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PM Napoli: Sentenze sportive annacquate


kent

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Da Ansa.it........interessante..........e inqiuetante......

PM NAPOLI: SENTENZE SPORTIVE ANNACQUATE

NAPOLI - "La delusione e lo scetticismo per le istituzioni sportive credo sia generale. Alcuni risultati erano stati raggiunti nella sentenza di primo grado, poi sono stati annacquati fino agli arbitrati, avvantaggiati da un clima che in Italia muta facilmente: o forcaioli o lassisti. Il garantismo è un'altra cosa". Così il pm di Napoli Filippo Beatrice titolare dell'inchiesta su calciopoli insieme con il collega Giuseppe Narducci in un'intervista che i due magistrati hanno rilasciato all' "Espresso" e di cui il settimanale ha diffuso oggi un'anticipazione.

Il pm è convinto inoltre che il cosiddetto sistema Moggi abbia falsato più campionati, oltre quello 2004-2005 al centro dell'inchiesta: "E' evidente che è così. Ci sono fatti che fanno capire che le cose non siano nate certo nell'autunno 2004. Occorreva però la collaborazione delle persone che non c'é stata". Il mondo del calcio è così marcio? "Non è molto diverso dall'Italia, riflette una serie di meschinità del paese", ha risposto il magistrato. E Narducci ha sottolineato che il calcio "andrebbe rifondato". "Guido Rossi - ha affermato - è durato troppo poco...Del resto dopo la politica e l'imprenditoria restavano i santuari del calcio". I pm hanno ipotizzano sviluppi anche sul piano della giustizia sportiva: "Le ultime carte che abbiamo inviato all' ufficio di Francesco Saverio Borrelli sono quelle del secondo avviso di chiusura delle indagini e contengono 15 nuove partite, tra cui Juve-Milan 0-0. Anche queste carte configurano gravi ipotesi di illeciti. Non si può dire ancora l'ultima parola", ha detto Beatrice.

I pm della procura di Napoli si sono anche soffermati sui commenti alle sentenze sportive fatti da magistrati che si sono occupati della vicenda. "Subito dopo la sentenza di secondo grado - ha ricordato Narducci - mi colpì l'intervista a Mario Serio, componente del collegio, che spiegava perché la Caf aveva ridotto le sanzioni di primo grado. Se fosse stata rilasciata da un qualsiasi giudice ordinario avrebbe comportato iniziative anche gravi. Valutazioni dell'illecito sportivo sopravanzate da altre di ordine generale: gli umori dell'opinione pubblica, l'auspicio di provvedimenti di clemenza, la partecipazione dell'Italia ai Mondiali. Non scherziamo, giudici ordinari, amministrativi, sportivi: tutti dobbiamo avere l'assoluta certezza che i magistrati chiamati a giudicare lo facciano sulla base rigorosa dei fatti e non di elementi al di fuori del processo. Invece certi commenti post sentenza, anche quelli del presidente della Corte federale Piero Sandulli, mi hanno inquietato".

CON DDL MASTELLA SU INTERCETTAZIONI L'INDAGINE NON CI SAREBBE STATA

Se fossero state in vigore le norme previste dal disegno di legge Mastella sulle intercettazioni, non sarebbe stato possibile svelare lo scandalo su calciopoli. Lo sottolinea il pm di Napoli Giuseppe Narducci nell'intervista che ha rilasciato, insieme con il pm Filippo Beatrice, al settimanale "L'Espresso" dopo il deposito delle 37 richieste di rinvio a giudizio. "Con quella legge - spiega Narducci - l'indagine non sarebbe stata portata a termine, l'inchiesta su Calciopoli non ci sarebbe stata. Se venisse approvata la norma secondo cui l'intercettazione può avere una durata massima di tre mesi e non è prorogabile, se allo scadere dei tre mesi non si aggiungono elementi indiziari diversi dalle intercettazioni telefoniche o ambientali, la stragrande maggioranza delle investigazioni non potrebbe essere sostenuta". I magistrati hanno inoltre sottolineato il danno all'indagine che sarebbe stato provocato lo scorso anno dalla fuga di notizie relativa alle intercettazioni. Alla osservazione dell'Espresso sulla circostanza che erano ormai pronti gli arresti per gli esponenti della presunta cupola (Moggi, Giraudo, De Santis, Bergamo, Pairetto e Mazzei), Beatrice ha ammesso: "La fuga di notizie ci ha creato problemi; veder pubblicare sui giornali le fonti di prova ha danneggiato noi e dato un vantaggio agli indagati".

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