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crisi economica: conseguenze personali


desko

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Già...

Stamattina abbiamo fatto picchetto davanti ai cancelli.

Stando alle dichiarazioni di FIAT nel giro di due anni tutti a casa.

Per come la vedo io, lasciamo passare l'estate e poi se ne vedranno delle belle. Sono (quasi) sicuro che inizieremo ad essere in compagnia di (molti) altri disoccupandi.

E' che non si potrà dire nemmeno "mal comune, mezzo gaudio", perchè sarà solo una guerra fra poveri.

In più, sui mercati finanziari è di moda la speculazione sulle materie prime.

'sti :confused: sembrano avere voglia di dare un'ulteriore sconquasso all'economia mondiale per coprire i danni fatti con i subprime.

Temo proprio che sarà un inverno caldo.

per una volta nella vita sono d'accordo con te...

solidarietà!

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ma alla riunione di confindustria mica dicevano di tenersi pronti alla ripresa?

Che vuoi, la ripresa ci sarà. Ci si è ripresi da due guerre mondiali, vuoi che non si possa ripartire anche adesso?

Sarà interessante vedere da quale punto si ripartirà, e quanto tempo ci vorrà prima di tornare allo stesso livello economico ante crisi. Probabilmente ci vorrano dai 4 ai 6 anni (voglio essere ottimista).

Già adesso qualcuno accenna ad una situazione economica pari a quella del 2001 (se ben ricordo).

Sono diversi gli organismi politico/economici che dicono di tenersi pronti alla ripresa.

Lo dicono perchè tengono d'occhio i futures sulle materie prime, per capire quali saranno i settori industriali che ripartiranno per primi.

Il guaio è che c'è qualche :ghghgh: che sta speculando sulle materie prime.

Le notizie sul mercato del lavoro sono disoccupazione in aumento.

A livello macro economico si parla solo di PIL mondiale (e delle varie nazioni) in calo.

Ci sarà un motivo pluasubile per cui il petrolio quota intorno ai 68/70 $ al barile (con le scorte ai massimi)? Forse.

La maggioranza delle banche americane è tecnicamente fallita, ma usciranno delle trimestrali di cassa che nasconderanno ancora la cosa.

Stanno massacrando paesi come l'Italia (diciamo tutti quelli non prettamente anglosassoni) attraverso una guerra mediatica, allo scopo di abbattere il rating degli stati, così da rendere meno conveniente indebitarsi e meno sicuro dare credito.

E quando scoppierà la nuova bolla speculativa, cosa troveremo?

Che l'occupazione degli italiani è in calo, ma non quella degli immigrati.

Prendiamo una fabbrica come quella dove "lavoro" io.

Su 460 persone, ce ne saranno un centinaio con una scolarizzazione al pari di un immigrato, e con un'età che non permetterà altro lavoro se non quello da manovale/bracciante.

Ma un manovale/bracciante fra i 45/55 anni ce la farà a ricollocarsi su un mercato del lavoro svuotato? ed a resistere altri 4/6 anni?

E la situazione per i colletti bianchi non sarà migliore. Solo non avranno gli immigrati come competitori.

ecce sto ad ostium et pulso

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Stanno massacrando paesi come l'Italia (diciamo tutti quelli non prettamente anglosassoni) attraverso una guerra mediatica, allo scopo di abbattere il rating degli stati, così da rendere meno conveniente indebitarsi e meno sicuro dare credito.

:love: Al fine di? Mantenere liquidità nelle casse di grandi gruppi bancari come quelli anglosassoni?

Il rating dell'Italia non è fortemente influenzato dal terzo debito pubblico non corrispondente alla terza economia?

Puoi spiegarti meglio?

E quando scoppierà la nuova bolla speculativa, cosa troveremo?

Che l'occupazione degli italiani è in calo, ma non quella degli immigrati.

E quindi?

Invece di delocalizzare all'estero saremo attrattivi come mercato del lavoro/schiavismo, tentando di competere con China & co. (ovviamente riformando il sistema, una volta ancora, a discapito dei lavoratori/consumatori)?

L'aumento di occupazione di migranti e contratti precari ha una sola spiegazione: minori spese per i datori di lavoro.

Strano, per dei patriottici nazionalisti. :ghghgh:

Prendiamo una fabbrica come quella dove "lavoro" io.

Su 460 persone, ce ne saranno un centinaio con una scolarizzazione al pari di un immigrato, e con un'età che non permetterà altro lavoro se non quello da manovale/bracciante.

Ma un manovale/bracciante fra i 45/55 anni ce la farà a ricollocarsi su un mercato del lavoro svuotato? ed a resistere altri 4/6 anni?

E la situazione per i colletti bianchi non sarà migliore. Solo non avranno gli immigrati come competitori.

Stanno arrivando, come stanno arrivando nell'imprenditoria e nella distribuzione.

L'importante non dovrebbe essere regolamentare il mercato affinché sia incentivata la concorrenza sul prodotto, aumentando le tutele per lavoratori/consumatori (ovvero l'esatto opposto di quello che si sta facendo)? :ghghgh:

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:)

Olè! Hanno appena annunciato la chiusura dello stabilimento.

:)

:)

Quanto a me ci sono situazioni paradossali: a fine maggio importantissima fiera del settore dove abbiamo venduto più delle attese, semplicemente perché i clienti finali sono venuti dda noi invece di passare dai nostri rivenditori per saltare un passaggio e quindi risparmiare quelche €uro.

Quindi ora un minimo di lavoro in produzione c'è.

Il risultato è che a luglio invece di fare due settimane (80 ore) di CIGO, come si era ipotizzato, gli impiegati faranno 32 ore e i reparti produttivi 10,5 ore.

Credo sia un caso più unico che raro in cui gli operai fanno meno CIGO degli impiegati.

E già da un mese si parla di "adeguamento del personale": entro l'estate si scoprirà quanti e quali esuberi.

Io dovrei essere abbastanza tranquillo, speriamo bene.

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:) Al fine di? Mantenere liquidità nelle casse di grandi gruppi bancari come quelli anglosassoni?

Il rating dell'Italia non è fortemente influenzato dal terzo debito pubblico non corrispondente alla terza economia?

Puoi spiegarti meglio?

Il debito pubblico italiano influenza negativamente il rating, ma l'attuale crisi ha dimostrato che il concetto di rating è alquanto aleatorio.

Ho idea che il debito pubblico di molti paesi industrializzati inizierà a gonfiarsi in maniera spropositata. Giusto per il semplice fatto che tutta la liquidità che è stata immessa sui mercati qualcuno dovrà pagarla.

Abbassare il rating di uno stato ne rende il debito più costoso da una parte, e più remunerativo dall'altra.

In pratica trasforma i paesi con rating basso in un gigantesco parco buoi*

* parco buoi è il termine usato in borsa per definire i piccoli risparmiatori, quelli che di solito ci rimettono i soldi (che qualcun altro incassa, ovviamente) vuoi per impreparazione, vuoi perchè destinati al macello.

E quindi?

Invece di delocalizzare all'estero saremo attrattivi come mercato del lavoro/schiavismo, tentando di competere con China & co. (ovviamente riformando il sistema, una volta ancora, a discapito dei lavoratori/consumatori)?

E di chi altro?

Hai mai visto Soros o Buffet darsi delle martellate sui genitali?

Chi ha il martello in mano di solito non è autolesionista (esistono delle eccezioni, ma è un discorso a parte).

Noi eravamo già la Cina d'Europa, e più o meno lo siamo tutt'ora (si vedano le statistiche sul costo del lavoro in Europa).

Le delocalizzazioni servono a guadagnare gli stessi soldi quando aumenta il costo delle materie prime (manodopera compresa), e trasformano il paese in un paese di potenziali straccioni.

Quando ha i tolto le attività di trasformazione delle materie prime, rimangono quelle di assemblaggio.

Quando hai tolto quelle di assemblaggio, rimangono quelle finanziarie.

E quando hai screditato un paese (rating ed ammenicoli vari), se ne vanno anche le attività finanziarie.

L'aumento di occupazione di migranti e contratti precari ha una sola spiegazione: minori spese per i datori di lavoro.

Strano, per dei patriottici nazionalisti. :)

Non mi sembra affatto strano.

Il mio datore di lavoro è FIAT, una multinazionale.

La PMI potrà essere patriottica, l'artigiano, il contadino. Ma la multinazionale? quando mai...

Stanno arrivando, come stanno arrivando nell'imprenditoria e nella distribuzione.

L'importante non dovrebbe essere regolamentare il mercato affinché sia incentivata la concorrenza sul prodotto, aumentando le tutele per lavoratori/consumatori (ovvero l'esatto opposto di quello che si sta facendo)? :)

Hai proprio ragione a ridere.

Credo che l'unica tutela che interessi di definire sia la linea di galleggiamento.

--------------------------

Vabbè, ho scantonato dal tema della discussione.

Oggi ci sarà una riunione davanti ai cancelli per definire cosa fare (oltre a prenderlo nel diditero) ed i turni di picchetto.

Si vedrà... lo "stipendio" in cassa straordinaria dovrebbe essere fra i 500/600 euro al mese. Che per non fare nulla tutto il giorno sono tanti.

ecce sto ad ostium et pulso

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  • 6 mesi dopo...

riposto su sta discussione :ghghgh:

da quel che si sente in giro il 2010 sara' peggio del 2009...

dove lavoro io c'è un calo si ma non eccessivo ( vetreria ) quindi connesso con le imprese edilizie... case ne fanno su ancora molte e di vetri ce ne volgiono per forza di cose... ma chi le compra ste'case??? :ghghgh:

un nostro grosso cliente ( mobilificio ) ha messo in cassa integrazione 40 operai, altri stanno proprio chiudendo :ghghgh:

insomma non ci siamo neanche vicini alla fine della crisi???

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il problema è a catena e l'edilizia sarà l'ultima a riprendersi per forza di cose perchè la casetta se la compra chi

1) s'è appena sposato

2) s'è trasferito

chi ha già la casa al momento sta dov'è (a meno di un grosso vantaggio ovviamente)

il guaio è che

dalla 1) se sei senza lavoro ti sposi ma non hai soldi per prendere casa e le banche hanno chiuso i rubinetti con i prestiti folli, vogliono garanzie belle solide (cosa che doveva accadere anche prima e non ci saremmo trovati in sta situazione)

dalla 2) non c'è molta gente che gira da qui a la oggigiorno quindi le case rimangono li.

senza contare il fatto che il mattone in teoria ORA dovrebbe scendere di prezzo (doveva già farlo prima) ma a quanto pare gli imprenditori al posto di guadagnare di meno al MQ su una casa, preferiscono dichiarare fallita l'impresa e lasciare a casa la gente.

un po come ha fatto quella dove lavorava mio padre (17 anni li... fortuna ha trovato subito altro)

hanno chiuso tutto il reparto costruzioni mantenendo solo il reparto vendite dichiarando "se tra un paio d'anni avremo fatto abbastanza soldi con le case che abbiamo da vendere magari riapriamo anche il reparto di costruzione" e così ha lasciato il 95% del personal e casa

quindi l'edilizia per forza di cose si riprenderà quando si riprenderanno gli altri settori, al momento la gente non ha soldi per fare spese che prevodono mutui ventennali perchè quelli che potrebbero prendere casa (i giovani per esempio) sono ingabbiati in contratti cococo che non ti danno abbastanza garanzia per poter andare in banca ed accenere un mutuo ventennale\trentennale su una casa... e quindi piu tosto vai in affitto sapendo che paghi il mensile di volta in volta e via così...

:-)

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Sull'edilizia pesa un ulteriore mattone: le nuove norme europee sui mutui.

Se ho ben capito adesso l'importo massimo erogabile attraverso mutuo è pari al 40% del valore dell'immobile (Giacio dovrebbe avere informazioni più dettagliate).

Cosa questo comporti penso possano capirlo tutti:

1) sposini scordatevi la casa;

2) banche più tranquille.

Per quanto mi riguarda, la considero l'ennesima eurofregatura.

Rimanendo sul tema edilizio, qui da me sapevo che la principale cooperativa edile ha sul groppone più di 2000 alloggi invenduti, e che le ceramiche boccheggiano.

FIAT ha confermato che vuole chiudere la fabbrica dove lavoravo e, azzardando ipotesi di fantasia, penso voglia liberarsi di tutto il settore movimento terra.

Le borse sembrano alternare fasi di ottimismo a fasi di congestione, che mi fa pensare ad un bagno di sangue in vista delle trimestrali di cassa di marzo.

Ed in relazione alle borse, credo che l'economia reale stia ancora assestandosi. I punti di equilibrio sono cambiati e non c'è più lavoro sufficiente per tutti.

Curiosamente, alcuni ristoratori sentono la crisi in prima persona, altri hanno il locale sempre pieno.

Un mio amico ha fatto fatica a trovare posto per fare la settimana bianca, e lui stesso, che è in contratto di solidarietà, continua a pensare che il piano ferie sia una fra le cose più importanti da discutere con il suo capo. :rolleyes:

ecce sto ad ostium et pulso

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cosa che doveva accadere anche prima e non ci saremmo trovati in sta situazione

Se c'è una cosa che riconosco a quel NoGlobal socialista di Tvemonti è il passaggio "è sempre la stessa bolla, cambia solo settore".

Se non altro per mostrare che il problema, semmai, è a monte, e non dove ogni volta si manifesta, sia esso il Web 1.0, il settore immobiliare o quello del mangime per canarini. :rolleyes:

 

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il problema non s'è creato con la gente che lavora, con le imprese che post pagavano le merci.

il problema è arrivato dai servizi tipo "creditò" che davano 50mila€ ai ultra 80enni ed un mutuo di 30anni...

non ci vuole un genio per capire che un 80enne bene che gli vada ha altri tre giorni di vita, che gli dai a fare 50mila€ a fondo perduto sapendo che SICURAMENTE non li vedrai piu?!

O_O

:-)

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Ospite noemipapi
il problema non s'è creato con la gente che lavora, con le imprese che post pagavano le merci.

il problema è arrivato dai servizi tipo "creditò" che davano 50mila€ ai ultra 80enni ed un mutuo di 30anni...

non ci vuole un genio per capire che un 80enne bene che gli vada ha altri tre giorni di vita, che gli dai a fare 50mila€ a fondo perduto sapendo che SICURAMENTE non li vedrai piu?!

O_O

..ma che banca o finanziaria concede mutui di 50.000 euri agli ultra ottantenni??...quella di topolino...oppure hanno ipotecato casa ...e allora non credo che la banca ci rimetta!!...e comunque se anche fosse le banche su tali contratti si assicurano per l'importo finanziato ...

..

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fino a 2 anni fa alle 10 del mattino c'erano delle belle pubblicità col vecchietto arzillo pieno di danè in mano che se la ballava manco fosse little tony da giovane.

avrà impotecato quello che ti pare, ma uno vecchio che si prende 50mila€ in presisto non so quanta garanzia possa dare, anche ipotecando la casa... insomma

sti prestiti e investimenti a muzzo con garanzie di ritorno pari a zero non è che aiutano.

contando poi come funzionava il sistema di prestiti "grosso in italia"

io compro da te che sei fornitore.

però io con te ho un contratto trimestrale, qundi non ti pago oggi quello che mi dai oggi ma ti pago tutto tra tre mesi.

tu però oggi devi pagare i tuoi dipendenti quindi se non ne hai chiedi un prestito in banca che estinguerai quando io ti pagherò tra tre mesi.

se io non ho di che pagarti, diciamo poco male, io fallisco, la mia azienda passa "all'asta" vendono il vendibile e tu ti prendi i proventi della vendita

se la banca non ha piu di che pagarti è un macello però.

tu fornitore non paghi i dipendenti, i dipendenti aggratis non lavorano perchè devono mantenere la casa, quindi tu fornitore rischi di chiudere o comunque non ce la fai a rispettare i temrini di consenga. questo ricade su di me cliente che 1) non ho piu fornitura 2) se ce l'ho arriva in ritardo.

succo del discorso è il fatto che un sistema di "pagherò" crolla subito se mezza parola non viene mantenuta.

:-)

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Beh, di interessati a speculare, a diversi livelli e con diversi ritorni, ce ne sono dalle amministrazioni nazionali a quelle degli istituti fino al vecchietto arzillo di cui sopra.

Difficile incolpare qualcuno di furto in un giro di ladri, più o meno ripuliti.

Oggi ricomprano case, ma stanno speculando anche in altri settori.

Quei soldi fittizi continuano la contaminazione fino all'esplosione di qualche altra bolla, col benestare di chi a quel tavolo mangia.

Il vecchietto arzillo, in un certo senso, è l'ultimo dei problemi.

 

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