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vi chiedo un consiglio, ma non per un acquisto..


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Ciao a tutti, vi spiego nel modo più sintetico possibile la mia situazione:

circa 15 mesi fa alla mia migliore amica è stato diagnosticato un tumore (raro e di cui non si conoscono le cause, ecc…). è stata ricoverata immediatamente e dopo circa 6 mesi di chemioterapia suddivisa in vari cicli ferratissimi di chemioterapia è ritornata a casa. Ad oggi ha fatto un paio di volte gli esami completi ed è tutto in ordine anche se i medici non possono dirle ufficialmente che è guarita in quanto, da quello che ho potuto capire, ci sono dei tempi “tecnici†da rispettare.

vi tralascio i sentimenti, le ansie le incertezze vissute in tutto questo tempo, che in parte potrete certamente immaginare e in parte no, vi posso però dire che io dal primo giorno ho sempre creduto fermamente in una sua completa guarigione, certo ci sono stati dei momenti di tristezza, di “scoramento†ma dai quali mi ripigliavo con ancora più convinzione che tutto sarebbe andato per il verso giusto. Ora, non ne voglio fare una questione religiosa, però sono fermamente convinta (ma questo già da prima di questo avvenimento) che ognuno di noi nella propria vita debba affrontare delle prove, che inevitabilmente ci segnano e ci rendono più forti, che ci aiutano ad imparare dai nostri errori. Questa vicenda mi ha segnato molto, e mi sento di dire che dopo una situazione del genere io, al posto della mia amica, avrei cercato di vivere intensamente ogni giorno, avrei voluto realizzare i miei piccoli sogni nel cassetto, che so, un viaggio che desidero da sempre, o anche cose più banali come un abbraccio in più ad un amico, ecc….

beh, qui viene il mio problema, per il quale vi chiedo un consiglio nel caso vi fosse capitata una situazione simile: la mia amica vive la sua guarigione in modo diverso da come me l’ero immaginato io… se vi dico che c’ho messo 3 mesi per farla uscire di casa per una pizza, dopo che i dottori le avevano dato il permesso… quando glielo chiedevo le mi rispondeva scandalizzata: “ma tu sai quanti germi potrei prendermi andando a mangiare in un locale? Se mi si abbassano le difese immunitarie e poi mi torna quello che ho avuto!?†la prima volta che mi ha risposto così mi sono sentita una merda…poi pensandoci mi son detta: ma scherziamo? I medici dicono che può e quindi lei lo deve fare! Ci ho messo comunque 3 mesi….è sempre chiusa in quelle 4 mura, adesso se non altro ha ricominciato a lavorare, ma comunque non ne vuole sapere di uscire. Vive in attesa che le ritorni il male che ha sconfitto, anzi è addirittura convinta di essere ancora malata anche se gli esami dicono una cosa diversa. Prima ero convinta che fossero anche i suoi genitori a metterle certe idee, ma ieri sera sua madre, in un momento in cui lei si è assentata un attimo dal salotto, mi ha detto che non sanno più come fare, hanno chiesto aiuto a dei dottori ma lei non ci vuole andare…..io ora mi sento ancora più motivata nel farla ragionare ma non so più come fare….:DD

avete qualche consiglio da darmi???? Per favore…..grazie fin da ora :DD

"Le lacrime sono lo sciogliersi del ghiaccio dell'anima." H.Hesse

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La tua amica non ha ancora finito di elaborare il lutto di una situazione molto complessa. Potrebbe avere bisogno di un pò di terapia psicologica, in modo che riesca a realizzare cosa le è successo e soprattutto come fare per superarlo del tutto.

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cerca di farle capire quanto è fortunata ad aver vinto questa battaglia a dispetto di molte altre persone che non ce l'hanno fatta (e purtroppo ne so qualcosa...)

Switch day: 14.08.2007

MacBook Pro 15'4'' Intel Core 2 Duo 2.2 ghz, 2 gb, 120 gb

Le mie foto su: www.flickr.com/photos/mosquito_83

"Era un giorno MAGICO e sei nata tu, una fresca immagine ed un nome GIOVENTU"

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purtroppo credo che fortuna abbia ragione, tu per quanto voglia starle accanto e vicino avrai cmq un tuo lavoro, una tua vita e necessariamente non potrai sempre essere lì con lei. questi attacchi di panico dovete combatterli, tu non mollare, ci vuole costanza per aiutare una persona a superare le proprie fobie (ne so qualcosa fidati), le sue sono appena iniziate (da quanto ho capito).

agisci subito :DD

tieni duro!

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purtroppo credo che fortuna abbia ragione, tu per quanto voglia starle accanto e vicino avrai cmq un tuo lavoro, una tua vita e necessariamente non potrai sempre essere lì con lei. questi attacchi di panico dovete combatterli, tu non mollare, ci vuole costanza per aiutare una persona a superare le proprie fobie (ne so qualcosa fidati), le sue sono appena iniziate (da quanto ho capito).

agisci subito :DD

tieni duro!

si infatti....e con le dovute proporzioni ho anche io i miei problemi... stasera cercherò di portarla fuori a tutti i costi!

"Le lacrime sono lo sciogliersi del ghiaccio dell'anima." H.Hesse

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E' un peccato che lei non accetti il psicologo, in ogni caso fai bene a cercare di riportarla alla realtà. Ti puoi porre degli obiettivi, in modo da valutare i suoi progressi, e pensare che magari tra un mese tu o i suoi genitori possiate cambiare strategie di approccio.

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si infatti....e con le dovute proporzioni ho anche io i miei problemi... stasera cercherò di portarla fuori a tutti i costi!

cerca dei palliativi, piccoli stratagemmi per aiutarla a compiere i passi. lei cmq deve accettare di avere un problema ed iniziare ad affrontarlo. purtroppo la parte più difficile è proprio la presa di coscienza.

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un'oretta fa le ho scritto: ti va stasera di andare a prendere un gelato?

'na roba più tranquilla non mi veniva in mente, e poi così magari nel bel mezzo di una passeggiata sarei riuscita in qualche modo ad introdurre l'argomento...mi ha risposto: "preferisco evitare, ci sono le zanzare"

forse così ho reso ancora meglio la situazione.....il problema è che anche se glielo porto a casa, lì ci sono sempre i suoi genitori, e per quanto siano d'accordo con me, mi trovo in difficoltà a parlarne e secondo me lei si irrigidirebbe ancora di più....uffi...

"Le lacrime sono lo sciogliersi del ghiaccio dell'anima." H.Hesse

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E' una situazione molto delicata... A me è successo con una collega di cui ero molto amica. Anche Lei al'inizio ha manifestato la paura, chiudendosi in casa... penso sia una reazione normale cercare conforto tra le prorie cose in un momento in cui sembra che tt ti crolli addosso... però io Le sono stata vicina accettando le Sue scelte e cercando di confortarla... poi Lei stessa, quando ha interiorizzato l'accaduto, ha capito che la vita và vissuta anche giorno x giorno cogliendo tt le occasioni che offre. Per ciò mi sento di consigliarti di starle vicino e di accettare la Sua scarsa disponibilità ad uscire;in qs momento è spaventata ed ha bisogno di sentire gli affetti accanto,poi vedrai ne uscirà e tornerà a vivere...Ciao auguri

La terra è un solo paese,siamo onde dello stesso mare,foglie dello stesso albero,fiori dello stesso giardino.Seneca (4 a.c. 65 d.c.)

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credo che avere avuto un tumore sia un'esperienza che ti cambia la vita, immagino con che incertezza si guardi al futuro e quanta ansia ci si porta dentro.

Detto questo, io rispetterei la volontà della tua amica: se non vuole uscire significa che non se la sente, perché forzarla?

Sicuramente già il fatto che tu la vada a trovare a casa è un grandissimo aiuto, ma di certo non puoi convincerla a fare qualcosa di cui non ha voglia.

Lasciala fare quello ceh vuole, con il tempo ricomincerà a vivere anche lei.

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oh che sia chiaro, non ho nessuna intenzione di non starle più vicino, vorrei soltanto sentirmi un tantino più utile. cioè nonostante gli sforzi vedo che non cambia niente....

non voglio nemmeno costringerla a fare cose che non vuole, perchè sotto sotto le desidera anche se non vuole mostrarlo. quando sono riuscita a portarla in pizzeria al ritorno a casa mi ha detto:"per me è stata molto di più di una serata speciale questa, tu non hai idea di che cosa abbia significato per me!"

nonostante ciò qualcosa la trattiene, però vedete quando si dice che bisogna battere il ferro finchè è caldo, rende, nel senso che se dimentica quanto è stata speciale per lei quella serata allora non ci sarà nulla che la possa convincere ad uscire di nuovo e le sue incertezze avranno il sopravvento....

"Le lacrime sono lo sciogliersi del ghiaccio dell'anima." H.Hesse

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  • 3 settimane dopo...

piccolo aggiornamento:

ieri sera sono riuscita a farla uscire per una pizza....dopo 2 ore eravamo già a casa...comunque da qualche parte si deve pur cominciare.

ha praticamente parlato solo lei, l'ho lasciata sfogare, ed ad un certo punto mi ha stupito: mi ha detto che si prende una decina di giorni di ferie in ottobre. non immaginate la mia gioia in quel momento, finalmente dopo che gli ho parlato dell'importanza di "staccare" e dopo i primi no da parte sua, quando non giene ho più parlato, come molti di voi mi avevano suggerito, ci è arrivata da sola e si è decisa ;)

ovviamente non ho approfondito l'argmento più del dovuto, per quello c'è tempo, piano piano, è già tanto che si sia presa un piccolo periodo per sè, mi auguro riesca a passarlo lontano da casa, ma per questo come ho detto c'è tempo per lavorarci.

inoltre siamo arrivati anche aull'argomento "malattia" e lì purtroppo mi ha fatto capire di non essere convinta del tutto che le cose vadano bene, ne abbiamo parlato solo un attimo perchè non gradiva più di tanto e le ho detto le solite cose: gli esami andavano bene, si? e allora non preoccuparti prima del tempo!

comunque grazie a tutti per i vostri consigli! oggi mi sento ancora più fiduciosa! :rolleyes:

"Le lacrime sono lo sciogliersi del ghiaccio dell'anima." H.Hesse

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Penso anch'io che sia un processo molto lungo, devi avere tanta pazienza e starle vicina come fai ora. Magari lei, oltre che dei germi, ha un po' timore di riprendere la vita di prima, di rientrare nel mondo, del contatto con la gente insomma... per quello magari invece di andare in pizzerie o posti affollati potete provare a farla uscire un po' più spesso anche per una semplice passeggiata al mare o in montagna (non so dove viviate).

Il contatto con la natura a volte può far miracoli, perché può riportare, oltre alla tranquillità, un po' di amore per la vita e quindi il desiderio di star bene, e di vivere e gustare fino in fondo il tempo a nostra disposizione.

E magari, quando non vuole uscire, portale tu un po' di vita in casa, rendendo speciale anche una semplice serata senza uscire. Porta degli amici, organizza magari dei giochi... qualcosa che serva a distrarla, perché penso che sia l'unico modo per scacciare, almeno per un po', i cattivi pensieri.

Comunque è molto fortunata ad avere vicino un'amica come te, che si preoccupa tanto per lei e che le è sempre stata accanto. Davvero tu non hai nulla da rimproverarti :DD

A time will come when it will seem that in vain did the Egyptians honor their gods, in the piety of their heart. The gods will leave the earth, will regain the sky; they will abandon Egypt.

O Egypt, Egypt! Of your cults, only fables will remain, nothing will survive but words written on stone...

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Io direi alla tua amica solamente queste poche parole: "Se gli esami vanno bene e vuol dire che non hai più nulla stai perdendo il tuo tempo e non stai assaporando quello che di bello ha la vita da offrirti restando chiusa in casa. Se gli esami vanno male e ti ritorna il male allora hai perso quel poco tempo che potrebbe rimanerti restando chiusa in casa". E' un discorso un pò crudo ma secondo me farebbe effetto

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Ma che domanda è?

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Natura, natura, natura, poi ancora natura...e... attività fisica.

Quando amerà nuovamente la natura e il suo corpo, non potrà non amare anche la vita.

La tua cara amica sta rinascendo, deve innanzitutto ripristinare il proprio rapporto col creato. Le persone verranno dopo.

Mai forzare. Meno cose le dici, meglio è: in certi momenti della vita le parole sono cose alquanto volatili.

Lasciala parlare/sfogare, senza mai concederle il lusso di vittimizzarsi.

È lei che deve scegliere per sé stessa. La capacità di 'scelta indipendente' è una delle più grandi conquiste di ogni essere senziente.

Se, al momento, non è in grado... guidala in modo invisibile, ponendola sulla via, ma lasciando che sia lei a percorrerla, proprio come se lei l'avesse desiderato.

Non offrire un aiuto "dispersivo". Prefiggiti poche, pochissime, mete ed ottienile.

Lo so, è difficile. Ad ogni modo col viaggio le cose dovrebbero migliorare, se si reca in un luogo confacente al suo attuale stato d'animo.

:confused:

"In this place where time stands still it seems like everything is moving"

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