente 22 anni.

Queste undici tracce vanno dallo stile “molto Vegas - come se Ziggy fosse sceso in città†del primo singolo pubblicato, “Somebody Told Me†(entrato nella Top 30 nel marzo del 2004), il suddetto “Mr. Brightside†(una storia di gelosia che dipinge quello specifico momento di una relazione in cui ci si rende conto che la nostra metà sta dandosi da fare altrove e questo pensiero si fa largo nella nostra psiche fino ad alimentare le nostre più nascoste paure ed agire sulla nostra immaginazione per destabilizzare la nostra salute mentale). Troverete anche i due terzi di una trilogia dell’omicidio (eh già… non escludete che prima o poi potrebbe uscire un concept album) in “Midnight Showâ€, che comincia rievocando “Lipgloss†prima di veleggiare verso un territorio molto più oscuro di quanto non abbia mai esplorato il vecchio Jarvis, perlomeno parlando dei tempi dei Pulp e poi “Jenny Was A Friend Of Mineâ€. Questi due pezzi sono connessi l’uno all’altro dalla storia di un omicidio di una ragazza commesso dal suo gelosissimo fidanzato (“Si parla anche di acqua quiâ€, dice Brandon in modo criptico, “anche se lui non l’ha annegata…â€). La prima parte della trilogia, “Leave The Bourbon On The Shelfâ€, prima o poi apparirà da qualche parte, ne potete stare pure certi. Si tratta di una serie decisamente ambiziosa che tende a nascondere la tenera età dei componenti del gruppo che peraltro ha già deciso che per il video chiamerà quell’oscuro signore che risponde al nome di James Spader, il loro attore preferito. Da un’altra parte invece troverete “On Topâ€: il pezzo celebra le sensazioni di Brandon circa il traguardo raggiunto fin ad ora dalla sua band, mentre la storia di un maniaco persecutore, in “Andy You’re A Star" e “All These Things That I’ve Done,†sono prossime hit sicure… Non siamo mai stati così certi. Quest’ultimo pezzo ha visto realizzarsi un sogno di Brandon e cioè utilizzare un coro gospel nelle sue incisioni: il coro “Sweet Inspirations†è molto conosciuto grazie al lavoro svolto con Elvis Presley, Jimi Hendrix e Aretha Franklin. “Lavorare con un coro in studio è stata un’esperienza meravigliosa tanto che abbiamo deciso di incorporarne uno per gli show particolarmente importanti, come ad esempio il concerto per la rivista Spin (allo SxSW ‘04),†dice Brandon.

Per dirla in poche parole “Hot Fuss†è un trionfo. Un trionfo che ha visto la luce del giorno in Inghilterra il 7 giugno 2004 e la settimana successiva negli Stati Uniti. E’ stato preceduto da “Mr Brightsideâ€, pubblicato il 24 maggio 2004 ed è stato accompagnato da un tour inglese e da una prestigiosa apparizione al Festival californiano Coachella, poi seguito a ruota da un concerto a Glanstonbury, UK, alla fine di giugno.

E cosa si dice della storia futura dei Killers? Be’, qualsiasi cosa il futuro riservi loro, potete scommettere il vostro ultimo euro che sarà un megasuccesso.