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Atei e Agnostici razionalisti topic ufficiale


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E allora si vede che a Ragusa (città molto bigotta) le scuole sono tutte di dubbia qualità :)

L'esperienza che ho descritto riguarda 1 scuola elementare, 2 medie, 1 liceo scientifico.

Tutte con la gestione dell'ora di religione sopra descritta.

Fidati anche da me è così, per 50.000 abitanti ci sono più di 10 chiese nella mia cittadina.

Semplicemente forse da voi le scuole in questo senso funzionano male, ma per un solo caso non è che per tutta Italia è così :dance:

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Sulla carta si può decidere, però in pratica se scegli di non farla sei abbandonato a te stesso, di fatto devi stare in classe, non esiste un'ora alternativa, non puoi allontanarti da scuola nemmeno al liceo, insomma la prassi è ben diversa dalla teoria; faccio notare che ai miei tempi la materia era RELIGIONE, mentre adesso, dopo la revisione craxiana del Concordato, è diventata RELIGIONE CATTOLICA.

questa cosa dell'essere lasciati per un'ora abbandonati a sé stessi continuo a non trovarla affatto tragica... forse sono strana io, boh?

se è a scuola avrà pure dei libri da leggere con sé... se proprio aprire i libri di scuola è noioso se ne possono leggere altri o alla peggio una rivista o un giornale... mica se ne muore!

ok, la scuola ha i suoi limiti ma parte della responsabilità dell'educazione spetta pur sempre ai genitori e sta a loro accordarsi con il figlio su come deve utilizzare quell'ora da ''abbandonato a se stesso''

non è che un individuo nasce cretino e poi oplà, a 18 anni magicamente gli nasce un cervello in testa, c'è anche prima... ok, allora fateglielo usare!

personalmente l'oretta vuota al figlio la riempirei così:

la mattina del giorno stesso lo spedirei a scuola con 5 o sei quotidiani e gli darei il compito di leggerli, poi al ritorno da scuola parlerei con lui di ciò che ha letto

una cosa che ricordo di quando si è piccoli è che i grandi hanno sempre poco tempo e tendono a sottovalutare l'intelligenza dei bambini

discutere di ciò che succede intorno col proprio figlio sin da giovane età potrebbe essere utile nel conoscersi e nel rafforzare il rispetto reciproco

sapete... quando ero piccola i miei genitori erano baristi e teoricamente ero affidata al controllo del mio fratello maggiore, che lui pure era un bambino e quindi più di quel tanto non è che mi stesse dietro... sono stata ''abbandonata a me stessa'' diverse ore per anni... ma non è stato affatto male!

ho iniziato le medie con una media di 10 romanzi letti alla settimana, una padronanza dei mattoncini lego che aveva del miracoloso e soprattutto la certezza di essere almeno entro certi limiti in grado di cavarmela da sola

...poi leggo di poveri bambini abbandonati a se stessi per addirittura un'ora alla settimana all'interno della scuola e mi cadono le braccia

non è un'ora ''da soli'' che deturpa un'infanzia, è l'assenza di regole e di una solida figura di riferimento

dai sù ragazzi, qui stiamo davvero scadendo nella farsa! :)

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Anche io ho avuto l'esperienza di nellolo, alle medie ricordo delle "gite" a messa, e se non andavi dovevi stare da solo in classe, senza nemmeno poter andare in palestra a giocare.

Alle elementari cantavo ogni mattina i canti di Don Bosco, quindi..

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beh e cosa c'entra?

nella mia scuola media chi non faceva l'ora di religione usciva dalla classe e andava nell'aula di educazione artistica e faceva quello che gli pareva con un'insegnante che magari stava li a correggere i compiti e dava un'occhiata che non ci si picchiasse a sangue.

primi anni '90, padova, scuola media G.Mameli, pubblica, particolarmente frequentata dai figli della Padova bene

Ho concluso ottimi affari con:

jamespd, Untitled, brozz87, lelepro, beed_me, Ginolab, Azna, Skaternik, MacLo, giuppit, Pippotag, lonewolf, capacaronte, Gualo, Firelord, StefanoMD, Alecxx, Nellolo, Plenilunioblu, Mikiresty,Danilo666,sesshoumaru, Pelato.

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dubito che a scuola sia proibito leggere,

dategli qualcosa da leggere,

sfido un qualunque insegnante ad opporsi alla lettura di un libro

Al liceo, ma un ragazzo di 11 anni non leggerà mai. E poi non è questo il punto del discorso.

Probabilmente tra gli 11 ed i 13 anni non si è ancora formati e non si è sviluppato il proprio pensiero riguardo la religione quindi molti non si pongono minimamente il problema.

Inoltre, è un fattore emarginante, quando la prof. dice:

<oggi andiamo a messa> (i ragazzi festeggiano)

<chi non vuole venire deve rimanere in classe>

Chi è quel ragazzino tanto precoce da avere una formazione così convinta ed il coraggio di andare contro gli altri e a sopportare l'essere emarginato ?

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questa cosa dell'essere lasciati per un'ora abbandonati a sé stessi continuo a non trovarla affatto tragica... forse sono strana io, boh?

Forse non hai ancora visto la cosa sotto un'ottica di parità e di dovere.

Durante l'orario scolastico, si fanno attività didattiche, SI DEVONO fare, non è un optional.

Un ragazzino che legge il romanzo o il fumetto, non sta facendo attività didattica, quindi quell'ora la fa in meno rispetto agli altri, pertanto il suo DIRITTO di ricevere tot ore settimanali di lezioni viene leso.

La religione è un fatto privato, non siamo tra i talebani, quindi il catechismo non si può fare a scuola, questo è (o meglio dovrebbe essere) uno Stato laico; ed è catechismo (o similia) che si fa vsto che il nome della disciplina è (lo ribadisco) "religione cattolica".

In particolare, ricordo ancora diverse sentenze che vietano lo svolgimento di riti di culto a scuola o durante l'orario scolastico.

Ma naturalmente se ne fregano tutti.

Questi sono il rispetto e la parità di diritti.

E il bello è che accusate noi atei di essere lesivi dei diritti...

Il diritto di indottrinarsi come si vuole, per me è riconosciuto, ma non durante le ore destinate alle lezioni.

In merito poi allo svolgimento di messe durante le ore di lezione, cosa diffusissima secondo la mia esperienza, non solo nelle scuole ma anche in alcuni uffici pubblici, dico questo: se gli studenti o i lavoratori sono così pii, che vadano a messa il pomeriggio o la domenica; perchè sottrarre tempo allo studio o al lavoro per una questione che riguarda la sfera peersonale? danneggiando di conseguenza gli altri che non condividono... (ok saranno pochi ma ci sono, o li volete bruciare ancora come Giordano Bruno?)

"La mente che si apre a una nuova idea, non torna mai alla dimensione precedente" (A. Einstein)

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Quanto avete scritto in questi giorni! Mi son dovuta assentare dalla discussione per problemi regati alla religione (anche se di 5000 anni fa :)) quindi spero di essere giustificata :rofl:

Riguardo alla famosa ora di religione, credo che dipenda dall'organizzazione di ogni scuola. Io ho frequentato il liceo classico negli anni '90, una scuola pubblica ma di orientamento cattolico (eravamo gli unici nella mia città a mantenere il "precetto pasquale") ma non c'era alcun problema a rinunciare all'ora di insegnamento cattolico, e infatti molti ragazzi della mia classe si avvalevano di questa possibilità.

Nell'ora senza lezione potevano restare in classe a far quello che volevano (purché non disturbassero), andare in palestra o in cortile, al bar della scuola, in un laboratorio, come preferivano, ma siccome il nostro insegnante trattava non solo la religione cattolica ma tutte le religioni, oppure si parlava di problemi di attualità, alla fine restavano tutti in classe e partecipavano anche loro ai dibattiti :dance:.

Comunque non credo sia un dramma avere un'ora buca (già nella mia classe c'era chi partecipava a corsi facoltativi di informatica, arte, lingua etc e quindi aveva più ore di lezione rispetto agli altri) e neppure ascoltare una lezione di religione cattolica. C'è sempre da imparare.

Vorrei esprimere la mia opinione di agnostica su una frase letta qualche pagina fa:

Comincio subito col dire che per me l'ateismo e l'agnosticismo sono due scelte ideologiche differenti anche in ordine di definizione dei tempi.

L'agnisticismo lascia un giudizio sospeso, mentre l'ateismo definisce una posizione netta.

A mio parere, non si può restare per sempre in sospensione, quindi io vedo l'agnostico come una persona che ha dei dubbi, il cui chiarimento porta all'ateismo (o alla conversione!).

Non potrei essere più in disaccordo. L'agnostico non è "colui che ha dei dubbi" ma colui che ricoscere l'incapacità umana di esprimersi riguardo a certe questioni tanto più grandi di lui, come l'esistenza di un dio, o la morte. Perché ciò dovrebbe portare un giorno o alla conversione o all'ateismo? Non siamo persone in sospeso, la nostra è una posizione ben netta già di per sè.

A time will come when it will seem that in vain did the Egyptians honor their gods, in the piety of their heart. The gods will leave the earth, will regain the sky; they will abandon Egypt.

O Egypt, Egypt! Of your cults, only fables will remain, nothing will survive but words written on stone...

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io frequento ancora il liceo:

alle scuole medie ed elementari la procedura è piuttosto complessa. Mi ricordo che nell'ultima scuola elementare che ho frequentato si poteva avere l'esenzione, ma soprattutto per gli studenti di religione diversa (la cosiddetta ora di religione si chiama, in realtà IRC, Introduzione alla Religione Cattolica) e per un bambino di famiglia rigorosamente atea.

Alle medie, nonostante fosse una rinomata scuola parificata a queattro passi da Duomo, neanche a parlarne, siccome all'interno c'è una cappella, ci sparavamo pure 4-5 messe all'anno.

Al liceo è tutto più facile, abbiamo addirittura l'aula "non avvalenti". Anche se a me, personalmente, perdere un ora a far nulla e poi uscire da greco alle 2:10 sembra una stronzata.

μολών Λαβέ

Scrivere è bene, pensare è meglio. Intelligenza è bene, pazienza è meglio.

In the Beginning, the Universe was created. This has made a lot of people very angry and has been widely regarded as a bad move.

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aikido :)
Ottimo! Infatti chiedevo non certo per sfizio, ma perché le arti marziali possono essere anche strettamente on-topic.

Nell'essere atei, agnostici, religiosi, o quant'altro, le persone ricercano/traggono un proprio equilibrio.

Poi c'è il dovere di ogni persona, che consiste nel trovare un indirizzo che permetta di maturare un'affidabile disciplina, interna ed esterna.

Bene, trovo che le arti marziali, se perfettamente assimilate nell'io, offrano altissime garanzie nel riuscire ad apportare disciplina ed equilibrio in una persona.

"In this place where time stands still it seems like everything is moving"

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Io ho 22 anni ( quasi 23 ) e per quanto mi riguarda la religione ha scuola questa è la mia esperienza:

Elementari: Non frequentare l'ora di religione era impossibile, si doveva fare necessariamente , non solo , la mia maestra di religione ci faceva anche italiano-storia e geografia, così ci obbligava la mattina appena entrati ( anche se non era ora di religione) a fare la preghiera e ci dava dei salmi da imparare a memoria, ogni settimana poi uno a uno ci dovevamo alzare in piedi e ripetere un salmo a scelta a memoria...se lo sapevi bene, ricevevi una caramella ( oserei dire uno zuccherino come ai cavalli quando fanno l'esercizio giusto) se non lo sapevi, ti beccavi il cazziatone della maestra e l'obbligo di ripeterlo per il giorno dopo. ( tralascio il fatto che io mai ho preso la caramella e sentivo sempre cazziatoni).

Medie: Opzione di saltare la religione non esisteva e a farci religione era il parroco della città

Superiori :esisteva la possibilità di scelta e infatti dal 2° anno in avanti ho richiesto l'esclusione dall'ora di religione e me ne stavo a casa a dormire ( il primo anno, poi l'hanno messo nel mezzo della giornata ...grrrr).

La cosa che più mi infastidiva era il fatto che si studiasse sono la religione cattolica, escluse qualche orette ( su tutto l'anno scolastico) passate a parlare delle altre religioni, il resto è sempre stato incentrato sul cattolicesimo e argomenti a esse correlati.

Sarei ben lieto di seguire lezioni di religione si si parlasse veramente di tutte le religioni, per capire e sensibilizzare le persone alla coesistenza di religioni differenti ( cosa che in uno stato laico per costituzione dovrebbe avvenire ).

Life's but a walking shadow, a poor player

That struts and frets his hour upon the stage

And then is heard no more. It is a tale

Told by an idiot, full of sound and fury,

Signifying nothing.

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trovo che le arti marziali, se perfettamente assimilate nell'io, offrano altissime garanzie nel riuscire ad apportare disciplina ed equilibrio in una persona.

Lo penso anch'io. Tutti nella mia famiglia praticano arti marziali (mio padre da 40 anni, mio fratello da 20), ed è un mondo che mi ha sempre affascinata; sarebbe piaciuto molto anche a me, ma essendo "femminuccia" mi hanno mandata sin da piccolissima a fare danza classica. Anche nella danza però si riescono a trovare equilibrio, armonia e disciplina, quindi alla fin fine non mi posso lamentare :)

A time will come when it will seem that in vain did the Egyptians honor their gods, in the piety of their heart. The gods will leave the earth, will regain the sky; they will abandon Egypt.

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Io invece l'ora di religione al liceo la ricordo con estremo piacere: il Proffo era simpaticissimo e passava tutto il tempo a preparare canti anche carini (anche se ovviamente alcuni erano a sfondo religiosi) :)

Come vedete è ancora molto amato dagli studenti :dance:

- È INUTILE DARE PERLE AI PORCI-

.:La vita è un fiume in piena e noi siamo i salmoni che risalgono la corrente:.

~Sono i momenti difficili che ti portano da una foto felice ad un'altra~

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Anche nella danza però si riescono a trovare equilibrio, armonia e disciplina, quindi alla fin fine non mi posso lamentare :ciao:
Eh, bèh, concordo, i ballerini classici sono ginnasti al 200%

Qualche notivà particolare dalle religioni di 5000 anni fa? :(

"In this place where time stands still it seems like everything is moving"

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Forse non hai ancora visto la cosa sotto un'ottica di parità e di dovere.

Durante l'orario scolastico, si fanno attività didattiche, SI DEVONO fare, non è un optional.

Un ragazzino che legge il romanzo o il fumetto, non sta facendo attività didattica, quindi quell'ora la fa in meno rispetto agli altri, pertanto il suo DIRITTO di ricevere tot ore settimanali di lezioni viene leso.

questo è un paradosso in termini

informarsi su cosa fanno persone che credono in una determinata divinità può essere didattico

anche leggere un romanzo può essere didattico e funzionale alla propria crescita... se dà modo di riflettere

ad esempio che sia un occhio blu di dune, uno dei ragazzi dello zoo di berlino o il gollum del signore degli anelli, dietro a un contesto più o meno reale c'è decisamente parecchio da imparare ed è più facile capirlo così che non semplicemente perché ''la mamma m'ha detto che non va bene''

quel che rende formativa o no un'esperienza è in buona parte come viene affrontata

tutta questa paura delle messe la trovo eccessiva, non basta recitare a memoria un ''padre nostro'' per trovare la fede

e non credo che il dispetto sia imputabile solo al sapere che un figlio ha perso un'ora di istruzione...

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Io invece l'ora di religione al liceo la ricordo con estremo piacere: il Proffo era simpaticissimo e passava tutto il tempo a preparare canti anche carini (anche se ovviamente alcuni erano a sfondo religiosi) :dance:

Come vedete è ancora molto amato dagli studenti ;)

Ecco da chi hai ripreso :ciao:

Mitico prof :(

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e non credo che il dispetto sia imputabile solo al sapere che un figlio ha perso un'ora di istruzione...

certo che no, ma non ne faccio mistero :ciao:

vediamo se mi riesce di trasmettere il mio pensiero facendoti un ragionamento.

Le tue osservazioni sono quelle di una persona che convive tranquillamente con la religione cattolica, quindi non ti poni certi problemi.

Io mi pongo certi problemi perchè ho una visione diversa dalla tua (spero rispettabile) ossia io credo che la religione cattolica, per come è oggi in Italia, sia una dottrina dannosa.

La natura delle tue osservazioni (e qui sta la nostra divergenza) denota che per te invece non solo non è dannosa, ma probabilmente la consideri positiva.

Ma segui questo esempio (che per me non è accademico...).

Poniamo caso che per una esigenza lavorativa tu ti debba trasferire in Afghanistan per un anno.

Saresti contenta se tua figlia andasse alla moschea per seguire le dottrine talebane?

Ecco, questo è il mio atteggiamento verso la religione cattolica, quindi reagisco di conseguenza.

Spero di aver trasmesso un diverso punto di vista.

"La mente che si apre a una nuova idea, non torna mai alla dimensione precedente" (A. Einstein)

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certo che no, ma non ne faccio mistero :ciao:

vediamo se mi riesce di trasmettere il mio pensiero facendoti un ragionamento.

Le tue osservazioni sono quelle di una persona che convive tranquillamente con la religione cattolica, quindi non ti poni certi problemi.

Io mi pongo certi problemi perchè ho una visione diversa dalla tua (spero rispettabile) ossia io credo che la religione cattolica, per come è oggi in Italia, sia una dottrina dannosa.

La natura delle tue osservazioni (e qui sta la nostra divergenza) denota che per te invece non solo non è dannosa, ma probabilmente la consideri positiva.

Ma segui questo esempio (che per me non è accademico...).

Poniamo caso che per una esigenza lavorativa tu ti debba trasferire in Afghanistan per un anno.

Saresti contenta se tua figlia andasse alla moschea per seguire le dottrine talebane?

Ecco, questo è il mio atteggiamento verso la religione cattolica, quindi reagisco di conseguenza.

Spero di aver trasmesso un diverso punto di vista.

mi stai attribuendo convinzioni che non ho

non ho mai detto che la religione di per sé stessa è formativa

ho detto che quasi tutto può assumere una valenza formativa se la si affronta con lo spirito giusto

se mi trasferissi in afghanistan e mia figlia frequentasse la moschea per un anno penserei che alla fine di quell'anno avrebbe capito più di certi musulmani afgani di quanto non avrebbe potuto fare in 20 ma rimanendone fuori

mi spieghi come si fa a giudicare qualcosa senza conoscerla?

i bambini devono essere sottoposti a stimoli - la crescita in parte consiste in questo - poi sta ai genitori aiutarli a dare un senso a ciò che vedono discutendone in famiglia

ho scritto aiutarli a dare un senso, non sostituirsi totalmente al mondo esterno... c'è una bella differenza

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Mi pare che continui a ignorare il fatto che per me non è una esperienza formativa, è una cosa negativa da evitare.

O per accrescere le esperienze di vita dei miei figli devo sottoporli a esperienze negative?

Per esempio, invece che spiegargli che la corrente elettrica è dannosa, devo infilargli due dita nella presa? :ciao:

Tu puoi non condividere il perchè per me sia così dannosa (e qui si aprirebbe un thread intero :(), ma infatti io non ti chiedo di condividere, ma solo di comprendere il mio atteggiamento. :dance:

"La mente che si apre a una nuova idea, non torna mai alla dimensione precedente" (A. Einstein)

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Qualche notivà particolare dalle religioni di 5000 anni fa? :dance:

Eheh forse (FORSE) qualche riflessione interessante sul culto di Sokar la sto facendo! Mercoledì esporrò le prime conclusioni cui sono giunta di fronte al consiglio della facoltà (TERRORE!) e vediamo un po' che mi diranno... spero di non tornare con i pomodori spiaccicati in faccia :ciao:

Dea, tornerei a scuola solo per ascoltare le lezioni di quel prof. :(

Per il resto, condivido pienamente l'opinione di Annalita. Anch'io non ritengo affatto dannoso l'insegnamento di una religione (quando vivevo a Luxor, per esempio, ho frequentato una scuola coranica per cercare di comprendere un po' meglio la religione musulmana).

Vorrei quotare questa frase:

mi spieghi come si fa a giudicare qualcosa senza conoscerla?

A time will come when it will seem that in vain did the Egyptians honor their gods, in the piety of their heart. The gods will leave the earth, will regain the sky; they will abandon Egypt.

O Egypt, Egypt! Of your cults, only fables will remain, nothing will survive but words written on stone...

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Mi pare che continui a ignorare il fatto che per me non è una esperienza formativa, è una cosa negativa da evitare.

O per accrescere le esperienze di vita dei miei figli devo sottoporli a esperienze negative?

Per esempio, invece che spiegargli che la corrente elettrica è dannosa, devo infilargli due dita nella presa? :ciao:

Tu puoi non condividere il perchè per me sia così dannosa (e qui si aprirebbe un thread intero :(), ma infatti io non ti chiedo di condividere, ma solo di comprendere il mio atteggiamento. :dance:

comprendo che anziché spiegare come funziona la corrente elettrica preferisci nascondere anche tutte le lampadine

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Mi pare che continui a ignorare il fatto che per me non è una esperienza formativa, è una cosa negativa da evitare.

O per accrescere le esperienze di vita dei miei figli devo sottoporli a esperienze negative?

Per esempio, invece che spiegargli che la corrente elettrica è dannosa, devo infilargli due dita nella presa? :(

Tu puoi non condividere il perchè per me sia così dannosa (e qui si aprirebbe un thread intero :dance:), ma infatti io non ti chiedo di condividere, ma solo di comprendere il mio atteggiamento. ;)

Io non sono d'accordo, le esperienze negative fanno parte del bagaglio di una persona tanto quanto quelle positive, anzi sono quelle che formano di più il pensiero ed il carattere di una persona.

Le campane di vetro non mi sono mai piaciute :ciao:

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Io la vedo che a tavola i principi non me li magno sinceramente :ciao:

qualcuno deve pur portare la pagnotta a casa!! :(

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Esperienze negative di natura cattolica, ce ne sono abbastanza nella società, senza bisogno che anche io contribuisca.

Ma insomma, non vedo perchè devo battezzare i miei figli e li devo mandare a fare religione a scuola e magari catechismo al pomeriggio, per fargli conoscere questo aspetto della società, che comunque appunto conosceranno (e conoscono) lo stesso visto il martellamento sociale, sia palese che subdolo.

Ma perchè voi cattolici non mandate i figli a scuola di taoismo? perchè non fate la circoncisione ai vostri figli maschi e l'infibulazione alle vostre figlie femmine?

Ma roba da matti!

"La mente che si apre a una nuova idea, non torna mai alla dimensione precedente" (A. Einstein)

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sinceramente ho l'impressione che seppur andando progredendo

non siamo molto diversi da bambini che osservando quel che le onde hanno lasciato sulla battigia

cercano di farsi un'idea di cosa c'è nel mare

l'ateismo è una fede perché così come non c'è prova che un dio c'è

allo stesso tempo non esiste una prova definitiva che dimostri il contrario

in definitiva tu a priori consideri demente chiunque non la pensi come te

mi sembri l'ennesimo triste caso di un bue che dà del cornuto all'asino

i cristiani sono persone e in quanto tali hanno titolo tanto quanto te di dire la loro

se poi in italia ci sono più credenti che atei e tu vivi la loro presenza come

ingerenza nella cosa pubblica, beh...

comprendo che anziché spiegare come funziona la corrente elettrica preferisci nascondere anche tutte le lampadine

mi sembra leggermente furoi luogo come intervento, visto che dubito che un ragazzino delle elementari a 8/9 anni decida di propria sponte se seguire o meno una piuttosto che un'altra religione.

e visto che siamo in vena di esere saputelli...vorrei proprio sentire come spiegheresti la corrente elettrica ad un bambino delle elementari dato che attualmente è prevista ocme insegnamento (cenni tra l'altro) al quinto anno dei licei scientifici ed istituti tecnici.

La tua metafora non ha proprio senso, dato che fintanto che un individuo non è in grado di fare le proprie scelte autonomamente che siano comportamentali o religiose, l'imposizione di un'ora di religione cattolica, magari tenuta da un prete non è altro che indottrinamento.

se a 14 15 anni l sua scelta sarà quella di credere in dio, nelle vacche volanti, in scentology o nel buddhismo, beh, è una scelta ragionata e ponderata che posso rispettare o meno, fintanto che non venga a ledere la mia libertà

Ho concluso ottimi affari con:

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Ospite katsumoto
Ottimo! Infatti chiedevo non certo per sfizio, ma perché le arti marziali possono essere anche strettamente on-topic.

Nell'essere atei, agnostici, religiosi, o quant'altro, le persone ricercano/traggono un proprio equilibrio.

Poi c'è il dovere di ogni persona, che consiste nel trovare un indirizzo che permetta di maturare un'affidabile disciplina, interna ed esterna.

Bene, trovo che le arti marziali, se perfettamente assimilate nell'io, offrano altissime garanzie nel riuscire ad apportare disciplina ed equilibrio in una persona.

ti dirò a me hanno portato grande equilibrio...da ragazzino ero sempre a fare a botte, a litigare, a fare risse, eccetera, da quando cominciai le arti marziali che ho avuto il piacere di praticare (judo, poi karate, poi aikido) sono diventato sinceramente un altro....probabilmente prima avevo un'esigenza di dimostrare forza, cosa che poi non ho più avuto...e mi hanno aiutato molto anche spiritualmente, le prime due aiutandomi a porre me stesso al centro del mio equilibrio, l'ultima a trovare equilibrio anche con gli altri :dance:

Lo penso anch'io. Tutti nella mia famiglia praticano arti marziali (mio padre da 40 anni, mio fratello da 20), ed è un mondo che mi ha sempre affascinata; sarebbe piaciuto molto anche a me, ma essendo "femminuccia" mi hanno mandata sin da piccolissima a fare danza classica. Anche nella danza però si riescono a trovare equilibrio, armonia e disciplina, quindi alla fin fine non mi posso lamentare :dance:

la danza classica penso sia una delle poche cose assimilabili alle arti marziali per forza grazia costanza dedizione armonia e bellezza :baby:

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la danza classica penso sia una delle poche cose assimilabili alle arti marziali per forza grazia costanza dedizione armonia e bellezza :dance:

piccolo OT:

qualsiasi attivita' che porta ad un minimo d'introspezione e' veicolo di crescita ed equilibrio... per me ad esempio il disegno ha l'effetto di cio' che tu vivi con le arti marziali. Un po' come la frase riportata nella mia firma

fine OT

:dance:

Come la maggior parte delle altre cose intorno a cui gli uomini si eccitano, quali la salute e la malattia, la vecchiaia e la giovinezza, oppure la guerra e la pace, dal punto di vista della vita spirituale e' soltanto materia prima. (Berlicche)

"Le parole condizionano la lettura dei fatti" (R.Saviano)

Vieni a trovarci nella "PICCOLA ACCADEMIA DI ITALIAMAC! --> LINK

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Ospite katsumoto
piccolo OT:

qualsiasi attivita' che porta ad un minimo d'introspezione e' veicolo di crescita ed equilibrio... per me ad esempio il disegno ha l'effetto di cio' che tu vivi con le arti marziali. Un po' come la frase riportata nella mia firma

fine OT

:dance:

è vero. a mio parere l'unica differenza è che le arti marziali ti insegnano un rigore ed un rispetto che non trovi ovunque.

molti dei ragazzotti che sono in giro a fare casino avrebbero bisogno di imparare un pò di questo rigore, di questa educazione, di questo rispetto per il prossimo.

e non parlo di non dire parolacce, parlo di non parcheggiare nel posto degli handicappati, di non passare davanti alla vecchietta perchè non se n'è accorta, di non prevaricare qualcuno solo perchè più debole, del rispetto di chi la pensa diversamente da noi...e via discorrendo...

come ho già detto erano più educati molti manovali degli anni 20 di molti dottori di oggi ...

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